Per i miei racconti #selezionati un racconto della trilogia di @Porcello55 titolo originale: Che amori di cani

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Mi ero trasferito da poco nella mia nuova abitazione, la mia nuova casa, solo mia e tutta per me. Era di modeste dimensioni ma giuste per una sola persona. Il quartiere era tranquillo come pure i miei nuovi inquilini. Stavo finendo di sistemare le mie cose dopo aver svuotato gli scatoloni che le contenevano e avevo già finito di installare il pc, così ripresi a navigare in internet.

Una delle mie tante ricerche sul web erano i siti porno di vario genere; etero, interrazziali, trans e animal. E’ stato questo ultimo tipo a catturare nuovamente la mia attenzione visto che lo avevo fatto in passato. Mi piaceva vedere donne con cani che provavano piacere nel farsi scopare. Un’altra cosa che mi piaceva era aver trovato un sito dove venivano messi vari racconti di fantasia riguardanti appunto questo tipo di rapporti e la cosa mi eccitava molto perché in passato mi era capitato di avere una esperienza “canina”. 

Decisi così di mettermi a scrivere una storia tutta mia ma non priva di verità visto che riguardava una parte della mia vita passata, mentre quella futura l’avrei scritta facendone quasi un diario. 

Nel frattempo la mia vita stava prendendo il ritmo tranquillo e sereno della normalità quotidiana; mi alzavo la mattina, non tanto presto, mi preparavo la colazione, facevo alcuni esercizi per mantenere il mio fisico attivo e cose di questo genere. Un giorno che mi sentivo un po' annoiato, decisi di tornare a navigare in internet e visitare di nuovo quei siti porno e in particolar modo a quelli animal. 

La mia mente tornò a quelle mie uniche ma sconvolgenti esperienza. 

Un tizio, che avevo conosciuto tramite queste chat per adulti, aveva visto una foto del mio culetto e gli era piaciuto molto così mi propose un incontro a casa sua in un paese poco lontano dalla mia città, facilmente raggiungibile in treno. 

Dopo un po' di diffidenza da parte mia e dopo aver visto una foto del suo cazzo, decisi di accettare e lui mi dette tutte le indicazioni su come arrivare e che mi avrebbe aspettato alla stazione per poi portarmi a casa sua che era leggermente isolata, per ragioni di tranquillità. 

Devo fare una premessa, a ma piace il sesso sia con donne, uomini e trans. Mi dette appuntamento per la sera dopo e che mi avrebbe fatto una sorpresa ma che non avrei dovuto aver paura di niente, sarebbe stata una bellissima ed eccitante sorpresa per me. Il resto del giorno passò lentamente, quasi la sera dopo non dovesse arrivare mai ma, come sempre accade i giorni passano e arriva il momento che si desidera. 

Quella sera mi sentivo agitato ed eccitato come al primo incontro importante, non che lo fosse ma quella era la sensazione e quindi decisi di proposito di non indossare le mutande per rendere l’incontro ancora più frizzante durante il tragitto. Immaginare che le persone sul treno potessero sapere che non avevo niente sotto i pantaloni attillati che avevo indossato e che potessero leggermi in volto la voglia che avevo dentro, mi metteva dei brividi addosso. Lo so, era una mia fantasia che in parte si concretizzò quando, stando nel corridoio di transito, un tizio molto anziano mi si strofino passandomi dietro e quasi si fermò appoggiandomelo attendendo una mia reazione. 

Non c’era nessuno in quel momento sul treno e io lo lasciai fare per un po'. Io mi stavo eccitando sentendo il suo cazzo indurirsi dietro di me e non era niente male, così lui prese l’iniziativa muovendosi. Mi mise le mani sui fianchi e appoggiando il volto sulla mia spalla mi sussurrò all’orecchio “sei eccitata troietta, vero? Vedrai cosa ti farà il nonno”. 

Non perse tempo, mi trascinò nello scompartimento, chiuse la porta e mi gettò sul sedile. Nella penombra riusci a vedere la figura di questo anziano, avrà avuto circa 80 anni, che si tirò giù pantaloni e mutande insieme mostrandomi il suo cazzo che avevo appena sentito strusciarsi contro di me. La sensazione che avevo avuto delle sue dimensioni non era sbagliata, anzi, adesso che era completamente duro mi lasciò quasi senza fiato. 

