Il Ritorno di Aziz (terza ed ultima parte del racconto)
Dopo che quel congolese ci aveva inculato, io e la mia bella ed ancora giovane zia Axxxxxa restammo dentro la palazzina, ogni tanto, dalle finestre del piano superiore, vedevamo aggirarsi, non quel bestione  che ci aveva ...silurato con il suo grosso cazzo, come diceva lei, ma altri uomini di colore giovai e meno giovani
Pulivamo la casa, lavavamo la roba del padrone , come ci aveva ordinato prima di partire, ci abbracciavamo, carezze, sesso  nel nostro stanzino, chiusi a chiave, tremando ad ogni rumore, io mi ero procurato un bastone di legno, ma lei sorridendo aveva commentato come altre volte 
- Dai, caro nipote  se sfondano ed entrano...dovremo arrenderci e dopo ...sfonderanno noi, ma meglio quello che ci massacrino di botte no Sxxxxxo ?, dai non pensiamoci, ora fammi il culo che ne ho voglia e dopo te lo succhio per bene, una notte solo per noi, domani il Padrone potrebbe tornare ...forse con qualche amico -
- O amiche - buttai lì poi la baciai 
- Speriamo...speriamo caro...lo sai che mi piacciono anche le donne - Rispose ricambiandomi i baci 
Come sempre dovevo riconoscere che aveva ragione,  Aziz  ci aveva tolto possibilità di chiamare aiuto, che non fosse urlare in aperta e solitaria campagna e nessuno ci avrebbe sentito e glielo dissi e lei precisò    
- Meglio che stiamo nascosti e chiusi bene, fino a che torna il nostro protettore, non mi va se diventiamo   le puttane, le schiave degli africani della zona - disse mentre le baciavo e leccavo le sue bellissime tette, quei discorsi ci eccitavano sempre 
Poi scesi in basso le baciai la pancia e continuai fino ad introdurle la lingua nella figa, inarcò la schiena tenendosi alla struttura metallica della branda, godendo, poi si girò di pancia, ansimando dal piacere sussurrò - Dai su ora fammi il culo, non ce l'hai come quei negri ma sei dolce e bravo -
L'accontentai, non chiedevo di meglio, poi sfinito , sfiniti restammo sdraiati ascoltando i rumori esterni del bosco, il vento tra gli alberi , sperando di non udirne di minacciosi, tentativi di forzare porte o finestre della palazzina per prenderci e stuprarci , forse rapirci
- Se tentassimo di fuggire verso il paese - Provai a dire ma lei negò subito - Quasi certamente finiremmo nelle loro mani nel bosco...diventeremmo le loro schiave  e poi Aziz si incazzerebbe e chissà cosa ci farebbe  - Convenni che aveva ragione anche su quello 
Poi aggiunse - Ci protegge, ci ha pagato molto bene, dobbiamo aspettarlo, scappare non avrebbe senso, nel bosco finiremmo nelle mani di quelli là, credo sia una banda rivale, speriamo Aziz torni presto  -
Stava scendendo la sera, uscimmo dalla stanza per mangiare qualche cosa, poi tornammo in camera e restammo in silenzio in attesa, trascorse la notte, Aziz arrivò la sera seguente, come vedemmo il suo furgone entrare nel cortile, ci spogliammo completamente...nude come gradiva dire lui e lo accogliemmo
Come entrò, ci apparve , se possibile, più teso, preoccupato di quando era partito, notammo subito che infilato nella cintura che reggeva i pantaloni, sotto una giacca scura, si notava, risaltando sulla camicia bianca, il calcio di una pistola 
Appena arrivato salì nella sua camera senza dire niente - Forse la pistola per minacciarci se noi non ..- ipotizzai - No...no cosa pensi Sxxxxxo non è per noi, sa benissimo che siamo sottomessi, ci ha difeso, salvato il culo dai quei porci sadici, ci paga bene ed ha ben capito che il suo cazzo ci piace , dai stai zitto e prepariamo la tavola e la cena -  Mi impose 
