La mia Dana
Conosco Dana dallo scorso millennio, il tempo per lei sembra non passare, è sempre stata così, noi stiamo insieme da decenni, e a me riesce ad arraparmi come i primi tempi..
Brunetta, culo a mandolino, fisico asciutto, sguardo che mi dispiace per voi che non vedrete mai, che me lo fa drizzare fino al bordo slip in un battibaleno, confermo è una pornostar solo per Me, al massimo voi potete segarvi su di lei.
Ricordo il primo bacio sotto casa, mi lasciò' senza fiato, e con un dolore alle palle che non vi dico, quando arrivai a casa quasi camminando a quattro piedi ho dovuto subito svuotarmele e bastarno sì e no due colpi di mano.
La prima volta? Al mare, in spiaggia una notte lei aveva un vestitino corto e arrapante l’abbigliamento e intimo abbinati, come sempre del resto , ribadisco mani e piedini da fata, ricordo che non ce la facevo più mi stava scoppiando il cazzo, la girai a pancia in giù Notai già subito che usava dei mini perizoma, sborrai quasi subito, entrai e dopo pochi colpi gli schizzati sulla schiena, lei era compiaciuta conscia dell’effetto che mi aveva fatto.
E vogliamo parlare dei pompini che mi faceva di notte nel portone di casa sua? Ogni tanto arrivava qualche condomine, e noi subito a ricomporci, ne ho mollate di sborrate oltreché su di lei nell'androne nell'ascensore..
Per non parlare dei primi pompini, si sedeva in auto a cavalcioni su di me, si strofinava su di me la passera la potevo sentire pulsare sul mio cazzo, io nel frattempo giocavo col suo buchetto, dopodiché si inginocchiava e cominciava aspspinarmi a più non posso, ogni tanto si alzava per baciarmi. Gli piaceva farmi sentire il sapore del mio cazzo inutile dire che la sborrata finale in bocca era un ovvietà. 
Un capitolo a parte merita il suo culo, ha sempre avuto un mandolino da suonare, figurarsi che già alle medie anche a i professori gli cadeva un occhio, alle superiori era il sogno erotico di tutta la scuola, chissà quei poverini quante seghe dedicarono alla mia Dana.
 
Ricordo perfettamente la prima volta che me lo diede, in Auto, un tardo pomeriggio invernale, dopo esserci infoiati come non mai, mentre che la montavo da dietro, cominciai per l’ennesima volta a chiedergli di farmi entrare  nel culetto, lei me l’aveva sempre fatto desiderare, ma mai una penetrazione completa , ma capì che quel pomeriggio era la volta buona, era completamente inzuppata appena puntai la cappella dopo appena due colpi stavo per entrargli anche le palle, la martellai pochissimo perché sborrai subito dentro, lei intanto con la mano nella passera si masturba il clitoride, inutile dire che venne, li capì quanto fosse calda, quanto fosse troia, mi fece perdere completamente la ragione.
Inutile dire tutte le altre volte, ormai era routine passare dal culo, e infatti qui ve lo mostro con orgoglio il suo culo, una squisitezza impagabile .
Ricordo anche con piacere tutte le volte che appassionati e incoscienti, ci abbondanavsmo anche al mare, si faceva l’amore allegramente, di pomeriggio, non molto lontano dalle persone, movimenti lenti riuscivamo a venire insieme all’unisono, ricordo che dopo aver ricevuto la sborrata lei andava subito in acqua e io restavo lì sulla spiaggia con il cazzo gocciolante nel costume, più innamorato che mai.. 
Seguiranno altre puntate, seguiteci .. 
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