Le solite sorprese di Ukra non finiranno mai di stupirmi. Un piacere che non dimenticherò…a lungo… Qualche anno fa io e Ukra abbiamo fatto sesso per la prima volta cornificando il suo ex ed ora siamo a riproporne l'anniversario. Da allora godimento e piacere a non finire con lei pronta a darsi in tutto e per tutto e poi quando ha capito che non bastava solo lei per soddisfarmi, abbiamo iniziato con sua cugina, con le sue amiche e poi con sua sorella, con sua zia, con la sua matrigna, ma soprattutto con sua figlia. Ukra sapeva come godere e come farmi godere. Lo ha sempre saputo fare rendendosi disponibile a condividermi. La mattina era iniziata benissimo con un pompino e Ukra che come al solito mi cavalcava. Poi abbiamo cambiato posizione e lei mi ha offerto il suo grossissimo culo che adoro rompere senza limite. Non ero venuto ancora e lei mi aveva dovuto lasciare per andare a lavoro. Ero rimasto solo e poco valeva la promessa che ci saremmo rifatti al suo ritorno. Non mi andava di masturbarmi, ma qualche cosa dovevo fare: zia Toma era andata a lavoro e lo stesso aveva fatto la mia cognatona che in cinta era a riposo al mare. Avrei potuto sempre andare a prendermi la vicina di casa, del resto bastavano quattro ceffoni ben assestati e lei avrebbe subito ceduto e goduto come una porca senza creare problemi. Avrei potuto chiamare Sveta, la cugina acerrima nemica di Ukra, avrei potuto far venire a casa la nuova badante dei miei anziani genitori: Miroslava, ma poi ho deciso di passare la giornata che mi ero dato libera senza nessun tipo di impegno…Ukra mi aveva promesso che non avrei rimpianto nulla e volli darle credito. Ritornò nel tardo pomeriggio e io la assaltai subito, sapeva di sudato, misto a quel bagno schiuma alle mandorle e alla magnolia che a me fa tanto eccitare, con il caldo era il massimo. Le toccai il culo la strinsi a me e le misi tre dita sotto la gonna all’altezza della figa sditalinandola abbondantemente, con forza, mentre l’altra mano si era impossessata di lei in un forsennato fisting anale. Cadde per terra e io le fui sopra. Le sollevai il culone in un 90 gradi strano con lei poggiata sulla cassapanca bassa del nostro corridoio. Mi chiedeva di darle un attimo di tempo perché voleva fare una doccia, ma le mie dita lavorarono talmente bene che lei esplose con una violenza inaudita senza più controllo e mentre io la possedevo in maniera selvaggia prima di figa e poi di culo non ebbe più la forza di reggere e squirtò l’anima come solo lei sapeva fare. Era passato qualche istante dal suo ultimo squirt che aveva trovato la forza di rialzarsi e ancora con un sorriso ebete mi guardava dicendo che eravamo solo all’inizio. La accompagnai sino in bagno continuando a pastrugnare le sue abbondanze finché dopo una sua ulteriore esplosione la lasciai fare la sua doccia in santa pace. Quello che accadde successivamente fu qualcosa di veramente straordinario. Si era presentata nel soggiorno dopo circa una mezz’ora con una tutina rossa molto aderente e invitante soprattutto a considerare il suo culone enorme e la sua figona appena rasata dicendomi: cosa mi faresti?…ed io senza attendere l’avevo posizionata a pecorina e avevo iniziato a leccarle il buco anale, poi le avevo detto: ti inculerei a sangue come sempre. Ukra fu subito su di giri, iniziò a bagnarsi ma ancora non avevo ben capito cosa la mia ucraina avesse in mente. Lei si alzò e ancora piena di saliva e bagnatissima mi condusse a letto. Mi fornì una benda di seta rossa che strinse accuratamente dietro la mia nuca e mi lasciò un attimo disteso sul letto. Mi chiese di non togliere la benda e io eccitato non lo feci. Passò qualche minuto, sentii la porta aprirsi e poi chiudersi, sentii Ukra sorridere e quasi sussurrare alcune cose in ucrain, segno che parlava con qualche sua amica ucraina. Provai a comprendere ma quello che compresi e che ora erano due donne che mi palpeggiavano in ogni parte del mio corpo. Una delle due aveva subito iniziato a slinguarmi la cappella del cazzo e leccava con grande foga. Conosceva bene