Eleonora, Nora per gli amici, era l'amica fidata di mia moglie, ognuna conosceva i segreti dell'altra, quando ci eravamo sposati avevo dovuto accettare che si trovavano per rivelarsi le confidenze più intime, d'altronde avevano la stessa età ed avevano frequentato le stesse scuole. Nora era una bella donna, anche se adesso aveva 60 anni, uno più di me, si era sempre tenuta in forma, 1,70 di altezza, una quinta di seno che si sosteneva da solo senza reggiseno, mi era stata vicino quando era deceduta mia moglie, non si era mai sposata lei diceva "non ho trovato quello giusto". Un giorno mi chiede di vederci che mi deve parlare, io accetto viene a Torino da me perchè nel suo paese tutti sono sempre pronti a sparlare, prendiamo da bere e dopo i soliti convenevoli le chiedo "cosa è successo che mi devi parlare" lei guardandomi dice "sai che io sono nubile, ma come avrai capito non è che non so come è un uomo" io la guardo senza interromperla "Maria quando vi siete sposati mi ha sempre detto tutto di cosa facevate" io "non capisco in che senso, facevamo quello che fanno le coppie normali" "si infatti giustamente ma lei mi rivelò che tu all'inizio le dicesti che sarebbe diventata la tua puttana" io la interrompo dicendo "nel senso che faceva ciò che a me piaceva non l'ho mai fatta prostituire" "si lo so ma però mi diceva che le piaceva essere al tuo servizio e farti godere, perché comunque la facevi godere" calò il silenzio, io non riuscivo a capire dove voleva arrivare, poi mi disse "senti andiamo in un posto tranquillo e continuiamo a parlare" "certo" salimmo in macchina ed andammo in una zona fuori città dove c'erano in mezzo alla boscaglia delle radure nascoste. Fermai la macchina è dissi "allora cosa vuoi dirmi" lei abbassando gli occhi disse "voglio provare quello che ha provato Maria" "in che senso" "voglio diventare una puttana capace di far sborrare un cazzo concedendomi" restai allibito, insomma era una bella donna ed avevo sempre pensato che aveva frotte di ammiratori pronto a scoparla mi venne d'istinto di chiederle "ma tu sei ancora vergine?" lei ridendo rispose "no ormai a qualcuno l'ho data" io continuavo a non capire e lei si avvicinò e mi baciò in bocca, io all'inizio ero sorpreso poi ricambiai, le nostre lingue si attorcigliavano in bocca, poi si staccò e mi disse "aveva ragione baci bene" poi riprendemmo, le mie mani si infilarono sotto la maglia ed iniziai a toccarle il seno, lei smise di nuovo e mi disse "Maria mi disse che iniziò in macchina ad imparare cosa fare" "vorrai mica dirmi che non sai cosa fare" "di solito vanno subito al sodo e poi siamo in una camera" "allora cosa vuoi che ti spieghi" lei ridendo disse "tutto quello che hai insegnato a lei, pompini, inculate, tutto" io guardai l'ora e dissi "oggi iniziamo leggeri" "ok cosa devo fare" ricominciai a baciarla e presi la mano e me la misi in mezzo le gambe, avevo il cazzo già duro, lei iniziò a toccare, poi si staccò ed inizio a slacciarmi i pantaloni, infilò una mano dentro e disse "però Maria si era abituata bene" lo tirò fuori ed iniziò a segarmi, io le presi la testa per farglielo prendere in bocca, ma arrivò un signore col cane e lei tirò su la testa, ma continuò a farmi la sega, io feci in tempo a prendere uno straccio per i vetri ed a coprirlo che sborrai, lei non smise finché non sentí che avevo finito. Ci ricomponemmo ed io dissi "ora andiamo" lei fece cenno con la testa di sì, nessuno dei due parlava, poi lei ruppe il silenzio "spero che non ti sia offeso" "no no anzi solo che pensavo che tu fossi già capace in tutto" "no però adesso voglio provare quello che ha provato lei" arrivammo sotto casa sua e dissi "ti chiamo appena trovo un posto più tranquillo" "ok". Arrivai a casa e ripensando a tutto mi chiesi ma perché non lo facciamo a letto questo addestramento, così le telefonai per proporlo, ma lei mi rispose che voleva provare che cosa volesse dire farlo in macchina disse "voglio essere prima una puttana di strada e poi a letto" risposi