Scese, dette uno sguardo in giro, annuì compiaciuto, sfilò da una tasca un rotolo di banconote e le diede ad Axxxxxa , poi si sedette a tavola, cominciammo a servirlo, ovviamente come voleva come pretendeva di sottolineare...nude , verso la fine della cena Axxxxxa mi prese per mano, ci avvicinammo e lei quasi tremando disse - Padrone, mio Signore mentre eri via siamo stat...state stuprate , violentate, ci hanno fatto il culo ..- Si interruppe attendendo una reazione di Aziz
La reazione apparve più che altro  di un certo fastidio per essere stato disturbato nel corso dei suoi pensieri, non era nemmeno particolarmente sorpresa, poi lo sguardo rivelò qualche cenno interrogativo, Axxxxxa degludì e spiegò - Un vero colosso, un bestione ...un nero...un congolese ha dett, era anche armato di una specie d'ascia , abbiamo duvuto arrenderci -
Negli occhi di Aziz balenò un lampo di timore, vera paura, simile a quella che aveva avuto, quando davanti ad un suo primo tentativo di possederci , dopo che ci aveva convinto a spogliarci davanti a lui, nel retro del nostro Bar, l'avevo fermato minacciandolo con uno di quei spray difensivi
Una paura che non aveva avuto, difendendoci a pugni e calci da quei tre maiali, porci, il pastore e due cacciatori,  grossi e  vecchi abitanti del paesino , che ci avevano preso e ci volevano seviziare ed inculare. erano anni che ci desideravano e che li respingevamo decisamente anche deridendoli, insultandoli, rassicurati dalla frequentazione nel locale ma poi i tempi erano cambiati ed in paese erano rimasti pochi anziani e...e loro
Per ringraziarlo l'avevamo invitato a mangiare, ma lui aveva preferito una doccia , eravamo ancora nudi, quei tre ci avevano fatto spogliare, senza darci il tempo di indossare neppure slip e canottiere, ci aveva , tirandoci per le braccia, portato in bagno
Si era spogliato ed era entrato nell'ampia vasca, avevamo iniziato a lavargli la schiena, il torace, il corpo era magro, secco, le gambe poi arrivati al cazzo, ci eravamo guardati, un momento di esitazione lui aveva sorriso e detto - Su  fatelo !  - Axxxxxa aveva sospirato, guardato verso di me, sorriso e risposto- Si dai Sxxxxxo se lo merita -
Gli abbiamo fatto uno dei nostri pompini in coppia come due brave puttane...come ci eravamo detti con uno sguardo d'intesa, se lo era meritato, ma poi lui si era scatenato, ci aveva afferrato e fatto entrare nella vasca, con robuste manate ci aveva fatto inginocchiare, Zia aveva urlato, implorato - No , cosa ci vuoi fare , no ti  prego il culo no , non siamo le tue schiave - 
Ma lui con un paio di sberle, di schiaffi sulle nostre schiene nude ci aveva fatto arrendere, si ci eravamo arrese e ci aveva inculato, prima Axxxxxa , poi instancabile anche me , da quel momento capimmo che eravamo nelle sue mani, come schiave , era il nostro padrone e protettore.
Pochi giorni dopo avevamo contrattato i compensi e la sua protezione , avevamo chiuso il Bar, ormai scarsissimo di clientela ...normale... e ci aveva preso e portato nel luogo dove eravamo ora, nelle sue mani, sue ...volontarie schiave e puttane
Ci aveva fatto di tutto, ma anche quella sera appariva serio, preoccupato, teso , finito di mangiare, Axxxxxa aveva chiesto - Mio Signore desidera possederci ...è stato via ...-  Lui si era limitato ad un cenno negativo, si era alzato da tavolo, lasciandosi cadere su di una poltrona, aprendo bocca solo per ordinarci - Una delle mie bottiglie - Ubbidii subito portandogliela
Sparecchiammo la tavola ed andammo in cucina a lavare i piatti - Forse ci vorrà fare il culo mentre lo facciamo...laviamo , altre volte ha gradito farcelo così - Ipotizzò Axxxxxa, non successe , appena riordinato la cucina, gurdammo in sala, fumava, buttava giò sorsate di liquore e parlava al cellulare, il tono era alto, irritato, non capivamo cosa diceva ma si trattava di un alterco.
