Effettivamente le prestazioni di Giuseppe non erano decisamente all'altezza e la mia voglia saliva di giorno in giorno, volevo essere posseduta e sbattuta orgasmi volevo godere e volevo sempre più vedere questo cazzo gigante che era sotto il mio stesso tetto.


Una sera Nicola uscì e io e Giuseppe rimanemmo da soli a casa oziammo tutto il tempo fino a tardi tv coccole , dopo un po' lui si mise a letto.. temporeggiai decisi di farmi la doccia e lavarmi i capelli.


Feci la doccia, asciugai i capelli, forse il rumore del phon non mi fece sentire e capire, misi un asciugamano intorno al corpo giro tette e a malapena sotto il culo, non portai il cambio pensando di vestirmi i in camera.


Passai in sala , mi ritrovai Nicola e un paio di suoi amici che parlavano seduti al tavolo della sala.


D'istinto mi venne di coprirmi imbarazzata, 


" Vale vieni a farti uno shortino "


Tra imbarazzo vergogna esibizionismo mi avvicinai ai 3 che piantarono gli occhi sulle cosce abbondantemente mostrate e lasciate alla mercé dei loro occhi.


Mi avvicinai in piedi Nicola prese una sedia e mi fece sedere , sentivo nitidamente il freddo della sedia sulle chiappe, ero nuda .


Notai che Nicola era in tuta , una bottiglia di tequila sul tavolo, un paio di shortini e la vergogna fece spazio all'esibizionismo , lasciai che l'asciugamano diventasse sempre più striminzito e lasciasse sempre più carne ai ragazzi.


Buttavo l'occhio sul pacco di Nicola, Giuseppe che dormiva ignaro, si vedeva la sagoma del palo sotto la tuta di traverso verso la tasca era davvero enorme..da sopra l'asciugamano era bordo capezzolo e ogni movimento rischiava di lasciarmi a tette di fuori.


Tentarono di farmi bere ancora " no ragazzi altrimenti poi divento pericolosa" 


Dissi ridendo come una gallina.


Mi alzai mettendo l'asciugamano a posto probabilmente mostrando mezzo culo ai ragazzi..notai palesemente Nicola toccarsi per sistemare il pacco ormai completamente in tiro...


Per un attimo mi balenò in testa di tornare al tavolo e farmi sbattere da quel cazzone e dargli altri due..


Rientrai in camera e cercai di addormentarmi.


Ero super eccitata, in mente avevo quella sagoma enorme grossa... volevo vederlo meglio e ancora, mi toccai pensando di essere posseduta da quel cazzo enorme..


Una sera decidemmo di uscire per andare a berci qualcosa, ovviamente ne aoprofittai per spingere un po' nel vestirmi e mostrare qualcosa in più al ragazzone.


Scelsi un tubino elastico aderente a metà coscia, dei collant con una fantasia di fiori neri stivalone al ginocchio.


Arrivammo al locale e devo dire che le mie cosce avvolte in quelle calze attirarono subito sguardi e attenzioni.


Ma quella sera il mio obiettivo era far arrapare di brutto Nicola.


Scelsi uno sgabello dove cominciai a scosciare senza vergogna, i rum e pera mi aiutarono ad essere piu sciolta ..


Giuseppe era impegnato a parlare con un gruppo di amici e decisi di prendere Nicola per ballare un po'.


Il vestitino risaliva parecchio ma dopo un po' rinunciai ad abbassarlo.


Ci mescolammo alla folla, cominciai a troieggiare fui circondata in poco tempo ma avevo Nicola di fronte.


Mi avvicinai e di proposito puntai il mio culo sul suo pacco..


Sentì subito che era un gran pacco, mi strusciai di brutto e lasta non tardo a farsi sentire, la sentivo molto bene, lui sembrava sciogliersi " mi ha detto Giuseppe che ti chiamano manganello" dissi sfacciata..


Lui diventò rosso, avevo perso ogni freno e piu lo sentivo più mi bagnavo vogliosa.


Tornammo da Giuseppe bevemmo ancora parecchio, Giuseppe collassò , lo caricammo addormentato.


Mi sedetti davanti mentre Nicola guidava, ero completamente scosciata fino alle mutandine..


Il suo essere timido mi ecccitava e spingeva ad essere sfacciata


Gli piazzai la mano sul pacco e lo massaggiai lentamente.


Diventò rosso in sottofondo Giuseppe russava sbottonai i pantaloni e feci saltare fuori il grosso palo in tiro 


Persi il controllo e lo divorai letteralmente non lo tenevo in mano


Sbavavo come una cagnetta vogliosa e affondavo finché potevo fino in gola..


Titai su tutta la gonna per lasciare accesso al culo .


Un paio di schiaffi a farmi ballare le chiappe.


Arrivammo a casa, tutta insalivata, Nicola caricò Giuseppe e lo salimmo in camera.


Arrivati in sala abbassai i suoi pantaloni e mi resi conto effettivamente della grandezza di quel randello


Ricominciai a succhiare avidamente mi prese da un braccio e mi mise a pecora sul bracciolo del divano.


Mi strappò i collant spostò le mutande e mi pianto direttamente la lingua in culo.


Mi fece vedere il paradiso, godevo la figa grondava.


Sentì la sua cappella farsi strada, grossa dura mi apriva tutta non finiva più.


Cominciò a scoparmi un paio di affondi e mi sbrodolai senza ritegno... completamente fuori controllo.


Schiaffi mi facevano bsllare culo e cosce di continuo, sapeva chiavare eccome, mi sentivo completamente aperta , i suoi colpi mi facevano tremare.


Cambiammo posizione e lo cavalcai , ero impalata, mi riempiva godevo mi dimenavo da puttanella vogliosa , alternavo movimenti lenti prendendolo tutto a movimenti veloci piu sulla cappella. tutti collant strappati stivali ancora indosso mi pompò la figa forse per un ora.


Poi fui presa dalla voglia di vederlo schizzare, vederlo tutto turgido mi misi d'impegno a spompinare trucco e saliva colavano sulle palle ..piu succhiavo più mi eccitavo , potevo succhiare e tenerlo con due mani ..poi massaggiavo e leccavo le due grosse palle ..


Sembrava non voler schizzare poi sentì che la cappella diventava sempre piu rossa e turgida.


Cominciò a schizzare senza controllo, capelli occhi mi colava ovunque ma imperterrita continuavo a succhiare.