Giovanni era l’immagine perfetta del successo. Manager rispettato, sorriso smagliante, vita apparentemente impeccabile. Ma si sa, la perfezione spesso nasconde crepe invisibili.
Una sera, un anonimo profilo social iniziò a rivelare segreti che solo lui credeva di conoscere. Foto compromettenti, conversazioni rubate, dettagli che lo dipingevano non più come il professionista impeccabile, ma come un uomo divorato da vizi e inganni.
Nel giro di poche ore e giorni, il suo mondo crollò. La fiducia dei colleghi evaporò, la sua famiglia lo guardava con occhi diversi. Camminava per strada sentendosi osservato, giudicato. Era diventato il cazzo *sputtanato*, il simbolo del tradimento, della doppiezza.
La sua ossessione per le Donne Pelose gli addrizzavano il cazzo, come preliminare amava leccare il braccio peloso della donna succhiando i suoi peli, mentre loro gli succhiavano il cazzo. Era talmente infoiato e allupato che si proponeva praticamente a tutte le troie che incontrava, soddisfandole in tutto e per tutto. Tutte conoscevano i suoi desideri più nascosti, era considerato come un porco, era talmente sputtanato che il suo cazzo fini addirittura in rete sui siti porno, e ogni nuovo incontro che gli capitava, le donne come vedevano il cazzo duro e scappellato spuntar fuori, escamavano: CAZZO SPUTTANATO, TI HO RICONOSCIUTO, SCOPATI IL MIO BRACCIO PELOSO, LA FIGA NON TE LA FACCIO NEMMENO ANNUSARE; E CON LE TUE PALLE PELOSE MI CI PULISCO IL BUCO DEL CULO SPORCO DI MERDA.
Girata di fondoschiena, con la mano destra, prese i coglioni di lui alla base dello scroto, a pugno ben chiuso le palle di si gonfiarono, in questo modo ella si Pulì il "bucio" (per chi non dovesse saperlo, "bucio" significa buco del culo. È dialetto Romano de Roma) der culo, dicendosi a se stessa: sono proprio una sfigata, voglio un cazzo vero non un cazzo sputtanato, ci cago, piscio e scureggio sopra OMO DEMMERDA. Stai bene in mezzo alla merda come te, MAIALE TRA MAIALI, PORCO TRA PORCI, PUTTANO TRA PUTTANE. STRONZO.
Ma Giovanni non era solo ciò che il mondo voleva vedere. Con il tempo, imparò a raccogliere i pezzi, a chiedere scusa, a ricostruire con autenticità quello che il passato aveva distorto. E in quell’ombra di scandalo, trovò la sua vera essenza: non più l’uomo perfetto, ma l’uomo che finalmente aveva il coraggio di essere sé stesso, anche se di sesso (nonostante lo sputtanamento) lo fece poco e niente, perché ormai era assai rovinato; solo a puttane a pagamento poteva ancora vedere la "figa", purtroppo non "pelose", - perché vanno con tutti e depilarsi è la norma per le "prostitute" - ma almeno scopava e sborrava.
Quando Giovanni camminava per la strada, le donne che lo "riconoscevano" e lo incrociarono passando di fianco, a bassa voce dicevano: cazzo sputtanato. Altre, "bracciofilo" scopati le braccia pelose di donna, e ancora, "ti ci cago sopra. Ci scureggio. Ti piscio sul cazzo. Puliscimi il culo stronzo. La merda ti si addice. C'era anche chi gli diceva semplicemente PORCO, lo riempivano di insulti, parolacce e istigazione all'odio e alla violenza, che però non cedette mai, dichiarandosi sempre dispiaciuto per ciò che gli avevano fatto.
Resistette per un anno, dopo di che le donne del quartiere si calmarono, perché trovarono un cazzo che le Soddisfava davvero facendole incominciare una loro "vita affettiva" di tutto rispetto, dimenticando cazzo sputtanato nel dimenticatoio dei loro pensieri.
Qui si conclude la storia di CAZZO SPUTTANATO, per ricordare a tutti che, se ti sputtani, perderai parte della tua vita buttandola nel cesso, compromettendo la tua reputazione e, col tempo, arriverai alla rovina. Buona giornata a tutti!
Fine
