UNA DURA LEZIONE PER BARBARA.
Appena entrate nell’appartamento, Barbara è un fiume in piena, si toglie immediatamente le scomode scarpe con il tacco alto, lanciandole sotto un calorifero, poi si toglie il vestito e rimanendo solo con un mini perizoma bianco, fa gli onori di casa facendoci accomodare al tavolo e servendoci da bere. Luca appare divertito nell’osservare Abdul, che con occhi molto libidinosi segue a ruota il bel culetto di Barbara girare per l’appartamento. Poco dopo Barbara mi invita a spogliarmi e baciandomi ancora sulla bocca davanti ai maschietti, mi porta  prima sotto la doccia ed in seguito nella camera da letto, dove sotto i vigili occhi di Luca, l’aiuto a prepararsi. Si mette una corta vestaglietta bianca che copre un piccolo perizoma di color rosa e sotto un mio consiglio dato in precedenza, calza dei carini sandaletti, anch'essi bianchi, a piume di tacchino e con tacco alto. Barbara mi accarezza e mi bacia ancora, poi mi adagia sul letto, mi sfila le mutandine ed incomincia a leccarmela. Luca seduto sulla sedia in un angolo della stanza, è eccitatissimo ed incomincia a toccarsi:
“Wow fantastico, adesso Barbara ti voglio vedere scopata da Abdul!”
La pazzerella Barbara con una voce strillante:
“Abduuuuul, dove sei? Sbrigati, si può sapere cosa stai aspettando? “
Ovviamente il ganese non si fa attendere e arriva immediatamente, ancora mezzo bagnato dalla frettolosa doccia; con occhi sgranati, si gode alcuni istanti il bel “panorama" toccandosi ripetutamente il cazzo per farselo indurire. Barbara messa alla pecorina, con la sua lingua malandrina in mezzo alle mie cosce, mi fa gemere e quel suo bel culetto che scodinzola in maniera provocatoria, è un’invito a nozze troppo grande per Abdul, che subito incomincia avidamente ad accarezzare e leccarle le natiche, Barbara, tutta curiosa, senza staccare la sua bocca dalla mia figa, con una mano all'indietro e alla cieca, cerca di afferrare il cazzo del ganese per tastarlo, quando lo afferra, mi guarda con grande stupore e con un sorriso di approvazione mi dice:
“Wow è davvero grosso ahaha... Luca sono questi i cazzi che mi piacciono, guardalo nella mia mano com’è grosso!”
Luca si avvicina per vedere meglio, poi io e Barbara ci lanciamo a capofitto su quel cazzo per farlo indurire bene con le nostre lingue, Abdul geme come un porco ed il suo cazzo cresce ancora dentro le nostre bocche golose, indurendosi come una pietra.
“Mi fate impazzire con le vostre bocche, non resisto più, lo voglio mettere dentro”
Abdul è impaziente di cogliersi questo bel fiorellino. Mentre Barbara non stacca la sua bocca dal cazzo di Abdul nemmeno per un istante, io le sfilo il perizoma e la accarezzo dolcemente, la sua figa è fradicia ma anche molto stretta, la sditalino alcuni secondi, poi mentre Abdul va a prendere un preservativo nella mia borsetta, io sbatto la mia lingua dentro quella fighetta, ricambiando tutto il piacere avuto in precedenza. Con l'esperienza accumulata in questi mesi di sesso orale praticato con Marzia, la mia lingua si muove sempre più sapientemente anche dentro le donne e la giovane sembra gradire parecchio perchè ansima intensamente di piacere. Il tutto dura solo pochi minuti perchè Abdul, una volta messo il preservativo, ritorna frettolosamente, con poca delicatezza mi sposta e afferrando Barbara per i piedi se la trascina a bordo letto, il ganese rimanendo in piedi, flette leggermente le gambe, appoggia le mani sul letto e le affonda il suo duro cazzone dentro.
