Dopo le intriganti, piene di inconfessabili piaceri, ma anche timori, angosce e paure, vicende vissute gestendo la nostra tavola calda Red Moon , poi la fuga al White Mooon , inseguiti però da pericoli e minacce che ci portarono a fuggire nuovamente , come narrato nei precedenti racconti,  ed il piacevole ritorno, trascorremmo diversi mesi tranquilli, forse anche noiosi
Ma un fattore iniziò a preoccuparci, io e la mia ancora giovane e bella zia Axxxxxa , che molti scambiavano per una sorella maggiore, lo spopolamento delle frazioni che  davano clientela e lavoro al nostro locale, in un'area  appena interna alla statale, tra la pineta, il canale ,  a qualche chilometro dalle spiagge della costa del Sud della Toscana   
Se la frazione a pochi chilometri aveva ormai solo una trentina di abitanti per lo più oltre i 70...80 anni, quella collinare ormai ne contava solo cinque o sei, l'erosione della spiaggia e smottamenti stavano rischiando di comprommettere anche l'afflusso estivo di turisti, ci restava un passaggio di cacciatori, cercatori di funghi e camionisti, ma questo sempre più scarso 
Ricordando i trascorsi molto burrascosi al Red Moon , le altre cose vissute avevamo fermamente deciso di condurre una vita tranquilla, solo lavoro, un po' di sesso tra noi, assolutamente niente più incontri particolari, nè prostituzione, nemmeno se fossimo stretti da problemi economici 
- A meno che non passi proprio qualcuno che ci piaccia tanto da lasciarci fare il culo - ripeteva lei, mentre aprivavamo o chiudevamo la serranda del locale , io la baciavo, le accarezzavo le spalle nude , e confermavo - Sicuro Axxxxxa anche una tipa con belle tette ed un culo...-  - Certo caro , piacciono anche a me , lo sai -
Erano più che altro frasi scherzose, anche se fin dai primi giorni delle nostre trasgerssioni, sulle alture della casa dei suoi, al confine tra Toscana e Liguria, durante bollenti Estati, ci eravamo confessati di nutrire entrambi  tentazioni bisessuali, e le avevamo praticate
Poi eravamo finiti nelle mani di un tipo...un certo avvocato Pxxxxxi che ci aveva offerto  aiuti, ma non disinteressati, certi giri...ma queste erano storie vecchie che non volevamo più vivere, cercando di dimenticarle , ora solo lavoro onesto e le cose erano andate bene ma ora da qualche mese la situazione stava  appunto peggiorando
Alla notte prima di prendere sonno, a letto, sul retro del locale, ne parlavamo ...vendere ? e chi avrebbe comprato ...no in fin dei conti un po' di passaggio c'era ancora, ma i margini economici si stavano assottigliando, in genere dopo qualche bacio, ci addormentavamo ascoltando il frusciare del vento tra gli alberi, lo scorrere del vicino ruscello
Come altre notti, a volte,  io ricordavo ...-Beh...certo andare in un posto meno isolato ...non sarebbe male, non si fa che sentire di sbarchi, di neri...immigrati - -No, costerebbe troppo, poi mi piace questo  ...dai cosa vuoi che ci capiti ...le orde selvagge  ? o se arrivano gli diamo da mangiare e da bere ...poi ci arrendiamo no . dai...basta che non ci ammazzino - Rispondeva Axxxxxa ridendo nel buio        
- Se sono...negri ..? - replicavo continuando nel giochetto erotico tra noi, in altre occasioni, con altri,  naturalmente avrei usato il termine neri o di colore  - Mmhh caro, cazzi di negri li abbiamo già presi no, o se ci prendono ...ci prendono, saremo...prigioniere , il culo ce l'hanno già fatto e siamo ancora vivi, anzi vive come ci dicevano ,  dai tranquillo,  su ora dormiamo che domani ci alziamo presto
Erano giochetti che a volte terminavano con una scopata altre con solo  un paio di baci ed il sonno 
I giorni proseguirono con clienti sempre più scarsi, turisti non ne arrivavo più, solo qualche rarissimo camionista e più che altro alcuni cacciatori e  cercatori di funghi del paese, un paio sulla settantina, uno in particolare grosso come un gorilla, spesso ubriaco, non mancava di farci proposte particolari 
Proponeva di..proteggerci...lui che aveva dei  fucili, era forte,...diventare il nostro pasdrone, ed altre  idiozie che blaterava dopo una mezza bottiglia di vino, noi stavamo allo scherzo fino ad un certo punto, accettavamo qualche lisciatina , carezza, fino a che riuscivamo a spingerlo fuori, in genere passava verso l'ora di chiusura, a volte con amici,  lasciava parecchi soldi, mangiava, beveva, consumava, pagava bene, poi se ne andava, in fondo  senza grossi problemi, qualche tastatina al culo, frasi sceme , non altro
Forse aveva avuto qualche sentore di certe nostre passate...storie , non ci interessava, tanto rifiutavamo decisamente ,  per il resto i giorni trascorrevano normali, tranquilli , solo voci di sbarchi , di gruppetti visti in giro, ci allarmavano ma poi rimanevano voci, in fondo  mai verificate.
Però una sera passò quel cacciatore, stavamo quasi per chiudere, ma il tempo per un piatto di formaggio e salame e qualche bicchiere di vino c'era e dovevamo servirglielo, era una serata calda, noi eravamo poco vestiti, sudati per i lavori di sistemazione e pulizia  del locale prima di chiudere
Axxxxxa aveva pantaloncini corti che mostravano cosce e gambe ancora ben tornite , una delle sue magliette rette da una sola spallina, capelli castani, la pelle di spalle e braccia nude resa più eccitante perchè sudata, lievemente abbronzata .
Era l'unico cliente, alto, ma anche molto grosso, possente, con l'azzeccato soprannome Ursus  con cui era noto in paese ...o Gorilla... ricordando quelli del film "Un pianeta delle scimmie" ..il primo, indimenticabile,   una folta chioma un tempo pare fosse bionda ma  ora bianca, completata da un abbondante barbone incolto , ricordava un po' anche  quel tipo di uomini delle montagne del selvaggio  West , anche per il giaccone , gli scarponi  ed il fucile
Ordinò bruscamente salame e vino, doveva essere di cattivo umore, forse per la caccia andata male, considerato il carniere vuoto, Axxxxxa dette uno sguardo all'orologio a parete, mi guardò poi disse - Subito Signore, staremmo per chiudere ma non ci sono problemi - - Vorrei ben vedere , su servitemi...sei una serva no !   vi rapirei e ti prenderei come schiava...un tempo... - Esclamò dopo aver vuotato un bicchierone di rosso e ruttato  
Era una delle sue solite idiozie a cui io stavo per rispondere seccato ma zia mi fermò con lo sguardo ed una mano rispondendo - Altri tempi...Signore forse sono una serva ma non la sua ...comunque i panini stanno per arrivare -
Lui rise dopo un altro bicchiere e borbottò ..- Eh..eh.. ho sempre il fucile belli  - - Si signore davanti a quello ci arrenderemmo...ma erano altri tempi, ora pensi a mangiare , è tardi, tra non molto dobbiamo proprio chiudere - replicò Axxxxxa
Poi in cucina, mi sussurrò -Dai non facciamolo incazzare, prima finisce di ingozzarsi e prima se ne va - era l'ultimo, eravamo soli con lui, visibilmente agitato, ubriaco , di solito se ne andava, barcollando borbottando  cazzate  ma se ne andava
Ma quella volta finito di mangiare ci afferrò per le braccia mentre sgomberavamo il tavolo, -Dai mi voglio divertire ...so che se volete...una volta...- disse con la voce un po' impastata - Cosa sappia non ci riguarda qui si mangia e beve solamente - Risposi - Non forniamo certa compagnia - Aggiunse la mia giovane zia e cercammo di liberarci, era ubriaco ma la stretta era forte 
L'uomo scosse la testa , poi mi lasciò ma con la mano aprì il giaccone mostrando l'impugnatura di un grosso coltello - Buoni...state buoni - borbottò , lasciò anche Axxxxxa ma per prendere il fucile, lei alzò le braccia nude in alto  e disse subito - No...no Signore non ci faccia del male, ci arrendiamo ...lasci stare quei cosi -
Il tipo si alzò tenendo, il fucile, non lo puntava ma lo impugnava ugualmente , con uno scattò tirò giù la serranda - Ci prende prigionieri ? - Chiese...disse Axxxxxa accennando un timido sorriso ed alzando le braccia nude in alto ,  lui rise e rispose -Prigioniere direi  visto quello che farete e che vi voglio fare, ai lati del locale avevamo disposto dei divanetti a due e tre posti per permettere consumazioni più comode, si diresse verso uno di quelli ordinandoci  -Spogliatevi ! -
Esitammo e lui ripeté -Nudi...anzi..ih...ihh nude - ci guardammo poi Axxxxxa cercò di sorridere e mi disse -Su dai ubbidiamo...altrimenti - e cominciò a spogliarsi togliendosi la maglietta e scoprendo le sue tette, l'imitai e restammo nudi o ...nude come continuava a dire  sogghignando quel maiale
Sempre sorridendo zia propose al tipo - Signore ci arrendiamo, faremo quello che vuole...se si abbassa i calzoni iniziamo con uno dei nostri pompini in coppia...poi se vorrà ci potrà sbattere su di un tavolo e romperci il culo ...so che è un po' che lo desidera...a noi il cazzo piace .. - 
..."Ursus" rise annuendo, e bevendo ancora da una bottiglia che aveva preso dal bancone, si asciugò la bocca con la manica della camicia e rispose  , - Brava così mi piaci ...sottomessa due brave puttane e schiave - ed iniziò a slacciarsi il cinturone , e sbottonarsi i pantaloni, se li calò avvicinandosi al divanetto più vicino, sotto agli slip il cazzo era già eretto , più grosso del mio e di parecchio
Non era la prima volta che per difenderci usavamo quell'astuzia, appena ebbe le gambe ostacolate dai pantaloni abbassati e le mani impegnate con le mutande, scattammo e gli demmo uno spintone, era forte come...un gorilla , ma cadde all'indietro, subito afferrammo il fucile che aveva appoggiato ad un tavolo e scappammo oltre la porta che separava il bar dalla cucina , dal nostro appartamento, chiudemmo la porta con i catenacci 
Lo sentimmo bestemmiare, imprecare, maledirci e minacciarci - Se vi prendo troie - si scagliò contro la porta con il risultato di farsi solo male ad una spalla, ci urlò altre maledizioni ed insulti - Puttane vi sfondo il culo-  udimmo rumori di vetri rotti , probabilmente si sfogò facendo dei danni  rompendo qualche bottiglia e dei bicchieri 
- Meglio qualche vetro rotto che il nostro culo no ? e controlla che sia chiusa bene la porta sul retro...com'è incazzato, se ci prende... - esclamò Axxxxxa , aveva ragione sia per la prima che per la seconda cosa e verificai subito e velocemente
Axxxxxa gli urlò - Se ne vada...per questa notte ...solo delle seghe- ridemmo , poi sentimmo un tonfo ed il silenzio, zia guardò ancora da una piccola grata sulla porta e disse - S'è addormentato, è crollato su di un divano, con quello che ha bevuto e mangiato ... quel maiale ! - 
-Cosa facciamo ? - chiesi, -   Niente , scarichiamo il fucile ed andiamo a letto -  -E lui ? - domandai zia scrollò le spalle e rispose - Domattina se è ancora lì lo svegliamo con il caffè , smaltita la sbornia se ne andrà come altre volte , poi comincerà ad esserci in giro gente...speriamo -
-Non sarà pericoloso, potremmo denunciarlo -  -No potrebbe incattivirsi di più , ha amici, vedrai che se ne andrà, poi se dovesse ripetersi...beh vedremo, comunque i cellulari sono rimasti nel cassetto dietro al bancone, sarebbe  pericoloso riaprire la porta, se ci prende ...-  Come sempre feci come voleva, eravamo ancora nudi, ci baciammo ed andammo a letto
Faticai a prendere sonno temendo che quel tipo si svegliasse ed in qualche modo riuscisse ad entrare, Axxxxxa invece mi accarezzo il cazzo poi si addormentò tranquillamente , le diedi un bacio sulle tette e cercai di prendere sonno anch'io, finalmente ci riuscii e la notte trascorse bene
Al mattino presto guardammo dallo spioncino, ..."Ursus" dormiva ancora, uscimmo coperti solo da ampi asciugamani avvolti attorno ai corpi, rapidamente sistemammo oltre la porta a vetri, dietro la serranda, il fucile, con le cartucce separate e il coltello che sfilammo dai pantaloni ancora calati  di quel bestione
-Lascia parlare me ! - mi ingiunse Axxxxxa , poi preparammo delle tazze di caffè e svegliammo quel tipo, si stirò, tossì, visibilmente confuso e chiese - Cosa ...ho fatto.?..ho dormito...ieri notte cosa ? -
Zia sorrise mi dette uno sguardo d'intesa poi disse  e con tono dolce e sottomesso - .Eh, cosa ? cosa ci ha fatto  Signore ?  ci ha stuprato,  abbiamo preso in bocca il suo grosso  cazzo poi ci ha sbattuto sul tavolo e fatto il culo, abbiamo implorato pietà ma s'è voluto divertire...cazzo...abbiamo urlato ci devono aver sentito un bel po' in là oltre il bosco ....cazzo !
Comunque...ci ha fatto godere Signore , ce l'ha duro e grosso,  e ..si insomma, il cazzo ci piace...ora il culo ci brucia da matti, ma ora la prego vada a casa e ci lasci sistemare il locale, siamo state le sue puttane come desiderava ma ora ci lasci stare -
L'uomo finì il caffè, si grattò la testa, si tirò su i pantaloni - le mie cose...il fucile ? chiese farfugliando 
-Appena fuori dalla porta Signore, non le servivano ci siamo arresi, anzi arrese docilmente , vede siamo ancora praticamente nude come gradisce dire lei, la prego tenga il segreto , forse avremmo bisogno della sua protezione, non diremo niente a nessuno - Rispose mia zia
Lui si scosse, doveva avere un mal di testa enorme, ruttò, ci accarezzò le spalle nude, poi barcollando uscì dalla porta, prese il fucile ed il coltello e se ne andò , appena fuori dal nostro locale tossì ancora, sputò poi finalmente si allontanò.