come vuoi tu. Passai giorni a cercare un posto tranquillo ed alla fine lo trovai, le comunicai che il giorno dopo ci saremmo incontrati per continuare la lezione lei "meno male mi hai messo voglia". Il giorno dopo passai a prenderla, aveva una camicetta, senza reggiseno, un paio di leggins, arrivammo sul posto, vidi i suoi capezzoli già duri, iniziammo a baciarci ed io iniziai a palparle il seno, lei mise la mano subito in mezzo alle mie gambe, poi smise di baciarmi e mi sbottonò i pantaloni, io alzai un po' il sedere in modo da abbassare pantaloni e boxer, era fuori bello diritto, lei guardandomi riprese a baciarmi mentre con la mano mi segava, io mi scostai dalla sua bocca e le dissi "a questo punto di solito devi iniziare a leccarlo" "mi devi insegnare" "bene prima lo baci e poi lo metti in bocca e con la lingua fai come se mangiassi un gelato" lei mise la faccia sul cazzo e fece come le avevo detto, all'inizio sentivo i denti, poi le feci notare la cosa, ed iniziò a leccarlo, io ogni tanto le suggerivo "tutto in bocca fino in gola, poi vieni su e riprendi a leccare la cappella, togli la mano, mettila sotto le palle ed accarezzarle" lei ubbidiva in tutti i miei suggerimenti, io intanto infilai la mano nei leggins e raggiunsi il culo, era bello sodo, poi lo allargai e con il dito iniziai a sondare l'ano, lei ebbe un sussulto io dissi "non aver paura non ti faccio male" lei continuò il pompino e si rilassò, intanto io iniziai ad inserirlo nell'ano, senti la sua bocca serrarsi intorno al cazzo, poi spingendolo avanti e indietro iniziò a mugolare, lo lasciò un attimo per dirmi "sei un porco" io "tu succhia puttana che tra un po' arriva il tuo regalo" le misi una mano sulla nuca ed iniziai a sborrare, lei cercò di toglierselo dalla bocca ma io le permetti la testa finché non capii che stava per soffocare, tolsi la mano e lei alzò la testa, in quel momento partì ancora uno schizzo che le bagnò la faccia, intanto avevo infilato metà dito nel culo. Lo sfilai e lei si mise seduta, con il fiatone e la faccia piena di sborra, le passai una salvietta, mentre io con un altra mi pulivo il cazzo, la guardai aspettando una sua reazione, passarono diversi minuti poi mi guardò e disse "questo è un pompino" "si cosa ne dici" "insomma forse mi devo abituare ma non mi è dispiaciuto" poi rimase in silenzio, le chiesi "hai goduto" mi prese la mano e mettendola in mezzo le gambe mi fece toccare che era bagnata, poi "il dito nel culo mi ha fatto un po' male" io ridendo risposi "aspetta che metto lui" indicando il cazzo, lei lo guardo ed lo prese in mano ed iniziò nuovamente a segarlo, io con la mano in mezzo alle sue gambe le dissi "aspetta ora lo stesso dito te lo metto qui" lei si abbassò i leggins ed io le misi le mani nelle mutandine trovando subito la spacco della figa, lo infilai dentro e poi iniziai a massaggiarle il clitoride, iniziò a dimenarsi sul sedile, con un urlo mi fece capire che aveva goduto, continuai poi tolsi la mano e me la portai alla bocca per assaggiare il suo piacere. Ripresasi dalla goduta, guardò ill cazzo ed iniziò a segarmi poi se lo mise in bocca, il secondo pompino fu migliore del primo e mandò giù tutto quello che uscì, senza dirlo lo ripulí per bene. Restammo ancora un po' poi iniziai a rivestirmi, lei non disse niente, ripartimmo per il ritorno, allora ruppe il silenzio "che voto mi dai per questa lezione" "per adesso 8 ma tanto migliorerai, il secondo sei stata più brava del primo" "non avevo mai provato a far godere un uomo con la bocca" io non dissi niente, poi mi chiese "ma davvero dopo il dito ci metterai quello nel mio culo?" "certo è dopo il dolore godrai di più che in figa" "sei sicuro Maria mi aveva detto che aveva provato dolore la prima volta ma dopo era magnifico" "certo quando aveva le mestruazioni prima in bocca poi in culo" non parlò più arrivati sotto casa mi disse "quando andiamo di nuovo" "quando vuoi ma la prossima ti scopo" "mmmm mi fai venire ancora più voglia a presto" "ciao". Continua