“Abdul piano, me la rompi! Wow che cazzo”
Barbara si contorce per alcuni minuti, poi, piano piano la sua fighetta stretta riesce a metabolizzare meglio il largo cazzo di Abdul che però la fa ansimare forte ad ogni spinta. Il vecchio letto cigola fastidiosamente e le molle sembrano saltare da un momento all'altro. Barbara mi guarda con occhi increduli e dice:
“Giulia che cazzo è questo? Sembra quello di un cavallo”
Io nemmeno le rispondo e approfittando che lei è coricata sul letto, stretta dalla morsa di Abdul, le appoggio la figa sulla faccia, ma Barbara non riesce più a leccarmela con la stessa maestria di prima perchè ansima paurosamente sotto i colpi impietosi del mio ganese. Questa scena fa venire Luca che, masturbandosi sulla sedia, eccitatissimo spara 2-3 enormi getti di sborra sul pavimento. Abdul è solo concentrato a scoparsi la sua giovane preda e non si distrae per niente al mondo:
“ Uhmm, da come si contrae, mi sembra che la tua fighettina stretta sta già per venire...al mio grosso cazzo non si può resistere”
Quando Abdul accellera i suoi colpi, Barbara non si contiene e gode, i suoi sensuali mugulìi nel momento dell’orgasmo, oltre a scomodare i vicini che percuotono la tramezza divisoria, fanno venire anche Abdul che riempie il preservativo. Dopo l’intenso orgasmo, Barbara rimane coricata nel letto nella posizione stile visita ginecologica per alcuni minuti, ha il ventre tutto in contrazione e ansima intensamente, poi si gira prona sul letto con l’intento di riprendere fiato, ma in questa posizione è completamente ignara del fatto che dietro di lei, Abdul con il testosterone fuori controllo, è di nuovo in piena erezione e sta rimettendosi velocemente un altro preservativo.  Abdul senza dire una parola si avventa sopra Barbara, che prona sul letto, schiacciata dal peso del ganese non ha via d’uscita e la sua fighettina è nuovamente bersaglio dell' indemoniato cazzo di Abdul. La stanza si satura presto di un’incredibile delirio di piacere, Luca estasiato dallo spettacolo da lui richiesto, con la semplice masturbazione viene ancora una volta sul pavimento; anche io preferisco ottenere il mio meritato orgasmo sditalinandomi sul letto e lasciare Abdul godersi tranquillamente la splendida Barbara, che in condizioni normali, bruttino e squattrinato come lui è, non se lo sarebbe nemmeno sognato di averla a sua completa disposizione. Purtroppo per i vicini, che continuano a picchiare contro la tramezza divisoria, Abdul è in stato di grazia e prima di riempire un altro preservativo, incurante del  terribile frastuono del letto, si sbatte impietosamente Barbara in tre o quattro posizioni, facendola costantemente mugulare di piacere e venire in più di un'occasione. Ormai è notte fonda e cerchiamo di addormentarci, Luca rimane gentilmente sulla sedia, lasciando il letto matrimoniale a me, Barbara e Abdul, ma così stretti è difficile addormentarsi. Poco dopo, Barbara si alza per andare in bagno e quando ritorna sento Abdul che sottovoce le dice:
“Barbara, ce l’ho di nuovo duro, ti prego vieni qui, ti voglio ancora scopare”
“Tu sei pazzo! Io non ce la faccio più, non sono mica una vacca, dammi una tregua!"
Luca si alza e accende la luce, nessuno di noi stava dormendo e così si ricomincia la festa.
