L'indomani alle sette Vincenza va a svegliare la figlia nel solito modo; le due donne tubano per un paio di minuti, mentre Ciro continua a russare beatamente; poi Vincenza scende e Maria la raggiunge non prima di aver mandato il buongiorno al suo adorato Bruno; le due donne vanno insieme fuori per prendere il latte, incuranti della loro completa nudità; dopo aver preso il secchio, Maria dà un'occhiata in giro per vedere se qualcuno le stia osservando, e sorride vedendo un uomo rientrare subito in una casa sul costone a un centinaio di metri più in alto rispetto a loro.
"Mamma abbiamo rimorchiato a quanto pare" "Ahah si l'ho visto anche io; per fortuna è dal lato opposto alla piscina e quindi non ci può vedere, perchè visto che ci hai scopato stanotte, non vedo per quale motivo non ci si possa scopare anche di giorno, giusto?": "Ma come fai a saperlo mamma" "Ahahah, ma non ti senti addosso? Si sente più l'odore del cloro di quello del sesso; è stato bello almeno?" "Certo mamma, ti assicuro che è stato bellissimo" "E ovviamente stanotte lo farai anche con Diego" "Puoi giurarci, sennò dice che preferisco Ciro" "E domani notte?" chiede Vincenza strizzando l'occhio: "Mmmmm troveremo il modo di divertirci mammina" risponde la figlia toccandole le labbra con un bacio; le due rientrano e posano il secchio sul tavolo, poi entrambe ne bevono un lungo sorso con il mestolo.
"Maria vai tu a svegliare i belli addormentati, io preparo la colazione"; dopo dieci minuti i quattro sono a tavola a divorare le fette di pane con la ricotta e a svuotare il secchio di latte appena munto; poi i quattro sbrigano i bisogni corporali e di pulizia, e si ritrovano fuori a prendere il sole alle nove di mattina.
Dopo un'oretta scarsa, le due donne si alzano dalle sdraio per inginocchiarsi sui due uomini, Maria su Diego e Vincenza su Ciro, e partire entrambe con uno spettacolare pompino, accoppiato a spagnola quando i due cazzi si induriscono; Diego mette le mani sulle grosse tette della sorella ma lei le scosta e alla faccia sorpresa di lui replica: "No no fratellino, siete tutti e due per mamma" e a conferma giunge il "Aaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhh" di Vincenza che si è calata di culo su Ciro sdraiato sull'asciugamano posato sull'erba; la donna si distende e invita Diego a impalarle la figa fradicia: "Oooooaaaaaaaahhhhh" strilla la troiona quando i due prendono il ritmo e cominciano a randellarle entrambi i buchi con un ritmo cadenzato; nel frattempo Maria si va a mettere davanti alla porta che da in cucina e controlla verso l'alto per essere sicura che non ci sia nessuno a sentirli se non a guardarli, poi rassicurata si mette di nuovo sulla sdraia a godersi lo spettacolo, toccandosi la passera con la destra e le tettone con la sinistra.
"Siiii vengoooooooo" urla dopo un po' Vincenza squassata dalle mazze durissime dei figli; lo spettacolo termina dopo un quarto d'ora quando prima Ciro e poi Diego si svuotano dentro la mamma, dopo averle fatto avere un numero imprecisato di orgasmi; i tre si staccano e si risistemano sulle rispettive sdraie; passa un'altra ora e Maria si rivolge alla madre: "Ehi adesso dammela tu una mano mammina"; le due si mettono d'impegno a spompinare i due uomini, che in capo a un quarto d'ora sono entrambi abili e arruolati con le mazze che si ergono durissime e con le cappelle sgocciolanti.