- Beh, dai, questa volta  il culo l'abbiamo salvato - commentò con tono allegro Axxxxxa 
-Dici che non andrà in giro a vantarsi ? - chiesi  - No ! se viene a saperlo la moglie lo butta fuori di casa, penserà di averci posseduto , scopato bene, e sarà contento...poi vedremo, dai ora prepariamo il bar.
Dopo quel fatto le giornate, le sere e le notti  trascorsero tranquillamente, un po' di clientela, qualche consegna a domicilio di dolci, bibite non tanto ma di clientele ne veniva,  un po' di passaggio ancora, in fondo  c'era
Avemmo solo uno screzio con una signora, una Contessa , una vera matrona, alta, un po' avanti con gli anni ma ancora una bella donna, una Domenica, giorno di chiusura, ci eravamo concessi una giornata  al mare , scegliendo una spiaggetta isolata tra scogli ed una intricata vegetazione mediterranea con cespugli ed arbusti
Dopo qualche sorso di birra Axxxxxa mi propose - Integrale ? - Cosa ? chiesi . Dai caro hai capito, lo prendiamo nudi o nude come ci hanno detto alcuni tipi...dai è caldo ! - Replicò lei ...- Ma si - risposi e ci togliemmo i costumi, prendendo il Sole, tenendoci per mano, sulla sabbia , tra gli arbusti della spiaggia ancora selvaggia , come piaceva a noi.
Dopo qualche minuto avvertimmo una certa eccitazione e cominciammo a baciarci, le leccai e baciai le tette e lei me lo prese in mano ed iniziò a masturbarmi, ci stavamo lasciando andare, valutando non ci fosse nessuno 
Poco dopo però, osservando le dune di sabbia alle nostre spalle, ricche di vegetazione, ad una ventina   di metri, notai una figura che ci osservava con un qualche strumento nero, l'indicai a mia zia , si volse   mi sorrise e disse  - Si caro, l'ho vista ...è quella Contessa che ha una villa lontano, sulle colline, dicono abbia gustri particolari...forse, pare, dicono sia un po' sadica - 
-Allora ? - chiesi - .Niente ..dai in fondo ci ha solo visto nudi...poi forse guardava il mare, ...non noi, non penso che siamo poi quell'attrattiva...con i soldi che ha ..-
-Se ci ha fotografato ? - Chiesi ancora
Lei pensò un attimo,  e rispose - Mmhh ...hai ragione , andiamo a chiederle qualche spiegazione...la raggiungemmo e lo facemmo , si verificò una discussione animata , la Contessa sosteneva che erano terre di sua proprietà, noi che la spiaggia era libera
Poi raggiungemmo le auto nel parcheggio sulla strada, eravamo solo noi, partimmo  lei guidava un grosso Suv, ci tagliò la strada , sfregandoci leggermente l'auto e proseguiì ridendo e facendoci gestacci osceni dal finestrino
Pensammo ovviamente di denunciare la cosa, ma la mattina dopo squillò il telefono del bar , era lei , disse solamente ..-Ragazzi ...possiamo parlarne ? -  ci guardammo, Axxxxxa annuì ed io accettai, . vengo verso l'ora di chiusura - rispose la contessa e chiuse la comunicazione
Questa volta arrivò a bordo di una lussuosa auto nera con autista, ed   altri due uomini, alti di corporatura atletica , pensavamo venisse con un avvocato , invece chiaramente si presentò con le guardie del corpo., nonostante la giornata calda, indossavano  giacca e cravatta, uno calvo con baffi e pizzetto neri, altri due più giovani, uno moro, riccio, l'altro biondo, capelli corti 
L'autista ed il biondo  rimasero accanto all'auto parcheggiata, parlando, fumando, il terzo, quello calvo  seguì la contessa dentro il nostro bar, rimanendo vicino all'ingresso, non esito nel farci comprendere che era armato,  lei si accomodò ad un tavolino, e ci ordinò un aperitivo, la servimmo
Quando le fummo vicino, mi prese una mano con la destra e con la sinistra, con le dita ingioiellate, accarezzò la spalla destra nuda di  Axxxxxa, che aveva scelto una delle sue magliette con una sola spallina, ci guardò da dietro  grossi occhiali da sole sorrise  e chiese - sposati, fidanzati ? -  -No  lei è mia zia- risposi - - Mmhhh...sembrate fratello e sorella...forse maggiore !  - Osservò   la nobile
Ovviamente elegante, con un completo blù chiaro, sbracciata, bionda con la carnagione delicatamente abbronzata, tacchi alti, belle gambe, un'età sui 50...55 anni, fisico però un po' appesantito, come c'era apparso al mare da vera matrona
-No Contessa è mio nipote ! - confermò Axxxxxa distogliendomi dai miei sguardi ed indicandomi con lo sguardo di servirle anche i piccoli vassoi con gli stuzzichini..
Lei ci lasciò le mani, io provvidi a portarle gli stuzzichini, focaccine, patatine, cubetti di salume e formaggio, sorrise ne mangiò alcuni gradendoli , poi dalla borsa estrasse un assegno già compilato  - Potremmo chiudere così la....la nostra questione - ci propose, osservammo la cifra era molto invitante, ed anche noi così avremmo evitato noie , zia mi guardò e chiese - Signoa Contessa possiamo parlarne un attimo. - -..l'auto è sua - aggiunse indicando me 
La nobildonna annuì, riprendendo a sorseggiare l'aperittivo, ci allontanammo di qualche metro tornando dietro al bancone - La cifra è più che buona - dissi subito - Si poi eviteremo problemi e perdite di tempo e chissà che avvocati potrebbe scatenarci contro , potremmo ...avere torto... si è meglio che accettiamo - Commentò zia
Tornammo accanto a lei e Axxxxxa accettò , prendendo l'assegno, lei bevve un altro sorso e ci propose ancora - Un altro come questi se passate una notte...forse due,  in villa da me, a mia disposizione..come serve...schiave...mi piacciono giochi particolari -
Negai subito e zia precisò bruscamente -No Signora Contessa queste cose non le facciamo, non siamo puttane !- lei sospirò e rispose - Ma pensavo...credevo...va bene...- poi sorrise e disse ancora - Va bene, va bene non prendetevela così , però potreste accettare, una cifra chiaramente inferiore, per vedervi nudi...anzi...nude...solo guardarvi ...un po', qui , ora, adesso  ! - il tono della voce era salito, più alto,  deciso, nella parte finale della proposta, quasi perentorio , al limite dell'ordine
Cominciò a sfilare dalla borsa banconote e metterle sul tavolino, ci guardammo, io degludii, Axxxxxa sospirò, in effetti ne avevamo bisogno, ma ...ma non si trattava solo di quello, solo guaardarci...che male c'era pensai , e probabilmente lo fece anche la mia bella zia che rispose - Solo...solo guardarci.. vederci nudi , .non toccare...niente..niente frustate......dicono che lei Signora Contessa ...-
-No...no cara solo guardarti nuda, rivedervi...nudi , come ieri, in spiaggia  - Confermò lei, io però precisai subito - Signora ...i suoi uomini però, staranno fuori - - Oh..loro... tranquilli cari, loro andranno a fare un giro, anzi se foste così gentili da dargli qualche panino e birre fresche ...si passeranno meglio il tempo.- Rispose lei  - Loro fuori e voi vi spogliate..nude mi piace dire e sentire da voi, guardarvi...però decidetevi perchè mi va di essere ubbidita subito...senza storie  - Aggiunse 
Ci guardammo, ci allontanammo  sussurandoci  - Ma si ...dai ...ne abbiamo bisogno...poi...poi mi intriga spogliarmi davanti a lei - concluse Axxxxxa, io annuii, andammo al bancone, lei prese tre panini dalla vetrina, io le birre dal frigo  e le porgemmo all'uomo rimasto vicino all'ingresso, la Contessa ordinò subito - Voi andate a fare un giro, vi chiamo io ...tra un po'...
L'uomo espresse solo un -Si Contessa -  prese le vivande , uscì dal locale, precedendoci, con un gesto rapido, tirò giù la serranda, lasciandoci soli  nella semi oscurità con la Contessa, lei si accese una sigaretta,  non osammo ricordarle il divieto di fumare, sorridendo , tra il fumo emesso ci fece un gesto eloquente con una mano, invitandoci ad eseguire dicendo un laconico - Su- 
Ci guardammo, Axxxxxa sorrise ed iniziò a spogliarsi, l'imitai subito, rimanemmo nudi, tenendoci per mano, la Contessa, con un tono più dolce ci invitò  - Cari qualche ...effusione su, non state li...impalati come due manichini ...da negozio dai - capimmo subito ed iniziammo a baciarci sia in bocca che sul corpo, toccarci , accarezzarci, ebbi l'erezione. la mia bella zia nuda , la Contessa che ci guardava          
Lei con lo stesso tono  perentorio di prima ordinò -  Ora  le fai  il culo ! -  io esitai ma Axxxxxa  sorrise e mi invitò - Si dai, fai quello che dice la Contessa ,  ne ho voglia- si stese con la pancia su di un tavolo, non me lo feci ripetere , la penetrai, baciandole, leccadole la schiena e palpandole le tette, inculandola 
Lo prese gemendo, non l'avevo  certo grosso ma comunque godette, appena venni la Contessa mi ordinò di sdraiarmi anch'io a fianco di mia zia, con la panicia sul tavolo ,  estrasse dalla borsa un oggetto, un frustino e si avvicinò, Axxxxxa cercò di fermarla . No Signora Contessa ...solo guardarci ...ci aveva promesso non ci torturi -  - No, no cara, buona su, solo un paio di colpetti...piano, solo due colpetti, non fate storie  - Rispose lei, non ne facemmo
Ci arrendemmo tenendoci  per mano, nude uno accanto all''altra - Solo due...solo due Signora Contessa - Implorò Axxxxxa , in realtà stavamo godendo , ci inflisse due frustate per uno, su schiena e culo, poi girò quell'affare ed avvicinò al buco del culo di mia zia il manico rotondo - Oh  Dio no ...-  implorò ancora lei - 
La Contessa non l'ascoltò  la penetrò con quel coso, poi subito dopo, l'estrasse dal culo di mia zia  e prese me - Dai so che vi piace e piace anche a te -  Ci fece il culo con quel suo coso, avanti ed indietro, girandocelo dentro, gememmo di dolore ma anche di inconfessabile piacere , sembrava non finire mai, dopo di me di me inculò ancora Axxxxxa, poi nuovamente me. 
. E'  più grosso del mio , le sussurrai , ansimando, gemendo  confermò  - Eh si ! - confermò  Axxxxxa ma aggiunse subito - Dai mi pice anche il tuo - mi inculate bene, anch'io lo presi bene 
Dopo qualche minuto la Contessa esclamò con tono allegro,  come davanti ad  un vestito di suo gradimento ,  o vinto una mano alle carte  - Bene sono soddisfatta ! -  Ritirò il suo frustino riponendolo   - si diresse alla serranda, dandoci un paio di manate   , immediatamente uno dei suoi uomini l'alzò, prima di uscire lei si volse e ci disse - Siete bravi...si vede che vi piace essere schiave...puttane, .peccato non avervi in mio potere in un certo mio stanzino...su, in villa...dove ho diversi ...giochini ...per ora va bene così  ...ma chissà ...vedremo -
Lasciando in sospeso la frase uscì, fuori, era calato il buio serale , noi rimanemmo nudi, abbracciati per qualche minuto, ci baciammo - temevo ci stuprassero i suoi uomini -   le dissi
-No , non è il tipo ...un po' lesbica, un po' sadica ma non è il tipo da farci violentare, ci desidera come schiave...consenzienti, docili - Commentò Axxxxxa poi aggiunse - Dai in fondo c'è piaciuto...però dobbiamo stare attenti a non finire nelle sue grinfie, nella sua villa, un conto è qui, dove possiamo fermarla , un altro , prigioniere in suo potere , ...nude...legate - 
Assentii , ci baciammo ancora poi le disse - Dai chiudiamo per bene , una doccia poi  andiamo a letto , sotto l'acqua le lavai la schiena, il culo, le tette, poi mi lavò lei, la schiena, il culo, il pene, ci ungemmo a vicenda il buco del culo che  bruciava un po', la Contessa, in effetti, era stata un po' violenta nel penetrarci, prenderci
Ci infilammo  a letto, fissando il soffitto lei sospirò e mi susssurrò - certo che...che siamo proprio due puttane, io e te, aveva ragione quel sacerdote di colore ...ci piace troppo...fare le schiave ....essere prese..-
-Non credo fosse un vero prete - ricordai , mi girai e cominciai a baciarle le tette e leccarla, scendendo in basso fino alla figa, introducendovi la lingua, mi tenne la testa , poi gemendo, mi esortò  . Dai girati su di me  e continua a leccarmela, mentre io te lo succhio ...ti faccio un pompino -
Procedemmo per un  po' , venemmo,  rimanemmo per un po' abbracciati, baciandoci sulla bocca, ad un tratto esclamò  disse  - Speriamo caro di non cadere in brutte mani, hai chiuso tutto bene , sprangato ?  - Non le chiesi che pensiero, che timore le fosse balenato  improvvisamente in mente,   come aveva detto, raccomandato, mi alzai a controllare, quando tornai a letto già dormiva , dopo un po'  anch'io presi sonno .