il mio cazzo e soprattutto conosceva quello che piaceva al mio cazzo. Il profumo di questa donna non era certamente quello di Ukra e anche il modo di trattare il mio cazzo e i miei testicoli non era quello di Ukra….Era aggressiva vogliosa e molto impetuosa. Le sue mani erano interamente impegnate a favorire l’inserimento del mio cazzo nella sua bocca, mentre con l’altra mano stimolava in maniera perfetta i coglioni e la mia prostata. Un’altra mano, forse quella di Ukra rovistava il buco del mio culo prima penetrandomi con una, poi con due e infine con tre dita, sentivo le unghie in me, le dita profonde, sempre più profonde. Una lingua approfittando dell’apertura del buco del culo si era infilata a punta, mentre un’altra era pronta a ravanare la mia bocca succhiando avidamente la mia lingua. Le due donne ucraine si davano cenni d’intesa, e sorridevano ad ogni mio movimento o fremito creato da loro. Ukra dolcemente aveva detto: questa sera sarà magnifica per te e aveva appoggiato il suo culone sulle mie labbra facendomi sentire come fosse bagnata, istigandomi a leccare la sua figa e il suo bucone che lei allargava con le sue mani trattenendo le sue natiche. Anche l’altra donna si era spostata e si era posizionata di fianco in modo che potessi inserire le mie dita nella sua figa calda e bagnata. La toccavo e anche lei era una bbw molto abbondante, il suo culo, la sua figa la sua pelle sapevano di buono, e lei vibrava di desiderio. Mi sembrava di capire molto chiaramente come fosse Ukra a stabilire le posizioni e come l’altra si adeguasse perfettamente agli ordini della mia donna. Mi sembra di capire che Ukra si dedicava anche al corpo dell’amica e da quello che sentivo la seconda donna godeva molto: Ukra era molto efficace anche nel lesbicare. La donna gemeva e rispondeva con grande emotività e trasporto al lavoro contemporaneo che io e Ukra le facevamo in perfetta sintonia….Ukra sapeva usare molto bene le dita e la lingua… quasi come me, ma con una sensibilità diversa, mentre la voce dell’altra donna rispondeva oramai solo a singhiozzi a tutti gli impulsi che le provocavamo…Vi era una intesa perfetta. Sentivo che la seconda donna si accartocciava sempre più accucciandosi verso me, mentre Ukra la spingeva su di me, mi aveva spostato e il fiotto che era partito dalla figa della donna mi aveva investito prepotentemente in bocca, sul viso…Ukra aveva iniziato a sorridere, mentre l’altra mi stava dando tutto il tempo per leccare il prezioso liquido, il miele….Ukra a quel punto mi aveva suggerito di aumentare la mia velocità di succhiarle la clitoride, perché lei potesse venire  ancora…ancora e ancora e io la leccai e succhiai senza tregua stimolandole ossessivamente la clitoride mentre lei allargava le cosce e la mia lingua si impadroniva definitivamente con le dita e col naso di lei che continuava a venire come una magnifica fontana con lo zampillo. Aveva inserito anche le sue dita sulla clitoride e in figa sditalinandosi con maestria, mentre Ukra  dettava i tempi per me e per le sue dita: dai più veloce lecca lecca succhia il miele…dai dai infila le dita si così tra un misto erotico di italiano e ucraino….e il miele era arrivato in una esplosione, dolcissimo nella mia bocca. Leccavo la figa senza limite fino a farle raggiungere una moltitudine di orgasmi. Lei gemeva, ansima poi urlava. Iniziai a prendere gusto in questa nuova fantastica iniziativa di Ukra: era eccitante godere senza vedere. Ancora Ukra dava i suoi ordini. La sentivo imperiosa. La donna misteriosa si era spostata lasciando spazio a Ukra che inconfondibilmente si posizionò in modo che io potessi leccare la sua figa trattenendomi sotto di lei. La sdlinguavo in modo frenetico ma lei ne voleva sempre di più, mentre l’amica l’amica mi maneggiava il cazzone. Sentii che più volte lo mise in bocca, lo lavorò sino alle palle, titillò i miei testicoli e poi sentii una nuova pelle….stava infilando il mio nerchione tra i seni, stuzzicava l’aureola mammaria con il glande, poi dovevano essere i capezzoli così puntuti mentre io