Nella mia selezione dei racconti più "estremi" una confessione intelligente, fredda, motivazionale... mi arriva in Posta da una nuova amica e non potevo non divulgarla con voi, amici lettori. Una imperdibile analisi dell'inizio di un rapporto proibito e segreto... G. E.
Scrive Annamaria P.
Gentile amica, sconvolgente come gli eventi ci cambino completamente, come da quella volta che presi in bocca il cazzo di mio figlio!
Voglio metterti al corrente di questo gioco proibito, soprattutto di come è nato... quasi dal nulla, trasformandomi da mamma timorata a troia infoiata alla ricerca del piacere con il mio ragazzo!
E’ interessante notare come gli eventi ci cambino completamente, come pochi minuti possano cambiare del tutto le dinamiche di una famiglia, come nella mia, dove una regolare vita famigliare è stata interamente stravolta da quella volta che presi in bocca il cazzo di mio figlio.
Stavo in camera sua e stavo pulendo, quando un forte odore di sborra che usciva dal cestino della spazzatura mi fece completamente perdere il controllo.
Presi in mano quel fazzolettino e cominciai ad assaporare i suoi umori, mentre mio figlio dall’uscio della porta cominciava ad eccitarsi nell’osservare la mamma così vogliosa. Finì in pochi minuti col suo cazzo in bocca e con la magliettina piena di sborra.
Un incesto che avrebbe cambiato le dinamiche della mia vita coniugale e il rapporto tra me ed i miei figli.
Il giorno dopo a quel pompino non ebbi il coraggio di guardare in faccia mio figlio e tra i due ero io la più imbarazzata, perché Andrea, invece, avrebbe volentieri ripetuto quell’esperienza con la mamma. Lo notai sin da subito.
Come ogni mattina rimanevamo soli in casa ed io evitavo in tutti i modi di incrociarlo, anche se lui cercava un contatto e continuava a provocarmi.
Girava in casa in mutande, un fisico asciutto e muscoloso. Un diciannovenne con una sottile peluria e un cazzo grosso e lungo che gonfiava tra le mutande. Facevo finta di non guardarlo, ma con la coda dell’occhio catturavo il suo corpo, i suoi muscoli. Cercavo la forma del cazzo dietro le mutande.
Cercavo di essere indifferente alla sua presenza, ma era difficile dimenticare che il giorno prima mi ero ritrovata inginocchiata col suo cazzo in bocca.
Andrea dovette capire che ero indifferente alle sue provocazioni e senza dire niente si chiuse in bagno a fare la doccia.
Rimasi per qualche secondo immobile, pensando a cosa era successo il giorno precedente, si stava creando la stessa situazione, mio figlio chiuso in bagno ed io pronta ad andare a pulire la sua stanza… di colpo un pensiero mi sconvolse, e se Andrea aveva ricreato la stessa situazione? E se in camera aveva lasciato nuovamente una sorpresina per me? Nel pensare tutto questo il mio cuore arrivò in gola, presi la scopa ed entrai in camera sua… facevo finta di pulire, ma i miei pensieri erano concentrati su quel cestino, immaginavo di ritrovarci i suoi umori, la sua provocazione… non resistetti alla tentazione e sospirai quando cominciai ad avvicinarmi a quel cestino.
Ero già bagnata dall’idea di ritrovare la sua sborra, di mettermela in bocca e di godere di nascosto con gli umori di mio figlio. Rimasi delusa, dentro il cestino non c’era nulla.
Forse per Andrea era tutto finito li, forse aveva già dimenticato la mamma, forse la mia perversione era destinata a nascere e morire dopo quel pompino fugace del giorno prima … uscì dalla camera prima che mio figlio uscisse dal bagno, non volevo che Andrea mi vedesse in camera sua, non volevo che pensasse anche solo per un secondo che sua mamma era entrata in camera, con lo scopo di fare nuovamente la troia.
Dopo poco Andrea uscì dalla doccia e venne in cucina, con i capelli bagnati che lo facevano apparire ancora più piccolo, mi disse: mamma, puoi andare a pulire in bagno, devo uscire velocemente e non ho tempo!
Accennai un si con la testa, dissimulando un certo imbarazzo e senso di colpa per quello che avevo pensato qualche minuto prima, per aver cercato nuovamente mio figlio, e soprattutto perché lui non aveva cercato me. Andai in bagno e quello che mi si presentò davanti mi fece completamente perdere il controllo. C’era qualcosa ...
CONTINUA IL RACCONTO

«trovo magnifico il tuo modo di raccontare . Mi eccita moltissimo. Grazie»
«Sono un uomo piuttosto maturo, ma come tutti i ragazzi verso i 15 anni avevo forti pulsioni sessuali. Un giorno che ero stato a pranzo dalla nonna paterna, vedova da alcuni anni, mi venne veramente voglia di lei. La rincorsi attorno al tavolo e quando la raggiunsi cercavo in ogni modo di toccarle le parti intime. Mi diede una sberla che mi fece male, ma poi si pentì e per rimediare si lasciò toccare ovunque! Fu il mio primo contatto con l' altro sesso»
«A quanto pare manco e mamme son delle
Ma tu Giovanna, leggendo questi racconti, da donna e mamma cosa provi?»
«Wowwwwwww... Che spettacolo il racconto dopo averlo letto tutto, eccitante come non mai... ????????????»
«Molto molto eccitante»
«Racconto molto eccitante»
«Cerco mamme che lo fanno col figlio oppure figlie col padre...
Perché le cerco? Voglio godere insieme a loro ed essere complice della loro perversione. Scrivetemi im chat»
«Molto eccitante»
«Sogno spesso un mio amico che lecca il buco del culo alla mamma facendola impazzire di piacere...........
»
«Cancellatemi il profilo, vi ho mandato almeno 29 mail»
«non cè un continuo ?»