Seguirono giornate normali, solite, tranquilizzanti per le nostre faccende,  un po' di buona clientela di passaggio, diurna ed anche la sera, fino all'ora di chiusura, anche se cominciammo a cogliere voci di avvistamenti di uomini di colore, Axxxxxa se eravamo soli sottolineava...- ...Negri...-
Alcuni accennavano a sbarchi da piccole imbarcazioni, sulle spiagge, uomini, donne, bambini famiglie  che si avviavano verso l'interno, ma anche altri, maschi  neri , non molti, ma  che seguivano un altro percorso, qualcuno riferiva allarmato. di aver notato che erano armati 
Poi fummo scossi dalla notizia di una fuga da un centro d'accoglienza, dopo aggressioni, violenze, ma  era accaduto  lontano qualche centinaio di chilometri quindi non ci preoccupammo eccessivamente e forse la cosa era stata esagerata, ingigantita
Dopo un giro per commissioni, tornai con una notizia : la moglie di quell'Ursus, il ...porco che ci voleva inculare, se ne era andata, pare con un'amica, una pittrice...disegnatrice arrivata in zona da un paio d'anni, le due erano diventate molto amiche, secondo voci , amiche...particolari...infatti se ne erano andate assieme, pare dopo che lui, ubriaco, raccontava di averle trovate  nude a letto , almeno così  si diceva  in paese, 
Axxxxxa, decisamente  divertita commentò - Le capisco la moglie di Ursus....il volto indicava un po' l'età, ma il corpo ancora  attraente, belle tette , un bel culo....la sua amica  pittrice...ti confesso che , mi sarebbe piaciuto mi proponesse di posare nuda per un  disegno...poi chissà se mi voleva...anche con tutte e due -
Sai, tu eri in giro per pagamenti, un mattino  passarono per un caffè e mi dissero che era in programma una festicciola da un'amica e  chiesero se ci andava, tutte e due precisarono , di essere presi a servire i rinfreschi,, a tavola, -
La moglie di quel....Ursus  precisò   sorridendo  -  Nudi, .., ci piacerebbe  che ci serviste  nude poi vedremo - Te ne avrei parlato naturalmente , stavo comunque quasi accettando  ma prima chiesi dove si sarebbe svolta la festa, 
La pittrice rispose che si sarebbe svolta  alla villa della Contessa , allora rifiutai subito, probabilmente  saremmo finiti nelle mani di quella sadica...nel suo stanzino particolare, chissà cosa ci avrebbero fatto , quindi  ...anche se avevano precisato che pagavano molto bene...rifiutai
A quanto ho capito si trattava di un "regalino" alla Contessa , precisò la moglie di quel tipo che ci voleva inculare, non so se ho fatto bene ...a rifiutare, la cifra era alta, consistente, la soluzione di un paio di nostri problemi...caro  non so se ho fatto bene ...- Concluse zia
.- Certo cara, hai fatto benissimo - confermai e domandai - E loro, come hanno reagito ? -
. Niente, hanno sorriso,  accarezzato e baciato le mie braccia , la pittrice ha detto sottovoce  -  ...Peccato cara , poi se ne sono andate -
-.Comunque la signora ha fatto bene a mollare quel grosso maiale - Precisai
-Indubbiamente ...però speriamo che lui non cerchì di sfogare il suo cazzo  sui nostri culi ! -
  Commentò la mia bella zia, sospirando mentre sistemava la vetrina delle paste
-Si cara e...se cercasse...di prenderci... dopo la figura che gli abbiamo fatto fare quella notte ? -
- Beh...se è solo cercheremo di fregarlo come quella notte, un'astuzia, siame sempre in due, lui è
 grosso , forte come ...un gorilla, ma solo , quasi sempre ubriaco  - Rispose lei
-Se viene con amici ? - Chiesi ancora sistemando qualche bottiglia nel frigo con vetrina  
Lei si fermò un attimo, si passò una mano su una delle sue incantevoli braccia nude e mi rispose con 
la voce appena velata da un po' di amarezza 
- Se...viene con altri......ci arrenderemo...ci faranno quello che vogliono, specie se ci sorprenderanno
 nel bosco o in spiaggia, basta che non ci picchino...ci arrenderemo no ? ...meglio il culo rotto 
 che.. - Replicò poi aggiunse 
.- Dai ora finiamo che tra un po' qualche cliente dovrebbe arrivare -  
- Speriamo non i negri...i predoni - Dissi scherzando - Si si dai, ora pensiamo a lavorare
Pochi minuti dopo ricordai -Oh  ad una ventina di chilometri, c'è una villetta con una tipa ed un suo
 amichetto, dove pare si possa fare di tutto, potrebbe sempre andare là a sfogarsi, qualcuno può
 dirglielo
-Vero, sono arrivati qui  da un paio d'anni e come te lo sanno tutti, anche quel...tipo, sarei sorpresa 
se non ci fosse già andato -  Rispose lei 
Riprendemmo a sistemare il bar poi lei si fermò un secondo, mi fissò e disse - Oh a noi quei due 
là.....non interessano vero ? - la guardai era chinata verso di me per riempire uno scomparto del 
frigo, dalla scollatura le ammirai le tette , la baciai sia sue quelle che sulla bocca assicurandola 
-Certo...sicuro.  -
Lei sorrise, mi restituì il bacio e chiuse l'argomento - Dai è tardi, finiamo di sistemare , 
Qualche sera dopo avemmo un certo afflusso, una squadra di operai che aveva finito il cantiere in 
zona , piuttosto rumorosi , una coppia di  passaggio , risevata, in un tavolino d'angolo, quattro tipi 
del luogo, cacciatori, un pastore, tutti e quattro più o meno sulla settantina
La coppia fu la prima ad andarsene, poi la squadra ad un cenno del loro capo, si alzarono, ci fecero i 
complimenti per la mangiata e la birra, il caposquadra espresse la speranza di tornare il prossimo 
anno,  rimasero i quattro del luogo.
Il pastore , una pancia prominente, praticamente calvo, barba non rasata da giorni, non aveva perso 
occasione per toccarci, qualche colpetto sul culo, sfiorare le braccia nude di Axxxxxa , appena 
l'ultimo  degli operai ebbe lasciato il locale ci disse - Sapete la novità , la ragazza ed il suo 
amichetto che facevano certi... lavoretti , quelli arrivati un paio d'anni fa , ecco se ne sono andati 
anche loro  .
Stavamo sgombrando il tavolo che era stato occupato da quelli del cantiere  e Axxxxxa replicò - Bè 
allora ? - Allora è un peccato, da loro...si poteva fare di tutto...- rispose uno dei quattro - ed il 
pastore precisò ammicandp con gli amici    - Ora belli  rimanete solo voi due !  - -Due cosa ? - chiesi 
io portando via dei bicchieri cercando di usare un tono da indurre a non proseguire sull'argomento 
Invece il pastore era deciso ad infastidirci e precisò ridendo   - Ma ...inculabili....-  - Diciamo 
appetibili sessualmente - aggiunse un altro ed  i quattro  risero sguaiatamente , continuando a bere , 
Axxxxxa precisò subito - Si ma noi non ci prostituiamo, niente... giochini qui   !- poi continuò a 
passare la spugna sul tavolo
-Uh che risposta, invece saresti una buona serva....- Esclamò uno ed il pastore commentò ancora 
- Eh...cari se vi si prendesse ...- - Senti, possiamo essere sequestrati,  stuprate ...inculate...ma non 
siamo puttane ! - rispose zia con decisione 
-Pronti a prenderle ...botte o altro ma non a farsi fare eh ? - Disse , forse il più sobrio, scambiando 
guardi ironici con gli altri tre , Zia rialzò una spallina della maglietta  scivolata giù , mentre passava  
la spugna  sul tavolo liberato , cosa che in particolare aveva attirato lo sguardo del  pastore poi 
rispose
 - Ma che caz...cavolo dite è  chiaro che non ci faremmo massacrare , ci arrenderemmo anche perché 
dopo  averci picchiato ci stuprerebbero ugualmente  ma comunque ribadisco, possiamo essere, presi  
violentate...cioè violentati ma non siamo e non saremo mai delle puttane -
-Non lo siete...diciamo non lo siete più - Esclamò ridendo uno che ancora non aveva detto niente 
-Non dite cazzate - Dissi con decisione...ogni tanto tornavano fuori ...certi discorsi, voci in giro, 
Zia aggiunse - Si, basta,  non dite cazzate ed ora per cortesia andate, dobbiamo chiudere il Bar -
Uno dei quattro , quello che aveva bevuto meno , un cacciatore dopo uno scambio di occhiate con 
gli amci toccò l'argomento che stava allarmando tutti - E se vengono un po' di quei...negr...gli 
africani e vi vogliono ....-
Non terminò la frase perchè cominciarono a ridere e scambiarsi frasi e gesti osceni, un altro dei 
quattro terminò il concetto - Prendervi come puttane, schiave e farvi il culo !..se arrivano quelli ! -
Axxxxxa mi fece cenno di non reagire e sorridendo disse - Ma voi signori ci proteggerete no, 
ci difenderete, avete i fucili, i forconi - cercava di non irritarli, stare allo scherzo, sperando che se 
ne andassero via presto 
Ma quello  quasi urlò - Eh cara...cari da noi chi vi difenderà ? - e tutti e quattro risero , Zia 
sollevò le spalle senza degnarli di una risposta, cominciando a mettere  le sedie sopra i tavoli 
liberi per rafforzare il concetto che stavamo chiudendo         ,      
I tipi si scambiarono sguardi  e smorfie ironiche, pacche sulle spalle , poi il pastore arretrò la sedia, 
andò intorno all'allacciatura delle braghe ed esclamò - Eh...guardate un po' - mostrò un grosso cazzo 
in erezione  ed aggiunse - Ehi serve perchè non venite qui...a sgomberare il nostro tavolo ? 
magari...sotto eh....dai che vi piacerà -
Stavo per fare qualche cosa, reagire in qualche modo, ma Axxxxxa mi toccò il braccio  facendomi 
cenno di stare fermo, prese una bottiglietta d'acqua dal frigo, la tenne dietro la schiena e si avvicinò 
come per  ubbidire - Si Signore -  rispose ma poi una volta vicino a lui, fingendo d'inciampare  gli 
versò il liquido ghiacciato in mezzo alle gambe.
L'uomo, urlò , si alzò bestemmiando, insultandoci , poteva mettersi male ma gli altri si scatenarono 
in risate e commenti , poi uno guardò l'orologio e disse - Dai è tardi andiamocene, poi non
voglio rogne  - Accogliemmo con grande  sollievo la   cosa  , non contammo neppure i soldi che 
lasciarono sul tavolo, e ci apprestammo finalmente  a chiudere, appena l'ultimo di quella 
combriccola uscì, sprangammo bene la porta .
Axxxxxa ci si pose contro la schiena è disse - Uff anche questa volta abbiamo salvato il culo...se gli
altri lo spaleggiavano ....-
-Sei stata coraggiosa - commentai baciandola - Forse un po' stupida ma ha funzionato , però caro, 
qui  mi sa che prima o poi qualcuno ci prende e ci fa il culo... o qualcuno di questi ...maiali del 
posto o ...alcuni di quei negri di cui parlano in molti - replicò
Ci  baciammo, lei sorrise e propose - Dai andiamo a letto m'è venuta voglia, inculami, poi te lo 
faccio anch'io con...uno dei miei giochini che ti piacciono, poi ne useremo uno un po' più grosso ! -
Al mio sguardo tra il sorpreso ed il preoccupato precisò ridendo - Dai solo un pochino...- e con 
un'espressione più seria aggiunse - Caro credo sia meglio che dilatiamo un po' il buco dei nostri culi
così se ci prendono quelli là, se ci rapiscono ...ci faranno un po' meno male - 
Mentre ci spogliavamo le ricordai - Ho rimesso a portata di mano gli spray  e trovato un bastone ed 
una corta spranga, per difenderci...eventualmente, speriamo di non doverli usare, però...  -
- Già speriamo...si  potrebbero servire se è uno solo, al massimo due, ma se ci vogliono 
prendere in di più, reagire come dici tu, li farebbe inferocire ,  e chissà cosa ci farebbero oltre al 
culo...ci  sevizierebbero, oh io la vedo così ...meglio arrendersi ...- Terminò la frase alzando le 
braccia nude in alto
Si lei la vedeva così e mi piaceva anche per quello, tutti quei discorsi, anche le proposte di quei tipi
ci avevano eccitato, ci gettammo sul letto, la baciai e leccai sulle tette scendendo fino alla figa, poi 
si girò e l'inculai, palpandole le tette e leccandole la schiena
Appena venni, si tirò su estrasse da un cassetto due  dei suoi...giochini...come aveva detto, uno 
leggermente più grosso , se li sistemò sul ventre e mi fece il culo, prima con il sottile, poi con 
l'altro, baciandomi la schiena e tenendomi il cazzo con la destra, masturbandomi  
Siccome ...il giochino usato era decisamente più duro e grosso del ..mio cazzo, mi chiese di 
incularla anche con quello , dopo averla...accontentata, ci baciammo poi  commentò sorridendo 
nel buio della camera  
- Ecco caro così se certi...signori ci prendono, speriamo di no, ma almeno ci faranno meno male,
eh...saranno quasi due anni che non ci facciamo cioè che non ci fanno il culo  ....-
Sfiniti ci baciammo e restammo un po' ad ascoltare i rumori del bosco , il vento tra
gli alberi i versi di qualche animaletto, sospirò e mi sussurrò  - Si è un posto un  isolato,  
l'abbiamo scelto per quello, ma....ma siamo  prede facili e temo proprio, a sentire certi discorsi ,che
 prima o poi ci prenderano come puttane e schiave, forse dei mussulmani    -  Poi si girò sul fianco
 opposto a me , mi volsi anch'io verso di lei, accanto al  suo corpo nudo, con il mio cazzo , ormai  
molle vicino al suo bel culo  - Abbracciami - sussurrò e portò la mia mano sinistra sulle sue tette 
 poco dopo, dal suo respiro regolare compresi che si era addormentata , anch'io presi sonno. 
La mattina aprimmo il Bar e fu un giorno normale, la clientela però sempre più scarsa ed i discorsi 
finivano sempre sull'allarme per questi giovani di colore o fuggiti da un lontano centro 
d'accoglienza, dopo una rivolta o , secondo altri, sbarcati clandestinamente sulla spiaggia, da 
piccole imbarcazioni
Veramente nessuno dei nostri avventori li aveva visti, quasi tutti riferivano cose dette da altri, 
alcuni anche piuttosto allarmanti con l'accenno ad armi, spranghe, coltelli, bastoni, noi 
facevamo finta di non sentire, limitandoci a sorrisi di cortesia , ma cominciavamo ad avere paura .
Axxxxxa notò che avevo disposto sotto al bancone del nostro Bar gli spray al peperoncino un 
bastone ed una corta spranga, sorrise e mi espose un'idea che giudicava migliore di quei cosi 
come li chiamò.
- Potremmo chiudere il Bar, fino a che ci saranno in giro quei...neg....quei neri  e vedere se c'è 
qualcuno in paese o qualche contadino che ci prenda a servizio, pulizie, cucina, lavori vari, fino a
che la situazione non torni tranquilla
- A servizio, servire ? - domandai - Si anche fare le serve meglio che rimanere qui isolati - 
Confermò.  ironizzai - Si magari quel tipo...Ursus  o quel pastore, ci prenderebbero sicuramente ! -
-Dai non ci sono solo quei due, coppie di anziani, brave persone, il parrocco - Rispose , poi per fare 
anche lei ironia  aggiunse - Oh ...anche se fosse ...meglio il cazzo di quel contadino o di quel
 pastore che presi....stuprate, ridotte in schiavitù, come ci dicevano alcuni da 8...10...negri -
Entrò una persona per un caffè e non risposi , in fondo aveva ragione, nel tardo pomeriggio 
un'anziana  signora venne a prendere un te, ne bevve solo alcune sorsate, era una scusa, perché 
colse l'occasione di dire sottovoce qualche parola a Axxxxxa .
