"Mamma, sono disperato".
Ogni volta che sento queste parole dal mio , anche se ormai è un 30enne grande e fatto, mi sento stringere al cuore.
"Tesoro, cosa succede?"
"Dobbiamo iniziare oggi le riprese, è tutto già fissato e pagato, impossibile rimandare. E quella stronza di Teresa mi ha detto 5 minuti fa che non è più disponibile. Anzi, mi ha anche detto che non lavorerà più con me. Si è fidanzata e lui vuole che lasci l'ambiente...".
A questo punto sono doverose un po' di spiegazioni. Innanzitutto mio figlio Riccardo fa il regista di film porno.Una scelta che non ho condiviso ma che, alla fine, ho dovuto accettare. Lavora per piccole produzioni con budget risicati ma lui è felice e a me basta questo. Teresa, invece, era la sua principale collaboratrice. Faceva un po' di tutto: dall' assistenza sul set alla truccatrice e, soprattutto, la fluffer. Che poi è quella figura indispensabile su ogni set porno, per tenere, diciamo così, in tiro gli attori maschi durante i cambi di scena o di inquadratura. Insomma, quella che si occupa di non fare ammosciare il pisello e fare sì che quando l'attore entra in scena sia già bello duro. Comprensibile, quindi, che il fidanzato di Teresa non fosse poi così contento del lavoro fatto dall'amata.
"Senza Teresa sono rovinato. Tra due ore dobbiamo aprire il set e senza truccatrice e fluffer è impossibile. Il produttore si incazzerà di brutto per i soldi buttati via e io non lavorerò più...".
Il tempo di finire la frase e Riccardo, il mio , scoppia in un pianto a dirotto.
"Riccardo, non fare così. Datti da fare invece per trovare una sostituta. Chiedi ai colleghi...".
"Impossibile mamma. Nessuno si priverà della sua. E poi con solo due ore di preavviso...".
Guardo Riccardo in lacrime, sento tutta la sua disperazione su di me e senza pensarci due volte, altrimenti di sicuro me ne pentirei, glielo dico.
"Senti, io con i trucchi me la sono sempre cavata bene. E per questo non ci sono problemi. Per l'altra cosa, invece, sono un po' arrugginita ma cercherò di fare del mio meglio".
"Ma mamma... no... lo sai vero in cosa consiste il lavoro?".
"Certo. Il fatto che non sia mai voluta venire sui set con te non significa che non so come funzionano le cose. O pensi che tua mamma sia ormai un vecchio rottame da buttare?".
"No, no, no. Sei bellissima. Grazie, grazie mamma. Mi stai salvando. Ti voglio bene" e lo dice saltandomi addosso, abbracciandomi, baciandomi con i lacrimoni che ancora gli solcano il viso.
Mi sento sollevata a vederlo rinascere così. Solo adesso però mi rendo conto di cosa ho fatto: dovrò segare e succhiare il cazzo a dei perfetti sconosciuti e, per di più, farlo davanti al mio .
Ma non c'è tempo per ripensarci. Riccardo è già pronto a uscire. "Dai mamma, sennò facciamo tardi. Preparati che dobbiamo andare. Ti aspetto in macchina".
Siamo arrivati sul set, che poi è un semplice appartamentino della periferia. Riccardo è in piena trance lavorativa, dà direttive, fa spostare i faretti, si consulta con l'operatore e il tecnico delle luci. Io ho avuto appena il tempo di prendere la mia trousse con i trucchi a casa, mettermi una camicetta e una gonna e sono dovuta correre con lui. Appena arrivati mi ha presentato velocemente alla troupe, dicendo come se niente fosse che oggi mi sarei occupata io del lavoro che di solito fa Teresa. Per me nemmeno il tempo di imbarazzarmi, soprattutto con l'operatore che conosco da tempo, visto che a volte Riccardo lo ha portato a casa per parlare con lui di lavoro. Mi sono messa su un divanetto e ho seguito tutto il lavoro preparatorio. Da quello che ho sentito, mi pare di capire che la scena vedrà protagonisti due attori e un'attrice. Roba tipo lei che riceve in casa un tecnico di qualcosa e comincia a farci sesso quando poi arriva il marito che, invece di incazzarsi, si butta anche lui nel mucchio. Insomma, non certo una trama da Oscar.
"Mamma, tutto ok? Tra poco arrivano gli attori così li conosci". Mi dice Riccardo avvicinandosi in una brevissima pausa della sua concitazione pre registrazione.
L'imbarazzo mi viene però tutto d'un colpo quando arrivano gli attori. In particolare per uno, Fabrizio, amico da lunga data di Riccardo. E' vero che sapevo che l'aveva coinvolto nella sua attività ma non mi ero posta il problema che uno degli attori potesse essere lui.
"Salve signora Giulia" mi dice allungando la mano mentre io avvampo di vergogna pensando a quello che dovrò fargli da lì a poco. Guardo Riccardo e con gli occhi gli chiedo se è proprio indispensabile che Fabrizio sia uno degli attori, un ragazzo che sarà stato cento volte a mangiare da noi e che conosco da quando andavate al liceo insieme. Lui allarga le braccia e mi fa segno che la situazione è questa e non è possibile fare altrimenti.
Ho appena il tempo di guardare il resto del cast: c'è un uomo di almeno 50 anni, ben piazzato e muscoloso e una ragazzina che avrà si e no 20 anni, minuta e apparentemente così ingenua da non credere che sia un'attrice hard.