“Barbara vieni, ti aiuto io, facciamo contento Abdul altrimenti diventa noioso come una mosca”
Io e Barbara azzanniamo il cazzo di Abdul e lo lavoriamo con grande passione, ma lui non si accontenta nemmeno del nostro doppio pompino che stroncherebbe anche un toro, lui vuole scopare e allora per evitare ulteriori problemi con i vicini, ci trasferiamo in cucina, la povera Barbara è veramente stravolta, cammina strisciando i piedi, allora io le vado in soccorso, rimanendo in piedi, appoggio i gomiti sul tavolo e offro la mia figa ad Abdul, che mi prende ferocemente da dietro, Barbara si avvicina, mi bacia sulla bocca e con una mano mi sditalina appassionatamente, aiutandomi così ad esplodere velocemente in un intenso orgasmo. Alla fine però, era proprio quello che voleva Abdul, infatti una volta venuta, io mi faccio da parte, il ganese poco gentilemente prende per un braccio Barbara e se la piazza davanti a lui, esattamente nella stessa posizione che ero io, e mettendosi il preservativo mi dice:
“Giulia vai a prendere il gel che voglio metterglielo nel culetto”
A questa “minaccia”, Barbara che fino a quel momento aveva offerto tranquillamente il suo corpo a tutte le volontà del ganese, non ci sta e si ribella.
“Abdul, con quella cappella da cavallo che ti ritrovi, il mio culetto te lo puoi scordare, non ci provare nemmeno! Se le tue palle hanno ancora bisogno di scaricare, accontentati di mettermelo nella figa che me l'hai già devastata fin troppo”
 Abdul, visibilmente stizzito per aver visto rifiutata la sua richiesta, si mette un pò di saliva sulla grossa cappella e infilza senza pietà la figa di Barbara, scopandola con forza e facendola gemere.
“Ti lamenti, ma quando sarai a Milano e la tua figa avrà voglia di godere, piangerai all'idea che il mio cazzo è lontano da te”
Abdul si gode ogni centimetro di quel giovane corpo, le palpa il sodo e prosperoso seno, le accarezza le cosce, la afferra per le spalle, per i fianchi, vorrebbe che quel momento non finisse mai, così ancora una volta cerco di andare in soccorso di Barbara, vado dietro al mio toro ganese, lo abbraccio, gli lecco la schiena, il collo, gli tocco i capezzoli, il tutto per cercare di farlo venire più velocemente e staccarsi dalla ragazza ormai straziata, ma Abdul, prima di sborrare, le scatena ancora una raffica di colpi impietosi che la fanno venire per l’ennesima volta. Come zombie raggiungiamo esauste il letto, io mi butto su Abdul e Barbara su Luca, strettissimi, ci addormentiamo credo solo per qualche ora, Quando ci svegliamo, io e Barbara andiamo a farsi una doccia rinfrescante, lei quasi incredula mi confida:
“Ma Abdul è sempre così? Fotte come una bestia, ho perso il conto di quante volte mi ha fatta venire!” 
Dopo quella nottata e l’ormai spento effetto dell’alcool, Barbara ha perso completamente quell’iniziale spavalderia, adesso sembra quasi una gattina impaurita, probabilmente nel suo mondo giovanile e ancora tutto da scoprire, si era divertita a fare la zoccoletta (detto in senso buono) con i suoi coetanei e nemmeno immaginava cosa le potesse fare un uomo come Abdul, che, già ben dotato in mezzo alle gambe da madre natura, sempre affamato di figa e reso esperto da anni di sesso praticato con una terribile buongustaia come me, lo hanno trasformato in uno splendido toro per femmine vogliose. Insieme ai maschietti ci sediamo al tavolo della cucina e facciamo una veloce colazione, poi Barbara mi abbraccia affettuosamente, mi bacia sulla guancia e mi dice:
“Vuoi essere mia amica? Possiamo rimanere in contatto io e te?”
“Certo che possiamo”
Poi Barbara se ne ritorna nel letto, buttandosi pensierosa su di un fianco, Abdul da ancora un’ultima occhiata a quel culetto così invitante, poi prima di uscire, una sincera stretta di mano a Luca, artefice di tutto questo, che entusiasta ci dice:
“Tutto meglio del previsto, il tuo cazzo Abdul è proprio quello che ci vuole per Barbara, io mi sballo vederla godere così, spero in qualche occasione per rivederci!”
Una volta in strada, dalla finestra dell’appartamento vicino, c’è una signora sui 65-70 anni, che ci scruta con una faccia veramente poco amichevole, senza dire una parola; sono io che con un dolce sorriso rompo il silenzio:
“Buona domenica signora”.
Continua...

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