Leggendo i racconti su questa chat ho capito che tutti hanno avuto una zia con cui hanno fatto sesso, vi racconto la mia. Avevo 16 anni ed ero il giocattolo sessuale di una signora di 60 anni, avevo cominciato per curiosità, ma poi ero diventato tutto suo, mi aveva insegnato a far godere una donna anche senza scoparla, complice il fatto che sono circonciso mia madre non si accorse ma che non ero più vergine. Mia zia abitava nella mia stessa casa, era una zia acquisita, alta 1,65, quinta di seno, un bel culo, faceva l'infermiera, mia madre diceva che all'ospedale faceva anche altro con i dottori, parliamo degli anni a cavallo tra 70 e 80, quindi la parola sesso era tabù. Ero un ragazzo timido e malgrado scopassi qualche sega la notte la dedicavo a mia zia, pensando a cosa avrei potuto fare per farla godere, ma non mi osavo poi un giorno lei sbloccò la situazione. Chiese a mia madre se potevo andare a darle una mano a smontare delle sfere di cristallo da un lampadario, ero già alto 1,90 quindi facilitato nel lavoro, accettai e mi preesentai all'orario prestabilito, indossavo una tuta, suonai il campanello e lei mi perse, entrai e notai che indossava solo una camicia che le arrivava a metà delle cosce, senza reggiseno, quindi si intravedeva il capezzolo. Ci recammo in sala ed io cominciai a smontare ed a passarle le sfere, ovviamente potevo vedere nella scollatura il seno, lei le prendeva e le portava in cucina per lavarle, finito lei cominciò a lavarle e mi offrì una bibita, mentre lavava io vedevo il suo culo, finché senza girarsi mi disse "ti piace il panorama" io divenni rosso in volto e risposi "che panorama" lei "da quando sei entrato non fai che guardarmi il seno ed ora il culo" io avevo voglia di nascondermi dalla vergogna, non risposi il piccolo problema era che mi ero eccitato. Finito di pulire le riportammo nella sala per rimontarle, lei me le passava ed io montavo, poi si sedette sul divano, io finii e mi girai e praticamente la sua faccia era all'altezza del mio cazzo, lei guardò poi disse "però sei bello duro" io guardai e mi accorsi che puntava contro la tuta risultando visibile, lei "bene bene dimmi la verità te la sei fatta qualche sega pensando a me?" io ero rosso e non sapevo cosa rispondere mi vergognavo a dirle quante notti mi ero masturbato per lei, mi disse "devo ringraziarti per la mano che mi hai dato, posso fare qualcosa" io avrei voluto rispondere "si toccami" ma mi vergognavo e così risposi "basta un grazie" lei "bugiardo il tuo pistolino qui davanti risponde altro" poi indicò la punta, io avevo paura a parlare allora lei disse "ora faccio una cosa ma sarà il nostro segreto" io come un ebete con la testa feci cenno di sì, mi abbassò i pantaloni e poi le mutandine, avevo il cazzo davanti alla sua faccia, lei lo guardò poi disse "però nipotino" poi lo prese in mano ed iniziò a segarmi, non ci volle molto a sborrarle in faccia, lei rimase sorpresa e con la sborra che le colava disse "però avevi proprio voglia" con un dito ne raccolse un po' e se la mise in bocca, poi continuò "buona sa di fresco" io mi tirai su in fretta mutande e pantaloni e dissi "io vado se non hai più bisogno di me" lei continuando ad assaporare il mio succo disse "va bene ma poi dobbiamo continuare il discorso" uscii e corsi a casa, mia madre vedendomi rientrare mi disse "hai già finito" io risposi "si vado a studiare". Ormai pensavo solo alla sega fattami da mia zia, il sabato quando mi ritrovai con la signora, la scopai con una gran voglia, come se ci fosse mia zia, se ne accorse mi fece delle domande ma io riuscii a non dire quello che era successo. Passano le settimane e i miei genitori sono invitati ad un matrimonio che si svolgeva di sabato, io avendo scuola non potevo andare, oltretutto si fermavano a dormire la notte, mia madre agitata pensava al fattore che sarei rimasto solo a casa, mia zia le propose di farmi andare da loro così non sarebbe successo, anche se non convinta accettò. La mattina andai a scuola dopo essermi sentito dire tutte le raccomandazioni, ovviamente il pomeriggio non potevo andare a far godere la signora per non far destare sospetti a mia zia, i miei diedero un mazzo di chiavi, a mia insaputa, ai miei zii ed andarono via. Tornai da scuola e trovai casa vuota, prima cosa mi spogliai e restai in mutandine e canottiera, poi mangiai, mi misi nel letto a pensare che quella notte avrei dormito nella camera accanto a quella dei miei zii e magari li avrei sentiti fare l'amore, a quell'epoca non usavo ancora la parola scopare, ovviamente mi eccitai, allora abbassai le mutande ed iniziai a toccarmi, nel frattempo mia zia era venuta a vedere se avevo mangiato, ero talmente preso dalla sega che non l'avevo sentita entrare, mentre iniziavo a segarmi apersi gli occhi e vidi lei che mi guardava, io istintivamente tirai su le mutande, lei senza parlare si avvicinò e guardandomi tirò nuovamente giù le mutande e dopo averlo massaggiato lo prese in bocca. Non era il primo pompino che provavo, alla signora piaceva fare il 69, ma mia zia lo leccava in modo sublime, con la punta della lingua lo leccava tutto, poi arrivò fino alle palle, poi le prese in mano e se lo infilò in bocca, fece in fretta a farmi godere, stavo per dirle che godevo che scoppiai, lei non si scompose ingoiò tutto fino all'ultima goccia e smise solo quando fu pulito. Mi guardò e disse "stasera io te facciamo scintille preparati a non dormire" si alzò e mi lasciò con il cazzo fuori ed andò via


Continua...... 

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Categorie: Confessioni
Tag: troia