Dopo la vacanza esplosiva in Giamaica, c'è stato un breve periodo di rilassamento nella nostra coppia e abbiamo dato priorità ad altri aspetti della nostra relazione.


Ma quando una sera complice un buon bicchiere di Porto rosso, decidemmo di rivedere il filmato dell'ultima serata all'Hedonism fatto da Luca, capii che non dovevamo far passare ancora troppo tempo per vivere qualche nuova esperienza e lo dissi a mio marito mentre stava leccandomi avidamente la patata ed io guardavo il filmato compiacendomi di quanto sono stata porca in quella vacanza. Interruppe solo per un secondo il cunnilingus solo per dirmi "Sì amore, hai ragione, sabato inventa qualcosa con qualche stallone tra i nostri amici".


Mi lasciava via libera, solitamente era lui che amava contattare il singolo di turno, studiare qualche nuova fantasia... La sera seguente mi misi al lavoro su qualcuno dei siti che usavamo per i nostri incontri. Non volevo uno già conosciuto, mi misi alla ricerca di uno adatto alla perversione che avevo in mente. 


Contattai Maurizio, un 35 enne che aveva tutte le caratteristiche che cercavo, gli scrissi e gli raccontai cosa avevo in mente. Mi rispose dopo pochi istanti, entusiasta della mia proposta. Eravamo una coppia super certificata sul sito, non ebbe neppure un secondo timore che si trattasse di una bufala. Ci accordammo per il sabato seguente.


"Luca, domani sera serata trasgressione, preparati che come sempre ti stupirò". Accolsi così mio marito venerdì al ritorno dal lavoro. "Che moglie fantastica che ho, mi fido di te."


Sabato sera come sempre andammo a cena io e Luca, scelsi un outfit come da prassi molto sexy e dopo una bella cenetta e una bottiglia di Franciacorta dissi a Luca "Ok, ora inizia la serata hot. Vai a prendere l'auto, ti aspetto qui davanti. Io poi salirò dietro e andremo a prendere Maurizio a pochi isolati da qui. Sarai, fino a quando lo vorrò, il nostro autista. Ti concedo solo ogni tanto di sbirciare dallo specchietto ma attento alla strada."


Arrivammo sotto casa di Maurizio, feci uno squillo al suo cellulare e dopo pochi minuti lo vidi arrivare con un mazzo di fiori in mano, salire sull'auto accanto a me, non prima di essersi presentato a Luca e ad avermi regalato i fiori con un bacio sulla guancia.


Era davvero un bell'uomo, molto educato e quasi timido. Chiaramente ero io quella sera che comandavo il trio e lo feci capire immediatamente. "Luca, vai ora, direzione Milano, intanto noi facciamo conoscenza qui dietro".


Mi avvicinai a lui, aveva un profumo buonissimo, gli tolsi la giacca e la camicia facendolo rimanere a torso nudo. Fisico asciutto, ma non muscoloso. Gli baciai il petto e poi iniziammo a limonare con sempre maggiore trasporto. Ogni tanto vedevo Luca sbirciare e l'adrenalina saliva. Mi sfilò in un batter d'occhio il mini abito che indossavo e fece un sorriso compiaciuto quando vide che non portavo slip. Si buttò tra le mie gambe per leccarmi e lo faceva molto bene. Avevo voglia di cazzo e non resistetti di più. Gli sfilai i jeans, i boxer e ricambiai il suo servizietto con un bel pompino. Aveva un cazzo assolutamente normale, niente a che vedere con i miei giamaicani del cuore, ma era proporzionato e soprattutto, durissimo.


Gli diedi un profilattico che si infilò in un lampo, andai a cavalcioni su di lui e lo montai senza dimenticarmi di gemere e ricordare a Luca che aveva una moglie troia, che lui era un cornuto e che mi piace il cazzo. Luca vidi che con una mano armeggiava sulla sua cerniera e provava a masturbarsi, mentre con l'altra doveva tenere il volante. Ogni tanto qualche macchina che ci superava guardava perchè immagino dall'esterno si vedessero delle ombre muoversi, ma ormai ero in piena trance di godimento e non mi fregava nulla della gente.


Maurizio era bravo ad usare il suo uccello e mi procurò un paio di orgasmi, penetrandomi da dietro, mentre io con la mano toccavo la testa del mio autista sempre più infoiato. Quando fu il momento del suo orgasmo, volevo che sporcasse i sedili in pelle della BMW di Luca e lo segai fino a che esplose un bel fiotto di sperma imbrattando i sedili.


Luca era eccitato come un drago. "Ora parcheggia che ho prenotato in quel motel".


Presi per mano i miei due uomini, pagai sfrontatamente l'addetto alla reception e appena entrati nella camera rivelai a Luca "Ok, amore mio, dopo avermi fatto da autista mentre scopavo e godevo con Maurizio, ora tocca a te, è ora della tua sorpresa. Te la meriti." Lo vidi con uno sguardo interrogativo, chissà cosa stava sperando. "Vedi, maurizio l'ho scelto per un motivo, oltre che per essere un bell'uomo e aver dimostrato di saper usare il cazzo. E' attivamente bisex. Quindi stasera è arrivato il momento per te di perdere la verginità."


Sbarrò gli occhi, bofonchiò un "no, no, tu sei pazza" ma il gonfiore sotto i pantaloni lo stava assolutamente smentendo. 


"Lo so che vuoi, e poi lo voglio io. Quindi obbedisci, spogliati e spalmati ben bene il culetto col lubrificante, intanto io riporto il cazzo di Maurizio alle migliori condizioni". Come uno schiavetto eseguì, tutto, si spogliò, prese il gel e se lo mise attorno all'ano. Nel frattempo Maurizio lo aveva già di marmo, anche grazie alle mie cure. Mi avvicinai a Luca e cominciai a giocare col suo culetto, prima con un dito, poi due e infine tre allargandoglielo e sentirlo gemere di piacere mi fece capire che avevo indovinato la scelta.


Presi in mano il cazzo di Maurizio e lo puntai tra le chiappe di mio marito. Qualcosa mi dice che senza dirmelo qualcosa si fosse già infilato nel passato, perchè entrò senza problemi e fino alle palle. Luca urlava che ero una troia, che era il mio schiavo e che potevo fare di lui ciò che volevo. Incitavo Maurizio a spaccargli il culo, lo umiliai verbalmente chiamandolo frocetto, ma più lo insultavo più godeva e mi diceva "ti amo, puttana".


La scena però fece eccitare anche me e iniziai a masturbarmi venendo quando vidi Luca schizzare dal suo cazzetto il suo interminabile orgasmo. Anche <maurizio prese a cedere. "Ehi cornuto, non sperare di cavartela così. Girati, succhialo e poi baciami. Muoviti frocetto!"


Gli fece un pompino da farmi invidia fino a che Maurizio gli venne in bocca. 


Mi baciò a lungo, ripetendomi mille volte che mi amava e che per me era disposto a qualunque cosa.

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