"Chi vuoi sotto sorellona?" chiede Diego: "Proprio a te, ma non lo voglio fare come avete fatto con mamma; forza fratellini, mettiamoci a mollo" "A mollo? Ma che cazzo dici?" Ciro è sorpreso: "Dai su, non dirmi che non te la senti fratellino" Maria gli strizza l'occhio "Dai entriamo, ci bagnamo e poi vi dico come facciamo" e i due pur rimanendo dubbiosi seguono Maria in piscina; i tre si immergono e rimangono immersi per qualche secondo, poi Maria fa sistemare Diego in piedi lungo la scaletta: "Fammi mettere i piedi sul primo scalino, stringi le gambe" e Maria riesce a salire il primo scalino: "Distenditi sulla scala non rimanere dritto, bravo così ora mi calo su di te ..... mmmmm dammi un bacio" e incrocia la lingua con quella di Diego "Mmmm dai aiutami fratellino mettilo sotto che mi ti impalo sopra aaaaahhhh ..... siiiii cazzooooooo ..... dai Ciruzzo aprimi il culoooooo"; l'altro non se lo fa ripetere e si accosta alla sorella cominciando a spingere la cappella fra le chiappe: "Siiiiii oddioooooo mi fate morireeeeee" geme la troia sentendo il cazzo che le avanza nello sfintere, mentre Diego si tiene quasi tutto fuori sollevando le chiappe della sorella.
Questa volta ai due occorrono un paio di minuti per coordinarsi dentro i buchi di Maria, ma una volta che prendono il ritmo la donna comincia a gemere e strillare come un'invasata: "Oooooohhhh siiiii cazzoooooo come godoooooo sfondatemiiiii ..... siii sono la vostra troionaaaaaaaaahhhhh vengoooooo"; la donna strilla così forte che Vincenza interrompe il ditalino che si sta facendo e si avvicina alla piscina, si affaccia di lato alla scaletta e con la mano tappa la bocca della figlia: "Amore di mamma datti una calmata" mentre la figlia la fissa con gli occhi spalancati mentre viene travolta da un altro orgasmo "MMMMMMMMMMMMMMMMMMM"; Vincenza scuote il capo: "Ragazzi rallentate un po' così facciamo troppo casino, torno subito" e se ne torna in cucina, mentre Diego e Ciro si fermano entrambi con le sole cappelle dentro la sorella: "Cazzo che casino stavo facendo, mi state facendo morire, vi voglio baciare per bene" e si volta per slinguazzarsi con Ciro per poi fare lo stesso con Diego che ha la faccia a pochi cm dalla sua: "Ma dove cazzo è andata?" fa in tempo a chiedersi prima di vedere la mamma uscire dalla porta tenendo una cosa in mano: "Che cos'è mamma?" "Un morso di cuoio apri la bocca" la donna obbedisce e la madre gliela mette fra i denti: "Adesso chiudi la bocca e stringi i denti" "Non lo so se funziona mamma, non mi fanno male mi fanno godere come una troia" "L'ho visto; e allora mettila così tesoro, se apri la bocca e ricominci a strillare, poi passo ad usare questa" e con lo sguardo minaccioso mostra alla figlia una cinta di cuoio "ti ci faccio il culo viola capito?" Maria si limita ad annuire e stringe il morso ed i fratelli lo prendono come un invito a ricominciare; o due ritrovano subito la coordinazione e cominciano a pompare dentro la sorella: "MMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMM" geme la donna facendo intuire che se non avesse il morso urlerebbe che la sentirebbero anche dal lontano monastero; il fatto che i due hanno sborrato prima dentro la madre, unito all'effetto anestetico dell'acqua prolunga la scopata al punto che Vincenza dopo un "MMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMM" della figlia si fa prendere dalla pietà e le toglie il morso dalla bocca: "Aaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhh ..... aaaaaaaaaaaahhhhhh ..... oooodddiiiiiooooo come godooooooo ..... vengooooooMMMMMMMMMMM" per rimetterlo dopo pochi secondi; finalmente dopo quasi mezz'ora sia Ciro che Diego si svuotano dentro la sorella, ci rimangono dentro per quasi un minuto e poi prima Ciro e poi Diego si spostano; a quel punto Maria si affloscia pericolosamente su se stessa finendo sott'acqua, ed è solo la prontezza dei due ad evitarle di finire a fondo; la donna ha ancora il morso in bocca e Ciro glielo toglie con un po' di fatica: "Mio Dio che bello" squittisce la donna con un filo di voce; i fratelli capiscono che la devono aiutare a salire e poi a scendere la scala della piscina e quando sono fuori ci pensa Vincenza ad avvolgerla nell'accappatoio per asciugarla.