- Non disturbiamolo , andiamo a letto , se ci vuole, verrà a prenderci - Disse Axxxxxa , salimmo in camera e ci stendemmo sfiniti sul letto, abbracciati, nudi, uno accanto all'altra, qualche bacio e ci saremmo sicuramente addormentati quando udimmo la porta dell'ingresso della palazzina aprirsi violentemente, sbattendo
Seguirono voci concitate, una era quella che ben conoscevamo di Aziz, non comprendavamo cosa dicesse, ma gridava, urlava, una voce femminile, voci di altri uomini. tutte però in lungue a noi sconosciute, grida, poi rumori di una colluttazione
Dissi - Vado a vedere - - No ...no !  - rispose zia, afferrandomi per un braccio, anzi cerchiamo di chiuderci dentro , subito !-  il padrone non ci aveva naturlmente dato la chiave della porta , non ci consentiva di chiuderci dentro, pensammo quindi di spostare la branda, altre cose contro la porta 
Non facemmo in tempo, tre uomini irruppero nella nostra stanza, di colore, uno non più alto di noi, ma robusto, grosso, quasi calvo ma con una fitta barba nera, sulla cinquantina , impugnava una pistola, gli altri due molto più giovani, con una folta capigliatura riccia, uno aveva un grosso coltello, l'altro una sbarra di ferro
Ci arrendemmo subito, non pronunciarono parole, nemmeno noi riuscimmo a dire niente, ci afferrarono e trascinarono fuori, ubbidimmo subito, alzando in alto le braccia, ci condussero nella sala
Vedemmo subito una bellissima donna, di colore, accomodata su una delle poltrone, il corpo era splendidamente fasciato da una leggera veste bianca che la copriva da poco sopra le tette, fino alle caviglie, forme perfette, braccia sottili , fumava da una sigaretta infilata in un bocchino
Sulla destra vedemmo Aziz, ea in ginocchio , era stato disarmato e duramente picchiato , due giovani di colore, alti e robusti lo tenevano fermo, uno lo colpiì nuovamente, accanto alla donna, in piedi con le braccia conserte, c'era il colosso congolese che ci aveva sfondato il culo nel magazzino, due sere prima        
La donna esprirò una boccata di fumo e disse - Sono le tue puttane ? - era forse una domanda rivolta ad Aziz , non attese risposta e dichiarò - Bene ora sono nostri - fece un rapido sguardo d'intesa con il congolese 
Poi si rivolse ad Aziz - Tu stupido bastardo hai cercato di fregarmi nei nostri traffici, abbiamo recuperato soldi, ora ...ti lasciamo andare, vattene se ti ritroviamo qui , la tua testa finisce su uno dei pali là fuori ...è chiaro stronzo ! -
Lui annuii mentre i due giovani di colore lo portarono fuori, non lo vedemmo più, poi la donna spostò lo sguardo su di noi, Axxxxxa implorò subito - Pietà mia Signora non ci faccia del male saremo le sue serve e schiave...siamo bravi...due brave puttane ...poi a me piacciono anche le donne...sono un po' lesbica .
Lui mio nipote e , come me, molto bravo con la lingua a leccare e fare pompini...il cazzo ci piace a tutte e due, pietà ci prenda come schiave ma non ci faccia del male- Le ultime parole le pronuncio con la voce incrinata dalla paura, ma conoscendola sapevo che anche lei si stava eccitando
La nera si alzò e si lasciò scivolare di dosso l'abito, rimanendo nuda , sciolse i capelli legati come una coda di cavallo, si riaccomodò sulla poltrona e ci fece cenno di avvicinarci, lo facemmo rimanendo in ginocchi, sospinti da colpi sui nostri culi inferti dai suoi uomini
Appena ai suoi piedi Axxxxxa le disse - Siamo due brave puttane mia Signora - iniziammo a leccarle i piedi accogliendo nelle nostre bocche i suoi alluci, poi sempre leccando e baciando risalimmo le sue splendide gambe, arrivati alla figa, Axxxxxa vi introdusse la sua lungua, mentre io prosrgii a baciarle e leccarle la pancia, fino alle tette, dove mi ci persi, baciando e leccando
Poi fu la volta di Axxxxxa di risalire con la lingua il corpo dell...nostra Padrona , fino alle sue tette, mentre io scendevo fino alla figa , ed a mia volta ad introdurvi la mia lingua, le sue mani  accarezzavano le nostre braccia e , spalle e schiene nude, non profondamente ma graffiandoci leggermente .
