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Sara era inferocita con Valeria.
All’inizio del mese la madre sarebbe andata a Tblisi dalla sorella e lei, restando sola, voleva approfittarne per portarsi a casa il suo scopamico nero e godersi il suo cazzone 24 ore su 24.
“Con Abdou non è solo una storia di sesso, ma ci piace stare insieme tutto il giorno. Certo, soprattutto scopiamo, ma ci fumiamo anche un sacco di cannoni, ci sbaciucchiamo sul divano vedendo delle serie e poi ci eccitiamo e scopiamo di nuovo…insomma, non sarò sempre disponibile in questo periodo”.
“Ecco, lo sapevo che eri inaffidabile”, le rispose Sara, “passi con Fabietto, ma con gli altri due come faccio? A loro non credo piacerebbero situazioni di gruppo tipo che ne cavalco uno e contemporaneamente spompino l’altro a cavalluccio sulle spalle. Che faccio? Non mi posso sdoppiare! Visto che abbiamo fissato l’appuntamento 2 volte a settimana, dovrei andare da ciascuno di loro a giorni alterni? Non avrò più pomeriggi liberi e, oltre la palestra, ho le prove per la recita di fine anno, il torneo di pallavolo dove siamo in testa tra tutte le terze della città…”
“Senti Sara, non so che dirti, mi spiace”
“Ovviamente, visto che non ci sarai, la tua parte di soldi la prenderò io e tua madre si incazzerà come una bestia”
“No, dai, ti prego, non dirglielo, coprimi, lei odia Abdou. Tu pensa che devo stare attenta pure alla mia vicina perché potrebbe vedere che lo porto a casa e glielo direbbe”
“Va bene, però, sei una stronza!”.
La discussione tra le due tr…enni continuò anche giovedì quando in salone a casa di Valeria annunciarono la notizia a Renato e Michele che erano appena arrivati.
“Uffa Sara”, protestò davanti a loro Valeria con l’amica, ancora stizzita, “cerca di capirmi, ho bisogno davvero tanto di godermi Abdou, non scopo da un mese!”
“Ma come?”, esclamò Renato che si trovava appollaiato sulle cosce imponenti dell’adolescente super maggiorata vestita da sexy coniglia, “Tu e Sara avete rapporti due volte a settimana con me e Michele, vi vedete pure con Fabio, cioè fai sesso praticamente ogni giorno…”
“Che tenero che sei, Renatino!”, rispose Valeria solleticando con le dita il pisellino durissimo del quarantenne, “con voi non è sesso, ma un lavoretto. Avete dei cosini così trascurabili”, continuò ormai masturbando l’ometto ansimante, “Invece Abdou ha un cazzone africano gigantesco e mi bomba per ore sino a farmi diventare scema, mica è come voi che venite velocemente come dei piccoli coniglietti”, concluse ridendo mentre Renato tremava eiaculando ed uno schizzo di sperma gli arrivava in faccia proprio nel momento in cui entrava in salone Tamara, la madre della ragazzina, col vassoio col caffè.
Mancava così ormai una settimana al periodo in cui Valeria si sarebbe assentata e Sara doveva trovare una soluzione e all’improvviso le venne in mente di coinvolgere un’altra ragazza: Alice.
Alice era una tipa di seconda che andava nella sua stessa scuola e con cui Sara aveva fatto amicizia recentemente.
Era molto bella e decisamente sveglia. Castana, con i capelli a caschetto e gli occhi castani, un nasino disegnato e la bocca a cuoricino. Non era esattamente una specie di valchiria come lei e Valeria, ma, alta 1.70, aveva un fisico per costituzione e anche grazie allo sport molto sodo e massiccio, due belle tette e soprattutto un culo latino sodo, grosso e prominente.
Aveva, inoltre, qualcosa nello sguardo di torbido ed estremamente sensuale che la rendeva unica. Era molto sicura di sé e sembrava decisamente una tipa con un carattere dominante. Frequentava un ragazzone palestrato molto bello che faceva le superiori che la riempiva di regali e che assecondava tutti i suoi capricci, segno questo che, oltre ad essere molto figa, doveva essere anche una tipa tosta.