Appena soli me le riferì - Il parrocco ha organizzato domani sera  un incontro in canonica proprio 
sulla questione che ci preoccupa tutti... dai ci andiamo  così  ci offriamo , faccio la proposta e 
speriamo  -
Ovviamente, come sempre, accettai la sua idea, la sera dopo chiuso il Bar , con l'auto 
raggiungemmo la frazione e la piccola chiesa , nella saletta oltre a noi due c'erano altrei quindici, 
persone, tra donne e uomini, tutti direi oltre i 65, forse 70 anni 
Ci sedemmo, Axxxxxa aveva scelto una tenuta un po' provocante, un vestitino con sottili spalline 
che lasciavano nude le spalle, buona scollatura, le gambe scoperte  sopra le ginocchia 
ed anche a me aveva consigliato pantaloni corti e maglietta, poi per lei, si era portato dietro un 
leggero, ampio scialle , per rispetto al luogo, gettato sulle spalle 
Dopo pochi minuti mi chiese di cambiare i posti perchè un tipo, un contadino, seduto accanto 
coglieva l'occasione , con le braccia tenute conserte , di sfiorarle con le dita le sue braccia nude e 
spostando, come per caso le braccia verso il basso,  di sfiorarle , con le mani , le gambe
Il prete fu breve, disse che aveva parlato con i capi di quel gruppo che tanto temevamo, che 
avevano assicurato che si sarebbero nascosti nella nostra ziona al massimo per due mesi , se non 
venivano  denunciati, non avrebbero fatto niente a nessuno 
In caso contrario avrebbero bruciato il paese, non volevano denaro, solo mangiare e bere , questo 
stava rassicurandoci , ma poi, con imbarazzo il sacerdote aggiunse che quegli uomini si 
volevano...anche divertire ..insomma volevano anche  del sesso  
A queste ultime parole quasi tutti , fastidiosamente, si volsero verso di noi, chi solo un attimo, chi 
con più insistenza, alcuni con gesti e smorfie eloquenti, pareva che la partenza della donna di 
Ursus  con la sua bella e ...molto intima  amica e di quella ragazza e del suo amichetto ci 
avesse ...messo in una situazione ...molto particolare e valutata così da molti.  
-Unici appetibili mezzi...mezza nuda  - borbottò un'anziana ....- Sicuro...da inculare - . Bè glieli 
diamo, ci sono solo loro - esclamò uno, ci girammo aveva parlato  quel pastore , seguì un 
mormorio di voci, battute ,  cose e discorsi ben poco rassicuranti per noi, il parroco chiese di fare 
silenzio
Zia si alzò e disse -Signore, Signori vi prego, aiutateci, ci sentiamo in pericolo, in un posto come 
ben  sapete isolato , pensavamo  di chiudere  il Bar fino a che quei negr...quella gente sarà qui, ed 
offrici a servizio da qualcuno di voi
Possiamo lavare, pulire, cucinare, lavorare, io e mio nipote  non abbiamo paura di lavorare, la  
fatica non ci spaventa, siamo disponibili, servizievoli , possiamo fare da badanti, non chiediamo 
molto, al limite solo vitto, alloggio e...e protezione 
-Magari qualche servizietto particolare - commentò, suscitando battute e risate squallide   quello 
chiamato  Ursus , quel pastore si toccò il cazzo, imitato da un altro, fingemmo di non vedere e non 
sentire.
- Cosa sanno fare poi oltre fare il caffè ? - chiese  un'anziana signora rivolta più che altro ad 
un'altra seduta accanto - Forse creare problemi , pasticci - Sentenziò quest'ultima , Axxxxxa 
sorrise, alzò le  braccia in alto    e provò a dire -   Se...faremo errori...pastici se non sapremo,
 accetteremo di essere... punite ...cioè puniti -   Punizioni corporali ?  - Esclamò  ridendo una 
signora sulla  sessantina con grossi  occhiali da vista , seduta due file dietro di noi 
- E' una specie di segretaria della Contessa !  Non rispondere .  mi sussurrò  Axxxxxa  
La sua  proposta  cadde nel vuoto, nessuno voleva rischiare problemi con quei...predoni  a 
prenderci , non ci sfuggìrono gli sguardi di desiderio sul volto di alcuni che avevamo avuto 
occasione di respingere anche  bruscamente
-Due puttane...due serve..- commentarono da alcune file  dietro , nessuno disse altro ed il parroco 
dopo minuti di silenzio sciolse la riunione a noi disse solo  - Vi conviane andarvene, subito al più 
tardi domani, non posso fare altro ! -
Uscimmo che era ormai notte,  raggiungemmo l'auto,  ci attendeva una brutta sorpresa, qualcuno 
ci  aveva tagliato le  gomme , ci guardammo attorno , forse l'autore era tra quelli, che ora 
ridevano e  sghignazzavano tra loro , riuniti in un gruppetto, non molto distanti, sul piazzale della 
chiesa
Avrei voluto dirgli qualcosa ma Axxxxxa mi fermò - Andiamo ce la dobbiamo fare a piedi   . più 
avanti mentre procedavamo lungo il viale alberato, circondati dalla boscaglia , che separava la 
strada  dai campi mi disse a bassa voce - O è stato un brutto scherzo, una vendetta o qualcuno  
vuole già prenderci , farci qualche... cosa senza che altri lo sappiano.  
Sono quasi tutte brave persone, spaventate ma buone, a parte tre o quattro e  sappiamo 
bene chi possa essere stato , ed abbia voglia di averci  -
Non risposi, continuammo a camminare nel buio, tenendoci per mano, ci venne incontro un auto, 
e trattenemmo il fiato notandovi a bordo dei giovani di colore , procedemmo temendo tornassero 
indietro, non successe ma girata una  curva notammo, sul ciglio della strada un furgone fermo con 
luci accese.
Ai lati c'erano  due uomini di colore, alti, uno calvo, l'altro riccio ed una donna , una robustra 
ragazzona  nera.
Axxxxxa a bassa voce ma con ansia  disse - Non ci hanno  visto, giù nel fosso e su dall'altra parte in 
mezzo alla vegetazione - - Forse prendono solo il fresco o aspettano qualcuno, ipotizzai - - Forse 
o forse aspettano noi .. - rispose lei 
-Se chiamassimo noi ? - Chiesi mentre ci nascondavamo - E chi ? per dire cosa ? che ci sono dei tipi 
sulla strada a prendere il fresco , hai sentito il prete cosa direbbero i nostri...valorosi 
compaesani ! -  Replicò Axxxxxa
Eravamo nascosti tra la vegetazione , la notte era calda, rischiarata dalla Luna, rimanemmo 
nascosti nel buio ,guardandoci attorno, ad un tratto fummo investiti per un momento  dalla luce 
di una torcia elettrica,  immediatamente dopo  spenta e sentimmo una voce alle nostre spalle. 
- Zitti, vi prendo io, venite da me - ci girammo era quell'Ursus,  dalla nostra posizione nel fossato ci 
apparve anche più grosso ed imponente, brandiva un corto ramo d'albero. 
-Vi proteggo io - aggiunse, nel buio aveva un gigno reso più evidente dal biancore dei denti, dal 
luccicare degli occhi, pensai che fosse  già ubriaco 
Ci guardammo , Axxxxxa annuì  -Non abbiamo scelta, meglio lui che...loro - ci alzammo e sempre 
tenendoci per mano lo seguimmo , tra gli alberi e la vegetazione, attraversando l'erba alta del 
campo, probabilmente di sua proprietà
Camminammo, con lui dietro che ci sospingeva anche con colpetti con un flessuoso ramoscello 
con cui aveva sostituito il bastone, lo usava quasi come un frustino ma con leggerezza  - Avete con 
voi dei  cosi da  difesa, non voglio sorprese del cazzo ? - Ci chiese  -No Signore, siamo inermi, può
 perquisirci...anche  spogliarci... se vuole ma ci porti lontano da quelli - Rispose Axxxxxa, alzando le 
braccia nude in alto, l'imitai
Non perse l'occasione per palpeggiarci accuratamente, tra le tette di Axxxxxa, in mezzo ai nostri 
culi,  gambe, fianchi esclamando  e ridacchiando - Quello...dopo -  
Superato il fitto di alcuni alberi, resa più visibile dalla luce lunare ci apparve la sagoma scura di un 
casolare - E' il mio - confermò il tipo poi ci diede un paio di colpetti con il ramoscello sul culo e 
disse  con un tono leggermente più alto - Cazzo mi avete fatto fare la figura dello scemo quella 
volta  -
 - Le chiediamo  scusa ...era una situazione ... non sapevamo -  Risposi non sapevo cosa dire 
Axxxxxa mi interruppe mettendomi due dita sulle labbra, posò leggermente  le dita dell'altra 
mano sull'avambraccio sinistro di quell'uomo che ci stava prendendo, dicendo - Lo sappiamo 
Signore, vedrà  che  ci faremo perdonare, ma ci protegga da quegli africani - 
Lui non rispose, si limitò a sospingerci verso il casolare , arrivati aprì la porta e ci spinse dentro, 
chiuse  l'uscio alle sue spalle , ci trovammo nel tipico piano terra della una casa di un contadino, il 
focolare  spento, eravamo ancora in Estate, accanto il cassettone per la legna, mezzo vuoto.
Un ampio , rustico tavolo con tovaglia di plastica,  sedie , una stufa a legna , frigorifero, la 
credenza con  ante vetrate , una vecchia sveglia piuttosto rumorosa, che scandiva le ore, calendari 
alle pareti, con  immagini porno , apparivano nuovi, appena messi , non da mesi, probabilmente 
li aveva esposti dopo l'addio della moglie.
Vicino al focolare c'erano due poltrone , su una di esse, lui,  si lasciò cadere pesantemente , 
ordinandoci - Spogliatevi  !  - ci baciammo poi ubbidimmo, rimanemmo nudi o come sottolineò lui
subito -  ..nude...- 
Axxxxxa mi prese per mano, sorridendo, ci inginocchiammo davanti a lui e cominciammo a sfilargli 
le  scarpe, le calze, gli slacciammo la fibbia della grossa cintura e gli calammo i pantaloni, 
glieli togliemmo , in modo che non sospettasse ...lo scherzetto dell'altra volta , avevamo troppa 
paura dei negri, per ripeterlo, farlo infuriare  
Sotto gli slip notammo subito una grossa erezione - Mio Dio ci sfonderà ! . sussurrò zia , gli 
sfilammo  gli slip,  poi tornammo ai piedi ed iniziammo a leccarglieli, io mi occupai del sinistro, lei 
dell'altro
Salimmo leccandogli le gambe, fino ai testicoli, baciandoglieli ed alternandoci a leccargli anche 
quelli,  poi gli praticammo un pompino, succhiandogli il cazzo, alternandoci a vicenda, era una 
delle nostre  pratiche...da brave  puttane, schiave, più riuscite
Con le grosse mani ci teneva le teste, accarezzandoci le spalle e le schiene nude, rendendoci in 
fondo delle ondate di piacere  , 
Emise un paio di gemiti di piacere, poi ci fece alzare, scattò, nonostante la pesante mole, in piedi, 
ci  afferrò  per le braccia e ci portò oltre una porta sulla sinistra, la varcammo e ci trovammo in 
una  camera da letto, con un vecchio mobile dotato di una grande specchiera, un armadio non 
certo più recente ed un letto matrimoniale  
Ci spinse, ci buttò sopra , facendoci mettere con la pancia di sotto, sapevamo bene cosa ci voleva 
fare, ci tenemmo per mano e con le altre due  ci preparammo a reggere il suo impeto, afferrando 
la testata del letto in pesante e massiccio legno.
Salì anche lui sul letto e ci fece il culo, penetrando prima mia zia, poi subito dopo me, prendendoci 
selvaggiamente, con forza , palpando rudemente le tette di Axxxxa ed i miei capezzoli, gridammo, 
implorando, piangendo poi iniziammo a godere, ansimare e godere
Venne ripetutamente, riempiendoci dei suoi liquidi, poi dopo aver estratto il suo cazzo dal buco 
del mio culo, grugni , emise qualche gemito rauco di piacere , si girò sulla schiena in mezzo a noi.
Proseguimmo a baciarlo sulla bocca e lungo il torace ed i poderoso e pelosissimo corpo, fino a
 tornare a baciarli , leccargli e pulirgli il cazzo, ormai molle, con le nostre lingue
Ci abbraccio e rimanemmo accanto a lui con le teste appoggiate al suo torace e tenendo  le noste 
mani, piccole in confronto alle sue...come badili , la mia  sinistra e la destra di Axxxxxa attorno, sul
 suo cazzo, e come lui, ci addormentammo.
Fummo svegliati da un raggio di sole e da un lontanissimo rumore di un trattore, l'ampio specchio 
del comò ci restituì l'immagine dei nostri corpi nudi tra le braccia di quel grosso contadino, anche 
lui si svegliò
Axxxxxa disse subito - Buongiorno mio signore, ci ha preso, posseduto, siamo le sue puttane , e 
serve  , potremmo venire qui da lei, nelle sue mani, sotto la sua protezione , al suo servizio  ..?.-
Lui sbadigliò e commentò - Mie serve ? -  -Anche ...anche in schiavitù Signore se gradisce averci  
fino a  che quell'orda di sevaggi non abbandoni il paese , saremo le sue puttane e schiave  - Ripetè 
ancora  Axxxxxa avvicinando le sue belle tette
-Le mie schiave ?  - Chiese ancora lui - in mio potere ?- aggiunse e zia umilmente, mentre non 
smettevamo di toccargli il cazzo disse ancora - Si mio Signore e...se non fosse soddisfato , se 
facessimo cose non di suo gradimento, accetteremo anche la sua frusta, basta che ci protegga da 
quei negri -
-Proteggervi ? -  chiese e sul volto stava comparendo un'espressione ironica - Si è un cacciatore , 
con i  suoi fucili-  dissi  e zia confermò - Si mio Signore con i suoi fucili ci protegga , difenda e 
saremo le sue  schiave e potrà farci il culo tutte le volte che vorrà , io i mio nipote ci arrendiamo, 
saremo le sue schiave e puttane come...come in fondo  desiderava 
- I miei fucili ! . ripetè in tono quasi sarcastico l'uomo, poi si alzò ci afferrò prer le braccia 
dicendoci a voce alta -  Su venite vi faccio vedere una cosa - lo seguimmo, ci sospinse fuori dalla 
camera , eravamo sempre nudi 
Percorremmo un corridoio fino ad un massiccio armadio , ce lo mostrò chiedendoci  - Notate 
niente ? - osservammo, ci  guardammo  senza capire , poi Axxxxxa quasi gridò - I fucili, i fucili non 
ci sono , solo le custodie !
