Storia vera. Ho modificato solo i nomi per ovvie ragioni.
Era stata una notte di sesso fra me e Ukra, Jana ormai compagna di giochi erotici in un rapporto consolidato era andata a passare il fine settimana a casa di Sveta, la cugina che già avevo goduto, e già Ukra scherzava su come sarebbe ritornata arrapata e piena di voglie la sorellina… che in realtà era un donnone di oltre un metro e ottanta centimetri, molto carnale, con due seni enormi, due cosce favolose e un culo notevole. Il lunedì mattina è sempre un giorno molto impegnativo e Ukra si era preparata di tutta fretta. Oggi doveva giungere prima del solito a lavoro. Dopo aver fatto la doccia mi aveva dato un bacio dicendomi che la colazione era sul tavolo. Ero rimasto un attimo a risvegliarmi in quiete toccandomi il cazzo che iniziava a inturgidirsi… ero indeciso se masturbarmi o andare in bagno; ma proprio in quel momento avevo sentito le chavi girare nella serratura e la porta aprirsi… Era Jana che senza mezzi termini  passata nella camera nostra di fronte alla sua mi sorrise spogliandosi di tutto e infilandosi nel letto. Aveva visto la mia erezione e con una sonora risata si avvicinò a me baciandomi con la lingua. Aveva notato il mio cazzo in tiro e aveva continuato a sorridere. Aveva detto qualche cosa in ucraino ma io non avevo capito, e quindi avevo solo sorriso. Jana senza alcun pudore nuda era andata in bagno, aveva fatto una velocissima doccia e in men che non si dica era di nuovo nel letto al posto di Ukra. Non ho potuto fare a meno di pensare che era splendidamente in carne con il suo seno enorme e il culo veramente notevole….Avevo Pensato che ero fortunatissimo che le due donne non fossero gelose l’una dell’altra. Sorrideva ancora la porca e sorridendo mi chiedeva come avevamo passato io e Ukra il fine settimana. Io avevo sorriso e le avevo risposto: a fare l’amore. Il sorriso di Jana era più sensuale aveva maliziosamente iniziato a toccarmi chiedendomi se ce ne era pure per la sorella più piccola….Io sempre in tono scherzoso le avevo offerto il mio cazzo ritto e lei sorridendo e aveva iniziato a masturbarmi… sembrava di rivivere il sesso con Ukra, ma Jana non era Ukra, si era girata quasi immediatamente cavalcandomi in uno smorzacandela a perdifiato e venne con un urlo che sembrava un ruggito. Dopo aver aspettato che dalla figa si completasse l’inondazione, avevo deciso di non perdere tempo. La feci mettere alla pecorina baciandola sulla schiena, poi iniziavo a baciarla e a leccarla dietro la nuca, le tiravo i suoi capelli lunghi e neri, leccavo i lobi delle orecchie, e poi passai ad adorare le sue larghe spalle, le ascelle, la schiena, in una sinfonia di piaceri. Jana era uno strumento pieno di zone erogene e vibrava ad ogni bacio, ad ogni slinguata, ad ogni carezza, scesi sul suo culo con le sue natiche poderose che volevano essere leccate, mordicchiate mentre con la lingua entravo in profondità e la saliva svolgeva il suo compito nel bel bucotto dell’ano. Avevo infilato progressivamente tutto il mio volto nel suo incavo anale e il mio naso era dentro le due natiche. Sentivo il profumo di donna misto a quello del bagnoschiuma e scoprii che lei cosi grande e eccitante era pronta, bagnata a puntino. I suoi gemiti erano per me segnali di piacere incontrollabili come incontrollabile era la sua mano scivolata sul clitoride a darsi piacere. Mentre io stavo vincendo ogni sua resistenza. Ormai aveva inarcato la schiena si era posizionata a pecorina e mi incitava nella sua lingua favolosa, Invitandomi ad entrare, mentre io continuavo a torturarla, questa volta leccandole tutta la zona perianale e arrivando da dietro a leccare la figa che io avevo voluto depilata e che era un oceano, in cui la mia lingua la eccitava ancora di più. Le urlai che la volevo, che desideravo ogni parte di lei e lei…Si dava senza limiti. Ormai la penetravo da dietro in maniera selvaggia mungendo i suoi seni e i suoi capezzoli grossi e duri, mentre i suoi gemiti erano ormai urla…. E io la lasciavo urlare in quella lingua che ormai conoscevo abbastanza bene per comprendere che voleva essere sbattuta sempre più forte, voleva essere posseduta, spaccata, penetrata, aperta. Il mio pene entrava prepotente e sicuro nel suo culo grosso. Jana era desiderosa di cazzo, ne aveva un bisogno continuo, era come Ukra golosa di cazzo, ma i capezzoli erano preda per le mie mani, per le mie dita. Volevo venirle dentro con tutta l’anima e Jana non si poneva altri problemi se non quello di godere. Ormai ero entrato tutto dentro sino alle palle e ogni colpo era sempre più profondo mentre lei roteava il culo alla perfezione. La cosa fantastica era che lei non sapendo parlare molto l’Italiano godeva in ucraino