Una volta aveva chiesto a Sara, per cui provava ammirazione, se fosse ricca e dove avesse trovato i soldi per comprare tutti quegli abiti firmati e, davanti alle sue risposte un po’ evasive, aveva sorriso, come se avesse intuito qualcosa, dando ad intendere che non vi avrebbe trovato nulla di male se avesse saputo che quei soldi erano stati guadagnati in modo poco ortodosso. Sembrava quindi anche spregiudicata e Sara riteneva che avrebbe potuto senza timore dirle tutto e proporle di partecipare certa che avrebbe accettato, visto che c’era da guadagnare moltissimo. Peraltro, visto che i loro tre ricchi quarantenni erano dei piccoli e deboli morti di fica microdotati, l’avrebbe rassicurata dicendole che non avrebbe trovato il lavoro impegnativo, ma persino divertente. Fabio, Renato e Michele, di questo poi ne era sicura, sarebbero totalmente impazziti per lei.
Certo, pensò fosse un peccato dover dividere le 8000 euro mensili di Renato e Michele non più in due, ma in tre ed era certa che Tamara, la madre di Valeria, avrebbe accettato la cosa con difficoltà.
In un secondo momento, si disse, però, avrebbero potuto chiedere ai due ometti un aumento di almeno altre 2000 euro e sicuramente loro, ormai del tutto dipendenti, avrebbero accettato.
In quanto a Fabietto avrebbe dovuto, visto che era il più ricco, darle la stessa somma mensile, 2000 euro, che versava a Valeria e senza batter ciglio.
Le possibilità, adesso che sarebbero state in tre, sarebbero state tantissime. Avrebbero avuto la possibilità di andare con tutti e tre gli ometti in vacanza nella villa di Fabietto in Costa Smeralda mungendoli 24 ore su 24 chiedendo come bonus almeno venti o trentamila euro.
Sara non ci pensò più tanto. La chiamò fissando un appuntamento e, quando si incontrarono, le chiese a bruciapelo: “ti interesserebbe un piccolo lavoretto facile e veloce con un fisso di circa 4500 euro al mese più bonus eventuali?”
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Alice, com’era prevedibile, accettò con entusiasmo e quel pomeriggio Sara le scattò tantissime foto.
“Che vi pare di questa ragazza? E’ una mia amica di seconda. Nei giorni in cui Valeria non ci sarà, farei venire lei assieme a me a giocare coi vostri pisellini e potrebbe diventare anche una presenza fissa”, chiese Sara mostrando il giorno dopo le foto della galleria a Renato e Michele.
“Wow, è fighissima!”, dissero i due.
“Guardate che bel culone che ha!”, osservò Sara scorrendo le foto della galleria.
“Già vi vedo attaccati a questo culone come dei disperati mentre lei stesa sul letto messaggia col suo tipo!”, commentò divertita Valeria.
Anche Fabio, l’indomani, guardando le foto della d…enne ebbe un sussulto e Sara decise che Alice avrebbe fatto il suo battesimo di fuoco
proprio con lui.
Arrivarono tutte e tre da lui il pomeriggio del giorno successivo. Siccome per Alice sarebbe stato un primo incontro conoscitivo Sara aveva chiesto a Fabio di riceverle vestito di tutto punto, anche se lo aveva rassicurato dicendogli che una volta rotto il ghiaccio, lei avrebbe certamente fatto con lui una conoscenza più intima.
Quando le ricevette Fabio era emozionatissimo, ma anche intimidito da questa nuova bellissima ragazzina e sentiva il suo pisellino pulsare dentro i pantaloni.
“Piacere, Fabio”, disse con voce tremante.
“Ciao, io sono Alice”, rispose la giovane adolescente sfilandosi il piumino. Indossava un catsuit fetish con calze autoreggenti e degli stivali con tacco 10 che la portavano a sovrastare di 20 cm il piccolo trentenne.
Fabio era assolutamente sconvolto.
“Ti piace il completino, Fabietto?”, chiese Sara prendendo per mano la d…enne e facendola voltare per mostrare il suo magnifico culo al trentenne, “Gliel’ho preso io scegliendolo con cura perché volevo vedere sul tuo volto proprio questa espressione!”