Lui rise sguaiatamente e ci diede due forti pacche sul culo poi spiegò - Li hanno presi loro, i neri, 
me li  ridaranno quando se ne andranno - Così non mi viene in mente di fare cazzate - Ha
 affermato il loro  capo
Detto questo rise ancora e ci urlò - Pensavate che avrei rischiato di farmi ammazzare, bruciare la 
casa per difendere il vostro culo ?   il culo di due puttane, due schiave  ! che godono a prenderlo
nel culo -  
Ci afferrò per le braccia portandoci verso l'uscità urlandoci - Ora andatevene prima che mi venga 
in  mente di darvi...vendervi a loro come schiave e forse vi piacerebbe , godreste  - Urlate queste 
frasi   ci sbattè fuori, nuda e nudo , gettandoci dalla finestra gli abiti .
Li indossammo velocemente poi scappammo da quel casolare e raggiungemmo la strada, fino alla 
fermata della corriera, che dopo un'attesa interminabile passò, era quasi vuota, solo alcuni 
anziani, ci  appartammo, pieni di vergogna, come che  anche solo guardandoci quelle cinque 
persone potessero  capire che eravamo state le puttane di quel contadino molto conosciuto 
e...temuto in zona, che gli  avevamo succhiato il cazzo e che ci aveva selvaggiamente fatto il culo
Scendemmo dopo un paio di fermate e ci chiudemmo dentro il Bar, mancando ancora un paio 
d'ore  all'apertura, ci lavammo accuratamente, a vicenda sotto la doccia  - Cosa facciamo ? - chiesi 
-Non so caro, non so...temo che verranno a prenderci e saremo le puttane di una decina di negri  - 
mi  rispose Axxxxxa mentre le lavavo la schiena ed il culo, si volse e mi baciò poi aggiunse  - 
L'importante  è che non ci rapiscano e ammazzino ! e che restiamo insieme - 
Poco dopo aprimmo il Bar, rimase deserto per ore poi passò un'anziana signora arrivò con il suo
 mezzo elettrico per disabili , scese a fatica reggendosi con il bastone, si sedette ad un tavolo ed
 ordinò un caffè ed un paio di pasticcini .
Consumò  con calma, poi poggiò le  sue ossute mani su quelle di Axxxxxa, che aveva appena 
portato le paste,   le diede una carezza sul  braccio e disse con un tono appena udibile - Cara...cari 
e se vi prendono -  lei sospirò e   rispose - Eh  Signora se vorranno ci prenderanno, l'importante è 
che  non ci facciano del male - terminò la frase alzando le braccia in alto, si scostò per dare un 
colpo di spugna al tavolo vicino 
- Mmmhh peccato ! - Replicò la donna mi sareste piaciuti, avrei voluto  ...
Axxxxxa interruppe il lavoro e si avvicinò nuovamente - Signora ci siamo offerti , se ci voleva, se ci
 vuole, possiamo venire a servizio anche subito , oggi -  era nuovamente  accanto alla signora
in modo che lei potesse accarezzarle ancora  le braccia nude  ed aggiunse sussurrando - Potrei 
essere la sua serva - - anche la sua...schiava..ed anche lui , se ci desidera .- propose ancora più
 piano indicandomi 
Ma la donna scosse il capo, - Non è possibile , cara , non possiamo, troppo pericoloso...scappate , 
fuggite - Non disse altro, ritirò la mano dal braccio di Axxxxxa , finì di bere e se ne andò   
 Nelle ore seguenti cominciammo a vedere passare in auto alcuni  quei neri, si fermavano 
scendevano dalla macchina, ne arrivava una seconda  con altri due  , scambiavano  parole, gesti, 
poi una ripartiva, tre  di loro rimanevano giravano, si allontanavano, tornavano, guardavano verso 
di noi  .
Misi a portata  di mano le  bombolette di spray anti aggressione e i due corti bastoni , ne avevo 
curato, migliorata l'impugnatura, Axxxxxa notò la cosa e sorrise con un'espressione triste , ma 
dolce,  malinconica, tre giovani di colore erano tornati vicino all'auto e fumavano, ci pareva che 
guardassero verso il nostro locale, aspettavano ordini, qualcuno  o era un caso ? ci chiedevamo 
Ad un tratto Axxxxxa mi sorrise, mi baciò  - Su dammi quei cosi che hai preso - disse , prese i 
bastoni e le bombolette e quasi ordinandomi    - Vieni con me ! - uscì dal locale .
Raggiunse quei tipi , sorrise, e gli consegno bombolette e bastoni, alzò le braccia in alto e disse 
- Ci arrendiamo, vi prego non fateci del male, saremo le vostre puttane ma non fateci del male lo 
sappiamo che ci volete prendere, va bene ci arrendiamo saremo le vostre puttane  - 
Quello che prese le cose dalla mia giovane zia , non nascose una certa sorpresa, guardò gli altri 
due  compari, gettò in auto le nostre cose , Axxxxxa aggiunse con un'espressione malinconica ma 
dolce al  tempo stesso - Venite quando volete, faremo quello che vorrete...tutto  - 
I tre si scambiarono qualche sguardo, poi dopo un cenno di uno, salirono in auto e partirono, 
tenendoci per mano rientrammo, il Sole stava ormai tramontando oltre il bosco ed il mare . stava
arrivando la sera e con essa i nostri timori
Infatti poco dopo il tramonto loro arrivarono, da un grosso Suv nero scesero cinque persone di 
colore , uno dava con evidenza ordini, alto, calvo, ricordava certi pesi massimi americani, fisico 
reso più evidente da una canottiera rossa sotto ad uno smanicato scuro, pantaloni corti, era 
armato, età difficile da stabilire, forse sui 40...45 anni
Due  donne , una visibilmente sovrappeso, una decina di chili fa doveva comunque essere molto 
desiderabile, attraente, l'altra più giovane, atletica con una canottiera bianca e pantaloncini corti
poi due giovani uno anch'esso calvo, l'altro con una folta capigliatura riccia, ostentavano pistole e 
coltelli 
Ebbi la tentazione di chiudere, provare a tirare giù la serranda ma Axxxxxa mi fermo , mi toccò il
 braccio, sorrise con un velo di tristezza ma anche con quella luce negli occhi intrigante che tanto 
mi attirava e sussurrò - Entrerebbero ugualmente, di forza e chissà cosa ci farebbero ...dai su ... ci 
arrendiamo
Poi spalancò la porta, sorrise ed esclamò - Prego signori entrate, siamo a vostra disposizione - 
guardandoci e scambiando sguardi e frasi tra loro che ovviamente non capimmo, entrarono, 
occupando uno dei tavoli grandi 
Zia mi prese per mano, ci tenemmo ad un paio di metri, si era messa una  maglietta verde ad una 
sola spallina, che si intonava bene con la tintura bionda dei capelli, lunghi sulle spalle, le tette ben 
evidenziate come il culo dalla maglietta lunga fino a metà coscia, stretta da una cinturina ai fianchi
MI aveva fatto indossare pantaloni corti ed anch'io una t shirt attilata , - così vedono subito che 
non siamo armati, che siamo inermi , aveva detto, per tutto il pomeriggio ripetendomi.... vedrai 
che vengono a prenderci -  
- Abbiamo sete e fame...serva..- disse uno dei giovani, ridendo , non facemmo in tempo a 
raccogliere le ordinazioni che    il...loro capo ordinò - Spogliatevi , completamente !  . . Si nudi !-
aggiunse uno dei giovani e la donna più grossa commentò ridendo - Diciamo nude -
- Due schiave bianche...cristiane - disse ancora quella specie di colosso, alto, atletico e senza un 
filo di grasso
Axxxxxa si spogliò subito, esclamando - Si Signori ...vi prego non fateci del male, faremo tutto 
quello che vorrete ...schiave .. se lo desiderate....- - Schiave bianche  e puttane - commentò uno 
dei giovani
Completamente   nudi cominciammo a portare cibi e bevande, saranno stati anche musulmani ma 
mangiarono di tutto e cominciarono a tracannare vino e birra ghiacciata, alcuni presero anche a 
fumare
Servivamo, portavamo via piatti vuoti, sporchi ogni occasione era buona  per venire palpeggiati, 
toccati, lisciati , sia dagli uomini che dalle donne, ma anche percossi da sculacciate e colpi sulle 
braccia , le schiene 
Andammo in cucina a portare via piatti e bicchieri sporchi, li vedemmo che si sistemavano qualche 
cosa ai fianchi, in basso , sotto il tavolo, Axxxxxa mi disse a bassa voce, - Ce lo faranno prendere in 
bocca, leccare le fighe di quelle due, non fare resistenza, siamo  schiave - mi baciò poi aggiunse
- Spero solo che non ci rapiscano portandoci a fare le loro puttane da qualche parte ...anche in 
Africa - 
Cominciammo a lavare qualche cosa mentre loro continuavano a ridere, parlare tra loro 
scherzare, fare commenti quasi certamente su di noi due, bere, fumare, poi ci fecero cenno di 
tornare subito da loro 
-Ora ci fate divertire con la bocca-   Ordinò il capo -Si ..sotto al tavolo schiave, puttane - quasi
gridò la ---matrona nera , ci avvicinammo tenendoci per mano , ci inginocchiammo infilandoci 
sotto al tavolo, avevano tutti e cinque scoperto i genitali, cazzi e fighe
Io cominciai a leccare quella della più giovane, dell'altra si occupò Axxxxxa , appena le avemmo 
soddisfatte, iniziammo a fare i pompini agli uomini, zia a uno dei giovani, io all'altro , poi appena
ci spruzzarono adosso lo sperma, tutte e due , iniziammo a succhiare il cazzo del loro capo, 
alternandoci
Quando fu soddisfatto, uscimmo da sotto il tavolo, Axxxxxa accennando un inchino, facendo 
scivolare le mani lungo le cosce nude pregò rivolto alk loro capo -  Padrone possiami finire di 
pulire e sistemare ? - 
Il grosso nero, annuì con lo sguardo semicelato dal fumo di un grosso sigaro, mentre lavoravamo
loro continusarono a parlare di chissà cosa, fumare e bere alcolici  vuotando le bottiglie che 
avevamo servito.
Poco dopo si alzarono, ci presero portandoci nella parte , nostro appartamento - La vostra 
camera ? - chiese la nera più anziana, -Si Padrona - rispose zia, il loro capo domandò - Quella 
porta ? - indicando l'uscita sul retro - Va all'esterno, verso il prato, il bosco , il torrente Padrone - 
Rispose Axxxxxa 
Pensavamo che ci avrebbero inculate, stuprate sul letto, invece il nero rise poi disse ai suoi 
-Portiamo queste puttane fuori ! -  ci spinsero all'esterno, la notte era calda, invitante, dopo una
decina di metri tra l'erba, in mezzo agli alberi a pochi metri dallo scorrere del torente, le due 
donne si srdaiarono con la schiena sull'erba - Puttane bianche, schiave leccatecela ancora -- 
Ordinò la più anziana 
- Si Padrona sono la sua schiava, lui è il vostro schiavo - rispose Axxxxxa notai  in lei un lieve 
sollievo,  probabilmente condivideva il mio  timore che ci ...volessero rapire o annegare nel
torrente
Ci inginocchiammo ed iniziammo a leccare le cosce poi le fighe delle due donne , i tre uomini c
i fecero il culo, iniziò il loro  capo da Axxxxxa  poi  me, sfondandoci perché l'aveva veramente 
grosso e duro,  poi ci presero e penetrarono  gli altri due , penso che le nostre urla si siano potute 
udire oltre il bosco  forse fino alla,  comunque deserta , spiaggia .
Affondavamo le dita delle mani tra l'erba, nella terra , alle radici, le nostre urla poco dopo furono 
sostituite  da gemiti di piacere,   finalmente ci lasciarono...nude...piene di sperma , la nostra pelle
leccata , bagnata della loro saliva...anche dei loro sputi, umiliati...umiliate come schiave 
Proseguirono nei loro discorsi, lavandosi anche nel torrente mentre noi rimanemmo abbracciati 
 pieni di paura, ansia  ma anche di vergogna perché quei negri e le negre in effetti ci avevano 
certo umiliate  come schiave...puttane, come ripetevano ridendo  ma anche  fatto godere ed 
anche di quello se ne erano ben accorti, come  commentavano, ridendo  .
La Luna si scorgeva tra le chiome degli alberi, lo scorrere del torrente i rumori del bosco, l'aria
era calda piacevole sui nostri corpi nudi , ma l'ansia, la paura su cosa avrebbero fatto di noi era 
tanta, restammo in attesa, scambiandoci qualche bacio , nell'erba, nudi .  
 Dopo aver tirato qualche boccata dalle sigarette e bevuto sorsate di birra, dalle bottiglie che si 
erano   portati dietro, spingendoci fuori dal nostro locale, ci permisero di rientrare, ma prima il 
loro capo  ci impartì i suoi ordini
- Tutte le notti vi coricherete ...nude -  precisò ridendo insieme agli altri, poi riprese - In modo da 
essere...pronte...lascerete la porticina sul retro appena accostata in modo che se qualcuno dei 
miei  uomini o delle mie donne vi volesse , gli basterebbe entrare per prendervi e farvi quello che 
vogliono  
Se riceverò lamentele, se saprò di resistenze, rifiuti , tentativi di fuga  ...vi farò sentire la frusta,
 ubbidite e ...andrà tutto bene, tra qualche settimana ce ne andremo, è chiaro schiave ? -
-Si Padrone ci siamo arresi...arrese saremo le vostre puttane - Rispose Axxxxxa tenendo in alto le 
braccia nude sottolineando che non opponevamo resistenza e ci arrendevamo  
. Se vengono altri...alcuni abitanti del paese...- Provai, osai obiettare, zia, mi prese la mano 
riservandomi un'occhiataccia, il nero mi fulminò con lo sguardo, la nera più giovane gli fece un 
cenno  per calmarlo , ci sorrise e precisò - Tranquilli..non succederà, siete le nostre schiave, sotto 
la nostra  protezione.
