Era l'estate del 1988 e conobbi durante le vacanze al mare a Jesolo M. di Treviso quando lei aveva 13 anni e io 16; le rubai il suo primo bacio.
L'estate successiva ci ritrovammo sempre a Jesolo alla stessa spiaggia; ma da un anno all'altro le erano letteralmente esplose le tette e a me esplodeva il giovane pene solo a guardare il suo corpo che si era trasformato in quello di un'adolescente drizza cazzi.
M. non aveva solo delle gran tette; occhi verdi chiari; carnagione scura; capelli riccioluti; labbra carnose e un bellissimo sorriso.
Era guardata e ricercata da tutto il gruppo della compagnia dell'ombrellone al "muretto", ma lei voleva solo stare con me.
Si rideva e si scherzava di giorno; la sera poi la compagnia si ritrovava nuovamente in spiaggia. Era abitudine fare coppia fra maschietti e femminucce, ed io e M. eravamo da qualche giorno una coppia fissa.
M. poteva essere la ragazza con la quale mi sarei sverginato: e così accadde.
Era il 10 Agosto e, come da tradizione, tutta la compagnia aveva deciso di trascorrere la notte a osservare le stelle cadenti. Io e M. invece quella sera eravamo troppo arrapati e le mie mani si erano impossessate del suo seno e della sua calda e giovane vagina; le sue mani, anche se alle prime armi erano già abili ad afferrarmi il cazzo duro e a farmi una sega come si conviene.
Non eravamo attrezzati quella sera per farlo la prima volta, e così decidemmo di farlo la sera successiva.
Il giorno dopo non vedevo l'ora che calasse il buio; e il mio cazzo, duro per tutto il giorno, aveva tanta voglia di liberare tutti gli ormoni che lo riempivano.
Ci trovammo in spiaggia e, con un paio di teli mare sotto braccio, ci dirigemmo nella zona buia della spiaggia libera; ci sdraiammo su una duna di sabbia e cominciammo a spogliarci. Ogni tanto sentivamo delle voci, ma eravamo convinti che solo le stelle ci osservassero in quel momento. La sua fichetta bagnata e calda resistette un poco, ma la mia asta era troppo rigida e la penetrò. Il suo calore avvolse il mio pene; la sensazione era unica e mai provata prima di quella volta. Lei ansimava ad ogni mio movimento e allo scorrere dentro e fuori.
Il suo bel seno sodo seguiva l'andamento dei colpi e del mio bacino.
I suoi occhi verdi erano rimpiccioliti dalle pupille dilatate dal godimento che provava ad essere penetrata.
Quegli occhi e quel viso in pieno godimento lo ho pensato e fortunanatamente lo avrei rivisto ancora tante altre volte dopo quel giorno, prima come quasi la mia fidanzata...poi come fidanzata di un altro ragazzo e poi di un altro ancora; e poi come moglie di un altro.
Ma questi saranno altri racconti.
Vi è piaciuto? In attesa di scrivere le altre parti che saranno certamente più piccanti, attendo i vostri commenti.