Soddisfatta, stranamente  ci baciò sulla bocca, poi disse al congolese - Prendili sono tuoi, fanne quello che vuoi, puoi rimanere qui, prendere anche il furgono di quello stronzo che voleva fare il furbo con me - Detto questo si alzò ed aiutata dai suoi uomini si rivestì, e con un cenno , indicò che era il momento di andarsene
Prima di abbandonare il posto aggiunse verso il congolose - Ti consiglio di farli fare le puttane magari in strada e tirare su soldi , poi a noi ordinò - Lui ora è il vostro padrone, ubbiditegli e non cercate di scappare da qui, in zona ci sono i miei uomini, invece del suo cazzo, ne prendereste ...qualche decina e forse vi piacerebbe -
- Si mia Signora saremo docili schiave e faremo le puttane...quello che lui vorrà - Rispose subito la mia bella zia
La nera rise, gettò la sigaretta e se ne andò con gli altri, rimanemmo soli nelle mani del congolese , senza dire niente, ci gettò sul divano facendoci poggiare la faccia sui cuscini e ci fece il culo, eccitato dallo...spettacolo visto
Ci tenemmo per mano, con la mia sinistra tenevo la destra di Axxxxxa con le altre due ci aggrappavamo ai cuscini per reggere l'urto di quel bestione , infilò il cazzo nel buco del culo di mia zia e penetrò il mio con 2...3 dita
Poi invertì la cosa e fu più duro e selvaggio dell'altra volta, urlammo, gridammo, , dopo gemiti di piacere ci baciammo sulla bocca, finalmente soddisfatto , vuotò una delle bottiglie , si gettò sul divano e dopo poco si addormentò, noi rimanemmo sdraiati sul pavimento, non osando muoverci
Poco dopo si alzò e ci ordinò di seguirlo nel bagno , quello di Aziz e di lavare il suo corpo, ubbidimmo, riempimmo la vasca di acqua aggiungendo una buona dose di schiuma di sapone, lui visibilmente compiaciuto,si immerse , gli lavammo  il possente corpo, la schiena, il torace, braccia e gambe, con spugne e mani, come due brave schiave
Ebbe un'altra erezione e provvedemmo subito a praticargli uno dei nostri pompini in coppia, sapendo che solo dandogli il piacere che voleva potevamo evitare brutte violenze, botte o forse anche di essere consegnati ai suoi compari che stavano in zona
Finalmente dopo essere stato lavato , asciugato, profumato, decise di andaee a dormire, come Aziz  ci lasciò tornare  nel nostro stanzino, dove ci chiuse dentro, potemmo quindi lenire un po' il bruciore del culo con le nostre pomate, sciaccquarci la bocca piena del suo sperma , abbracciarci e baciarci, cercando un po' di dolcezza tra noi 
- Chissà quanto ci terrà prigionieri ? - Domandai  - Prigionieri...prigioniere ! considerato che siamo le sue schiave e puttane - Commentò Axxxxxa , poi dopo qualche istante disse con un tono angosciato - Ho il terrore di cosa potrebbe farci se...anzi, quando si stancherà dei nostri culi , potrebbe venderci ad altri o anche torturarci o perfino ucciderci -
Lo sapevo bene ...- Cosa potremmo fare ? - Chiesi come sempre ammiravo il suo coraggio, il suo rimanere razionale, si arrendeva, ci faceva arrendee per evitarci violenze più brutte e poi, era inconfessabile ma certe cose ci piacevano, ci erano sempre piaciute , fin da giovani , sulle montagne di casa sua, anche certi pericoli ci eccitavano  
 Ma ora cosa potevamo fare ? lei dopo qualche momento, nudi, nude, abbracciati mi disse, - Senti, l'ha consigliato la sua stessa capa, quella bellissima donna nera, offriamoci di fare le puttane, di prostituirci per lui, che anche noi avremmo bisogno di soldi , non è vero ma servirà ...
