Io mio marito Massimo (Max) siamo sposati da molti anni, ci amiamo profondamente e la nostra è sempre stata una relazione cuckold.


Sono da sempre, come piace definirmi a mio marito, una puttana; amo il cazzo, grosso e capace di soddisfarmi. Mi piace il sapore della sborra sopratutto densa.


Quando conobbi Max frequentavamo la stessa cerchia di amici e lui era l'unico con la quale non avevo scopato; un giorno mi invitò fuori a cena e fu dolcissimo, capii subito che sarebbe stato l'uomo della mia vita. Durante la cena mi chiese dei miei ex e io gli risposi dicendo la verità, cioè che mi piace scopare e che, anche se ci fossimo messi insieme, io avrei continuato a scopare con quello che allora era il mio "padrone".


Lui accettò e, dolcissimo, mi disse che sarebbe stato disposto a conoscerlo e a sottomettersi alla sua volontà visto che era già il padrone della sua futura fidanzata. Fu una bella idea che accettai, in quel modo avrei fin da subito stabilito la gerarchia della coppia e lui, tecnicamente, sarebbe stato cornuto da prima di fare l'amore con me.


Il pomeriggio seguente il mio padrone ci ricevette, fece sedere Max su una poltrona, si aprì l'accappatoio mettendo in mostra il cazzo ed iniziò a giocare con me. Ad un certo punto, mentre ero inginocchiata, chiamò mio marito e gli ordinò di venire lì e baciarmi con la lingua. Non sapevo se Max avrebbe accettato... lo fece; mi diede quello che ricordo essere il primo bacio della mia vita; lungo e profondo, mi accarezzava la testa e mi amava, io avevo la bocca che sapeva di cazzo.


La situazione era così eccitante che il mio padrone sborrò, lì, mentre io e Max ci stavamo baciando. Fu un onda di piacere, amore e passione; Max mi prese le mani, sentivo battere il suo cuore... era alle stelle; i nostri visi si separarono rimanendo in contatto solo con la lingua e, in quell'istante e prepotentemente, il mio padrone infilò il cazzo ancora sborrato sopra le nostre lingue.


Io e Max ci guardammo negli occhi, mi sorrise, lo amai.


Ospitammo la cappella a fungo del nostro padrone nelle nostre bocche, prima io poi lui, fino a che non fu perfettamente lucida e la sborra solo un lontano ricordo.
Dissi a mio marito, allora fidanzato, di andare a sedersi che adesso sarei stata scopata come piace a me; di guardare ed imparare.


Fino a quel momento non avevo ancora visto Max nudo, non sapevo ancora com'era il suo cazzo.


Max obbedì, andò a sedersi ed io ricominciai a giocare col mio padrone; furono momenti memorabili...

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