impazzivo sotto loro due. Poche volte mi ero sentito così inerme e sottomesso, mentre Ukra sembrava ballare con il suo culo e con le sue natiche sul mio viso e il profumo irresistibile di figa calda a cui la mia lingua dava alimentazione. Sentivo solo che dovevo succhiare e leccare. Ukra saltava la sua amica leccava e spremeva i miei attributi, mi limonava a dovere. Ad un certo punto sentii i 120 chili di Ukra smettere di sobbalzare…Era  il momento buono infilai le dita con lei ferma sul mio volto e iniziai a sbatterla con tre dita in figa e due in culo, la mia ucraina sembrava impossibilitata a fare altro non poteva fare altro che subire mentreche la scavavo velocissimo e poi sentii un urlo gutturale: cazzooooooo cazzooooo e una serie di muggiti o nitriti che venivano certamente dalla mia vacca e la mia bocca il mio viso venne coperto di liquido gelatinoso, orgasmo, miele, un’unica mistura che per un attimo sembra affogarmi. Ukra si era piegata in due e ci vollee l’aiuto della sua amica per adagiarla sul letto visto che lei era letteralmente crollata sopra di me con tutto il suo peso. A quel punto avevo bisogno di vedere di sapere chi mi stava prendendo, chi stava godendo di me facendomi impazzire. Avevo tolto la benda e nonostante fossi tutto pieno di orgasmo di Ukra. Il respiro era ancora affannoso, vedo Ukra sul mio lato sinistro che sfatta ancora boccheggiava, mentre dall’altro lato era il magnifico sorriso di Anzhela che aveva iniziato subito a leccare il mio volto, mi baciava, e non le pareva vero che avesse un suo attimo di campo libero…io ero rimasto perplesso sapevo che Anzhela era tornata dopo il lutto che la aveva colpita in Ucraina, ma lei era di nuovo qua e mi baciava con grande ardore. Ho lasciato fare lei, che mi ha ripulito tutto il viso e il petto e poi ho lasciato che parte dell’orgasmo di Ukra lei lo portasse con la sua lingua alla legittima proprietaria distribuendolo sulle sue tettone. Ancora Ukra era a riposo. Anzhela dopo aver compiuto tutti questi gesti si era riposizionata sorridendomi a 90 gradi sul bordo del letto, mentre io le avevo infilato tre dita nel culo fistandola con violenza. Anzhela era eccitatissima e io potei entrare nel suo culo mentre lei favoriva e incitava la mia penetrazione. Più io andavo forte dentro di lei più Anzhela sembrava impazzita, le mancava proprio il nerchione e lei lo accompagnava come mai aveva fatto… Era un inno alla vita che lei voleva si concludesse in un orgasmo clamoroso che non ci fu. Ukra aveva oramai recuperato tutte le sue forze e partecipava attivamente alla penetrazione di Anzhela, sino a quando Anzhela è esplosa sborrando e squirtando tutto quello che aveva trttenuto mentre io la dominavo. Fu un un passaggio da una figa all’altra e da un culo all’altro finché non venni. L’ultima sgroppata prima dell’uscita del seme fu di Ukra, mentre Anzhela lo prese in bocca. Ricominciammo con i giochi erotici, le toccate i pompini  e a ciò contribuì la spigliatezza di di Anzhela che era proprio carica e vogliosa e che, ancora una volta, aveva eccitato con un fantastico 69 tutto al femminile Ukra facendola impazzire in modo osceno. Eccitato nel vedere questo e come Anzhela fosse in grado di dare piacere a Ukra, ho iniziato a impazzire nuovamente e mi sono attaccato al buco del culo di Anzhela, inserendole il cazzo pieno di saliva. Ukra era vicina, voleva il contatto e io ho accontentato entrambe. Entrando nel culo dell’una e poi in quello dell’altra a turno. Anzhela era sempre la più ingorda. Tutte e due erano infoiate e sapevano godere ma l’orgasmo questa volta era spettato a Ukra. Mi sentivo consumato soprattutto per le emozioni. Ho, comunque, apposto le mie mani sulle natiche delle due donne. La prima a riprendersi e che giocava con i testicoli e il mio scroto è stata Anzhela, ma quando il mio cazzo si è impennato nuovamente tutte e due le porche si sono buttate e alternativamente come brave compagne hanno utilizzato le loro lingue. Mi sono subito reso conto che non  potevo reggerle e allora ho giocato di astuzia iniziando