Se lo convinciamo a portarci sulla provinciale in uno di quelle piazzole vicino al bosco, al primo mezzo alto, lungo, un camoin , contrattiamo, ci spogliamo un po' per invogliare, poi nascosti alla sua vista, sicuramente penserà di stare nelle vicinanze per sorvergliarci, scappiamo nel bosco
E' una zona , che tagliando nel bosco, correndo lungo, oltre il torrente , in 3...4 chilometri possiamo rifugiarci nel nostro Bar, mentre lui, vedrà ripartire il mezzo, penserà che ci  siamo sopra a fare pompini o farci inculare dall'autista 
Attenderà   il nostro ritorno con i soldi , non vedendoci, penserà di seguire il mezzo....-
L'interruppi - Ma non verrà a cercarci nel nostro posto  ? - - No caro da alcuni discorsi ho capito che Aziz non gli ha detto come e dove ci ha conosciuto e...e preso -  Rispose , nel buio vedevo i suoi occhi luccicare, un lievo sorriso spuntava nella sua bocca, la baciai
Dopo qualche effusione ci addormentammo, non prima lei si raccomandò - Dovrebbe funzionare ma tu lascia parlare me !  è meglio - Annuii, la baciai ancora poi ci addormentammo  
Il giorno dopo non ci fece lavare, pulire , ci fece capire che di quel posto non gliene fregava niente, anzi , uscendo ci tenne chiusi dentro la stanza, riuscimmo a parlarci la sera, dopo cena, dopo che ci fece il culo su uno dei divani della sala
Mentre visibilmente appagato, fumava e sorseggiava uno dei liquori di Aziz , anche lui affermava di essere musulmano e che noi eravamo le sue schiave bianche e cristiane, Axxxxxa fece il tentativo 
- Padrone abbiamo sentito che l'avrebbe consigliato la tua capa....potresti farci...lavorare, fare le puttane per te , hai visto che siamo...brav...brave a fare pompini e prenderlo nel culo, ci piace, godiamo , puoi farci dei soldi ed anche noi ne abbiamo bisogno, potremmo dividerli e ....-
Lui con un lampo negli occhi d'irritazione  l'interruppe    - Come dividire ?  siete le mie schiave ! -
-Si Padrone ma così sarà chiaro che siamo consenzienti e che non potremo mai parlarne, denunciare -
Temevo che l'accennare a denunce lo facesse infuriare , diventare violento, invece ottenne l'effetto voluto, sperato da Axxxxxa, anche questa volta aveva ragione, alla sera, ci fece indossare solo magliette canottiere e slip , ci minacciò di tremende punizioni se avessimo tentato di fuggire
Io non so ma Axxxxxa era splendida , le sue tette appena coperte, le lunghe , lisce cosce, le incantevoli spalle e braccia nude , lei sorrise e lo rassicurò - Lo so Padrone  che ci puniresti, ci tortureresti...ci daresti ai tuoi ...amici , non ti preoccupare saremo le tue docili puttane - Sapevo che mentiva il piano stava procedendo come speravamo , appena fece buio, ci fece salire sul furgone che avevano sottratto all'egiziano  e ci portò sul luogo che la mia bella  zia gli indicò.   