Il loro ...mi viene in mente , considerato il fisico...un film...il termine mandingo, sfilò di tasca una 
busta e la sbattè sulle tette di Axxxxxa , le l'aprì, c'era una mazzetta di banconote, appena 
l'estrasse  per guardarla , la donna più anziana scattò una foto con il cellulare
Subito dopo quello che ci aveva gettato la busta, con un'espressione contrariata ed un paio di 
volgarità ci gettò altre tre banconote, anche in quel caso la nera fotografò ...nel momento non 
compresi , poi successivamente la mia bella zia mi  spiegò   
- Ci hanno pagato per chiarire che siamo le loro schiave e puttane , le foto servono se ci venisse in 
mente di denunciare, furbi cazzo ! hanno voluto dare l'impressione che abbiamo chiesto di più, 
contestato  il prezzo, per farci fare il culo, dargli culo e bocca.
Ma questo me lo spiegò dopo a letto, dopo la busta, i gesti e le foto se ne andarono senza dire 
altro,  lasciandoci nudi nell'erba, in mezzo agli alberi , appena sentimmo avviarsi il motore della 
loro auto, corremmo in casa.  
Rientrammo precipitandoci sotto la doccia, lavandoci accuratamente, ungendoci con la pomata il 
buco del culo che ci bruciava , poi ci infilammo, ovviamente   nu...nude - Vogliono sentirci  dire 
così, è  meglio che non ce  lo dimentichiamo - Mi ripeté Axxxxxa   a letto .
-Hai  lasciato la porta solo accostata ? - Mi domandò pochi attimi dopo , mentre eravamo uno 
accanto all'altra nel buio della stanza, appena rischiarato da un po' di luce lunare che filtrava dalla 
finestra .
-Si zia - Confermai, eravamo spaventati ma anche eccitati, avere praticamente la porta aperta, 
nudi, nude come dicevano loro, inermi , alla mercè di chiunque ci volesse prendere ...ci baciammo 
in un dolce, tenero  amplesso.
Lei emise un sospiro - Siamo le loro schiave e meglio ubbidire in tutto...non volevamo dei negri 
ora  siamo prigionieri...hanno dei cazzi ...anzi prigioniere - sussurrò mi baciò poi si girò sulla 
schiena,  ascoltammo i rumori del bosco, lo scorrere del torrente, il vento tra gli alberi e ci 
addormentammo                   
 Nelle decine di giorni seguenti, vennero, ci presero ancora ed ancora , ce lo fecero prendere  
 in bocca e ci fecero diverse volte il culo , a volte avvertivamo i loro passi all'esterno e ci 
preparavamo, nudi..nude  in ginocchio sul letto, spaventati, ma anche eccitati 
Altre volte ci sorprendevano nel sonno , tiravano via le lenzuola, ci afferravano, chiedevamo 
perdono, implorando pietà per non averli accolti come padroni, poi ci inculavano   
selvaggiamente,  ma  sempre, avevano cura, forse per  un preciso ordine del loro capo, di gettare
 sul  letto o sul comodino del  denaro , tutto chiaramente  fotografato, registrato , anche con un
 sonoro, urlandoci - Dite che v'è piaciuto puttane  bianche, schiave cristiane.
Ovviamente Axxxxxa rispondeva  - Si...si padroni siamo le vostre schiave , prigioniere cristiane di 
voi  guerrieri mussulmani - e frasi del genere, dopo suoi rimproveri -  Cerchiamo di evitare la 
frusta - mi ripeteva,  anchio vinsi orgoglio, dignità, ritrosia  mi decisi a ripeterle.
In due occasioni non ci vollero in camera, ci condussero fuori nel bosco, oltre il torrente, 
facendoci prendere in bocca i loro cazzi, o leccare la figa delle loro compagne , poi facendoci 
il culo, mentre ci aggrappavamo a tronchi d'albero, o affondavamo le dita nella terra 
In quei casi dopo averci ...fatto,  bevuto, fumato. urlatoci - Puttane, schiave - e pagato, se ne 
andavano ridendo e scherzando tra loro, mentre noi dovevamo, il più in fretta possibile   correre
 verso casa, nudi...nude come si divertivano a dirci, attraverso il bosco ed oltre il torrente
- Dobbiamo avere il culo pronto per loro, attraversare il bosco nud..nude , speriamo di non finire 
nelle mani di qualche maniaco - mi diceva Axxxxa mentre correvamo tra l'erba alta , alberi e 
cespugli, tenendoci per mano.
Appena rientrati e chiusa la porta alle nostre spalle, un bacio sulla bocca, un'accurata doccia e poi 
a letto sperando di non essere nuovamente ...prese  ...la porta del retro solo accostata come ci 
avevano ordinato quei ..predoni...venuti da chissa dove ed ora i nostri padroni.
Trascorsero tre settimane poi pochi minuti prima che ci decidessimo a tirare giù la serranda, 
vedemmo arrivare una grossa auto scura  nel cortile davanti al locale, il giovane di colore alla 
guida,  rimase accanto al mezzo, da cui  scese quello che conoscevamo bene come il loro capo, 
accompagnato da una bella e giovane ragazza di colore, - Vogliamo mangiare e bere - disse lui
- Subito Padrone - rispose immediatamente Axxxxxa 
Li facemmo  accomodare , prima che ce lo ordinassero, ci spogliammo  completamente poi 
cominciammo a servirli , mangiarono, bevendo, dimostrando fortunatamente di gradire tutto, 
conversavano , volgendo ogni tanto lo sguardo verso di noi, esclamando qualche commento, 
che non comprendavamo , come avevamo compreso che esigevano, attendavamo richieste 
ordini, anche solo cenni, in ginocchio, uno accanto all'altra conn braccia e mani distese sulle cosce 
Saziati di cibo e bevande, si alzarono da tavolo   l'uomo ordinò - Caffè e liquori ! - poi condusse 
l'amica verso uno dei divani a parete, lei prima di accomodarsi, si tolse gonna e mutandine, 
capimmo al volo.
Mentre preparavamo i caffè , il vassoio con il liquore, tazze, bicchierini, Axxxxxa mi disse a bassa 
voce - Caro...dovremo leccarle la figa, prepariamoci perché sicuramente il...quel negro...il Padrone 
ci fara il culo, Dio...rammento che ha un cazzo...un bazooka ...cazzo ! - 
Annuii evidenziando che anch'io ero spaventato , lei mi sorrise, ci baciammo, poi sussurrò - Dai
andiamo non possiamo fare altro siamo le loro schiave -  ci baciammo e servimmo i caffè ed il 
liquore
Appena finito di sorbirli, lui si alzò dal divano, lei allargò le gambe ridendo , esitammo un secondo 
lui ci afferrò per le braccia facendoci inginocchiare, non ebbero bisogno di dire e fare altro, 
cominciammo a baciare e leccae i piedi della ragazza, salendo con le nostre lungue lungo le sue 
splendide gambe e cosce nere , fino ad arrivare alla figa, poi a turno la leccammo 
L'uomo osservò con soddisfazione che la sua compagna godeva, accarezzandoci le schiene ma 
anche leggermente graffiandoci , come aveva previsto Axxxxxa lui,si  abbassò pantaloni e slip e 
iniziò a farle il culo, palpandole le tette mentre lei continuava ad introdurre le lingua nella figa 
dell'amica  del..nostro padrone
Io invece presi ad accarezzarle e leccarle le tette,   dopo  subito l'uomo di ciolore  estrasse il suo  
cazzo dal buco del culo di Axxxxa e lo sbattè dentro il mio, mentre noi continuavamo a baciare e 
leccarela sua compagna
Quando furono soddisfatti ci lasciarono scivolare sul pavimento, eravamo esausti , sfondati dal 
grosso  cazzo del capo di quel gruppo di negri che ci avevano preso, a cui ci eravamo.. arrese 
come ..schiave,  sfiniti sicuramente, distrutti  ma anche   visibilmente  bagnate di piacere .
Rimanammo seduti sul pavimento, uno accanto all'altra in attesa se volevano farci altro, mentre i 
due  si rivestivano, buttarono giù lunghe sorsate dalle bottiglie che c'erano ancora sul tasvolo, poi 
ci ordinarono di ripulire e riordinare, misero alcune banconote sul bancone del bar, una cifra 
decisamente più alta di quella corrispondente alle consumazioni.
Mentre ubbidivamo a sgomberare, sempre nudi, loro fumavano e scambiavano frasi, non 
capivamo le  parole, ma  ci  guardavano, sorridevano, ci indicavano,  - Parlano di noi, staranno
 decidendo cosa  farci , cosa fare di noi - Concluse sottovoce  Axxxxxa mentre lavavamo piatti e 
bicchieri
Prendemmo delle spugne e pulimmo il tavolo, mentre lo facevamo  loro, accomodati su di uno dei 
divani fumavano , Axxxxxa sorrise alzò le braccia in alto e propose - Signori gradite passare la 
notte con noi ...divertirvi ancora, di là sul letto o nel bosco ? 
L'uomo scosse il capo  e dopo uno scambio di sguardi con l'amica rispose - No ! tra qualche giorno 
lasciamo questo posto, ho perso denaro al gioco con amici, voglio recuperartlo ed ho deciso di 
vendervi come schiave 
Potrei vendervi a qualche contadino per soddisfare braccianti di colore o deportarvi in Africa in un 
postribolo per militari ...- In senso contrario a quello che qualche tempo fa abbiamo percorso noi - 
Commentò la ragazza ridendo
Entrabe le possibilità ci terrorizzavano, i due se ne accorsero ovviamente , poi lui ci espose una 
terza possibilità - Oppure...oppure potrei vendervi ad una Signora del luogo, una....una contessa , 
vi vorrebbe, vi desidera  e pagherebbe molto bene - 
Lasciarono sospeso il discorso per qualche secondo, noi avevamo capito bene a chi si riferivano  e 
chi  era quella Contessa, ci tenemmo per mano, scambiandoci uno sguardò, annuii alzando 
leggermente  le spalle e zia, degludendo , sperando di non farli adirare espresse la nostra 
preferenza - Mio Signore,  Padrone, preferiremmo la...la terza soluzione ...vendute alla 
Contessa - - A me piacciono anche le  donne ...mi sarebbe piaciuto essere la tua schiava bianca - 
Aggiunse rivolto alla donna di colore
-Ho visto...ho visto, anche a me piacerebbe averti ancora  come puttana, avervi come 
come ...puttane  bianche ma...come ha  detto lui , dobbiamo andarcene - rispose la ragazza
L'uomo confermò - Già anche per noi è la soluzione più comoda e direi redditizzia ! -
-Ci...ci porterete là ...quindi ? - Domandò Axxxxa con un lieve tremito nella voce
- Si schiava , ora ! - Rispose il nero e lei domandò - Mio Signore possiamo rivestirci, chiudere   se ..- 
Non la lasciò finire la frase , - Zitta schiava...vi troverete là, in suo potere , diciamo...dopo aver 
aver ...dormitò un po' - Concluse facendo un cenno all'amica che sorridendo  estrasse di tasca  un 
astuccio di e da questo due piccole siringhe, esitammo, provai a respingerli - No questo....-
Axxxxxa, mi bloccò  - Cosa ci volete fare ? non c'è bisogno ci lasceremo portare dove volete ! - 
esclamò ma il nero reagì bruscamente - Zitta schiava o questo o vi portiamo in Africa ! -
La ragazza di colore gli fece cenno di calmarsi e disse - Su su cara, su non abbiate paura, dormirete 
solo un pochino - poi la baciò sulla bocca , zia mi guardò e disse - Su non fare storie meglio che ci 
arrendiamo - e porse il braccio, la ragazza fu brava e veloce, subito dopo toccò a me.
- Dai meglio schiavi...schiave di quella Signora, che di altri...- Aggiunse Axxxxxa  
Restammo praticamente abbracciati sul divanetto, ci baciammo sulla bocca ,  mentre le palpebre 
diventavano sempre più pesanti, tenendoci forte per mano, vedemmo e sentimmo che il nero , 
telefonava con il cellulare , qualche attimo di immagini annebbiate poi un sonno, in cui cadde 
sicuramente anche la mia bella ed ancora giovane zia .... sembra tua sorella maggiore ... dicevano
molti, fu l'ultimo pensiero che mi passò nella mente
Ci risvegliammo  nello stesso momento, eravamo sempre nudi, ci guardammo attorno - Questa 
deve essere la famosa stanza della Contessa, dove ci voleva portare - Osservò Axxxxxa
Annuii , era diversa da come, parlandone tra noi,  l'avevamo immaginata, non  un freddo locale, 
una segreta di  un castello, catene...tavoli da tortura   ma  invece una stanza elegantemente 
arredata,   noi ci avevano stesi su di un letto attorniato da quattro colonne di legno lavorato e 
leggere tende, un'alcova più adatta ad amanti che a prigioniere , schiave come eravamo 
sicuramente ,  anche se non eravamo nè incatenati, nè legati  forse la Contessa non l'aveva 
ritenuto necessario 
Alle pareti  dei dipinti,  quelli invece  ci ricordavano di chi eravamo prigioniere, come diceva 
Axxxxxa, anche a noi procurava piacere a volte declinarci al femminile , quando....ci prendevano ,  
in che mani  eravamo ora .
In uno donne ed uomini nude e nudi venivano trascinati in catene da guerrieri che portavano  
turbanti, armati di lance  e scimitarre, sullo sfondo paesi, città in fiamme , probabilmente
ricordavano razzie di alcuni secoli fa , compiute da turchi o saraceni sulle nostre coste 
In un altro una coppia, una donna nuda ed un uomo nudo, si coprivano figa e cazzo  con solo uno 
straccio tenuto con le  mani giunte, in basso, davanti, esposti su un'impalcatura in legno  venivano 
guardati , esaminati da personaggi di colore elegantemente abbigliati con turbanti , abiti orientali 
Erano raffigurati mentre osservavano , conversavano tra loro, rappresentava la vendita di una 
schiava ed uno schiavo, probabilmente razziati anticamente sulle coste italiche da arabi o turchi 
ed ora posti in vendita , i compratori   apparivano intenti a discutere sui prezzi 
In un terzo dipinto, raffigurante un'elegante reggia di un faraone, visto che sullo sfondo si 
notavano due piramidi ed un lungo fume, sicuramente il Nilo, il sovrano era intento con un cazzo 
lungo e sottile ad inculare un giovane schiavo nudo , mentre una schiava nuda agitava una 
sorta di largo ventaglio issato su di una pertica ventilando e rinfrescando  il  Padrone 
Notammo subito  che il luogo , anche se arredato con gusto ed eleganza aveva comunque  
gli...elementi che caratterizzavano i gusti ed i desideri di quella che ora era la nostra Padrona, due 
coppie di catene con manette che pendevano da una   colonna centrale della stanza  , e due tavoli  
 di legno  chiaro, larghi circa un metro, affiancati , distanziati un mezzo metro, inclinati di circa un 
45 ° anch'esso dotati di cinghie nella parte superiore. 