ad omaggiarle a a più non posso in ogni parte del corpo, prima l'una e poi l'altra, provocando nelle due donne, con la mia lingua e le dita ripetuti orgasmi. Ukra era veramente soddisfatta e come gioco finale le ho lasciate lavorarmi di mano e di bocca. Sapevo così di poter resistere moltissimo. Abbiamo concluso la serata cenando in un localino fantastico vicino casa e poi siamo tornati a casa insieme con Anzhela che era un pochino brilla. Tutta la notte è stato un gioco a desiderarci e questo mi è piaciuto molto. Al risveglio dopo una serie di giochi e cavalcate che ci siamo concessi in libertà e una splendida doccia, abbiamo fatto colazione in un bar e poi abbiamo comprato un ottimo frizzantino. Lo abbiamo stappato con calma dopo una ulteriore doccia. Mentre Ukra e Anzhela chiacchieravano e ridevano, sono andato in cucina. Non sentendo più voci, mi sono affacciato per sbirciare nel soggiorno e ho visto Anzhela che confidenzialmente stava lesbicando Ukra. Lasciai fare, aspettai diversi minuti, avevo perso interesse per il vino, mentre mi destava interesse quello che accadeva sul divano. Anzhela, sempre la solita Anzhela con disinvoltura aveva messo le mani tra le cosce diUkra, mentre leccava e succhiava lentamente il seno, quindi impadronendosi della bocca con un bacio voluttuoso aveva messo le sue mani sulle cosce. Anzhela era era molto audace, e a me è stato evidente che si era imposta. Infilai come se nulla fosse la mia mano nel culo di Ukra, senza parlare e soprattutto senza farla parlare, infilandole la lingua in bocca e la limonai, mentre anche Anzhela iniziò a volere la sua parte. Avevano ricominciato a sorridere. Ero eccitato. Avevo cercato di nuovo Anzhela che aveva risposto in modo caldissimo, mentre Ukra gemette, ansimò, e si torturava la vagina di fronte a me. Era la faccia del desiderio, agiva senza pudore, si era catapultata verso me e preso il cazzo lo aveva infilato nella sua bocca-forno e aveva iniziato un pompino forsennato. Feci distendere Anzhela sul tappeto, mentre il mio cazzo era ormai integralmente dentro la bocca di Ukra. Mi succhiava in maniera fantastica e quando ormai ero duro mi posizionò in modo da infilarle il buco del culo. Che deretano spettacolare. Ukra sentiva tutti i colpi dentro il suo culo sporgente e prendeva….prendeva dentro….sempre più dentro. Sapevo molto bene cosa farle e lei sapeva come trarre il maggior godimento da me. Era uno spettacolare gioco di squadra. Anzhela  cercava di esporre il suo culo mentre io possedevo il culo di Ukra e Anzhela aveva iniziato a sditalinarsi al mio fianco, mungendosi quelle poppone e iniziando a lamentarsi di essere trascurata. Uscii fra le proteste di Ukra dal suo culone e mi dedicai a porre alla pecorina anche a gambe molto larghe Anzhela. Erano l’una a fianco all’altra e sebbene lei si aspettasse una mia solita inculata io ho preferito slinguare e giocare con le dita su entrambi i buchi stuzzicando le zone perianali, snervandole entrambe. Era una orgia di umori. Entrambe a turno protestavano e chi delle due non protestava gemeva di passione e attendeva il mio cazzo che non arrivava. Io leccavo solamente minuziosamente con dovizia ma leccavo e suggevo con molta saliva il clitoride provocando uno sconquasso in entrambe. Ukra ipereccitata non ci stava più; si era alzata e mi disse che dovevo incularla, suscitando la rabbia di Anzhela. Sembrava non volessero rispettare più i miei tempi. Ho fatto con difficoltà il tentativo di convincere entrambe che avrebbero goduto allo stesso modo e intensamente. Quando le vidi abbondantemente marinate e piene di umori, decisi istintivamente di prendere Anzhela. Lei non si aspettava di essere la prescelta e le sono entrata nel culo. Avevo preso il ritmo e pompavo mentre Anzhela assecondava i miei colpi che via via crescevano in ardore. Entravo ed uscivo con lei che era ormai molto calda e reggeva l’inculata alla grande. Ukra era davanti ad Anzhela e le strizzava le tette mentre si masturbava incitandomi a gran voce e chiedendomi di spaccarle il culo. Magistralmente