Una tranquilla passeggiata serale, si trasforma in una eccitante nottata all'insegna dell'erotismo e del sesso, in un gioco mentale coinvolgente. Uscita per fare una passeggiata piacevolmente vestita da donna: tacchi, collare, e vestitino corto con spacco e scollato davanti e dietro e legato con laccetti dietro il collo, e mutandine; stavo per rientrare quando una macchina si ferma, dentro tre miei amici che non vedevo da anni, e che era la prima volta che mi vedevano con abiti femminili; dopo loro vari complimenti, e miei chiarimenti e aggiornamenti, mi chiesero se mi andava di passare la serata con loro. Io accetto volentieri, e il passeggero scende per permettermi di salire dietro, dato che si tratta di un auto a tre porte; mentre mi piego per salire mi sento le mani di lui sul fondo schiena come se volesse aiutarmi a salire, ma il tocco si trasformano in carezze, mentre si appoggia facendomi sentire la sua presenza e alzandomi leggermente il vestito. Entrata in macchina si parte; i miei estrogeni si sono svegliati e scalpitano per la situazione, e per trovarmi al centro dell'attenzione dei tre. Quello dietro seduto con me, inizia con i complimenti le carezze e i baci, e in un attimo mi slaccia il vestito lasciandomi a seno nudo, dopo varie carezze e palpeggiamenti; nel frattempo siamo arrivati nel parcheggio privato e poco illuminato di un locale fuori città; ora mi trovo su un fianco con il suo pene duro in bocca, mentre con la mano mi accarezza e mi sfila vestito e mutandine. Lo spompino mentre anche gli altri iniziano ad accarezzami e si masturbano finché non mi becco una bella sborrata in bocca; dopo mi trovo sul sedile sulla schiena con un altro che mi toglie il vestito e mutandine che avevo alle caviglie, e mi trovo per prima a gambe aperte con lui che mi monta, e dopo su un fianco; con il terzo mi trovo a percorina con il viso appoggiato al sedile; concludiamo con il mio lato B ricoperto di sperma. Ripulita e rivestita, mi sento ancora vogliosa e ben disponibile; entriamo nel locale, un bar appartato frequentato da clienti maschi abitudinari dai 18 in su, dentro tavolini, e sala privata da biliardo. Ordiniamo da bere ed entriamo nella sala per una partita a biliardo, ma il tavolo è occupato, mentre stiamo per uscire uno dei giocatori si rivolge a noi proponendo una partita, ma dato che loro sono in tre , solo i miei amici posso giocare, mentre stabilivano le regole, uno dei miei amici viene da me dicendo che hanno proposto di giocare mettendo in palio me come premio, ovvero la mia totale disponibilità ai vincitori per una bella scopata. La proposta incredibile, mi lusinga e mi eccita allo stesso tempo, e accetto; gli sfidanti non conoscendomi e pretendento garanzie, chiedono che mi spogli per mostrarmi e saggiare la mi disponibilità, così uno dei miei amici mi spoglia completamente davanti a loro, iniziano a squadrarmi e a palpeggiarmi il sedere e i seni; superato il test, ed essendo di loro gradimento, cominciano a giocare. Mentre le cose si mettono male per i miei amici, gli altri cominciano ad elencare le cose sessuali che faranno con me, e quello che mi aspetterà; ormai arresa, il mio corpo eccitato ed erotizzato dalla situazione e dalle loro parole non desidera altro che concedersi. Con i miei amici sconfitti e seduti di là al bar, io rimango sola con i vincitori; che dopo una serie di richieste e trattamenti umilanti di sottomissione: come stare inginocchio a leccare le loro stecche, stare a novanta con il viso sul tavolo da biliardo, e farmi appoggiare la stecca sul collo per usarmi a turno come poggia stecca per tirare; ecco che tirano fuori i loro uccelli, che mi ritrovo ad avere su di me e dentro di me in ogni posizione. Scopata senza tregua, e lasciata a gemere di piacere sul tavolo per godersi il risultato della loro prestazione, bevono seduti a tavolino; mi chiedono se ho sete, e di andare da loro e inginocchiarmi, e così ancora eccitata mi trovo inginocchiata ai loro piedi con uno di loro che mi versa in bocca della birra, che dopo un po' inizia a colarmi lungo tutto il corpo, e che adopero per pulirmi dallo sperma mentre mi accarezzo eccitata su tutto il corpo. Sono ancora nuda e seduta su un fianco ai piedi di uno di loro, con la testa appogiata al suo ginocchio, quando entrano i miei amici perché è ora di tornare a casa. Ripulita con salviette profumate, indosso la camicia di uno dei miei amici, dato che il mio vestito che era rimasto sul tavolino e si era bagnato di birra; di nuovo in macchina, la camicia mi viene aperta e vengo coccolata, mentre raccontando la mia avventura li eccito tanto da essere quasi scopata di nuovo; ma ormai siamo in città e sotto casa mia, il mio vestito è di nuovo asciutto, saluto nel portone chi mi ha prestato la camicia restituendogliela, mi abbraccia agguantandomi il sedere e allargandomi i glutei mentre mi bacia in bocca con la lingua; ci salutiamo, proponendo di rivederci per una nuova serata tra amici.