Ai lati della stanza, due divani, qualche poltrona ma anche due tavolini con oggetti sopra, celati da 
teli , poi la modernità di un frigo probabilmente per garantire bevande fresche alla Contessa 
durante... i suoi...divertimenti, forse anche per eventuali ospiti.
Axxxxxa mi baciò sulla bocca, le restituì il bacio accarezzandole le tette ed i fianchi, sospirò e disse 
- Si un po' di dollcezza tra noi, probabilmente ci torturerà oltre che poi farci il culo, siamo le sue
schiave... come donna....mmhh che posso dire , mi piace -
- Anche a me -Ammisi - Si speriamo preferisca il sesso a giochini sadici ..frustate ed altro, 
comunque lascia parlare me  -  Si raccomandò
Stavo per replicare quando dopo il rumore di passi  si aprì una porta in fondo al locale, entrarono 
tre uomini, alti, atletici, probabilmente gli stessi della scorta della Contessa, anche se ora avevano 
il volto celato da passamontagna neri , non portavano giacca e cravatta ma attilate tute 
nere, le mani erano coperte da guanti
Dopo di loro entrò la Contessa, non aveva l'abito elegante che portava quando venne 
a ...prenderci al nostro bar ma , nonostante il fisico, appesantito, da matrona, un costume di 
materiale lucido, nero che le copriva poco più del seno , gonna dello stesso materiale a metà 
coscia.
Calzava   stivali , sopra al ginocchio , con tacco alto ,  portava anche guanti che arrivavano fino ai 
gomiti, e nelle mani brandiva un frustino, legato al polso destro da un laccio, appena entrata ci 
fissò, Axxxxxa si mise in ginocchio , tirandomi per un braccio, esortandomi ad imitarla .
La Contessa indicò i suoi tre uomini dichiarando - Questi miei...collaboratori, sono qui solo per 
intervenire nel caso cercaste di aggredirmi - Non oseremmo mai mia Signora ci arrendiamo e ...-
Cercò di dire la mia bella zia, ma la Contessa la zittì - Taci schiava , loro sono qui solo per quello
che ho detto, se volete andarvene siete liberi di farlo, vi avverto però che sareste ripresi da  quelli 
che vi hanno...venduto a me, credo che attendano là fuori, eventualmente ben contenti di avere 
un doppio guadagno dandovi ad altri ! .
Invece se vi sottomettete al mio volere, vi lasciate legare, se mi soddisferete, potrete presto 
tornare al vostro locale , rimarrete sotto la mia protezione , nesuno saprà cosa v'è successo, cosa 
vi hanno fatto quei negri. 
Decidete , presto, perchè voglio divertirmi e non ho tempo da perdere , sarete le mie schiave o ve 
ne volete andare via  ? 
Eravamo ancora in ginocchio sul giaciglio , tenendoci per mano , ci guardammo , assentii ed 
Axxxxxa esclamò subito - Mia Signora, Padrona ci arrendiamo, preferiamo essere in suo potere, 
nelle sue mani, ci faccia pure legare - concluse la frase alzando le braccia in alto, l'imitai
Lei rispose - Mmhh cara, bene ma preferisco farlo io, con le mie mani, è...più piacevole ! -
Sorrise ma poi tornando seria minacciò - Al primo vostro rifiuto i miei uomini vi sbatteranno 
fuori , buttandovi nelle mani di quelli là ...nude...come siete ora . precisò ridendo
Prese zia per un braccio , la baciò sulla bocca poi la condusse accanto alla colonna centrale, con la 
fronte e le tette verso di questa , le accarezzò la schiena nuda, e dopo averla baciata 
nuovamente , fece lo stesso  con me.
Eravamo uno accanto all'altra,  i nostri corpi nudi si sfioravano, toccavamo il pavimento appena 
con la punta dei piedi, guardai Axxxxxa un attimo, compresi che si stava eccitando , riuscimmo a 
baciarci poi la Contessa iniziò a frustarci , come la notte nel nostro locale usò una cintura , 
dolorosa ma come ci assicurò mentre ci infliggeva i colpi, non avrebbe lasciato segni...anti estetici 
come ci ripetè - Sulla vostra bella pelle - precisò questa volta 
Ci inflisse diversi colpi sulle schiene ed i culi, urlammo, implorammo - Urlate pure , godrò di più 
e la mia villa è in mezzo ai boschi , sulle colline , nessuno vi sentirà - Non avemmo nessuna 
difficoltà ad accontentarla .
Poco dopo, slegò Axxxxxa e la condusse verso uno dei tavolati , la sistemò  facendola stendere 
sulla schiena, legandole le braccia in alto, le gambe sporgevano dalle ginocchia dal bordo della
tavola 
Le  leccò le tette , le  passò una carezza sul corpo, la baciò poi mi prese , mi legò    in 
modo uguale al secondo tavolato, baciandomi mi afferrò il pene , giocandoci per qualche secondo, 
nel frattempo le sue guardie avevano tolto i teli dai due tavolini e sistemato alcune cose 
Uno aveva acceso una lampadina istallata su di un manico di gomma, con un lungo cavo elettrico,  
un altro con un accendino aveva  acceso una fiamma da un fornellino da campeggio, su cui c'era 
piazzato un piatto di metallo, il terzo vi aveva sistemato  cucchiaini,  e sparso sopra, da una
scatolina spilli ed aghi  , a lato sul tavolo aveva disposto una pinzetta con manico isolante 
Su di un piano inferiore del tavolino, c'era un elegante astuccio di pelle , mentre la Contessa 
beveva lunghe sorsate da una bottiglia presa dal frigo, Axxxxxa sussurrò - Dio mio ora ci torturerà 
e chissà cosa c'è dentro l'astuccio - 
La Contessa sorrise e dicendo - Ssst silenzio schiava, vedrete che in fondo vi piacerà, godrete come 
puttane  - si avvicinò  mettendosi tra i due tavolati , in mezzo a noi, mentre uno dei suoi uomini le 
avvicinò il tavolino con le sue ...cose o giochi come li chiamava 
Prese il manico con la lampadina ormai rovente ed iniziò a toccarci con quella , le tette di mia zia, 
il mio petto, lungo le gambe , le braccia, facendoci gemere e contorcerci dal dolore , mentre ci 
torturava ci accarezzava con l'altra mano e ci baciava , sulla bocca e nei punti dove ci toccava con
quella lampadina  rovente
Poi   restituì l'arnese  ad uno dei suoi uomini ed inpugnò le pinzette, con queste prese uno degli 
spilli e ne  mise ad arroventare la punta sulla fiammella , dopo qualche attimo lo avvicinò ad una 
delle tette di Axxxxxa 
- No mia Signora...Padrona la prego quello no, mi faccia quello che le dà piacere ma quello no, non 
sul seno, la prego   - Implorò lei con la voce rotta dal pianto , la Contessa rise, la baciò sulla bocca , 
poi la toccò in qualche punto sulle braccia e le gambe e rispose - Va bene schiava, sei docile va 
bene non andrò oltre , non voglio essere troppo crudele -
Temevo che procedesse su di me, invece mi baciò e gettò la pinzetta sul tavolino, ad un suo gesto 
una delle guardie l'allontanarono, - Su cara - Esortò la Contessa slegandola, poi la fece voltare 
 per legarla nuovamente con il ventre ed il petto sul tavolato 
Subito dopo mi slegò e mi sistemò nello stesso modo , però dopo averci guardato un momento 
sorrise, slegò la destra di Axxxxxa e la mia sinistra ordinandoci - Tenetevi per mano ..mi piacerà di 
più...    ed anche a voi - ubbidimmo 
Impugnò il frustino che portava legato al polso e ci inflisse qualche colpo su i nostri culi 
affermando - Questi per aver osato un rifiuto - poi si spogliò completamente e fece un cenno ad 
uno degli uomini,  questi prese l'astuccio sul carrello e l'apri, ne estrasse un pene di opportuno 
materiale , inserito  su ...una...mutanda di un qualche materiale, la porse alla Contessa che le infilò
- Ci fa il culo, saremo le sue puttane ! - Esclamò mia zia , ci stringemmo fortemente le mani, 
osservando le dimensioni non piccole di quel cazzo e ci preparammo ad essere ...inculate come
disse lei
Lo fece prima ad Axxxxxa baciandole e leccandole la schiana, palpandole le tette, lei urlò , 
gemette poi ansando cominciò a ripetere - Ancora...ancora mia Signora e Padrona....ancora -
Estratto il coso dal culo della mia bella ed ancora giovane zia, lo ficcò dentro il mio , penetrandomi 
 con vigore, anch'io reagii nella stessa maniera di Axxxxxa , anche perchè oltre alle sue mani sul 
mio  corpo, le spalle , le braccia , avvertii anche il suo seno prosperoso e nudo  lisciare la mia 
schiena nuda e ...fu....   molto piacevole , come a volte, dopo che l'avevo inculata , mi faceva 
Axxxxxa, mentre mi restituiva ...l'inculata,  con  quel    suo ...giochino, come lo chiamava
- Mia Signora, oltre che le sue schiave siamo...le sue puttane , faccia di noi quello che vuole - disse
Axxxxxa , lei sorrise , si rialzò estraendo il cazzo dal mio culo e disse - Si cara, sono soddisfatta ! -
Si tolse... l'apparato, gettandolo ad uno degli uomini che lo sistemò sul carrello , un altro le porse 
da bere, e dopo che si dissetò, il terzo la coprì con un accapatoio, - Slegateli, dategli da mangiare - 
ordinò alle guardie
Due di loro ci slegarono sospingendoci verso il giaciglio dove ci eravamo trovati poche ore prima, 
mentre il terzo fece scivolare sul pavimento un vassoio, la Contessa si diresse alla porta, prima di 
varcarla ci disse - Mangiate e riposate, sono contenta ...siete due docili puttane e schiave ...a 
stasera -
Rimanemmo soli, consumammo il pasto freddo ma comunque buono, eravamo affamati da prima 
che il capo di quei predoni non arrivasse , non avevamo toccato cibo  e non avevamo una 
cognizione del  tempo.  - Credo sia pomeriggio -  ipotizzai, lei annuii masticando - Cosa ...cosa ci 
farà...ancora ? - Domandai, lei si guardò attorno, mi sorrise dolcemente e rispose - Dai abbiamo 
goduto, siamo  proprio due...puttane, due schiave - poi rimase in silenzio qualche momento ed 
aggiunse - Non so il culo ancora...forse ci farà servire ...frusterà, non so, l'importante è che poi ci 
lascerà andare, come ha promesso - 
Sorrise ancora ed osservò - Da quando il capo di quei negri è venuto a prenderci, siamo nudi...anzi
 nude , come ci dicono - chissà dov'è finito  quello che avevamo indosso - -Ma cosa vai a pensare - 
le risposi e lei sorridendomi - Oh quella maglietta mi piaceva moltissimo  ! - sorrisi anch'io e risposi  
- Si cara in  effetti piaceva anche a me vedertela indosso , evidenziava le tue belle tette , con una 
sola  spallina ... e lei aggiunse subito dopo - Dai abbiamo mangiato, bevuto, ora stiamo un po' 
vicini, un  po' di piacere , di dolcezza tra noi e riposiamo , vedrai che tra qualche ora torneranno a 
prenderci, chissà cosa ci faranno ...ma sempre meglio che con quelli là - 
Ci stendemmo abbracciandoci, mentre un qualche auomatismo, o qualcuno che ci osservava , 
provvide a spegnere la luce , rimanemmo nel buio, in un totale silenzio, come aveva detto la 
Contessa il posto era completamente insonorizzato   
Non saprei dire quanto dopo si riaccese la luce e ci vennero a prendere , anzi una sola persona e 
non una di quelle guardie, ma una donna ,  oltre la settantina, molto magra , viso rugoso, capelli 
bianchi lunghi, brandiva una bacchetta di bambù
- Avanti schiave , seguitemi, i Signori vi attendono -
Ubbidimmo, tenendoci per mano ci lasciammo condurre lungo un corridoio , con lei dietro a noi 
che ci sollecitava con colpetti sul culo con quella bacchetta, percorremmo un corridoio con le 
pareti completamente nude, senza mobili , quadri, specchi , nessuna forma di arredo, 
evidentemente un sotterraneo 
Salimmo una scala ed arrivammo ad un altro corridoio completamente diverso, elegantemente 
arredato , mobili, specchi e quadri con immagini dello stesso tenore di quello della ...sala ...
particolare della Contessa doive ci eravamo svegliati suoi prigionieri o meglio progioniere , 
evidentemente la nobildonna ne doveva avere una vera collezione .