Ukra le sviolinava il clitoride con la sua lingua e le sue dita flessuose mentre io inculavo. Anzhela era arrivata al punto di singhiozzare ed era un godimento continuo con quella lingua di Ukra in fica costante ossessiva e il mio cazzo nel suo culo. Le provocavano emozioni mai raggiunte, ansimava, annaspava, cercava di incitarmi a scaricare a sborrare ma non riuscivo, come a volte mi accadeva e così continuai a staffilarla. Ukra era giunta ancora in soccorso succhiando i testicoli, massaggiandomi in piena corsa e facendo si che riuscissi finalmente a vomitare tutto il seme che avevo in corpo dentro l’adorato sontuoso culo di Anzhela, e ciò avvenne dopo una serie di colpi selvaggi e veramente dilanianti. Il fatto di essere stata in panchina aveva reso Ukra in una foia incredibile. Non riusciva più a stare. Ora era Anzhela fuori gioco per il momento e approfittando del calo della compagna Ukra partì a mille. Lei era posizionata e infilai anche il suo tunnel. La donna si gestiva con perizia e era sorridente, poteva guardare Anzhela con soddisfazione. Ukra guaiva laida, lasciva mentre io infilate le sue dita dentro la vagina, la spingevo a toccarsi la clitoride e lei seppe farmi impazzire con le evoluzioni del suo bacino. Acceleravo i colpi ma quel culo era in grado di ammortizzare tutto. Ukra godeva, gemeva, impazziva e mi faceva impazzire. Anzhela, intanto era ritornata in campo e fece di tutto per cercare di distogliermi dal possedere il culo di Ukra, ma avevo già deciso che avrei equamente distribuito le mie forze fino all’esaurimento e così andai duro e imperterrito ad impossessarmi del suo culo. Lavorai Ukra in modo da soddisfarla pienamente invitando Anzhela  a fare per la sua compagna di giochi quello che Ukra aveva fatto per lei, ma Anzhela non volle fare. La cavalcata anale proseguì e Ukra si dimostrò per quello straordinario puttanone che era. Godeva alla grande ed era riuscita a coinvolgere Anzhela che finalmente sembrava complice. Era così intensa l’inculata che non riuscivo più a fermarmi e accadde quello che era già successo con Anzhela. Era tanta la voglia di resistere che non riuscivo più a eiaculare. Mentre la inculavo avanti indietro ad entra ed esci le strizzavo il seno con forza e lei urlava il suo piacere. Anzhela lavorava sui testicoli ma soprattutto puntava al mio ano e cosa che le donne mi facevano poco spesso infilò due dita dritte nel mio buco facendomi imbizzarrire e producendo in me una scarica di eccitazione straordinaria che si riprodusse in un incentivo erotico violentissimo che costrinse Ukra a faccia avanti e culo in aria mentre io la inondavo finalmente come un idrante impazzito fiottando nel suo buco la sborra tanto agognata. Ukra si distese a pancia in giù sul tappeto, fuori dal letto  e dovette subire l’assalto di Anzhela che senza darle tregua la rigirò e preso fra le sue dita la clitoride sfregandola con dolce energia, quindi tuffandosi a piena lingua in quella figa troppo piena la fece orgasmare ancora. Sentivo che in panchina dovevo rimanere io e sebbene Anzhela fosse aggressiva nei confronti di Ukra, ma era quest’ultima che la gestiva in tutti i modi che voleva. Ukra teneva dalla testa Anzhela sulla sua figa e lei le leccava e le succhiava i liquidi. A giudicare dai fremiti della donna Anzhela mordicchiava anche la clitoride e questo provocò in Ukra una serie di frenetici orgasmi. Ringraziava Anzhela di quanto provava e questo mi fece molto piacere si godevano l’un l’altra vicendevolmente. Quando volle Ukra si rialzò e per Anzhela fu la fine. Ukra la mise sotto senza difficoltà e passò a mostrarle lei come si fa godere una donna. Prese d’assalto la figa dell’amica e non la lasciò per un attimo, facendole tutto quello che doveva essere fatto con la lingua, le labbra e le dita, mentre Anzhela era preda di orgasmi continui, ripetuti e fortissimi. In serata abbiamo preso la macchina e insieme a Ukra abbiamo accompagnato Anzhela a casa sua….Tra Ukra e Anzhela vi è senza dubbio un legame forte ed è ancora tutto da godere in tre è meglio.