Una coppia ci aveva raccontato di avere incontrato un ragazzo nord africano molto dotato e abile, questo aveva attirato la curiosità di mia moglie Anna che aveva chiesto maggiori dettagli, ci avevano detto di averlo conosciuto a casa di un singolo con cui avevano giocato e non avevano altre informazioni su di lui ma sapevano cha lavorava a Porta Palazzo in una bancarella di frutta e verdura, più che altro ci avevano dato una descrizione fisica e di una sua collanina molto sgargiante.


Un sabato mattina Anna mi ha proposto di andare a fare spese proprio in quel mercato e poco prima di mezzogiorno siamo partiti; la ricerca non sembrava affatto facile, non avevamo un nome o l’ ubicazione esatta della bancarella quindi cominciammo a vagare lungo la via cercando di intercettare qualche indicazione, c’erano parecchi ragazzi addetti ai banchi e alcuni somigliavano alla descrizione sommaria che avevamo ma non potevamo certo presentarci a chiedere! Dopo un pò di giri notai un ragazzo con una collana simile a quella descritta, lo dissi ad Anna e decidemmo di tentare ma in quel momento stava servendo parecchi clienti e non ci rimase che aspettare.


Appena il banco fu libero ci presentammo…”Ciao, disse mia moglie, mi daresti un pò di verdura ? “ lui chiese cosa voleva e lei rispose pomodori, insalata e magari delle zucchine…mentre lui preparava la busta io accennai una battuta per vedere la sua reazione: “Amore …prendine 2 zucchine….la più piccola la mangi..”.


Lui rise e le disse maliziosamente “ Per quello devi prendere zucchine della Tunisia ! “ e Anna chiese quale era la differenza.


“ Quelle di Tunisia sono più grosse e dure di quelle Italiane” fu la risposta, Anna sorrise e chiese come si poteva fare per provare quella qualità di zucchina, lui chiese se eravamo di Torino e poi aggiunse “te la posso portare a casa”. Era fatta…il tipo era proprio lui e in un attimo eravamo pronti ad organizzare; solo un dubbio quando chiese di me ma io risposi che le “zucchine” piacevano solo a lei e Anna disse “quando ? “ , “anche stasera” fu la risposta. Stavo per dargli l’ indirizzo quando lui ha aggiunto “ alle otto stasera in Piazza Derna, ho un Clio nera aspetto con lampeggianti accesi” ; volevamo fare altre domande ma altri clienti erano arrivati e lui ci stava salutando quando Anna gli disse che voleva almeno i pomodori e l’ insalata, “nell’ attesa vuoi farmi morire di fame?” Lui rise ci servì e ce ne andammo.


Passai il pomeriggio a fantasticare su come sarebbe stata la serata, Anna sembrava tranquilla sicura di se come sempre. Cenammo presto e lei iniziò a prepararsi, era maggio e decise per un vestitino abbastanza casto, sotto completamente nuda tranne le calze autoreggenti, alla mia domanda rispose che non aveva depilato le gambe e che preferiva così; prima di partire espressi dei dubbi sul fatto che lui sarebbe arrivato ma Anna mi confortò….”ci sarà vedrai…una scopata gratis non se la farà scappare” eravamo in anticipo ma arrivati sul posto scorgemmo la Clio con le 4 frecce, mi fermai dietro di lui  e lampeggiai, scese e si avvicinò al finestrino “ vieni dietro cerco parcheggio” lo seguii e poco dopo lo vidi accostare e parcheggiare, fermai la macchina e chiesi ad Anna di salire dietro sperando che lui avrebbe fatto lo stesso, avrebbero potuto iniziare subito ma lui si sedette sul sedile davanti di fianco a me. Parlò poco e in meno di mezzo’ ora eravamo sotto casa, mentre salivamo con Anna in testa e lui dietro sperai che iniziasse a sollevarle la gonna ma nulla, entrammo in casa.


Anna lo fece accomodare sul divano davanti al quale avevamo già preparato un tappeto con delle coperte e si sedette di fianco a lui che non sembrava per nulla imbarazzato, chiesi cosa volevano bere, Anna rispose CocaCola con ghiaccio e limone lui annuì ma aggiunse semplicemente “ no ghiaccio, fuori frigo” e io andai in cucina; avrei voluto essere presente  ma decisi di stare in cucina più tempo possibile in modo da lasciarli soli, quando tornai  le spalline del vestito di Anna erano slacciate e la parte superiore era scivolata, le tettine erano in mostra con i capezzoli già belli duri e si stavano baciando in bocca con la lingua. Lui poteva avere una trentina di Anni, mia moglie aveva da poco superato i cinquanta…sembravano ben affiatati, poco dopo lei gli aprì i pantaloni e tirò fuori il suo arnese che, come aveva anticipato la coppia, era di buone dimensioni; subito la bocca di Anna calò sulla grossa cappella, ero eccitatissimo e tirai fuori la macchina fotografica ma lui mi disse “ NO” facendo un gesto con la mano che poi calò sulla testa di Anna per assecondare il su è giù sul suo cazzo. Ci rimasi male…un pò perchè mi piaceva fotografare gli incontri di mia moglie ma anche per quel NO era stato secco e non mi aveva dato possibilità di replica.


