Nonostante avessi un diploma ho voluto impare un mestiere, uno dei più comuni, è successo che in casa sono riuscito a fare una riparazione, innamorandomi della soddisfazione che ho avuto  in quell'occasione. Fare l'draulico è diventato il mio pallino. Per imparare sono andato con un'impresa che mi ha consentito di carpire tutti i segreti. Nel frattempo ho sposato Eleonora una ragazza che mi ha colpito per la sua bellezza ed il suo modo di camminare, non si poteva non guardare. Ci siamo sposati dopo sei mesi dalla prima volta che ci siamo visti. Gestire una casa così come ha voluto Eleonora, si perché era lei che imponeva il sistema, la mia retribuzione era appena sufficiente, così ho deciso di accettare alcuni lavori in via autonoma che facevo la sera dopo l'orario di lavoro oppure il sabato e la domenica. Economicamente questo era vantaggioso ma ci costringeva ad una vita da isolati,E' stata lei a farmi licenziare dall'impresa ed iniziare da indipendente. Risultati eccezionali tanto che ho avuto bisogno di aiuto. Certo non potevo assumere uno del mestiere,forse sono stato aiutato dalla fortuna, perché in un cantiere ho notato un ragazzo che faceva il muratore, era molto giovane ma sapeva lavorare benissimo. Gli ho proposto di lavorare con me, ho parlato chiaramente con lui, gli ho detto che all'inizio lo avrei restribuito come nell'impresa in cui lavorava ma che in seguito se le cose sarebbero andate bene l'avrei retribuito per il suo valore.  Ha accettato, non sapevo che era un tunisino, parlava molto bene l'italiano, aveva un nome strano Asvor. Era un perfetto aiutante, bravissimo nel suo lavoro, non faceva caso agli orari, insomma era perfetto, non avevo ancora visto tutte le sue qualità, un pomeriggio, primavera inoltrata, lavoravamo esposti al sole, si è tolta la maglietta, aveva un fisico straordinaro, per la prima volta ho visto che il suo volto aveva una espresione dolce. Entrando in confidenza mi ha detto che dormiva con un amico muratore in una camera dove pagavano poco, per mangiare si arrangiavano tra pizzerie e panini. Raccontavo  tutto ad Eleonora, ed un giorno che lavoravamo vicino casa l'ho invitato a pranzo. Era abbastanza timido, non guardava mai Eleonora, per rispetto nei miei confronti. Io innamoratissimo di Eleonora, lei di me non avrei mai immaginato quello che stava per succedere, sentivo la necessità impellente di avere Asvor al mio fianco, un ragazzo che aveva appena compiuto diciotto anni, instancabile lavoratore, a volte dovevo impormi per farlo riposare, lo invitavo a lavorare solo in pantaloncini, come d'altronde facevo io, un caldo micidiale. Coglievo l'occasione per ammirare il suo corpo, forse si è accorto di questa mia attenzione, si mostrava tranquillamente per farmi piacere. Lo portavo sempre più spesso a casa, pranzo, cena, lui aveva sempre quel senso di rispetto nei miei confronti.  Ho avuto un'idea rivoluzionaria ed ho reso partecipe Eleonora -Amore ho pensato di utilizzare la cameretta per far venire Asvor da noi, in modo che il nostro lavoro proceda nel migliore dei modi, saresti d'accordo?- - Non vedo il motivo per cui dvrei oppormi, se va meglio per il vostro lavoro- Avevo raggiunto il mio scopo,quando l'ho proposto ad Asvor mi ha abbracciato a lungo ringraziandomi, anche perché il suo compagno con cui dormiva, si era trasferito. Il giorno dopo la sua camera era pronta, per la prima volta ha dormito nella nostra casa. Era tutto più funzionale nel lavoro, il rapporto tra noi si è consolidato, per togliergli quella forma di rispetto che aveva anche nei confronti di Eleonora, ho invitato lei ad essere più spigliata nei suoi confronti. Si è subito notata, addirittura Eleonora a volte eccedeva, nei suoi atteggiamenti verso Asvor, finalmente anche lui si è aperto totalmente verso di noi, ora i dialoghi erano frequenti ed anche incisivi, la punto che le chiese se aveva una ragazza. Siamo tornati al punto di partenza, Asvor si è vergognato ed ha abbassato la testa. La mia occhiata ad Eleonora è servita a stimolarla ad avvicinarsi ad Asvor, cosa che lei ha fatto, da dietro ha messo le mani sul suo petto, baciandogli la testa -Asvor ti sei offeso? in fondo se hai la ragazza lo puoi dire- balbettando ha detto che non era mai stato con una donna. Bisognava cambiare subito atteggiamento, un piano strategico da mettere subito in atto -Amore lasciami fare ed assoggettati alle mie iniziative- Eleonora non ha capito granché, a cena ho scoperto le carte - Senti  Asvor ti dovrei confessare una cosa, io ed Eleonora siamo nudisti convinti, siamo abituati a girare nudi in casa, da quando ci sei tu, per rispetto nei tuoi confronti, ci siamo sempre coperti, se per te va bene da domani cambiamo, in casa stiamo nudi, sei d'accordo?- Una sciabolata del genere ha colto impreparata anche Eleonora che comunque non ha reagito se non con uno sguardo compiaciuto. Asvor ha solo accennato un si con la testa. La notte io ed Eleonora abbiamo scopato con notevole vigore, chissà come ci saremmo comportati la mattina, Contrariamente al solito quella mattina ci siamo svegliati alle cinque invece delle sei, chissà perché?Siamo andati nudi in cucina a preparare la colazione, aspettavamo che Asvor ci raggiungesse, invece tardava, ho bussato alla sua camera, ho aperto era ancora a letto coperto da un lenzuolo, si vergognava ad alzarsi perché aveva una terrbile erezione. L'ho scoperto, mamma mia, un cazzo mai visto, ad un magnifico corpo ci metti anche un cazzo eccezionale, la frittata è fatta, mi sono eccitato anch'io e mano nella mano io ed Asvor ci siamo recati in cucina. Eleonora è rimasta senza parole, ci ha accolti conun bacio sulle labbra, questo no ha fatto altro che aumentare la nostra eccitazione. Ci siamo seduti per la colazione, convinti che questo era sufficiente a calmare i nostri bollenti spiriti, è avvenuto solo per me, quando ci siamo alzati il mio cazzo era in posizione di riposo, quello di Asvor, se possibile ancora più grosso. Eleonora non staccava gli occhi da quella meraviglia. Asvor dobbiamo andare al lavoro, rilassati, si sono calate la cateratte quando Eleonora mi ha detto -Vatti a vestire ad Asvor ci penso io- Si è inginocchiata, ha preso in bocca il cazzo di Avsor, neanche troppo agevolmente, ed ha iniziato un maestoso pompino. Altro che vestire, uno spettacolo del genere valeva il prezzo del biglietto. E' durato pochissimo, una copiosa sborrata è stato l'epilogo. Sborra in parte ingoita, in parte sulla faccia, non potevo far altro che farmi una sega e sborrare addosso ad Eleonora. - Dai Asvor andiamo al lavoro- -Dove cazzo andate voi due, mi volete lasciare così? Di corsa in camera- Ho invitato Asvor a scoparla, Eleonora ha avuto diversi orgasmi, solo allora siamo usciti lasciandola sul letto.


Da quel giorno è cambiato tutto


 


 


 


 


 

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Categorie: Voyeurismo
Tag: amatoriali