“Oddio, sei bellissima, bellissima!!!”, esclamò Fabio già eccitatissimo.
“Ahahahah, guarda quella piccola protuberanza nei pantaloni. Ce l’ha già durissimo”, fece notare Valeria ad Alice che sorrise.
“Allora, cara Alice”, disse Sara, “oggi io e Vale abbiamo deciso di sottoporti ad una prova per accertarci che tu sia degna di entrare nel nostro club: tra un po’ noi usciremo dal salone lasciandovi soli e tu dovrai far venire il nostro Fabietto e poi metterlo ko in soli 5 minuti”.
“Ahahaha, va bene, ci sto, è divertente!”, rispose Alice.
“Ma perché? Che storia è questa?”, protestò Fabio che ebbe un piccolo moto di orgoglio, “a parte il fatto che la cosa non mi piace, ma poi, altro che 5 minuti, chi dice che sarebbe in grado di vincere lei? E’ da vedere! In fondo è solo una studentessa di seconda media ed è alta solo 10 cm più di me!”
“Ahahahaha Fabietto”, rispose Valeria, “ma guardala, ha le braccia e le cosce che sono il doppio delle tue, pesa 15 chili più di te!”
“15 kg in più di muscoli, tette e culo. E’ tutta polpa!”, aggiunse Valeria divertita, “Tu poi hai il pisellino velocissimo e conoscendoti, appena questa giovanissima strafiga ti sfiora, sicuramente sborri subito e dopo con una sberla ti fa volare! Non hai alcuna possibilità.”
“Dai, non perdiamo tempo, iniziamo!”, ordinò Sara, “Vale, spoglia Fabietto e riscaldalo per lo scontro!”.
Valeria chiamò a sé Fabio con un semplice gesto della mano e lui ubbidì avvicinandosi come un cagnolino. Dopo avergli rapidamente levato la maglietta e sfilato i pantaloni, lo sollevò e lo sbaciucchiò strofinandoselo ben bene sulle tettone. Quando lo rimise a terra – ed erano passati appena pochi secondi – Fabio era terribilmente ansimante, col pistolino durissimo e le mutandine già bagnate di liquido pre-eiaculatorio.
“Ecco”, disse Sara divertita ad Alice, “questo è Fabietto”
La d…enne fece un risolino.
“Dopo aver visto questo”, dichiarò la bella Alice, “posso dire che mi bastano molto meno di 5 minuti per farlo venire e metterlo ko, voglio, anzi, fare una scommessa con lui: se ci metto solo 3 minuti, mi dovrà dare subito 2000 euro, se, invece, impiego anche solo un secondo di più, per un mese intero verrò da lui ogni giorno alle 14:00, quando esco da scuola, e potrà fare di me tutto quello che vuole gratis”.
“Eh, ma che presuntuosa!”, osservò Valeria sorridendo.
“Allora accetti la scommessa? Non avrai mica paura di perdere contro una studentessa di seconda media?”, chiese sorridendo Alice a Fabio avvicinandosi a pochi centimetri da lui e scuotendo il suo culone da sogno.
Fabio era inebriato dal profumo della meravigliosa d…enne e si sentiva attratto da lei come un magnete, ma non sopportava la sua sfrontatezza. Quanto avrebbe voluto essere un uomo grosso e forte per darle una lezione.
Sapeva, però, bene di non avere alcuna speranza. Era già eccitatissimo e lei era così terribilmente figa. Come aveva osservato Valeria, lo avrebbe fatto venire miseramente in pochissimo tempo e dopo – lui era così debole! - le sarebbe bastato un solo colpo per stenderlo.
Poi, però, pensò che forse avrebbe potuto farcela ritardando il più possibile lo scontro. Doveva, a costo di fare una figura meschina, starle lontano, scappare come un disperato nella stanza per tutto il tempo e ne sarebbe uscito trionfante. In fondo 3 minuti sono solo 180 secondi! La d…enne non sarebbe mai riuscita a farlo venire e a stenderlo in quel così breve lasso di tempo se prima avrebbe dovuto acciuffarlo.
“Ok, accetto”, disse guardandosi nervosamente attorno per capire in che direzione gli sarebbe convenuto scappare.
