Quando conobbi la ragazza che sarebbe diventata mia moglie, mi fece conoscere i suoi parenti, tra cui le sue cugine, che erano tre, capii che la più anziana era quella che aveva più ascendente verso di lei, il primo incontro fu a casa loro, essendo sposata. Alta 1,70, capelli neri, occhi scuri, una 4° di seno, un bel corpo, ci squadrammo, il marito muratore, stempiato, con la pancia. Dopo quell'incontro chiesi a mia moglie com'era andata e lei mi rispose che ho fatto la scelta giusta. Ci sposammo e quindi la rividi al matrimonio è mi prese da una parte e mi disse "mi raccomando trattala bene" io risposi "più che bene" lei poi disse a mia moglie "fallo felice in tutto" io non capii la frase. La vita matrimoniale proseguiva bene, avemmo 2 figli, poi si ammalò e purtroppo restai vedovo. Passati i giorni del funerale non si fece sentire più nessuno tranne lei, mi telefonava almeno una volta alla settimana per avere nostre notizie. Mi invitò un pomeriggio ad andare da loro ed accettai, insomma anche se sposata era una bella donna, abitavano sulla collina, in una villetta su due piani che aveva costruito il marito, che nel frattempo aveva aperto una sua ditta edile. Fui accolto benissimo, mi fecero visitare la casa, poi le figlie uscirono e restammo da soli, le domande che mi posero erano tante, ma lei chiedeva moralmente se mi ero tirato su risposi "sai comunque di notte da solo nel letto è dura" il marito rispose "beh qualche sega te la tiri" io non sapevo cosa rispondere e Daniela, questo il nome della cugina, "ma cosa dici solo a quello pensi" lui capendo l'errore commesso con la scusa di fumare uscì e appena soli mi disse "scusalo" io "tranquilla non ha tutti i torti" e Daniela si lasciò sfuggire "tutto quel ben di Dio sprecato" io dissi "scusa?" "no pensavo a voce alta e comunque tu hai un debito con me" io la guardai dicendo "perchè Maria ti doveva soldi" lei rise poi disse "no no che hai capito solo che sono stata io a convincerla ad accontentarti" io non capivo di cosa parlasse "in che cosa scusa" "a darti una cosa che tu volevi" io continuavo a non capire, "dai almeno una cosa vergine l'hai avuta" allora capii che parlava del culo, effettivamente dopo molti no me lo aveva dato, io dissi "ma tu che c'entri" nel frattempo rientra il marito e il discorso finisce lì, ormai è tardi e io nonostante i loro inviti per la cena torno a casa. Ormai ho un chiodo fisso sapere cosa c'entra lei col culo di mia moglie, passano i giorni e la routine quotidiana mi assorbe e non ci penso più. Al venerdì mi chiama dopo i saluti solite frasi di convenienza poi mi dice "Lunedì sei libero?" io "si perchè" "voglio che vieni alla mattina così finiamo il discorso del debito" io ricordo e non so cosa aspettarmi poi lei "non aver paura saremo solo noi e così potremmo parlare con calma" io risposi "va bene Lunedì" passai il week end a ripensare a cosa voleva e a tirarmi qualche sega pensando a cosa poteve succedere ma senza farmi grandi illusioni. Lunedì in tarda mattinata sono a casa sua, mi accoglie con un grembiule abbottonato davanti, senza reggiseno, gli arriva fino a metà coscia, belle sode, ci accomodiamo e mi offre un aperitivo mentre iniziamo a parlare di tante cose, poi io arrivo al dunque "mi spieghi questo debito che io avrei con te e come posso pagarlo" lei ridendo risponde "tranquillo è stato un discorso fatto tra donne" beve un sorso di aperitivo poi continua "ti ricordi dopo sposato cosa volevi da Maria" io la guardo cercando di ricordare ma non mi viene in mente nulla "lo sai che non lo so proprio" lei ride e dice solo "culo" come dice mi viene in mente, mia moglie era restia a farselo mettere in culo, perché visto la mia grossezza aveva paura del dolore, poi di colpo una notte volle farlo, fui delicato e dopo le piacque e addirittura se lo metteva dentro standomi sopra, allora dissi "e tu che c'entri" "perchè fui io a convincerla dicendole che poi le sarebbe piaciuto" siamo seduti sul divano vicino, la sua mano sta salendo sulla coscia verso l'inguine, io chiudo le gambe io "e allora cosa dovrei fare" lei "prima di tutto ti spogli così ti posso vedere nudo poi vedremo" io con la testa faccio di no con la testa e lei riprende "è da quando ti ha conosciuto che mi diceva che eri messo