Sono stato assunto come bidello in un liceo e il lavoro mi piace tantissimo,il perché è presto detto;le ragazze che lo frequentano le controllo e vedo che si lasciano andare a effusioni esagerate con i loro compagni,non dico di vederle che chiavano o che spompinano ma durante la ricreazione ci manca poco.
A prescindere degli alunni mi piace la direttrice,adesso vi spiego il perché,è una donna molto ben messa,si è lasciata con il marito dopo essere stata sorpresa con due maschioni che la sfondavano e finalmente ha trovato me.
Il primo giorno di lavoro mi sono presentato dalla preside,distintamente e gentilmente la saluto e lei mi fa sedere e viene vicino a me.
“bene Giovanni,benvenuto nella nostra scuola ma adesso fammelo vedere”
Io credo che voglia vedere il mio curriculum e così le presento il foglio
“caro non hai capito,non voglio sapere se sei bravo a lavorare voglio vedere se sei bravo a sbattermi e adesso tira fuori il tuo cazzo e fammelo gustare”
Il primo incontro con la preside finisce con un pompino,massaggio ai coglioni e sborrata finale con ingoio completo.
“cazzo avevi i coglioni pieni mi hai fatto fare indigestione adesso fila a lavorare e non pensare alle studentesse,avremo tempo per conoscerci meglio incluse loro ciao”
Passano i mesi e spesso la preside mi chiama alla fine delle lezioni per avere la sua razione di cazzo,oltre alla bocca accetta con amore figa e culo che allargo coscienziosamente.
Ma dopo diversi mesi conosco anche le studentesse che mi paiono quasi tutte chiavabili,belle ragazze piazzate molto bene come tette e culo e,a dire il vero,molte iniziano a salutarmi e farmi gli occhioni, ligio al dovere le ignoro anche se spesso mi ritrovo con il cazzo duro e i coglioni belli tosti,la cosa fa un piacere immenso alla preside che riempio fino a farle dire basta ma comincio a pensare che un paio di studentesse me le farei.
Durante i miei giri di ispezione specialmente durante la ricreazione un giorno capito nei bagni e sento dei rumori strani in un cesso chiuso.
Mi avvicino e sento due alunne parlare,mi avvicino e ascolto,quello che dicono mi fa tirare subito il cazzo
“dai Franca leccami le tette e massaggiami la figa poi te la lecco anch’io e voglio pulirti anche il culo”
“uhhhh Anna mi fai morire ho voglia di pisciarti addosso,mettiti in ginocchio che ti lavo siiiiiiii che bello bevila ti piace???”
Questi discorsi mi fanno tirare il cazzo e così lo tiro fuori e inizio a menarlo ma il desiderio è vedere quelle due e così con il cazzo in mano apro la porta,che visione!!!!! Tutte e due hanno le tette libere una con la gonna sollevata e gambe spalancate stà ancora pisciando e l’altra in ginocchio si lava le tette e beve il getto,appena sentono la porta aprirsi si fermano e a vedere un cazzo pronto si bloccano.
“bravissime proseguite pure e da adesso avete anche un cazzo per divertirvi forza datevi da fare”
Immagino che mi diranno cosa cazzo voglio e spariranno invece ,come affamate, si buttano sul mio cazzo una lecca e l’altra mena.
“che signor cazzo se vuoi ti do anche il culo o meglio ci mettiamo tutte e due a carponi e ci inculi a vicenda daiiiii vogliamo sbrodolare sbrigati che dopo dobbiamo ritornare in classe,la ricreazione dura poco forza facci sentire il tuo cazzo nelle budella”
Con quella visione dei due culi a disposizione non resisto e inizio a sbatterne una,due colpi e poi sotto con l’altra e avanti così,mentre le inculo le due si baciano in bocca e si strizzano le tette e mi urlano di riempirle nel culo o in bocca,ovviamente la cosa è super eccitante e in poco tempo sento la sborra salirmi a fiumi,così dico di mettersi in ginocchio e aprire le bocche,obbediscono subito e inizio a dispensare sborra nelle due gole,gradiscono e si strizzano i capezzoli a vicenda per l’orgasmo che arriva e bagnano il pavimento di umori.
Quasi distrutte si rivestono e puliscono gli schizzi di sborra che non hanno bevuto mi baciano,una in bocca e una sul cazzo dicendomi che avrò il mio bel da fare con tutte le alunne affamate che ci sono a scuola e felici corrono in aula.
La giornata passa tranquilla a alla fine delle lezioni,come al solito,faccio il giro delle aule e dei cessi,stò uscendo e mi chiama la preside,immagino cosa voglia e credo di non farcela,in ogni caso entro nell’ufficio e la trovo già pronta gonna alzata e tette al vento.
“vieni Giovanni oggi ho voglia del tuo cazzo da tutte le parti vieni dai tiralo fuori che voglio ingoiare anche i coglioni”
Mentre parla praticamente mi spoglia con le sue mani leccandomi e strusciandosi come una cagna in calore e subito lo scappella e inizia a succhiare e a leccare ma purtroppo non reagisce il mio povero cazzo già scaricato dalle due alunne.
“cosa c’è normalmente avevi già sborrato come mai è ancora floscio!!! Cosa devo farti,vuoi vedermi pisciare???vuoi pisciate e farmela bere??oppure….Cazzoooo ho capito ti sei fatto una alunna vero???? Adesso mi dici tutto se non vuoi che ti strizzo i coglioni fino a farti urlare,forza dimmi cosa hai fatto”
Sono obbligato a raccontarle tutto mentre mi mena il cazzo nella speranza di vederlo duro,mentre le racconto si eccita e con una mano si sbatte la figa e si lecca una tetta,finito di raccontare visto che il cazzo non reagisce vuole essere leccata da tutte le parti,incluso il culo e mentre le lavo il buco inizia a pisciare per terra
“lavati porco lavati il cazzo e bevila voglio vederti bere dalla mia figa e dato che il cazzo non si carica voglio vedere cosa esce dalla vescica,forza porco fammi vedere come pisci e domani mi porti quelle due troie perché voglio essere sicura che non mi hai detto cazzate,adesso pulisci figa e culo e sparisci e se domani hai il cazzo ancora floscio te lo faccio venire duro inculandoti con un cazzone finto”
Il giorno dopo all’entrata individuo subito le due ragazze e,verso la fine delle lezioni con una scusa entro in classe e dico alle due che sono attese in direzione,anche la prof non capisce ma io dico che è un ordine della preside e non so niente.
Accompagno le due ,arrivati nell’ufficio le fa sedere e inizia a fare domande sulla scuola,suona la campanella dell’uscita e mi dice di andare controllare che la scuola sia deserta e tutti gli alunni siano usciti.
«
…
»