Dopo un pò lei si alzò, fece scivolare il vestito e rimase nuda davanti a lui con solo le calze e i tacchi, lui tolse in un colpo solo la felpa e la canottiera e mentre si metteva in piedi per togliere jeans e mutande Anna si sdraiò sul tappeto aprendo le gambe e offrendogli la fica; non si fece pregare e tuffò il volto tra le sue cosce.


Non era di carnagione scura, solo i capelli nerissimi riccioluti e un accenno di barba gli davano un’ aspetto mediorientale; Anna era eccitatissima e si strizzava i capezzoli con la testa piegata all’ indietro e gli occhi chiusi mentre il volto del ragazzo ruotava leggermente e immaginai che lo stesso stesse facendo con la lingua; Lei iniziò a godere perchè poggiò entrambe le mani sulla sua testa riccioluta spingendola con forza verso il suo sesso, allargò le gambe e poi di colpo le chiuse bloccandogli la testa, Anna muoveva il bacino, mugolava e un “ Siiiiiiiiii “ liberatorio indicò che era venuta.


Lui si tirò indietro e la lasciò per un attimo distesa a gambe larghe, era molto bagnata e la fica di mia moglie era arrossata e gonfia, non perse tempo la tirò su e la girò mettendola a pecorina; non chiese nulla sull’ eventuale utilizzo del preservativo, entrò dentro di lei a cazzo nudo e cominciò a pomparla.


Andava sù e già dentro la sua fica bagnatissima, ogni tanto il cazzo usciva e lui lo rimetteva dentro continuando a scoparla da dietro, era il mio momento… mentre ero dietro loro presi la macchina fotografica e registrai un brevissimo filmato, avevo il cuore in gola, eccitato nel vedere quel cazzo con la grossa cappella entrare e uscire ma anche con il timore che lui mi scoprisse.


Sembrava non smettere mai ma in quella posizione il suo uccello faceva fatica a restare dentro, poggiò entrambe le mani sulla schiena di Anna e si adagiò sopra di lei che rimase con il bacino inarcato per meglio agevolare la penetrazione poi ricominciò a sbatterla.


Erano colpi ritmici e immaginai che il suo membro entrasse tutto dentro di lei, ripresi la macchina fotografica e mi spostai di fianco mentre il loro amplesso continuava ma lui se ne accorse e mi fulminò con un “Ti ho detto NO “ e con quello diede colpi sempre più forti, Anna gemeva e gli chiedeva di andare piano ma lui la sbatteva sempre con maggiore vigore fino a quando con un rantolo si fermò di colpo.


Non si era preoccupato di chiederle se poteva venirle dentro, lo fece e basta ma se anche avesse chiesto lei non lo avrebbe fermato…era venuta anche lei.


Era passata poco più di un’ ora dall’ arrivo in casa e la scopata sembrava essere già conclusa, lui si tirò su e si rivestì senza nemmeno chiedere dove era il bagno, Anna si girò e si sedette sul tappeto; i due bicchieri erano ancora sul tavolino e il ghiaccio si era sciolto, lui bevve in un sorso la CocaCola e io porsi a mia moglie l’ altro bicchiere, lei bevve e si alzò per andare fin bagno; dove Anna era seduta si c’era una chiazza bagnata …gli umori e lo sperma colati dalla fica fradicia.


Una volta rivestito mi disse “ Andiamo, a casa ho piccolo” chiamai ad alta voce mia moglie e gli dissi di aspettare un attimo per salutare ma lui era già davanti alla porta, guidai nel traffico fino alla sua macchina senza scambiarci una parola, lui scese dicendo semplicemente “Ciao”. Tornai a casa ma il traffico era aumentato molto, erano da poco passate le 22,30 ed entrando vidi che Anna aveva messo i bicchieri nel lavandino ed era andata a dormire, girai un pò per casa ma non tolsi la coperta dal tappeto, avevo ancora neri occhi quella monta animalesca.


Quando mi svegliai la domenica mattina Anna non era più nel letto, la trovai in cucina e la casa era rassettata, niente tappeto e coperta sulla quale avevano scopato la sera prima; bevendo il mio caffè le dissi che non mi era piaciuta la serata, lui l’ aveva sbattuta come una puttana e aveva pensato solo a se stesso ( forse ero solo contrariato perchè non mi aveva permesso di filmare e fotografare ) ma lei lo difese immediatamente “ Non è vero ! Mi ha fatto venire due volte ! “. Chiuso argomento.


Dopo alcune settimane Anna mi propose di ritornare al mercato del sabato, ci andammo, sempre verso l’ ora di pranzo; andammo a colpo sicuro conoscendo la bancarella ma al suo posto c’ era un’ altro nordafricano molto più anziano; chiesi del ragazzo ma lui disse semplicemente “ Partito “ e fece un gesto con la mano…” Tunisia”. Non chiedemmo se per sempre o se sarebbe tornato in futuro, se Anna voleva farsi scopare quella sera l’ avrei portata in un Privè, lei annuì e non parlammo più del ragazzo Tunisino.


La sera andammo come previsto in un Club che frequentavamo sporadicamente, Anna scopò davanti ai miei occhi con due singoli ma in macchina tornando a casa mi confessò che non era venuta, forse le mancava il cazzo impertinente del ragazzo senza nome.

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