Stavamo per salire sul pullman per rientrare dalla gita: sarebbero state 4 ore lunghissime, se non mi fossi attardato finendo per sedermi nell’ultimo posto libero accanto a J. Una volta seduto e passati i primi 5 minuti di imbarazzo, iniziamo a parlare di noi stessi fino a che la discussione non ricade sulle nostre esperienze sessuali e trasportati dall’eccitazione del momento (ricordo a stento come accadde) iniziamo a baciarci e ad abbracciarci. Ad un certo punto la mia mano scriva nelle sue mutande e appena le sfioro il clitoride sento che mi morde la lingua e allora continuò a scendere con le dita finché gliele faccio entrare due e a quel punto lei inizia a succhiarmi la lingua. A questo punto, fradicia di umori anche J allunga la sua mano verso le mie mutande e me lo stringe. Si stacca per un attimo da me e mi sussurra nell’orecchio: “non mi avevi mica detto di avercelo così grosso, ne sono felice”. Continuiamo a baciarci e toccarci fino a che ci viene annunciata l’imminente fermata di 45 minuti per il pranzo. Al che io e J ci guardiamo negli occhi, entrambi pieni di desiderio e lei mi chiede: “ma tu l’hai mai fatto?”, “no...” rispondo io. “Non mi offendo mica se dici che l’hai già fatto, io a dire la verità solo una volta finora” ribadisce poi lei.
