Premessa, ciò che sto per raccontare è tutto vero, i nomi, gli avvenimenti eccetera.

Lavendetta è un piatto che va servito freddo anzi freddissimo.
Alle elementari ero bullizzato da due , Luca e Fabio. Mi prendevano in giro perchè ero di origine nordafricana anche se non si vede per nulla.
Gli anni passano, io cresco mi laureo, e vivo a Parigi, mentre loro sono diventati dei tossici.
Decido di vendicarmi. Mi scopo qualcuna a loro cara.
Luca la mamma, Fabio la sorella.
Ho già raccontato come siano andate le cose con la mamma di Luca in un altro racconto, ora tocca a Laura, la sorella di Fabio.
Fabio oltre ad essere profondamente razzista era anche viziato e di famiglia benestante, per farvi capire la settimana bianca, l'ha pagata suo padre per tutta la classe, sì era un riccone. Dico "era" perché a quanto pare la sua azienda è fallita ed ora lava il culo ai cani, ma torniamo alla mia vendetta.
La mamma di Fabio è morta quando ancora eravamo alle medie, quindi sono dovuto passare al piano B, Laura la sorella.
Lui in verità aveva due sorelle, Laura e Carlotta, avrei voluto scopare Carlotta, ma è ancora e poi ha davvero la stessa faccia di quello stronzo del fratello e quindi anche no.
Laura ha 22 anni, 5 in meno di noi, un po' bassina, tipo 1.65, culo bello sodo e una quarta di seno, occhi azzurri e capelli biondi, ero certo che non fosse una santarellina per via del suo modo di porsi e da come si vestiva da bagascia già alle medie e al liceo, jeans strappati a vita bassa a mettere in mostra l'elastico delle mutandine, ovviamente sempre super scollata e sempre truccatissima nel tentativo di nascondere l'acne.
Siamo sempre stati amici su facebook, ma non ho mai osato scriverle e nemmeno lei mi ha mai scritto, la guardavo crescere nelle foto e nelle stories, i viagg, le feste, i fidanzati che cambiava spesso, i tatuaggi eccetera... Quando ho deciso che è giunto il momento di attuare la mia vendetta iniziai a scriverle. All'inizio non rispondeva subito, ma col tempo iniziamo a parlare sempre di più. Lei credo si fosse invaghita di me quando per il suo compleanno le mando un regalo con Amazon fino a casa sua, le presi un profumo da 130€, mica cazzi per una troia del genere.
Quando dopo 4 mesi arrivò il mio compleanno, mi chiese l'indirizzo, le ho risposto che vorrei fare una bella video chiamata con lei.
La sera tardi mi chiama e mi chiese cosa volessi di preciso, io le risposi che vorrei fare una sana scopata, lei scoppiò a ridere, ma decise di spogliarsi davanti alla cam, con fare da puttanella, prima.toglie la cannotiera, poi i pantaloni del pigiama, poi si toglie il reggiseno blu ed infine le mutandine nere e bianche. Pian piano si toccava il collo, il seno ed i capezzoli, io nel frattempo mi segavo, ma non imquadravo il cazzo, non volevo che vedesse se sborravo poi decide di aprire bene le gambe e farsi un bel ditalino fino a che non ha squirtato, si teneva la bocca con la mano per non fare rumore.  A me eccitava soprattutto l'idea che quello stronzo di Fabio fosse nella camera accanto.
Comunque lei insiste per l'indirizzo e decide di mandarmi le sue mutandine che aveva durante la videochiamata.
Passano i mesi e siamo sempre in contatto, spesso facciamo chat erotiche e tutto, cam pochissimo perché nel frattempo la puttana si è fidanzata ed ora convive con questo ragazzo che conosco del paese, si chiama Daniele, uno che pure lui forse un giorno o gli scopo qualcuno o lo prendo a pugni in faccia.
Arrivo in Italia le scrivo, che dobbiamo vederci, lei mi fa che è complicato, alla fine la convinco, ma mi dice che non succede nulla, io la rassicuro che non cerco sesso.
Ci vediamo in un centro commerciale che ha appena aperto, a Roncadelle, Elnos, lontano da dove abitiamo, ma sempre in provincia di Brescia.
Io arrivo prima e mi compro i preservativi per sicurezza, quardo bene la.zona per eventuali scopate e vedo che nei dintorni ci sono degli hotel.
Le dico dai vieni nel parcheggio che ti faccio vedere la mia auto e modestamente ho un gran bel X5 coi vetri oscurati dietro.
In macchina le dico se posso almeno baciarla, le mi dice no, ma che preferisce farmi toccare una tetta. Colgo l'occasione per toccare quella quarta di seno, e scendiamo dalla macchina.
Andiamo in un ristorante a pranzare sushi, ridiamo e scherziamo, ma dopo un silenzio improvviso mi dice: "se dovessimo scopare, dove andremmo?" " a casa tua o se vuoi ci sono degli alberghi qui vicino" "no, hotel no perché sa di puttana" "allora la mia macchina, ho i vetri oscurati e c'è spazio"
Scendiamo nel parcheggio sotterraneo, saliamo in macchina, iniziamo a baciarci come dei veri amanti, le sfilo i jeans e le mutande, ma mi ferma e mi dice di mettere il preservativo, lo metto e mi dice: "per rispetto del mio compagno niente preliminari, scopiamo direttamente."
La prendo a pecora e di lato da dietro, poi la faccia salire a smorza candela su di me ma non voleva il contatto visivo. Io sapevo dalle chat erotiche assieme che le piaceva la volgarità "oh guardami puttana, sei la mia troia adesso" "si sono la troia tua scopami come merito" "godi schifosa troia" "oh mio dio, si mi piace cazzo".
Sto per sborrare le sborro nell'ano, perché nel frattempo ho cambiato buco.
Finito ci rivestiamo, e mi dice: "non è mai successo." Scende e se ne va nella sua auto, mi blocca su facebook, whatsapp e sul cellulare, non so come mai.
Comunque Fabio, ti ho scopato la sorellina brutto bastardo.

Visualizzazioni: 4 483 Aggiunto: 3 mesi fa Utente:
Categorie: Confessioni
Tag: auto