Cominciammo subito ad udire una allegra conversazione , voci di donne, uomini, risate , frasi varie 
poi più comprensibili ....- Contessa chi ha preso questa volta ? - Chiese una voce femminile 
- Lo prendono bene nel culo ? -Domandò una voce maschile , - leccano bene ? - chiese un'altra 
voce femminile . - Vedrete ...vedrete cari - Rispose quella che ben conoscevamo , le voci erano 
 però  attutite 
Dopo alcuni metri la donna con la bacchetta ci fece attraversare una porta con una pesante tenda 
di velluto rosso, ci trovammo in una sala riccamente arredata, con specchi, mobili , quadri, sempre 
del tipo scelto dalla ...Padrona 
Attorno su dei tavoli predisposti , su  tovaglie bianche vi erano piatti da portata con  vivande e
 bevande di ogni genere , al centro della sala sedute ad un tavolo apparecchiato vi erano cinque 
persone 
Una la Contessa con indosso un specie di mantello scuro, infilato dalla testa con un largo foro , 
che le lasciava nude le braccia , le altre quattro, evidentemente due donne e due uomini, 
portavano mantelli uguali, poco dopo avremmo constatato che sotto erano nudi e nude 
A differenza della Contessa gli ospiti avevano il volto celato da maschere, noi gli...anzi le schiave
eravamo nude, non potevamo riconoscere loro che invece ci vedevano e ci avrebbero potuto
riconoscere
La Contessa comprendendo il nostro imbarazzo precisò subito - Tranquilli cari sono...amici che 
vengono da lontano e vi torneranno, non li incontrerete più, siete delle buone e docili puttane e 
schiave e i miei schiavi li proteggo - Detto questo fece un cenno alla donna che ci aveva condotto 
nella sala
Lei ci dette un paio di leggeri colpi sui culo con la bacchetta ordinandoci - Su schiave, servite i 
Signori  - Axxxxxa accennando un lieve inchino disse subito - Mia signora noi gestiamo un bar...alla
buona...semplice , non sappiamo servire ...-   - Non ti preoccupare cara , quello non  interessa
 molto ai miei amici ...- Scambiò uno sguardo con gli altri che annuirono e risero poi aggiunse 
-  Vedrete...eventuali errori ...ve li farete perdonare ...sotto al tavolo -  parole che furono seguite 
da risate e commenti degli altri , alcuni non li capimmo, altri con chiari riferimenti sessuali e
volgari
Iniziammo a servire, zia riuscì comunque a guidarmi bene e non commettemmo troppi errori,          
verso la fine del pranzo ? cena ? l'esterno non era visibile, probabilmente non dovevamo essere
in grado di riconoscerlo, la Contessa fece un cenno alla sua collaboratrice , quella dalla bacchetta
di bambù
Con un paio di colpi ci indicò di infilarci sotto al tavolo, notammo subito che la ...Padrona ed i suoi
 invitati , sotto ai mantelli, erano nudi e nude, non avemmo bisogno di essere sollecitati, iniziammo a
leccare piedi, gambe, cosce, e praticare rapporti orali, leccando fighe e facendo pompini 
Li udimmo emettere gemiti di piacere insieme a risate, commenti , valutazioni sul nostro...lavoro di 
bocca, come lo definì una signora , poi uno esclamò  ad alta voce - Voglio fargli il culo ! - la signora 
della bacchetta ci ordinò di uscire da sotto il tavolo e ci sospinse con colpetti sul culo nella sala 
attigua
Sempre elegantemente arredata, con finestre oscurate, quadri con dipinti sempre a tematiche di 
storie di schiavitù nella Storia...riconobbi riferimenti ad Andromaca ed altre troiane trascinate dai
vittoriosi achei
Donne e uomini nude e nudi rapiti da pirati saraceni con sullo sfondo paesi , case, chiese in fiamme, 
non c'era un tavolo centrale ma divani e poltrone, le due donne si accomodarono su due di esse, 
sollevando i lembi dei mantelli oltre il ventre 
I due uomini restarono in piedi accanto alla Contessa , la signora con la bacchetta ci fece 
inginocchiare e leccammo nuovamente le fighe delle due ...amiche della Padrona , mentre i due 
uomini, quasi non ne vedessero l'ora si scatenarono facendoci il culo, alternandosi , scambiandosi
nel penetrare Axxxxxa e me 
La Contessa rimase seduta a fumare, appena i suoi amici furono soddisfatti, prese la bacchetta di 
bambù dalle mani della sua collaboratrice ?...serva ?  e ci inflisse alcuni colpi sul culo , poi la restituì
all'altra ordinando 
- Siamo soddisfatti, dobbiamo parlare tra noi, riporta le...mie schiave nel loro alloggio -  la donna ci
afferrò per le braccia ed eseguì l'ordine ricevuto, dopo poco ci ritrovammo sul nostro giaciglio, dopo 
poco la luce si spense e rimanemmo abbracciati nel buio, vicini, eccitati
Ci baciammo, le leccai e baciai le tette - il culo bruciava , Axxxxxa mi sussurrò - Dio se brucia... quella 
bacchetta fa male e quei due ...dei cazzi grossi...duri...ma ho goduto - annuii baciandola sulla bocca e 
lei aggiunse - Dai anche te, leccare quelle fighe, le tette di quelle...Padrone...quei cazzi -
- Cosa ci faranno ? - le chiesi  -  Non so...non so, quanto la Contessa, la Padrona ci terrà vorrà tenerci
ancora ...sue prigioniere...schiave come dice lei - Rispose
Trattenemmo il fiato perchè udimmo dei passi ed aprire la porta - Ancora ... no... - stavo per dire , lei 
mi mise due dita davanti alla bocca, tenendomi una mano, stringendola - sstt - disse, era la donna 
della bacchetta 
Non pronunciò parole, ci buttò vicino un oggetto, Axxxxxa lo raccose - Una pomata lenitiva ...mm 
sono gentili - Commentò, ce la spalmammo a vicenda sul culo, la schiena e nel buco del culo , 
allieviando notevolmente il bruciore
- Dai ora cerchiamo di dormire, non sappiamo cosa ci faranno domani - aveva ragione anche 
se in quel caso  domani suonava strano,  non sapevamo se fosse notte o giorno, nè dove eravamo 
le confidai  il dubbio , Axxxxxa sorridendo mestamente nel buio rispose - Quella probabilmente
era una cena...dovrebbe essere notte , dai la Padrona ci farà quello che le farà piacere farci ,
 speriamo mantenga la promessa di lasciarci liberi...credo di si ora dormiamo  -
Si girò sul fianco destro, mi misi accanto , dietro di lei, mi prese il braccio sinistro portandomi la mano 
tra le sue tette, il mio cazzo vicino al suo culo, dopo qualche momento ci addormentammo
Non saprei dire quanto dopo , si riacccesero le luci, alcuni passi e si aprì la porta della nostra prigione, 
non entrarono nè le guardie, nè la Contessa, ma l'anziana della banchetta, anche se questa volta non 
l'aveva portata, teneva in mano una scatolina di plastica
- In ginocchio schiave ! - Ci ordinò, ubbidimmo tenendoci per mano e lei proseguì - Sarete liberi, la 
Contessa, nostra Signora e Padrona ha deciso così, lei è già partita per un viaggio , tornerete alla 
vostra attività.
Come vi ha promesso la  Padrona, nessuno  ha saputo della vostra  schiavitù nelle mani di 
  di quell'orda di predoni neri, potrete quindi tornare tranquillamente con la gente ed i vostri clienti,
a tutti è stato detto che siete riusciti a fuggire 
Se la nostra Signora e Padrona vi vorrà nuovamente verranno a prendervi e non vi converrà fare 
resistenza , è chiaro ? -  Chiese .
Ci guardammo, la stretta della mano di Axxxxxa era più forte poi lei rispose . Si Signora ci siamo 
arre...arrese siamo schiave...puttane , quando la Signora Contessa ci vorrà, potrà farci quello che 
vuole, le siamo grate se ora ci libera. -
Poi timidamente chiese - Così ora ci porterete ...-  la donna alzò una mano  intimandole di fare 
silenzio, poi precisò - Schiava non dovrete ricordare niente di questo posto , il luogo, strade , tempi 
di percorrenza, niente.  Armeggio un attimo sulle chiusure del contenitore che portava , sorrise ed  
aggiunse - Diciamo che...dormirete un po' e vi risveglierete nel vostro locale
Detto questo estrasse dalla scatola due piccole siringhe e si avvicinò ingiungendoci - Non fate storie !-
non ne facemmo e porgemmo il braccio, fu svelta e tutto indolore, poi ci ...toccò, le tette di Axxxxxa 
il mio pene, le braccia e ci sospinse delicatamente indietro, sdraiati sul giaciglio.
Pronunciò altre parole, sui nostri corpi, altre meno chiare...che avevamo goduto come due 
puttane...altre ancora , mi sembra che ci baciò, poi si allontanò, io caddi in un sonno profondo e 
sicuramente annche la mia bella zia, compagna di tante...indicibili avventure .
L'ultima cosa di cui mi accorsi, era di sentire   il suo corpo nudo accanto a me.
Non li sentivamo da parecchi giorni,  fummo risvegliati dai rumori di sempre, un lontano trattore,
 qualche veicolo  transitante sulla vicina statale, rumori del bosco, lo scorrere del ruscello nel fossato , 
soliti rumori per me,  ma penso anche per Axxxxxa e fu un sollievo, accanto avvertii il calore del suo 
corpo nudo
Non abbiamo mai saputo chi ci riportò, probabilmente uno o due  delle guardie della Contessa, non ci 
misero sul letto, ma su uno dei divanetti del Bar, anche Axxxxxa si svegliò - Le sei ! mattino ? 
pomeriggio? - ipotizzò  dopo  aver guardato l'orologio inserito in una ampia pubblicità di birre, affisso 
a parete
Mi alzai, alzai un po' la tapparella di una delle finestre , sbirciai fuori, il Sole stava tramontando verso 
il mare - E' pomeriggio le risposi , su una delle poltroncine vedemmo  le magliette , i 
pantaloncini corti che ci eravamo tolti, spogliandoci  davanti al capo di quella banda di neri e della  
sua amica
Dopo averli soddisfatti ci avevano narcotizzati per consegnarci e venderci alla Contessa, da quel 
momento eravamo sempre stati...nude come, con piacere sottolineavano loro , stavo per prenderli 
ma zia mi fermò
- Aspetta prima controlliamo che siamo veramente soli, che ci abbiano liberati, se ...siamo 
ancora...prigioniere potrebbero infuriarsi se ci rivestissimo senza il loro permesso, quella signora 
con la bacchetta  potrebbe punirci    e...ho ancora il culo che brucia !-
Aveva ragione, anche il mio bruciava , ci avevano ripretutamente incu...inculate , guardai sul retro, 
nella nostra camera e confermai - Siamo soli Axxxxxa ! -
Ci baciammo, eravano nudi ed eccitati, qualche tenera e dolce effusione poi lei disse - Andiamo a 
letto e riposiamo ancora un po', poi sistemiamo le cose e domani o dopodomani  riapriamo  -
Così facemmo, poco dopo la riapertura, riprese un po' di passaggio di clienti, sia qualche signora o 
signori anziani del posto, sia altri evidentemente di passaggio , dai primi comprendemmo che la 
Contessa aveva mantenuto la promessa
Tutti pensavano che eravamo riusciti a fuggire, allontanarci dal posto e che nessuno sapeva della 
nostra schiavitù sessuale nelle mani di quei predoni neri nè di quella, prigioniere della Contessa , 
qualcuno chiese , domandò e noi rispondemmo sempre in modo evasivo ma rassicurante 
Passando in paese, per varie necessità, incontrammo alcune  volte la signora...della bacchetta di 
bambù, che ovviamente in quelle occasioni non portava, lei ci ignorava e noi altrettanto.
Le uniche situazioni ...imbarazzanti, furono  due incontri in paese  con quel vecchio cacciatore a cui 
ci eravamo...offerte e  chiesto protezione, di essere difesi,  ci aveva preso e  selvaggiamente fatto il 
culo, glielo avevamo anche succhiato, uno dei nostri migliori pompini ...in coppia  ma poi ci aveva  
deriso e violentemente scacciato.
L'imbarazzo , la vergogna fu molta, io e Axxxxxa abbassamo lo sguardo , ci prendemmo per mano e 
ci allontanammo rapidamente , sicuramente scambiò  commenti con i suoi amici e compagni di 
bagordi e bevute, ma non lo sapemmo mai.
Zia mi confidò che secondo lei anche quel brutto tipo era stato indotto al silenzio dalla potente 
Contessa e  precisò, mentre sistemavamo le cose comprate in paese, dopo quell'incontro :
-  Dovrà stare zitto, La Contessa è la nostra Padrona e protettrice , può accontentarsi quel porco 
cazzo...in fondo il culo ce l'ha fatto...cazzo 
Una sera la Signora... della bacchetta , oltre ad averla incrociata diverse volte , passò dal bar   .. 
avemmo in sostanza  l'impressione... che volesse, dovesse, sorvegliarci, sentire se raccontavamo, se
 ci sfuggiva qualche frase su quello che avevamo vissuto, che ci avevano fatto quei predoni e poi  la
 Padrona.
La terza  volta, entrò nel bar che mancavano una manciata di minuti all'orario di chiusura, quasi 
subito rimase l'unica presente, Axxxxxa  mi aveva confessato che per quella signora , pur avanti con
 gli  anni, cosa  notabile solo per le rughe del volto, perchè il corpo appariva ancora sodo ,  attraente, 
di aver  provato per lei  una  certa attrazione, timore ma anche attrazione.
Le avevo risposto che  condividevo la cosa, ci aveva visto ...nudi...o meglio nude come ci 
imponevano di ripetere,  percosso con quella sua bacchetta, in qualche modo eravamo state , in
fondo, anche le sue...schiave
Mentre la donna si accingeva a pagare la consumaziine Axxxxxa con la sua espressione dolce ed al
tempo stesso intrigante le aveva proposto - Mia Signora se desidera, se vuole controllarci meglio, 
interrogarci, se le può piacere , può passare la notte con noi, nella nostra camera o dietro nel 
bosco -
La Signora l'aveva guardata, le aveva passato le dita della mano destra sul braccio nudo, sfiorato le 
tette poi aveva sorriso e risposto . 
- Cara mi piacerebbe avervi ancora in mio potere , ma  solo se lo consentira la Contessa, la Signora e
 Padrona,  non dimenticate che siete sempre le sue schiave, ed  anch'io sono una sua  schiava - 
Poi pagò ma prima di lasciare il locale precisò  - La Contessa è tornata , poi è ripartita nuovamente ,
comunque gradisce cambiere spesso  schiave e schiavi , se vi vorrà verremo a prendervi - detto 
questo se ne andò. 
Sono alcuni mesi che non la incontriamo  più, la nostra attività è ripresa, certo la clientela  è sempre
più anziana e scarsa , anche se quella di passaggio, camionisti e rappresentanti , qualche pescatore e 
cacciatore, da qualche segno di ripresa   sappiamo che così sarà almeno fino alla prossima Estate.
Tutto tranquillo, come ci aveva promesso la Contessa , forse troppo ,   come ci confessavamo a  vicenda, chiudedo il locale, andando a letto  o bevendo un po' di birra ,  magari  facendo 
qualche giretto notturno nella pineta, oltre il torrente,  verso la spiaggia


                                                                                 Fine 


       
        

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