Non c'è tempo da perdere, però. Devo farmi passare subito l'imbarazzo perché Riccardo mi dice di truccare la ragazza. Scopro che si chiama Anna, è di origini rumene ma da tempo vive in Italia e ha 22 anni. Mentre la trucco parliamo del più e del meno, sembra quasi di essere dall'estetista più che su un set porno. Intanto vedo con la coda dell'occhio Riccardo che dà le ultime indicazioni agli attori.
E' tutto pronto per l'inizio delle riprese. "Dai mamma, ora cominciamo. Tranquilla" mi dice Riccardo facendomi sedere su un divanetto in un angolo.
Le prime scene sono per così dire normali, la ragazza è in casa e finge di fare le pulizie. Viene ripresa in vari punti, Riccardo la fa piegare in modo che la corta gonna venga su e la telecamera possa indugiare sul suo bel culetto. Poi l'attore più maturo suona, c'è un veloce scambio di battute e qualche scena preparatoria alla scopata. In tutto una mezzora che vola via. Poi c'è il primo stop e devo sistemare un po' il trucco alla ragazza.
Riccardo mi si avvicina: "Adesso entrano in scena gli attori, dovrai prepararli te. Si parte con Marco...".
Ecco il momento che temevo. "Ma qui? Davanti a tutti?" mi azzardo a dire. Ma basta l'occhiata di Riccardo per farmi troncare la frase. Marco, il 50enne, si avvicina e mi sorride. Poi si slaccia i pantaloni e tira fuori un cazzo notevole, già barzotto. Chissà, forse la novità della fluffer lo ha già eccitato, mi dico. Mi guardo un attimo intorno e vedo che ognuno si fa i fatti suoi. Faccio un sospiro e prendo in mano quel cazzo davvero notevole e inizio a segarlo, poi allungo la lingua e do qualche colpetto sulla cappella e inizio a spompinarlo mentre con una mano gli tocco due palle gonfie e sicuramente piene di sborra. Due minuti e l'erezione di Marco è già portentosa mentre tra le gambe sono un lago. L'idea di fare un pompino davanti a così tanta gente, compreso mio figlio, mi fa eccitare da morire. Marco, poi, ha anche allungato una mano dentro la camicetta e ha iniziato a toccare il mio seno prosperoso. Non so se per favorire la sua erezione o per semplice gusto personale. Fatto sta che quando entra in scena è in piena erezione e Riccardo mi fa un gesto di approvazione con le dita. Bene, il primo esame da fluffer è passato.
Dalla mia posizione privilegiata vedo Anna che inizia a spompinare Marco e, tra me e me, mi dico che sono stata più brava io. Poi tocca a lui leccare la sua fichetta tutta depilata e ammetto che un po' di invidia inizio a provarla, anche vedendo Anna come mugola e gode. Mi verrebbe da allungare la mano tra le gambe ma mi trattengo. Devo invece stringerle forte nel momento in cui il cazzo durissimo di Marco entra nella fichetta da di Anna. Chiudo gli occhi e immagino di essere io al suo posto e sento un calore incredibile là sotto.
Per fortuna Riccardo dà lo stop. C'è da cambiare inquadrature e le luci. Anna viene subito verso di me e ho modo di ammirare il suo fisico acerbo: le tettine, una seconda non di più, con i capezzoli ben definiti e turgidi per il sesso appena fatto. La fica glabra ancora un po' allargata dalla verga che ha appena preso. Le sistemo velocemente il trucco, mentre Marco è accanto a me e si sega il cazzo, per poi affidarlo alle mie cure. Glielo prendo in mano e poi in bocca, con Anna che mi guarda. Mi impegno, quasi fosse una gara a chi spompina meglio.
Poi si ricomincia a girare e arriva il momento più imbarazzante. Mentre Marco e Anna tornano a scopare con lei a pecorina e lui che la sbatte forte da dietro, si avvicina Fabrizio con i pantaloni abbassati e il cazzo fuori. "Signora Gulia..." mi dice con un filo di voce, evidentemente anche lui imbarazzato dalla situazione. Lo guardo un attimo in faccia e gli sorrido, poi guardo Marco che ha appena infilato il suo cazzone nel culetto di Anna e, con la fica che cola senza ritegno impregnandomi le mutandine, prendo il cazzo di Fabrizio e lo metto in bocca, ancora moscio. Lo lavoro di lingua, facendola roteare sulla cappella, e stringendolo con le labbra, e sento subito i risultati con l'uccello del migliore amico di mio figlio che si ingrossa nella mia bocca. "Bravissima" mi dice, mentre con le mani soppeso le sue palle e faccio scorrere l'indice lungo il suo perineo fino a sfiorare il buchetto del culo. Vorrei poter godere della sua sborrata in bocca ma so che mi devo fermare, altrimenti rovinerei tutta la scena. Così continuo a stuzzicarlo con la punta della lingua e lo sego lentamente, finché mio figlio gli fa segno di entrare in scena.
Adesso sono in due a godersi della piccola Anna. La scopano con i loro cazzi resi duri da me: in bocca, in fica, nel culo. Sento un senso di orgoglio per quello che ho fatto, guardo Riccardo che, nonostante la concentrazione sulla scena, mi sorride e mi fa l'occhiolino. Sono felice per lui, orgogliosa da mamma, soddisfatta per averlo aiutato. La scena è alla fine: Marco e Fabrizio sono ai lati di Anna inginocchiata: si segano sul suo volto e, uno dopo l'altro, la inondano di sperma caldo. Chiudo gli occhi e sento su di me quegli schizzi, immaginando già quando nel segreto della mia camera, rivivrò tutto questo masturbandomi senza ritegno.

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