"Ragazzi è ora di pranzo; andate in cantina e prendete bresaola e caciocavallo podolico, mettete lattuga e pomodori a mollo e preparate la tavola, noi rientriamo subito"; guarda preoccupata Maria che ancora respira lentamente con gli occhi socchiusi: "Cazzo" pensa "ho nominato uno dei suoi preferiti e non ha fatto un cenno, deve essere proprio distrutta povero amore mio" e quasi a confermarlo, Maria apre un po' di più gli occhi e guardando la madre: "Mamma mi sento completamente svuotata, non riesco a muovere un muscolo, non mi era mai successo" "Dai amore, piano piano ti tengo io un passo per volta e rientriamo".
Ci vogliono quasi cinque minuti alle due donne per rientrare in cucina ed arrivare al divano in salotto: "Sdraiati amore di mamma riposati, quando è pronto ti chiamo" "Grazia mamma ti voglio bene"; la donna invece di rispondere la bacia delicatamente sulle labbra e la fa distendere con la testa alzata sul bracciolo; poi raggiunge i figli e li aiuta a preparare il pranzo, e dopo una decina di minuti manda Ciro a chiamare la sorella: "Mamma, Maria sta dormendo, dici che è il caso di svegliarla?"; la donna va in salotto e vede la figlia con il viso disteso e la bocca socchiusa che ronfa leggermente; si china per sentirle la fronte temendo un'insolazione ma si tranquillizza sentendola fresca: "Mi sa che non lo fai più in piscina con tutti e due" sorride, poi torna in cucina e dice ai figli che Maria mangerà più tardi se le va; i tre discutendo cominciano a mangiare, anche se si nota un velo di tristezza per l'assenza della donna, un velo che viene strappato dopo mezz'ora, alle fine del pranzo da un'osservazione di Diego: "Pensa se adesso la chiama Bruno, che cazzo facciamo"; e i tre scoppiano a ridere all'unisono e non riescono a fermarsi per più di due minuti; quando finalmente riescono a smettere, Vincenza dice bravo al figlio, ci voleva proprio una bella risata in comune: "Ehi fate ridere anche a me allora" la voce di Maria dalla porta della cucina li fa voltare all'unisono, e la vista degli occhioni spalancati e del sorriso a trentadue denti di lei li fa rilassare: "Come stai amore di mamma?" "Bene grazie, è stato solo un momento di mancamento" "Un momento dici? Stavi sul divano da tre quarti d'ora, senza contare il tempo che ci hai messo per arrivarci" le fa notare Ciro: "E lo vedo, avete già mangiato, ma avete fatto bene": "Te la senti di mangiare qualcosa?" chiede Vincenza: "Me la sento? Ho una fame boia, mamma, spero che mi abbiate lasciato la mia parte" e alla risposta affermativa Maria va velocemente ad occupare il suo posto, toglie il piatto che copre il suo ed attacca voracemente bresaola e formaggio; durante il pasto consuma almeno una decina di bicchieri di acqua facendo capire che il suo problema poteva essere anche un calo di liquidi, e quando ha finito sembre essere tornata la Maria di sempre; si tocca la pancia soddisfatta e sorride a tutti loro: "Adesso ragioniamo".
Vincenza e i figli impediscono a Maria di aiutarli a ripulire la tavola e a mettere tutto in lavastoviglie; quando hanno finito la donna si rivolge ai figli: "Ragazzi propongo di andare a riposarci di là, così Maria può farsi due chiacchiere con Bruno": "Grazie mamma ma vengo anche io a riposarmi; con Bruno ci diciamo solo buongiorno e buonanotte" "Spero non abbiate litigato, ieri sembravi molto strana" "Assolutamente no mamma, va tutto benissimo, e poi scusa ora ti ci metti tu a parlare di lui?" dice sorridendo.