Scendemmo e ci piazzammo nello slargo della strada , lui parcheggio un po' in là, dall'altra parte della strada , in un punto adatto per sorvergliarci, aspettammo, tenendoci per mano, sperando che passasse un mezzo alto e lungo, un TIR sarebbe stato l'ideale 
Protetti dalla sagoma saremmo fuggiti nel bosco, ed il congolese, il padrone ci avrebbe impiegato un bel po' a capire che eravamo fuggiti, almeno per una mezz'ora avrebbe pensato che eravamo da qualche parte a farci fare il culo dai camionisti o fare dei pompini 
Quando si sarebbe accorto che qualche cosa non andava, che non tornavamo, avrebbe iniziato a cercarci ma sarebbe stato tardi - Se passa un'auto della Polizia ? - Chiesi - No...no ! avremmo troppe cose da spiegare, la nostra volontaria sottomissione....retribuita bene con l'egiziano , non dimenticare che dovremo riaprire il nostro Bar , meglio evitare pubblicità, avere clienti , ma non quei 4...5 porci di cacciatori o pastori  - Come al solito la mia bella zia aveva ragione
Restammo nel buio , seduti su di una staccionata , tenendoci per mano ad aspettare, passarono alucune auto, quasi tutte nemmeno rallentarono, poi un automobilista lo fece, un uomo anziano molto stempiato con capelli bianchi lunghi fin quasi sul collo, ricci, scapigliati, un faccione grosso , mal rasato, sulla camicia grigio chiaro si notava un collarino bianco 
Rallentò poi proseguì una decina di metri - Un Sacerdote ...forse...forse potrebbe esserci una soluzione - Commentò Axxxxxa - Mentre il tipo tornava indietro a retromarcia , le rivolsi uno sguardo interrogativo e lei rispose - Potebbe essere un religioso che cerca di aiutare protitute, potrebbe proteggerci ..o ...prenderci lui come ...perpetue - commentò ironicamente o puttane, serve - aggiunse 
Appena fu vicino però con un movimento rapidissimo si tolse il collarino, il congolese ci sorvegliava forse con impazienza , Axxxxxa si avvicinò al finestrino aperto  e disse - Salve padre ...noi lavoriamo in coppia - Lui replicò subito   - Perfetto quello che desidero  - dopo una veloce contrattazione ci fece salire ordinandoci  - Di dietro e spogliatevi ! -
Ubbidimmo, ripartì ma fece pochissima strada, poi si infilò tra gli alberi ed ordinò seccamente - Scendete ! - ubbidimmo , eravamo nudi , ci fece appoggiare sul cofano anteriore con la pancia , ci venne dietro, abbassò i pantaloni e ci fece il culo
Prima Axxxxxa  , mentre con le dita penetrava il buco del mio culo, poi estrasse il cazzo dal culo di mia zia, ancora gocciolante sperma  ed inculò me, mentre con le dita della sinistra continuò a penetrare il culo di Axxxxxa, ci baciava e leccava le schiene nude e con la mano destra palpava violentemente le tette di Axxxxxa
I cazzo era eretto ma non veramente duro ed un po' piccolo , non più grosso o lungo del mio,  comunque venne, ci trascinò a terra, inginocchiati nell'erba, gli pulimmo il cazzo gocciolante con la lingua  , ci pagò , prima di risalire in auto , ci consegnò un biglietto 
- Vi vorrei avere come...perpetue - disse ridendo, poi chiarì - Serve, puttane per un po' , servirmi, lavare ed ovviamente schiave e puttane , mi piacerebbe, se volete - 
- Si Padre ci hai inculato bene, ma...ma costiamo parecchio a servizio e per le cose particiolari - Precisò zia e lui aggiunse - Non ci sono problemi , c'è una coppia di contadini vicino alla chiesa, ci sarebbero anche loro, la moglie è anche un po' lesbica , se non avete paura di lavorare , vi proteggeremmo -
Axxxxxa commentò - Mmhh Padre anche io sono un po' lesbica , io e mio nipote non abbiamo paura di lavorare, di fare le serve e le puttane ma ora abbiamo un padrone, siamo prigioniere, nelle mani di un africano, un vero bestione cazzo comunque ...vedremo - Lui annuii salì in auto e ripartì
Notando che il congolese si avvicinava ci dirigemmo verso di lui, lo raggiungemmo e zia gli consegnò le banconote, lui ci restituì la nostra parte , - Torniamo là Padrone ? - Chiese Axxxxxa, usando il tono più umile che poteva
- No ora voglio io - Rispose seccamente, aprì il portellone laterale del furgone, ci sospinse dentro , ci seguì , abbassò i pantaloni corti che portava e si accomdò su alcuni cuscini, non ebbe bisogno di parlare, mentre lui con un gesto rapido chiudeva  il portellone, ci inginocchiammo e gli facemmo uno dei nostri pompini in coppia , succhiando e leccando il suo...palo di carne 