“Lo vuoi tutto vero?” mi disse tenendoselo in mano “ma prima me lo devi leccare, baciare e succhiare” e me lo mise davanti alla bocca. L’odore prima e il sapore poi, mi fecero perdere ogni freno e così lo accolsi, solo in parte, nella bocca. Il vecchio era talmente eccitato che prese a scoparmi tenendomi la testa ferma fra le mani e quasi mi soffocava perché aveva iniziato a spingere quel suo grosso cazzo ben oltre la metà della sua lunghezza. 

Per fortuna non durò molto e mi scaricò quel suo getto caldo in gola tanto da obbligarmi a berla tutta. Dopo qualche attimo lo tirò fuori che ancora gocciolava e mi disse “ripuliscilo bene tesoro che non ho ancora finito”. Non credevo ai miei occhi, lo aveva ancora duro e grosso come se niente fosse accaduto, mi prese per le spalle e mi sollevò e in un gesto mi tirò giù i pantaloni lasciandomi nudo per metà. 

“Sei proprio carino lo sai? Girati che voglio vedere quel tuo bel culetto” e così feci piegandomi leggermente in avanti. La sua esclamazione fu”meraviglioso” e lo sentii abbassarsi e aprirmi il buchetto con le dita iniziando a leccarmelo. Mi portò all’eccitazione massima in breve tempo facendomi uscire dei gridolini di piacere. Poi mi fece piegare e appoggiare le mani sulla poltrona mettendomi a novanta gradi e appoggiò quel suo arnese in mezzo alle mie natiche cominciando a strofinarlo su e giù e ogni tanto inumidiva il tutto con della saliva per prepararmi alla penetrazione. Io ero al settimo cielo e non desideravo altro anche se non sapevo come sarei riuscito a prendere un cazzo di quelle dimensioni, così mi lasciai preparare da quell’uomo esperto. 

Quando lui si accorse che ero pronto, appoggiò la sua cappella umida al mio buchetto facendola entrare dentro. Piano piano, ogni colpo un centimetro di più, spinse la sua mazza dentro di me.. “rilassati tesoro che adesso ti faccio godere” e così fu. 

In breve, con la sua sapienza, riuscì a infilarmi dentro i ventidue centimetri del suo cazzo, fino alle palle che, grosse e pesanti come erano, sbattevano sulle mie cosce ad ogni colpo. Poco dopo mi fece mettere a pecorina sulla poltrona e lui mi si mise sopra coprendomi col suo corpo, appoggiò di nuovo la sua cappella al mio buchetto e questa volta entrò tutto scivolandomi dentro e prese a montarmi meravigliosamente. 

Mi sussurrava cose all’orecchio ed io rispondevo con gemiti di piacere che lo eccitavano ancora di più. Mi leccava il collo, mi baciava e io volevo che esplodesse tutto il suo sperma dentro di me così appoggiai la testa sulla poltrona rimanendo a quarantacinque gradi per riceverlo meglio. Non attesi molto e lo sentii schizzare violentemente, caldo, abbondante che durò diversi minuti facendomi vibrare dal piacere. Poco dopo lui uscì fuori e rimanemmo sdraiai per un po', io accoccolato nelle sue braccia. 

Ci fece sobbalzare e rivestire immediatamente l’avviso del controllore che annunciava la prossima fermata, la sua. Nel rivestirsi mi disse “sei stata fantastica, non ho mai goduto così tanto e alla mia età è tutto regalato, posso ricontattarti?”. 

Io lo guardai ma non gli dissi niente dandogli solo un bacio sul cazzo, ormai a riposo, attraverso i pantaloni e mostrando un sorriso di gratitudine per quei momenti goderecci. 

Non l’ho più rivisto, come doveva essere, perché gli incontri di questo genere non devono avere seguito. Poco dopo arrivai alla mia destinazione ma appena sceso ricevetti una telefonata dal mio contatto che voleva scusarsi perché doveva rimandare il nostro incontro. “Scusami” mi disse “ho dovuto portare il mio cane dal veterinario, quindi niente sorpresa”. 

Si, avete capito bene, la mia sorpresa era Rex il suo cane, un meticcio di media taglia ma avrei dovuto aspettare il prossimo incontro. Mi disse anche che non poteva riaccompagnarmi a casa ma promise che la prossima volta sarebbe stata una cosa fantastica e che “Rex” si sarebbe fatto perdonare.

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