Svolto al parcheggio e subito vado cercare un posto vicino al cantiere, lo trovo al fianco del furgone degli operai, parcheggio aggiusto il trucco, sistemata agli occhiali e metto in atto il mio piano. Scendo dall' auto con movimenti lenti guardando i tizi che intanto si sono fermati a mangiarmi con gli occhi, apro la portiera posteriore fingendo di prendere la borsa, mi metto oscenamente a 90 sapendo che la mini mi scopriva quasi del tutto il culo, divaricando le gambe mostro che non ho intimo e che la mia fica e culo sono liscissimi e accoglienti, prendo il telefono dall' auto e mi volto chiudo la macchina e sculetto verso l'ascensore, nell' abbassarmi in auto era uscita una tetta dal gilet feci finta di nulla lasciandola ballonzolare mentre sculetto, i ragazzi sono estasiati e immobili non aspettandosi questo comportamento, sculettando mi fermo davanti a loro 


" Buongiorno ragazzi, oggi fa caldo vero?"


Capo" buongiorno signora si fa abbastanza caldo ma non ci lamentiamo"


" Beh vi auguro una buona giornata anche se sarà dura"


Antonio" durissima"


Marco" si aggiusti prima di salire signora" 


Mi guardo e dico ops" non me ne ero accorta", metto la tetta dentro, cammino un po' faccio cadere le chiavi e mi chino a 90 " che sbadata oggi"


Antonio" signora ci fa sentire caldo così" 


Capo " eh già così si prospetta proprio una giornata dura"


Io" meglio così lavorano meglio i vostri martelli pneumatici "


Dovevo salire in ufficio, speravo che avrebbero detto qualche parola sconcia in modo che salivo con la fica bagnata e la voglia di succhiare cazzi per tutta la giornata di lavoro ma loro sembravano impauriti e come al solito dovetti fare tutto io. Chiamai l' ascensore e come si aprì dissi " ragazzi l' auto è pulita invece di fare scritte potete dire quelle cose alla diretta interessata magari gli apprezzamenti scritti la fanno bagnare e vi dice si oppure vi dice che siete degli sfigati ahahah" mentre si chiudeva l' ascensore sentii solo " sta zoccola" ma non capii chi era stato.


Andai a lavoro feci quello che dovevo fare ogni tanto mi sgrillettavo la fica, aspettavo con ansia la pausa pranzo dove sarei scesa in auto fingendo di aver dimenticato la borsa. Finalmente si fece l' orario atteso liquidati la collega dicendo che avevo la borsa in auto e dovevo fare una chiamata importante e scesi. Uscii dall' ascensore sculettando facendo rumore con i tacchi, non sentivo nulla credevo fossero andati via e invece li vidi due stavano seduti sul bordo del retro del furgone e uno sul cofano della mia auto, mi videro mentre mangiavano e bevevano birra.


Antonio" uh ecco la signora troia"


Marco" ben tornata tettona  come mai qui giù?"


Capo" già come mai mezza giornata oggi?" 


" No in realtà ho dimenticato la borsa stamattina" sorridendo


Antonio" forse eri troppo impegnata a mostrarci la fica e il culo eh cagna?"


Io" ma cosa dite ahaha siete voi che guardate con occhi perversi"


Marco" puttanona ci hai messo tutto in faccia facendo vedere che sei senza mutandine e ora dai la colpa a noi?"


Io" vedo che avete ritrovato la lingua rispetto a stamattina ahahah"


Capo" sai dove te le ficchiamo la lingua?" 


Io " no no lo so, ma sono solo vostri film mentali ahaha" eccitata al massimo aprii la portiere mostrando il culo e presi la borsa " ecco fatto ciao " e feci per andare via


Marco " eccola che mostra che è senza mutande sta puttana"


Antonio" che fica sarà già bagnata"


Del tutto in preda alla mia super troiaggine dissi" ehi tu hai chiesto il permesso di stare sulla mia auto se si graffia me la paghi poi non devo dare conto a voi non e reato non portare le mutande e moderni il linguaggio non sono una puttana non lo faccio per soldi ma per piacere va bene sfigati?"