Godeva in modo molto evidente e per farlo rendere più bendisposto verso di noi Axxxxxa cercò di eccitarlo ancora di più - Avete dei cazzi...africani...invadeteci pure, prendeteci, noi due ci arrendiamo e saremo le vostre schiave cristiane 
Il congolese fu molto soddisfatto, riaprì il portellone e ci ordinò - Tornare là...puttane...ancora lavorare !-  Ubbidimmo subito, tornando verso lo slargo, Axxxxa mi sussurrò - Temevo ci riportasse alla palazzina ...speriamo...hai visto che dietro la schiena ha la pistola , forse quella di Aziz - Confermai di averla notata 
Tenendoci per mano tornammo al posto di prima,  accanto al lampione, passarono un paio di auto che non si fermarono, poi finalmente arrivò un grosso autocarro, aveva la targa turca , si fermò alla guida c'era  un uomo sulla cinquantina, scuro di pelle,  con pochi capelli neri, sudati, barba  incolta, avambracci grossi evidenziati dalla canottiera 
Dopo una veloce contrattazione Axxxxxa disse sorridendo - Mmmhh voi turchi siete molto bravi ad incukare - Anche lui rise  e lei aggiunse - Dai spogliati e facci salire ...siamo bra...brave -  poi ad un tratto guardò lungo la strada e alzando il tono della voce disse in modo concitato - Cazzo..lampeggianti della Polizia, parcheggia meglio altrimenti ...-
Il tizio si era sporto dal sedile del passeggero, torno alla guida guardando dallo specchietto retrovisore, Axxxxxa mi prese per mano e gridò - Dai via !  - correemmo dentro il bosco, raggiungendo il punto più fitto di alti cespugli ed alberi
Raggiungemmo il torrente, se il turco aveva  imprecato, gridatoci dietro, non lo avevamo sentito, continuammo a correre, ci nascondemmo nel fossato ed udimmo il rumore del camio che ripartiva e lo vedemmo proseguire, per precauzione, guadammo l'acqua bassa e passammo dall'altra parte
Continuammo a camminare il più  velocemente possibile , tenendoci per mano, sapevamo di essere ad 3...4 chilometri dal Bar  ma eravamo ben coscienti di cosa ci avrebbe fatto il congolese se ci avesse ripreso
Dopo un po' ci fermammo a riprendere il fiato, in un punto dalla vegetazione più rada ci fermammo a guardare, in distanza scorgemmo il furgone, ora del congolese che stava seguendo cercando di seguire il camion di quel turco, dove pensava fossimo saliti
- E' fatta, siamo salvi  - Commento la mia bella zia, proseguimmo ancora per un paio di chilomrtri sull'altra sponda , poi finalmente arrivammo, riattraversammo il torrente e ragiungemmo il nostro locale, per precauzione, sapevamo che dall'egiziano e probabilmente da altri saremmo stati spogliati, nude come gradivano sottolineare, quindi avevamo nascosto le chiavi in una scatola interrata 
Le recuperammo , aprimmo la porta sul retro ed entrammo, ci chiudemmo la porta alle spalle e ci baciammo , eravamo salvi, liberi ..., eravamo state schiave e puttane ma ora eravamo ...libere, facemmo una bella doccia, lavandoci accuratamente e spalmandoci a vicenda,  di una buona pomata, il buco del culo 
- Ne abbiamo preso di cazzo ! . Commentò Axxxxa poi ci ficcammo a letto dove rimanemmo abbracciati ad ascoltare i rumori del bosco , il fruscio del vento tra gli alberi, la baciai, le leccai le sue splendide braccia e le tette, poi chiesi - Domani ?...apriamo ? -
Lei mi baciò poi rispose - Assolutamente no ! domani facciamo finta di non esserci, mangiamo, beviamo  e stiamo a letto tutto il giorno, facciamo all'amore, con dolcezza tra noi, come mi sai prendere tu, poi dopodomani, con l'auto  andiamo in vacazna da qualche parte a spendere un po' di soldi...ce li siamo guadagnati cazzo...ti va ?  -
- Si cara  - Risposi subito e lei aggiunse - Sole , mare mangiare, bere e il culo ce lo facciamo fare solo se ci va ! -
-Se ci va ? - Domandai - Si ..certo su qualche spiaggia isolata...se ci andrà di farci prendere da predoni, musulmani ...turch...sbarcati chissà da dove o pescatori infoiati - Rispose lei sorridendo nel buio 
Con quei programmi in mente per i giorni a seguire, ci addormentammo , nudi...nude uno accanto all'altra 


                                                                     FINE                                                         
             

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