STASERA TOCCA A ME.
Dopo essere ritornati a Genova, Abdul ed io passammo la giornata riposando, alternando il sofà al letto. Nei giorni successivi, mi buttai a capofitto sul lavoro, perchè a metà giugno c'era programmato il saggio di fine anno della scuola di danza e tutto doveva essere curato nei minimi particolari. Quando rientravo a casa, notavo sempre che nel viso di Abdul persisteva un sorriso beffardo, carico di soddisfazione, che lo faceva "volare alto", perfino irritante da quanto era altezzoso. 
“Ei Abdul, smettila di gongolarti, ricordati che se non fosse stato per me, una come Barbara non ti avrebbe nemmeno preso in considerazione ahaha"
“Ahaha, faceva la bulletta, ma il mio cazzo l'ha domata velocemente e credo che non se lo dimenticherà tanto velocemente. Se una donna ha la figa che le prude e commette l'errore mi aprirmi le cosce, è finita, tornerà sempre dal mio grosso cazzo. E' successo anche a te Giulia, i primi tempi che lavoravo per te,  così bella e sposata, mi sembravi inarrivabile, eppure piano piano sei caduta nella mia rete ahaha.  La tua amica Marzia pure, tutta snob e sofisticata, appena provato il mio cazzo, ha dovuto fare cadere la maschera delle apparenze e quando vuol farsi una bella goduta, lascia il marito e come una cagnolina corre qui da me”
“Adesso avrai in testa la giovane Barbara e non avrai più occhi per me”
“ Vieni qui gelosona, lo sai che tu sei sempre la mia padrona ed il mio cazzo è sempre a tua disposizione!”
Abdul mi appoggia le mani sulle spalle e mi spinge verso il basso, facendomi inginocchiare a lui.
“Toh succhiamelo!”
Si abbassa le bermuda e mi sbatte in bocca il suo cazzo per farselo indurire. Passano pochi minuti, mi sfila una larga e comoda gonnellina e mi mette alla pecorina su di una poltrona ed incomincia a sbattermi come sa fare lui, con gran forza e costanza, facendomi raggiungere velocemente l'orgasmo. Abdul sa essere sempre riconoscente con me, sa benissimo che sia Marzia che Barbara sono "regali" miei, manna caduta dal cielo, che lui non  avrebbe mai colto da solo. Devo però ammettere che ci sto prendendo gusto a queste porcate, mi piace questo sesso a 3, sono eccitata a dividere Abdul con altre donne, anche perchè per anni quando uscivo per strada con lui, mi sentivo migliaia di occhi addosso, alcune amiche mi di chiesero stupite:
“Ma Giulia, cosa fai?  Sei impazzita? Ma stai davvero insieme con quell'africano più giovane di te? Ci vuole proprio un bel coraggio”
Altre ancora più acide e cattive mi sparlavano alle mie spalle:
“Chissà cosa ci trova di bello in quello li? La vedovella deve starci insieme solo per il cazzo”
Adesso, vedendo che non sono affatto l'unica a volermi godere questo cazzo, mi sembra di aver ottenuto una piccola rivincita a tutto questo. Nel frattempo, chattando nel sito con Luca, mi ribadisce la sua smisurata voglia di ripetere la serata:
“Giulia appena passiamo per Genova, vorremmo rivedervi, Barbara non parla d'altro e vorremmo realizzare qualche altra fantasia con Abdul”
Arrivati circa a fine giugno, con Marzia, immersa totalmente nel lavoro e Abdul sempre più ingordo di nuove avventure, pressionandomi continuamente nel chiamare Barbara, un giorno decido di messaggiarla per vedere come sta; lei mi risponde entusiasta, mi dice che avrebbe voluto telefonarmi ma si vergognava un pò. Il sabato sera successivo, mentre io sono un pò giù, per via di qualche linea di febbre, dovuta probabilmente all'aria condizionata e ai continui sbalzi di temperatura, verso le 21.30, Barbara mi chiama. La sento parecchio su di giri, è in una casa con piscina, fuori Milano, ad una festa per il compleanno di un'amica, probabilmente ha bevuto un pò e dopo i saluti formali, il suo animo pazzerello ricomincia a farsi sentire.
