1. Una notte di insoddisfazione



Il lenzuolo di lino leggero era una prigione tiepida. Accanto a lei, il respiro di lui riempiva la stanza di un ritmo placido e indifferente. Un sospiro appena accennato sfuggì dalle sue labbra, un suono che si perse nel silenzio ovattato della notte. Dentro di lei, un'eco di piacere incompiuto vibrava come una corda tesa. Aveva atteso, si era offerta, ma l'onda era arrivata impetuosa solo per lui, lasciandola sulla riva con la sete ancora viva.



Ora, il suo corpo era un campo di battaglia silenzioso, dove la frustrazione si mescolava a un desiderio inestinto. Sentiva il calore della propria pelle sotto le dita, una consapevolezza nuova che si faceva strada nel buio. Gli occhi vagavano sul profilo addormentato di lui, un'ombra indistinta nella penombra, e un velo di amarezza le velò lo sguardo. Era sola, nonostante la vicinanza fisica, intrappolata in un limbo di insoddisfazione.



Poi, un movimento lento, quasi timido. Una mano scivolò dal suo fianco, seguendo la curva dei suoi fianchi, esplorando un territorio familiare ma in quel momento stranamente nuovo. La carezza era leggera all'inizio, quasi un interrogativo, poi si fece più decisa, guidata da un istinto primordiale. Il contatto con la propria pelle risvegliò sensazioni sopite, un formicolio che si propagava lentamente, sciogliendo la tensione che la serrava.



Non c'era fretta, solo un ritrovarsi, un ascolto attento del proprio corpo. Le dita danzavano con una nuova libertà, tracciando confini intimi, riscoprendo sentieri di piacere che non avevano bisogno di occhi esterni per essere illuminati. Ogni tocco era una parola sussurrata, un dialogo silenzioso tra la sua mano e la sua carne. Il respiro si fece più corto, il cuore accelerò un ritmo segreto. Nella penombra della stanza, mentre il marito dormiva ignaro, lei si concedeva il lusso di un piacere solitario, un atto di auto-affermazione silenzioso e intenso, un modo per colmare quel vuoto lasciato da un egoismo inconsapevole. E in quel ritrovarsi, in quella solitudine appagata, trovò una forma di erotismo intimo e potente, un segreto custodito nel silenzio della notte.

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