Un'amica, che aveva subìto un intervento impegnativo lì, mi ha raccontato che, una volta tornata a posto, si era lamentata che non aveva più il desiderio di prima. Era come se gli uomini non le dessero più quel brivido così bello da far scattare la fantasia e spesso anche l'azione. Lo disse allo specialista con un po' di imbarazzo. Voleva capire se era una conseguenza normale dell'intervento che non era stato piccolo. Lui le rispose che con una punturina si poteva innalzare la soglia del desiderio. Quest'amica me l'ha raccontato per sapere cosa ne pensassi e davanti a quella scoperta non ha saputo reagire, rimase in silenzio. Le dissi che servivano altre informazioni, così non si potevano valutare i pro e i contro. Sono riuscita a sapere chi era questo specialista e senza dirle niente ci sono andata. Ho prenotato la visita privatamente e già la settimana dopo ero da lui. Venni subito ai fatti e raccontai cosa mi aveva detto una sua paziente che è una mia amica ed è pure un po' timida. Mi ha spiegato che si può decidere il dosaggio e che effettivamente aumenta il desiderio. Ma cosa succede col dosaggio più forte? Succede che hai sempre voglia in un modo che non riusciresti a controllarti. Si passerebbe per malati mentali tanto l'ossessione diventa potente. Ma lei dottore ha mai visto un caso del genere? No, l'ho solo studiato. Questa situazione dura mediamente due settimane. E lei le fa queste punture? Non potrei per il dosaggio forte ... ma io vorrei provare! Mi ha spiegato che secondo lui dovrei prima creare la situazione per poter vivere circa due settimane lontana da casa e in grado di soddisfare certe esigenze, perché prima si smania forse per un paio d'ore ma poi si cerca senza più alcun freno inibitore. Sono tornata a casa con il desiderio di provare, ma ho capito che aveva ragione lo specialista, avrei dovuto preparare, organizzare e poi si che avrei potuto osare. Ne ho parlato con alcuni amici con cui il dialogo è aperto e molte situazioni le abbiamo vissute e mi hanno detto che non se la sentivano di organizzare o comunque non potevano per via di lavoro famiglia ecc. Allora ho iniziato a pensare per conto mio. Due soluzioni mi sembravano ideali. 1) essere d'accordo con qualcuno che ha un locale 2) andare in una località di turismo sessuale come Cap d'Agde, posto dove ero già stata quindi mi rendevo conto che era fattibile. In alcuni club mi ci hanno portata e ho provato a parlarne con il pr del club dove avevo notato più gente. Mi ha spiegato che avendo orari di apertura e di chiusura, non potevano assecondarmi poi mi ha detto dammi qualche giorno che ho un'idea. Ormai stavo optando per Cap quando, dopo mese, mi ha telefonato per dirmi che aveva risolto. Ne aveva parlato con un tipo che ad Andorra gestisce un locale sempre aperto. Mi ha spiegato che le due strade per arrivarci, quella francese e quella spagnola sono sempre intasate di traffico perché in Francia e in Spagna locali così non sono ammessi. Mi ha spiegato che ci vanno per sesso a pagamento. Gli ha spiegato cosa voglio fare, che non m'interessano i soldi e ha detto che per lui va bene. Quindi ora il problema era arrivare fin là perché la punturina fa effetto pieno dopo un paio d'ore. Poi una volta là, (col tipo ho poi parlato varie volte al telefono), una volta là non ci sarebbe stato nessun problema a farmi avere gli uomini di cui potevo sentire il bisogno. Ha voluto vedermi in videochiamata. Gli avevano detto l'età, che sono più che presentabile e molto disinibita particolarmente quando sono lontana da casa. Mi ha vista e mi ha detto che potevo andare quando volevo anche avvisando solo il giorno prima. Sono tornata dallo specialista, gli ho spiegato cosa avevo organizzato e gli ho detto che avevo bisogno della punturina. Ad Andorra qualcuno me l'avrebbe fatta. Non voleva. Stavo diventando ansiosa. Volevo e basta. Allora lho invitato a cena. Gli ho detto ristorante e ora e che dopo avrebbe potuto fare di me quello che voleva da solo o se preferiva, con amici. La sera al ristorante non è venuto. Mi sentivo disorientata. Poi mi telefona dopo una settimana. Mi dice ok ti do la puntura ma ti accompagno io e rimango là con te. Si può fare. Organizzo e il 28 giugno si parte. Abbiamo fatto varie tappe. Non aveva vissuto nessuna esperienza particolare così abbiamo fatto tappa a un parcheggio autostradale e per la prima volta mi ha vista "giocare" con i camionisti. Era eccitatissimo. Mentre guidava gli ho fatto un pompino. Un quarantenne celibe tutto studio e lavoro e che vive ancora con la mamma! Io avevo fretta di arrivare e lui invece aveva voglia di farsi guidare in esperienze nuove. Arrivare ad Andorra non è stato facile. Tappa in un club di là dal confine italiano, altro parcheggio e il branco addosso per lui che voleva vedermi, notte con lui che aveva anni di arretrati e io che non sopporto fare sesso solo con uno. Ho sopportato perché avevo quel chiodo fisso. La strada per Andorra era veramente affollata per via di quei locali. Siamo finalmente arrivati e il tipo è stato cordiale e simpatico e ci credo! Per lui ero e sono guadagno puro con zero spese. A me ha dato una stanza al primo piano del locale, il dottorino si è dovuto sistemare in un