“Giulia, sono qui con la festeggiata, si chiama Cristina, dato che sono a corto di soldi e non le ho fatto nemmeno un regalo, ahaha, se Abdul è lì vicino a te, passiamo alla videochiamata e come regalo le facciamo vedere il cazzo di Abdul, vedrai che le piacerà senz'altro”
Sinceramente ho le lacrime agli occhi dal ridere, avviso Abdul che sta seduto nel sofà guardando la tv, lui non mi da nemmeno il tempo di far partire la videochiamata che se le già tirato fuori. Cristina, l'amica di Barbara, anche lei è giovanissima, sta festeggiando i 23 anni, è una biondina, molto carina di viso e da quello che si può vedere dal video, fisicamente appare un pò in carne, io sposto la mia inquadratura esclusivamente sul cazzo di Abdul, che anche da moscio mostra la sua grossezza, ma Barbara non ci sta:
“Abdul che cosa c'è? Il cazzo deve essere duro, adesso ti faccio vedere il culetto della mia amica”
Barbara alza la gonna dell'altra pazza e sghignazzando cerca di riprenderle per bene il lato b. Abdul ha la passione per i culetti larghi e quello di Cristina, diviso da un piccolo perizoma bianco, sembra fatto su misura per lui. Fatto sta che tra la mia mano che lo sega e l'immagine di quel nuovo culetto che gli scodinzola davanti, il cazzo di Abdul diventa duro come il marmo. Dopo tante risate, interviene anche Luca :
“Ciao Abdul, la figa di Barbara è sempre più in calore”
“Portamela qui che te la scopo io!”
“Domani andiamo a Montecarlo, passeremo da Genova e se vuoi te la porto già domani!”
“Allora venite a casa nostra!”
Finita la videochiamata, mezza influenzata vorrei andarmene a coricarmi, ma Abdul. eccittatissimo come un porco, non mi da tregua, vuole sfogare le sue voglie su di me.
“Vieni qui Giulia”
“Cazzo Abdul, stasera sono a pezzi, aspetta fino a domani che viene Barbara, sfogati con lei”
“Giulia, io ho bisogno di sborrare adesso altrimenti non chiudo occhio, quelle 2 puttane mi hanno troppo eccitato, se non sborro il mio cazzo non si abbasserà neanche a morire!”
Di uomini porci ne ho conosciuti tanti, ma questo Abdul li batte tutti, il suo cazzo è come una pietra e conoscendolo bene non si accontenterà neanche di un bel pompino, lui è dominato dall'istinto animale e vuole godere dentro la mia figa. Non posso negarmi ad Abdul perchè in tutti questi anni ha sempre accontentato e soddisfatto tutte le mie voglie e fantasie più perverse, così anche se un pò malconcia dalla leggera febbre, gli concedo il mio corpo. Mi inginocchio a lui ed incomincio a segarlo e spompinarlo con grande passione, poi quando mi porta nel letto, continuo a spompinarlo con un bel 69 per alcuni minuti fino a che non mi fa sedere sul suo cazzo e me lo sbatte dentro. Sudo parecchio, forse la febbre mi sta salendo, la mia testa è frastornata dall'andare su e giù, il mio ritmo stasera non lo soddisfa e finalmente prende lui l'iniziativa, girandomi alla pecorina. La mia è un illusione provvisoria, perchè Abdul mi scopa come un disgraziato, anche se ormai abituata al suo grosso attrezzo, il suo indiavolato ritmo è spaventoso, sembra uno appena uscito di prigione e che da anni non vede una donna, non oso nemmeno pensare se al mio posto ci fosse la povera Barbara.
“Abdul stasera hai il demonio addosso, ti eccita l'idea di riavere Barbarella vero?”
“Impazzisco all'idea che Luca me la porta qui per farla fottere dal mio grosso cazzo, scoparsi una sposata o fidanzata è sempre eccitante, ma farla godere davanti al proprio uomo non ha prezzo”
Nemmeno prova a dissimulare, viva la sincerità, ma questo è l'ultimo dei miei pensieri perchè Abdul mi risvolta come se fossi la sua bambolina gonfiabile, si mette con le ginocchia  divaricate sul letto, mi gira a schiena in giù e mi sbatte con forza. Appena mi chiude leggermente le gambe, il suo cazzone si fa sentire in tutta la sua devastante larghezza, anche se con la testa completamente stralunata, quel coso duro, che avanti e indietro mi martella incessantemente la figa, mi fa venire come una troia ed esplodo in un orgasmo da delirio. Per fortuna,  Abdul incomincia a rantolare come un moribondo e dopo alcuni secondi mi spara in figa vari getti di sperma, il mio strazio finalmente finisce, una bella doccia fredda, una pastiglia per abbassare la febbre e corro a nanna.
Continua...

Visualizzazioni: 2 870 Aggiunto: 5 mesi fa Utente:
Categorie: Etero