Ero in una discoteca vicino casa con le mie amiche, stavamo ballando in pista quando ad un tratto vidi di fianco a me un bel ragazzo di colore molto alto e fisicamente bello tarozzato, andai vicino a lui ballando sensualmente per provocarlo lui accettò il mio invito a cominciammo a ballare sempre più vicini finché mi prese a sé e mi infilò la lingua in bocca, sentii con la mia coscia il suo cazzo che si stava gonfiando, sembrava enorme e allora io curiosa misi la mano per sentirlo meglio, in effetti era proprio grosso, dopo alcuni minuti andammo a sederci su un divanetto dove cominciammo a toccarci a vicenda, io dopo un po' stavo esplodendo di piacere però volevo essere scopata... allora gli sussurrai nell'orecchio "non mi scopi?" Mi prese per mano e mi portò in parcheggio solo che sia io che lui non avevamo la macchina eravamo stati accompagnati, allora trovammo un angolo buio in mezzo alle macchine, mi inginocchiai e cominciai a succhiarglielo dopo poco mi fece cenno di alzarmi, mi abbassò i pantaloni mi mise a 90 sopra il cofano di una macchina e cominciò a scoparmi con forza ad un certo punto passarono dei ragazzi e cominciarono a fare il tifo e incitarlo a sbattermelo più forte. Io al momento feci cenno di alzarmi ma lui con ancora più forza mi prese il culo e pochi secondi dopo sentii il suo cazzo spruzzarmi dentro, mi girai verso di lui e gli dissi: "che cazzo fai?", lui non mi rispose, rimasi lì mezza nuda con la figa gocciolante, i ragazzi intanto si stavano godendo la scena e uno poi disse: "complimenti, bella figa la tua ragazza " e lui gli rispose: "non è la mia ragazza è solo una troia che ho conosciute lì dentro " e se ne andò.... rimasi sconvolta.... poi presi un fazzolettino dalla borsa mi asciugai la figa, mi tirai su i pantaloni, presi quel briciolo di dignità che mi era rimasta e tornai dalle mie amiche..
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Aggiunto: 1 settimana fa
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Confessioni
Prime Esperienze

«Certo che è un racconto vero… tutti quelli che ho scritto sono storie che ho vissuto.»
«Racconto vero ?»
«Che gran troia»
«Che vacca che eri e che sei diventata»