albergo. Poteva venire sempre e in fondo mi è stato utile. Il locale al piano terra ha un grande bar con divanetti, tavolini, con la musica altissima. Quando ci sono entrata la prima volta, in jeans e maglietta, ho visto alcune ragazze, quattro credo, mezze svestite e decisamente poco carine. Una giocava lì, le altre tendevano a portarli in camere che erano al piano di sopra come la mia. Sotto un'altra sala più buia. Le ragazze ritiravano dal cliente un gettone e solo così si davano. Il gettone si comperava ad un'apposita cassa. Mi ha detto che potevo anche stare nuda e l'idea mi è piaciuta. Poi mi son detta: niente punturina per ora. Vediamo come me la cavo. Sono andata in camera, doccia, un attimo per concentrarmi, avviso il dottorino che inizio e poi esco nuda e raggiungo la sala da una scala. Mi sentivo sicura di me. Ero sicuramente più bella delle altre. È curioso come in me nel sesso, scatti l'agonismo se solo c'è un'altra donna! Ero l'unica completamente nuda. Esattamente avevo autoreggenti e scarpe col tacco nere. Mi sentivo attraente. Subito si sono avvicinati in una decina. Mi hanno salutata. Hanno iniziato toccando il seno. Lasciavo fare e sorridevo. Carezze. Ed ero eccitatissima. Due mi danno il gettone, indico gli altri. Me lo danno, mi fanno cenno di seguirli. Piano di sotto, divano. Iniziano. I gettoni, grandi più o meno come una moneta da due euro, si accumulano in un bicchiere vicino a me. La situazione si fa frenetica. Ho capito che si è sparsa la voce e chi ama farlo così arriva nel locale. Sono circondata da una marea di corpi. Ci sono anche italiani, dico che lo sono anch'io e capisco finalmente cosa sta accadendo. Piaccio. Piace che ingoio e che mi lascio venire in faccia e addosso. Mi chiedono che orario faccio. Dico che non ho orario, che voglio divertirmi e spero di resistere. Il sederino è letteralmente assediato. Piace più della patatina. Si sparge la voce che sono italiana. Un po' mi preoccupa ma penso che sia veramente difficile incontrare qualcuno che conosco. Ecco il dottorino. Mi dice che ha sentito un po' nel locale e se va così ne avrò continuamente. Sto bene. Mi lascio andare e godo veramente. Ma poi arriva la stanchezza e la gente non cala.lo sperma che ho mandato giù è veramente tanto e ho un po' di nausea ma resisto. Chiedo col dottorino. Sono sei ore che mi penetrano. L'ho già fatto ma qui non si vede la fine. Il dottorino va dal proprietario che non sa che fare. Un assalto così era da un pezzo che non lo ricordava. Lascio fare ancora poi arrivo al punto che mi sento svenire, qualcuno mi solleva. Mi risveglio in camera. C'è il dottorino. Mi dice guarda che hai sbagliato l'approccio. Devi fare la punturina, aspettare che faccia effetto e poi andare di sotto! Dico va bene ma ora dormo. Mi sveglio. Lui è addormentato vicono a me. C'è un biglietto. Devo andare dal padrone. È al piano di sopra. Ci vado nuda senza neanche rendermene conto. Mi dice che sono piaciuta moltissimo. Che ad Andorra aspettano che io esca dalla mia camera. Mi dice ora vai con lui che ho un gruppo che vuole venirti in gola. Seguo il tipo e mi ritrovo in una stanza non grande. Mi mettono in ginocchio su un cuscino. Polsi legati dietro la schiena. Ci sono una decina di persone. Fattibile penso, e invece è di nuovo un ciclo continuo. Qui se lascio fare diventa subito così. C'è il vassoio. Lasciano il gettone. Mi pompano in bocca fino in gola. Spessissimo non sento nemmeno il sapore dello sperma perché vengono direttamente in fondo. È una situazione che mi piace troppo. Mi dispiace che non riesco a far capire che sono contenta. Sono eccitatissima. Dopo un po' che succhio di solito sento l'esigenza di essere penetrata. Lo chiedo. Capiscono e uno si mette dietro. Riesce ad infilarlo e sono in paradiso. Se al primo incontro sono probabilmente svenuta per la stanchezza, stavolta sto bene. Comunque so che cederò perché anche ora la fila non ha fine. Un tipo mandato dal padrone mi dice di avvisare quando voglio fermarmi. Gioco ancora un po' poi chiedo una sosta. Mi porta dal padrone. Gli spiego che sono contenta ma con la puntura dovrei diventare più resistente. Gli spiego che devo riposare poi punturina, due ore e c'è l'effetto almeno per due settimane. Mi fa firmare un foglio, una liberatoria, che nemmeno leggo. Vado in camera. Doccia col dottorino che mi lava accuratamente. Mi mette a letto. Mi addormento subito. Mi sveglio. Non so che ora è. La stanza non ha la finestra. Il piano terra e il seminterrato nemmeno. Non so se è giorno o notte e non lo voglio sapere. Mi fa la puntura, nelle due ore d'attesa mi scopa due volte. Sta migliorando. Tre ore. Sono continuamente eccitata. Sento il cambiamento. Esco.
Ed è stato bellissimo e veramente impegnativo. Non mi bastava mai. Ho poi scoperto che non era la dose massima. Non se l'è sentita di farmela. Ho vissuto questa dimensione da vera insaziabile per sei giorni. Mi è talmente piaciuto che siamo tornati ai primi d'agosto. Ho anche notato che una volta terminato l'effetto per un paio di settimane divento asessuata, come un angelo. Lo rifarò. Sì,e veramente intenso, ma ora sono un angelo....

«Avrei preferito immaginarti con tanti ragazzoni africani ???? sto' organizzando preparati.»