In una giornata tranquilla di shopping, ugualmente non rinuncio a indossare un vestitino sexy e il mio inseparabile collare, che dice sesso trasgressivo; naturalmente se c'è un collare deve esserci anche un guinzaglio, che porto con me arrotolato nella borsetta. Comunque come dicevo ero uscita per fare del tranquillo shopping, e senza pensieri di natura sessuale; mi trovo sull'autobus quando vedo avvicinarsi tre ragazzi, li per li niente di strano, fino a quando uno dei tre si mi si ferma appoggiandosi sul fianco; nel farlo avvicina lo smartphone in modo che non possa fare a meno di vedere anch'io lo schermo; ed ecco il mio profilo con tanto di descrizione, foto e video, e naturalmente i miei racconti, e tutto quello che mi eccita in ogni dettaglio. Appena lui capisce che io avevo visto, e di essere stata riconosciuta, mi sento una mano sul sedere, proprio fra i glutei con il medio che si insinua arrivandomi dritto sull'ano; mente elaboro il tutto, il suo amico mi si appoggia sull'altro fianco mettendo la sua mano sopra la mia con la quale mi tenevo, in questo modo sono bloccata. Il terzo a questo punto mi si piazza dietro premendo il suo uccello fra i miei glutei al posto della mano dell'amico, e il suo braccio mi si appoggia sul fianco all'altezza del seno afferrando con la mano il tubo del bus per sorreggersi. A questo punto bloccata in quella posizione, sento le loro mani accarezzarmi con conseguente spostamento del vestito, rischio seriamente che continuando in quel modo di rimanere senza vestito e mutandine. Per uscire da quella situazione in cui mi trovavo per causa del mio profilo, dissi che sarebbe stato meglio continuare in un luogo più appropriato; ok mi senti rispondere è giusto, sognavamo di conoscere una cagnetta ninfomane come te che le piace svuotare le palle. Propongo di scendere, almeno per un po' sarò salva da quella situazione imbarazzante. Mi trovo così a passeggiare con tre ragazzi arrapati che mi dicono frasi sconce oltre a raccontarmi quello che avrebbero voluto fare con me; mentre apro la borsetta per controllare lo smartphone, tiro fuori senza volere anche il guinzaglio che si era arrotolato al telefono, ovviamente non passa inosservato e finisce nelle mani di uno di loro, che inizia a mostrarlo giocandoci e dicendo che non vedeva l'ora di usarlo con me. Non mi ricordavo quando proposi di scendere, che in quella zona c'era una cinema a luci rosse; quando sento dire: entriamo qui, indicavano proprio il cinema. Appena entrati, come accade la vista impiegata un paio di minuti per abituarsi, e mentre non riesci a notare gli altri e quanti siano, loro notano me; mi fanno strada verso il bagno spingendomi con le mani sui fianchi; nel bagno troviamo un uomo all'urinatoio, che spalanca gli occhi nel vedermi li, per poi tornare in sala. A quel punto mi rendo conto di non aver più scuse né modo di sottrarmi a ciò che in fondo dichiaro di amare e che mi piace, quindi mi arrendo; vengo spogliata, e mi vengono sfilate le mutandine prepotentemente, facendomi sentire oltre ad esserlo completamente nuda; mi si avvinghiano a turno per palpeggiarmi; poi mi fanno inginocchiare mostrandomi il guinzaglio, dicendomi che era arrivato il momento di farmi provare il vero piacere che cercavo, e io come potevo smentire, era vero. Mi trovo inginocchio tenuta al guinzaglio da loro con il loro pene che mi punta la bocca, mentre mi sento dire di doverli succhiare perché il sapore di cazzo in bocca e quello che cerco e amo; mentre ne prendo in bocca uno gli altri due li sego uno per mano. Ora mi fanno alzare, e mi dicono che ora verrò umiliata pubblicamente, realizzando il mio sogno di trovarmi nuda in mezzo a maschi che abusano sessualmente di me; così mi accompagnano in sala portandomi per il guinzaglio, mentre mi schiaffeggiano i glutei; il tutto richiama l'attenzione delle persone in sala, che complice il buio della sala, hanno il pene di fuori masturbandosi, chi direttamente con i pantaloni calati. Ci saranno state una trentina di uomini, che ora non avevo occhi solo per la mia entrata; ci facciamo largo tra loro, e subito mi sento mani sul sedere, sui seni, insinuarsi sulla fica in mezzo alle gambe; mi portano nella fila dove si apre uno spazio sui posti frontali successivi, e mi fanno sedere, allargandomi le gambe uno inizia a leccarmi la fica con forza, mentre un altro in piedi dietro di me tende il guinzaglio tenendomi bloccata, giocando con i miei capezzoli, ora il terzo si avvicina, e dopo qualche cappellata sulla bocca, mi infila il suo cazzo fino in gola per poi stantuffare scopando la mi bocca, mentre i posti intorno a noi si riempiono di guardoni che segandosi, e allungando le mani su di me per accarezzarmi, si godono lo spettacolo. Vengo scopata dai tre a turno offrendomi un servizio completo con anche penetrazione anale, e ricoprendo mi di sperma oltre a riempirmi la bocca. Senza neanche salutarmi, si allontano lasciandomi in mezzo a qualche decina di maschi arrapati; a quattro cinque alla volta me li trovo addosso, vengo scopata a turno in ogni orifizio, sempre bloccata da qualcuno per il guinzaglio, ho orgasmi a ripetizione, mentre vengo fatta sobbalzare per i colpi di uccello che mi scopano in ogni posizione. Non vengo lasciata libera neanche quando il cinema ormai quasi vuoto conta tre o poco più spettatori; vengo passata di maschio in maschio, finendo a cavalcioni sulle loro gambe, afferrata per i glutei, vengo scopata facendomi saltare sul loro cazzo mentre mi succhiano i capezzoli gonfi e doloranti, mentre sono impalata e bloccata sul loro cazzo. Devastata da più di trenta cazzi ora mi trovo nuda su una poltrona, a gambe aperte me la massaggio cercando di riprendere fiato, un uomo anziano l'ultimo cliente rimasto oltre me, approfitta indisturbato della situazione; leccandomi e giocando con il mio corpo stremato e reso iper sensibile, mi fa gemere e solbazzare di piacere ad ogni suo tocco, cosa che lo rende orgoglioso, facendogli provare soddisfazione in una sorta di gioco sadico nel vedermi in suo potere incapace di alzarmi per via di tutti gli abusi che ancora mi causano orgasmi, togliendomi le forze. Ormai nell'orario di chiusura, prende i mio vestito e mutandine e me li appoggia sui seni, dicendomi di vestirmi prima che arrivi il proprietario; così piano piano mi vesto, ed esco accompagnata dall'anziano che mi ringrazia per la bella giornata.

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