e io sentendo il suo piacere spingevo ancora fino a quando lei aveva raggiunto un amplesso che la aveva travolta, mentre con le dita si sditalinava anche il clitoride. La mia cognatona era fantastica e con grande esperienza. Mi chiedevo a quel punto se fosse già sazia e io che non avevo raggiunto l’orgasmo ricominciai a baciarla mentre lei si era distesa sul letto…mi sorrise con lo sguardo un po’ appagato, ma lei voleva salire sopra di me ancora e senza problemi aveva infilato il mio cazzo turgido nella sua figona. Sorrideva ancora, iniziando una galoppata velocissima, mentre io la guardavo in volto ammirato e nungevo le sue tette con tutta la forza che sentivo nelle mie mani. Mia cognata saltava sul mio cazzo e ogni penetrazione erano urla e gemiti….Sentivo la sua irruenza abituato oramai alla forza fisica tanto sua quanto di Ukra che sono entrambe mastodontiche. Il mio cazzo entrava nella sua figa bagnata benissimo. Saltava senza sosta, fino a quando lei non aumentò ancora e a quel punto il mio cazzo sborrò dentro. In quello stesso momento si sollevò inondandomi del suo squirt, urlando di un urlo che sembrava liberatorio per poi accasciarsi su di me in un attimo e sfinita sussurrarmi parole dolci baciandomi in viso. Era forte il sapore del sesso, l’odore dei nostri corpi sudati, misto a quello degli umori e degli orgasmi. Ci baciammo ancora, ci leccammo e poi andammo a fare l’amore in doccia… desideravo mia cognata e lei desiderava me. Ci toccammo, la munsi ben bene e poi la lasciai in doccia. Io misi l’accappatoio per fare una telefonata. Jana canticchiava, era rivolta di spalle e io potevo notare il suo splendido enorme culo e la sua fantastica silhouette. Ora mi rendevo ancora più conto di quanto fosse alta e provocante, La mia mano era corsa sul cazzo e mi stavo rendendo conto che ero pronto a masturbarmi segandomi in maniera lenta e profonda. Il mio cazzo era di nuovo enorme e duro.. la vista mi provocava un gran piacere. Jana intanto si era voltata e toccava il suo seno molto grande e con una mano sgrillettava la sua figa. Faceva uno spettacolo per me che la guardavo dietro il vetro della cabina della doccia…e lei mi sorrise….di quel sorriso sensuale che solo le donne ingorde sanno avere…aprì la porta della doccia con l’acqua ancora aperta e mi disse: queste cose è un peccato farle da soli…e poi sorridendo continuò: se le fai solo diventi cieco. Mi prese per mano e mi fece accomodare di nuovo in doccia mentre io avevo lasciato cellulare e accappatoio per terra Sorrise, si era inginocchiata e il mio cazzo duro era scomparso nella sua bocca, tra le sue labbra, tra la sua lingua, mentre con le mani tastava vigorosamente i miei coglioni, stringendoli senza farmi male. La sua bocca immediatamente era arrivata a succhiare fino ai testicoli e la sensazione che provai era una sensazione nuova. Questo suo gioco di bocca spingendo le palle dentro con le mani non lo avevo mai provato. Mi stupiva ed io accarezzavo e spingevo la sua nuca mentre lei mi stava facendo godere senza limite…di nuovo. Toccai tutto quello che potevo palpavo e mungevo i seni con forza mentre lei più sentiva le mie mani forti più aumentava il pompaggio. Le tette erano meravigliose con i capezzoli puntuti. Lei era eccitatissima e mentre con una mano aiutava il pompino, con l’altra mano sgrillettava la figa. Non riusciva più a resistere… lo voleva….uscimmo dalla doccia, pochi passi e fummo sul tappeto dello studio. Di prepotenza era salita sopra e aveva iniziato a scoparmi in una cavalcata ancora più violenta…le mie mani erano sui suoi fianchi, poi sul culo. Schiaffeggiavo le sue naticone ancora bagnate mentre il mio cazzo penetrava nella sua figa. I suoi gemiti iniziarono ad essere più rumorosi, poi diventarono grida e urla. La guardavo negli occhi, non capivo nulla ma sentivo che dovevo rispondere al suo ritmo……no fermare…no…. Bello bello e poi di nuovo ucraino……
Le mungevo le tette enormi, le succhiavo i capezzoli a punta … Lei urlava frasi sconnesse e poi iniziò una danza frenetica: era il piacere, prese la mia mano la mise in bocca e la morse a sangue… e finalmente sollevandosi su di me esplose in uno squirt a fontana molto simile a quelli precedenti….crollò sul tappeto con tutto il peso, sfinita, mentre io proprio in quel momento raggiungevo il paradiso, l’orgasmo ….e senza troppi complimenti le avevo infilato il cazzo in bocca costretto a cercare di infilarle il cazzo in bocca…. Non mi era riuscito il gioco e la sborra si era diffuso tra i suoi capelli, sul seno, sul viso sulle labbra e sul tappeto mentre urlavo che doveva bere il mio orgasmo. Rimanemmo inanimati per qualche momento poi lei iniziò a leccare come una bravissima cagnetta il mio seme