La giornata prosegue sulla falsa riga delle due che l'hanno preceduta; dopo essersi riposati Diego chiava Maria e Ciro chiava Vincenza entrambe sul divano con il culo sui braccioli, con le teste quasi a contatto; poi si coccolano fino all'ora di cena, con il menù che prevede mortadella e caciotta di bufala; dopo cena si ripete la scopata sul divano a coppie invertite ed alla fine Vincenza prende per mano Ciro e se lo porta in stanza da letto; come la sera prima Maria si mette in poltrona in braccio all'altro fratello e comincia a pomiciarlo alla francese, strusciandolo con le tettone e nel contempo segandolo con la mano, e mentre da su arrivano gli strilli e i gemiti di Vincenza, i due continuano ad amoreggiare, finchè la donna non decide di passare all'azione e con un rapido movimento si solleva per poi calarsi a smorzacandela sul fratello; lo cavalca per cinque minuti fino a che l'urlo forte di sua madre coincide con l'orgasmo che la travolge; a quel punto si scosta, si alza e tende la mano al fratello: "Che succede?" "Dai Dieguito andiamo a mollo" "Ma sei matta Maria? Ti sei scordata che ti è successo prima?" "No ma adesso sto bene e poi l'ho fatto ieri con Ciruzzo e mi è piaciuto da morire; dai fratellino vieni e non rompere i coglioni"; i due recuperano gli accappatoi e aprono la porta per l'esterno proprio quando si sente la voce di Ciro da su: "Sborrooooooooo" seguita dall'ennesimo strillo di Vincenza.
"Oooooohhhhhh" "Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhh" gemono i due quando Diego impala il culo della sorella che è leggermente piegata con le mani sul secondo piolo della scala; Diego la sbatte per una decina di minuti prima che Maria decida di cambiare posizione; si mette con le mani sulla scala e si sdraia sull'acqua di schiena, alzando le cosce ed invitando il fratello a impalarla nella figa; Diego la pompa così per altri dieci minuti fino ad esploderle una lunga sborrata dentro, pochi secondi dopo che lei ha urlato per il quarto orgasmo; come aveva fatto la notte prima, la donna mette le mani sulle spalle del fratello e rimanendogli in braccio gli stampa un lungo bacio alla francese; poi i due escono, si asciugano e in meno di cinque minuti sono già sdraiati sul lettone abbracciati stretti; quando scatta la mezzanotte fra il lunedì e il martedì i due già russano profondamente.
Ormai i quattro hanno acquisito il loro ritmo e così il mercoledì mattina dopo la colazione e l'espletamento dei loro bisogni si mettono di nuovo fuori a prendere il sole, per poi accoppiarsi nuovamente, seguendo rigorosamente l'alternanza, per cui Ciro con Maria e Diego con Vincenza, con le due donne sdraiate a pancia sotto sui lettini e i due che le inculano da sopra; poi i quattro si immergono in piscina e le donne con un sapiente lavoro di mano eccitano di nuovo i due uomini; Maria addirittura per due volte prende il fiato e si immerge impegnandosi in un pompino subacqueo che anche se dura pochi secondi contribuisce a raddrizzare di più l'uccello di Diego; poi le due si aggrappano ai bordi e si sdraiano sull'acqua a pancia sotto, con i due che sono subito dietro di loro e le impalano in figa facendole stragodere prima di riempirle con una farcitura di sborra.
A tavola il menù prevede prosciutto cotto e provolone piccante, che Vincenza ha lasciato per ultimo essendo il preferito di tutti e quattro; dopo un po' di riposo, di nuovo i quattro si accoppiano come la mattina, con le due donne a pecorina sul divano; arriva l'ora di cena e come il pranzo del sabato Vincenza mette a tavola petto di tacchino e caciocavallo affumicato; i quattro scopano di nuovo stavolta con le due donne in poltrona con il culo in pizzo per farsi trapanare in entrambi i buchi, facendosi sbattere per mezz'ora e arrivando entrambe cinque volte all'orgasmo; dopo aver ripreso fiato, Vincenza si rivolge ai figli.
"Giovanotti, adesso ve ne andate a nanna, stanotte vostra sorella è tutta per me" e i due sembrano quasi sollevati per quanto sono stanchi; le due si mettono sul divano e subito dopo stanno entrambe esplorando il palato dell'altra con la lingua; poi passano a sditalinarsi a vicenda senza smettere di baciarsi e di palparsi le grosse tettone; infine Maria prende per mano sua madre e la conduce alla piscina, dove le due continuano ad amoreggiare, a palparsi e a sditalinarsi, raggiungendo entrambe l'orgasmo tre volte; poi rientrano e vanno a mettersi a letto, ma siccome manca ancora un po' a mezzanotte Vincenza propone alla figlia di fare un 69; la donna accetta con entusiasmo e dopo mezz'ora madre e figlia si addormentano abbracciate poco prima che inizi la giornata di mercoledì.

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