“E vai, sto già pensando a cosa comprerò con 2000 euro!”, esclamò entusiasta Alice, “Ok, ragazze, uscite pure, ma considerate che tra pochissimo vi chiamerò e ve lo farò trovare completamente ko e con le palline svuotate.”
Fabio non sembrò farsi intimorire o forse neanche sentì quelle parole perché ormai stava viaggiando troppo con la fantasia. Tre minuti, si ripeteva, erano appena 180 secondi. Si stava convincendo così tanto di farcela che già immaginava troppo vividamente[LS1] quell’adolescente ultra sexy a casa sua e pregustava un mese di godimento sfrenato. Ogni giorno sarebbe stato con tutto il corpicino arrampicato come un ragnetto a quel culone da sogno. Invece di pensare a dove poter fuggire, si trovò stupidamente a contemplare le sue bellissime cosce e le sue tette e, invece di cercare di farsi ammosciare il pistolino per potersi muovere meglio, si eccitò ancora di più. Non vedeva così tanto l‘ora di godersi tutti i giorni quella strafiga una volta che avrebbe vinto che perse del tutto di vista il fatto che prima, però, avrebbe dovuto vincere.
Quando Sara e Valeria, uscite dalla stanza e dietro la porta, dettero il via, al posto, come si era saggiamente proposto, di starle lontano, le andò incontro, come ipnotizzato e col pisellino durissimo ormai fuori dalle mutande, accettando con incoscienza la prova di forza chiesta dalla ragazzina che, vedendolo in quelle condizioni, gli tendeva le mani ridendo sino alle lacrime.
Emise un gemito di dolore, mentre lei, immensamente più forte, gli torceva i polsi divertita e in men che non si dica, si trovò immobilizzato al muro con le braccia bloccate sulla sua testa dall’adolescente con una sola mano. Era disperato. Era stato un fallimento totale.
“Ma che ometto patetico!”, gli sussurrò Alice appoggiandosi a lui ed afferrando il suo pistolino tra le cosce, “sei così debole! E che pisellino piccolo che hai! Non vale la pena che resisti, ormai sei spacciato, goditela! Ti piace se ti masturbo con le cosce così?”, aggiunse dandogli dei piccoli bacini e sentendo dopo pochissimo il respiro di lui che si stava facendo sempre più affannato.
“Oh si, ti piace!”
“Oddio!”, ansimò Fabio.
“Ma stai giù per esplodere? E’ davvero più facile di quanto pensassi! Che figura stai facendo con questa studentessa di seconda media!”, osservò ridendo la bellissima ragazzina continuando a fare su e giù con le cosce, “Se vuoi, mi fermo.”
“No, no, continua, ti prego!”, piagnucolò Fabio
“Sshhhh, ti libero le mani tanto hai già perso, mettile qui sulle mie tettone, ti piacciono?”, chiese rallentando il movimento perché sentiva che ormai il trentenne era prossimo all’orgasmo e riprendendo a dargli dei piccoli baci.
“Sono bellis…”, riuscì a balbettare Fabio prima di venire.
Ridendo a crepapelle Alice accompagnò con dolcezza l’orgasmo muovendosi ancora più lentamente con le cosce e dopo guardò il trentenne con un sorriso monello.
“Non…non farmi troppo male”, la implorò Fabio.
“Quanto tempo è passato?”, chiese ad alta voce la d…enne alle amiche dietro la porta.
“30 secondi”, rispose Sara.
“Ok, potete già entrare!”, annunciò Alice alle ragazze sussurrando poi “Buonanotte ometto!” a Fabio e tramortendolo con una sequenza di due ceffoni rapidi e potenti (anche se – ma questo lei non poteva saperlo - il povero ometto era svenuto già col primo).
“Beh, 2000 euro e direi prova strasuperata! Sono così anche gli altri due?”, chiese alle ragazze pulendosi con un fazzolettino le cosce. “Ho riso così tanto che mi è venuto il singhiozzo”.
Sara e Valeria provarono un po’ di tenerezza vedendo, come lei aveva annunciato, Fabio privo di sensi affianco ad una piccola pozzanghera del suo sperma e dopo appena 30 secondi.
[LS1]