bene" io non parlo "con lei avevamo un accordo se le fosse piaciuto potevo vederti nudo, ovviamente con lei presente" mi ricordo che mi diceva che un giorno dovevamo venirla a trovare perchè aveva fatto una promessa. Sono incredulo lei mi guarda e dice "allora che vuoi fare" io "non so non ci credo a quello che dici" lei "io e lei avevamo un rapporto speciale" poi "dai su vai in camera e ti spogli, poi scendi giù, se vuoi nudo, se no con i boxer però ti dico non dureranno molto" sono incredulo ed eccitato al pensiero di scoparla. Salgo in camera e mi spoglio nudo e riscendo, ho il cazzo duro, lei è sul divano in attesa, come mi vede dice "bene scelta giusta, però aveva ragione sei attrezzato bene, vieni" sono davanti a lei, mi guarda, lo guarda, poi allungando la mano lo tocca "non aveva tutti i torti aver imparato a succhiare e scopare un cazzo così deve essere stata dura" io la guardo e dico "quindi se è diventata la mia puttana è anche merito tuo" "beh in un certo senso si, penso che oggi mi divertirò" toccandomi le palle aggiunge "andrai via con queste belle vuote adesso inginocchiati e vediamo se era lei con non voleva o sei tu che non sei capace" sono inginocchio, lei sbottona il vestito e poi allargando le gambe con un dito mi indica la sua figa, io inizio a leccarla, è umida, profumata poi parto leccando il clitoride, all'inizio geme, poi inizia ad alzare la voce, con una mano mi spinge contro, la sento tremare segno che ha goduto, continuo a tintillarle il clitoride, lei mi stacca la faccia e dice "andiamo su" saliamo, in camera mi butta sul letto poi mi viene sopra, mentre ricomincio a leccarla lei se lo prende tutto in bocca, se lo gusta per bene poi le dico "sto per godere" lei continua e le riempio la bocca di sborra. Mentre lei lo ripulisce io le lecco anche l'ano, poi si alza e si stende vicino a me restiamo in silenzio a guardare il soffitto. Io "appena sei pronta e lo vedi duro scopami" lei mi guarda ridendo e dice "ora vado a gabinetto preparati che quando torno ti scopo" scende mentre io inizio a segarmi pensando a mia moglie che mi ha donato a sua cugina, non è duro quando torna ma ci pensa la sua bocca a finire l'opera, poi sale su di me e se lo infila dentro, una volta tutto dentro dice "è stata fortunata a trovare un cazzo così, se eri mio marito non ti avrei dato tregua" io "ed infatti l'ho scopata tutte le volte che volevo, dopo l'inculata diverse volte" "fantastico che bel cazzo" continua a scoparmi, dopo diversi orgasmi si lascia andare sul mio petto, poi mi dice "ora andiamo a mangiare e poi ricominciamo" si alza e indossa una vestaglietta che a malapena le copre la figa e le sue tette bordano, mi alzo vado a lavarmi e poi indosso i boxer, inizio a scendere ma lei mi blocca "dove vai così scendi nudo" Mangiamo poi io mi offro di lavare i piatti, lei si siede su divano e mi guarda poi dopo poco esclama" ho capito perchè Maria era gelosa e non voleva che ti vedessi così" finito mi indica la scala e torniamo su, mi fa cenno di sdraiarmi e poi tolta la vestaglia mii mette la figa in faccia, io senza parlare inizio a leccare, gode di nuovo, è un fiume in piena, poi si gira e mi dice" leccami il culo che lo voglio anche lì" lo lecco per bene, mentre lei insaliva per bene il cazzo, io sono pronto ad alzarmi ma lei bloccandomi dice "resta li puttana" e se lo infila da sopra, quando lo ha tutto dentro si ferma dicendo "come mi riempie bene" poi inizia ad auto incularsi, con una mano si masturba il clitoride, sento il suo piacere colarmi sulle palle, andiamo avanti finchè io non le dico "sto per godere" lei affonda ancora due colpi poi si toglie e velocemente se lo prende in bocca, mi spompina divinamente ed infine le riempio la bocca di sborra. Restiamo rilassati poi le dico "mi sembra di averlo ripagato per bene il debito" lei mi guarda "si alla grande" poi mi tocca le palle e dice "ora sono vuote andiamo a fare la doccia, ci contiene tutti e due ci insaponiamo a vicenda, mentre io le faccio un ditalino lei mi sega, lei gode io vengo duro ma ormai non c'è più succo. Mi rivesto ed è già buio le dico" bella giornata" "stupenda tutto cazzo" "quando vuoi ripeterla chiamami" "tranquillo come mi riprendo ciao" "ciao buona serata" e torno a casa più leggero.
