Silvia si ritrovò mani e gambe ammenettata al letto, Avier sopra di lei iniziò un lento palpeggiamento nonostante le timide rimostranze di Silvia " smettila, cosa stai facendo!" Incalzava lei mentre la mano di Avier sfiorava le mutandine gonfie sotto la gonna alzata. Silvia non era credibile, i suoi fianchi si inarcavano ad ogni tocco di Avier. Lui le lasciò le mutandine da brava mogliettina ed insegnante e su concetro su i suoi seni, li mise a nudo ammirando la sua prima ormai calante . Fu colpito dai suoi capezzoli, grandi e rossi come prugne, Silvia era Magrissima, le si contavano le costole,a cavalcioni sopra di lei sfiderò il suo pene, non ancora eretto, e glie lo poggiò sul ventre. Superava abbondantemente il suo ombelico, Silvia strabuzzò gli occhi, era terrorizzata ma lo desiderava da impazzire.Avier le spostò le mutandine di lato e portò alla luce quel fiore tenuto prigioniero per troppo tempo. Silvia ansimava e lo pregava di smettere mentre inarcava il bacino e avvicinava la vulva a quell'arnese. " Guarda come lo vuoi" esclamò lui afferrandoselo e pirtandolo in direzione delle grandi labbra. Al contatto Silvia sobbalzò come se le avesse incollate.Anni e anni di astinenza l avevano resa quasi vergine, Avier strofinò a lungo il suo glande su quei petali che lentamente si schiusero e senti il firellino di quella fichetta pronto e più aperto che poteva. Iniziò a penetrarla.Silvia smise di parlare , girò gli occhi indietro e un filo di saliva uscì dal lato della sua bocca. Appena la cappella di Avier entrò, tirò un urlo di dolore e si contorceva che quasi si tolse le manette. Lui si fermò cosi, lei era una belva assetata di sesso. Avier guardo la sua fichetta impalata e vide spuntare tra le labbra il clitoride di Silvia, tornato alla luce dopo anni. Era rosso e gonfio come una fragola. Anche Silvia lo vide e vide anche la mano di Avier che scendeva per toccarlo. " No fermo cosa fai porco nn lo toccare!" Avier sentiva le pareti vaginali di Silvia strotolargli il cazzo, non sarebbe resistito molto, doveva farla venire per allentare la morsa, cosi prese tra pollice ed indice quel bottone del piacere e tirandolo verso fi lui iniziò a massaggiarlo.Silvia piegò la testa indietro e l'ultima cosa che riusci a dire fu " è il tocco del maligno che è in te" prima di cacciare un urlo di piacere che tratteneva da anni. Durò circa un minuto, un orgasmo in cui tremò tutta. Avier sentiva la sua bulva dilatarsi e avanzava centimetro dopo centinetro. Silvia era arrendevole ora mugugnò solo quando sentì le palle di Avier sbatterle contro. Era dentro.Sul suo stomaco anoressico appariva la forma del suo cazzo. La riempiva tutta e quando affondava i colpi la cappella le gonfiava lo stomaco. Silvia sentiva i testicoli di avier sbatterle contro il buchino dietro.erano grandi cone mele e piene. Iniziò a stimolarlo dicendogli" sono pieni del seme del male, lascia che te lo tiri fuori" Avier era eccitatissimo, aumentò il ritmo sicuro che sarebbe uscito in tempo, ma Silvia torno a stritolarli l arnese con i muscoli vaginani, contrasse più firte che mai e insistette" svuotati ora, lo prendo io questo seme del demonio, lascialo in me" Avier non resistette e venne dentro Silvia " haaa, brucia!!  Mi sta bruciando dentro lo sento "!! I testicoli di avier pulzarono per due minuti. Silvia li sentiva salire e pompare sperma dentro di lei per poi riscendere nello scroto. 


Finito tutto Silvia si rivestì alla meno peggio, rimise a pisto le mutandine, e tiro giù la maglietta. Sul pianerortolo del condominio lasciò gocce di sperma ad ogni passo, tornando a casa sua trovo il marito che laise al corrente su le urla che il loro vicino di casa aveva fatto fare a qualche zoccola abbordata su qualche social tipo "amaporn" . 


Silvia da quel giorno non rinchiuse piu il suo fiorellino, lo tenne sempre alla luce del sole a disposizione di chiunque volesse il suo nettare. 


Fine 

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Categorie: Tradimenti
Tag: africano