Marco scese dalla mia auto mi veni vicino con uno sguardo porco e cattivo " oh oh troia facciamo i spavaldi qui, chiedere il permesso per salire sulla macchina ma immagino non ci voglia questo per metterti delle dita nella tua fica fradicia" così facendo mi alzò la mini e iniziò a masturbarmi la fica, mugolando dissi " oh hmmm ma cosa fai?", si avvicinò il capo " suvvia non e' questo che volevi cagna" e mi sputò in faccia limonandomi violentemente, " hmmm hmmm ma hmm " cercai di parlare ma quella lingua e quelle dita mi facevano mugolare come una puttanella, si avvicinò anche Antonio " sei stupenda troia questo corpo è favoloso è un peccato tenerlo coperto" e mi tirò il gilet scoprendomi le tette e stringendo i capezzoli. Stavo vicino la mia auto con la mini alzata culo e fica scoperta a gambe aperte e con le tette nude e tre uomini famelici che mi divoravamo e io che aiutavo muovendo il bacino, se fosse passato qualcuno dell' ufficio mi avrebbe trovato così come la peggiore delle puttane e la cosa mi eccitava da morire. Inizio Antonio a leccarmi le tette, il capo mi lecco la fica e Marco mi scopava la bocca con le dita piene dei miei umori " ah che sapore sta troia che fica calda e buona" antonio " e queste tette da schiaffeggiare" e così fece. Li volevo volevo i loro cazzi, volevo iniziare a giocare io con loro, li spinsi mi spostai andando verso il retro del furgone mi sfilai la minigonna, rimasi in calza a rete tacchi e occhiali, mi misi a gambe aperte e toccandomi la fica dissi" ragazzi dai spogliatevi rimanente solo con i caschetti e i gilet catarifrangente e datemi i vostri cazzi, capo " sentito ragazzi questa troia ci vuole con i caschetti e il cazzo di fuori accontentiamo la"


Antonio" ora ti trapaniamo tutti i buchi puttana"


Marco" vacca ti piace vederci così guarda come ti masturbi e che espressioni da troia fai"


Si spogliarono e che meraviglia bei fisici muscolosi e dei cazzi belli grossi, Antonio aveva un cazzo doppio che non vedevo l'ora di prenderlo nel culo, " wow ragazzi siete boni e avete dei cazzi stupendi venite qua", mi inginocchiai in mezzo a loro e iniziai a succhiarli e segarli alternando " oh si che buoni questi cazzoni degli operai,sii datemi,sbattetemeli in faccia, si anche le palle, bravi così sputate addosso alla vostra troia" mi divertivo a ciucciarli e sentirli insultarmi" a che ciucciacazzi " "si così che bocca da troia" "succhia cagna". Leccavo, ingoiavo succhiavo le palle, gli stimolavo i buchi del culo con le dita, ad un tratto presi Antonio con quel cazzo doppio " vieni qua tu fatti leccare il culo" iniziai a leccargli il buco del culo e segarlo godeva come un ragazzino, ma gli altri indispettiti mi presero per i capelli si misero tutti a novanta e dissero di leccare tutti i culi, ero al settimo cielo " mmm che culi buoni questi tre porcellini" 


Antonio " ora ti troviamo a dovere" 


Io" si non vedo l'ora"


Mi fecero stendere nel retro del furgone e iniziarono a scoparmi in tutti i buchi, " troia che fica slabbrata che hai" Antonio me lo mise ne culo " ah questo culo ne ha visti di cazzi" , a turno avevo la bocca tappata da qualche cazzone e mi stantuffavano alternandosi ridendo e insultandomi era bellissimo, facemmo una doppia cercarono di mettermene due in fica io godevo urlavo li incitavo " si spaccatemi tutta,cosi sfondatemi" , si stava facendo tardi dovevo rientrare dissi " allora chi ha scritto che voleva sborrami nel culo?" Io rispose Marco " e allora sborrami e riempimi questo culo, dai fammi vedere che sai fare e voi due in bocca voglio bere ho sete" si misero d'impegno tutti e tre e mi riempirono di sborra il culo Marco e Antonio e il capo la bocca, faticai a bere tutto. Mi alzai tra schiaffi sulle tette e sul culo e li baciai mi rivestii presi il cellulare mio marito risposi " si amore sono a lavoro torno per le 20" chiamai l' ascensore e mentre arrivava li guardai sollevai la mini aprii le gambe e pisciai toccandomi ancora la fica" partii un applauso di gruppo " sei la più troia"


Felice e sorridente tornai in ufficio dove terminai la giornata di lavoro, alle 19 staccai scesi alla macchina il parcheggio era silenzioso ero stata l' ultima a scendere, il tempo di aprire l' auto che venni afferrata delle mani mi strapparono il vestito venni avvolta e legata con il nastro di delimitazione dei cantieri lo misero in bocca tra le tette braccia e gambe mi sollevarono sul cofano mettendomi con il culo in mostra 


Antonio" troiaoensavi che avevamo finito con te?"


Capo " questo chiamalo un omaggio al tuo adorato maritino che ti aspetta a casa" 


Mi incularono a turno brutalmente io mugolavo non potevo parlare venni due volte mentre mi rompevano il culo poi mi misero a terra e mi sborrarono addosso fino all' ultima goccia si fermarono qualche secondo e mi pisciarono anche facendomi avere un altro orgasmo. Mi tolsero il nastro dalla bocca e mi salutarono io incredula li guardai e dissi solo "grazie ".


Mi alzai toksi le calze ormai bucate misi la mini e il tajeur chiuso il gilet era ormai senza bottoni e mi misi in auto, rincasai salutaimio marito di sfuggita e andai in doccia, mentre mi lavavo mi iniziai a inculare con la spazzola da doccia pensando a quei cazzi che poco fa avevo nel culo venni e mentre mi asciugavo allo specchio mi guardai e dissi " Valeria sei una troia".