All'epoca vivevamo nel Nord Ovest padano. (Novara) In una casa di campagna fuori mano. A 2 km. dal paesino e 8 km. dalla cittadella dove cerano le scuole medie e superiori. E Per motivi pratici i miei genitori pensarono di mettermi in un collegio per le scuole medie cosi da non avere l'onere di dovermi portare ogni giorno alla scuola.
All'epoca non conoscevo ancora il sesso vero e pratico. Si le solite curiosità come si puo avere ma niente di piu.
Nell'istituto eravamo circa 50 tra i 12 e 20 anni. Noi implumi circa 30 avevamo la nostra camerata a parte e con un 20enne delle superiori come responsabile, che ovviamente aveva il suo letto circondato da una tenda. Dove ogni tanto uno di terza media andava a trovare, con la scusa di ripassare le lezioni. Poi capii l'anno seguente in cosa consistevano i ripassi.
La scuola comincio tra alti e bassi, e la mia famiglia ogni fine settimana veniva a farmi visita, portando qualche dolciume per allietare la lontananza. Poi arrivo la primavera e si Sa che e l'epoca dello sbocciare del tutto.
E cosi anche io cominciai a sbocciare i pochi peli pubici che avevo in autunno si infoltirono, e anche il mio amico uccello crebbe e comincio a fare capolino fuori dalle mutande, in primis e special modo sotto la doccia. All'epoca era previsto la doccia al sabato (a parte in alcuni casi che si lavorasse nei campi nel dopo scuola si era autorizzati in altri giorni) Quindi con mio grande stupore provai per la prima volta un erezione, ma senza sapere come ci si comportava, Lo strofinai con la spugna insaponata e al secondo o terzo movimento provai un grandissimo prurito al buchetto del culo e in concomitanza fuori usci il liquido bianco regalandomi un piacere immenso. Ma non sapevo che era normale tutto questo, e che era una semplice Sborrata. La prima di tante a venire.
Cosi all'inizio non vedevo l'ora che arrivasse il sabato per toccarmi e godere sotto la doccia, Poi un giorno io e Cosimo fummo chiamati per aiutare il contadino nei campi, Al ritorno mentre gli altri si accingevano ad andare in refettorio, noi eravamo autorizzati a fare la doccia, e cosi ci apprestammo. Ma cera solo una che funzionava, io entrai per primo e subito ebbi l'erezione, mi stavo insaponando con lo sciampo negli occhi che sentii la voce di Cosimo che mi dice Anche a te viene duro qui sotto l'acqua? Subito ebbi un po di vergogna poi anche lui era nudo e ci strofinammo i membri contro la pancia e facendoli baciare tra di loro, entrambi sborrammo assieme.
La cosa si ripete diverse volte a settimana anche senza fare la doccia, ci trovavamo in posti tranquilli e cominciammo ad imparare a masturbarci per bene. E andammo avanti fino alla fine della scuola. Poi arrivarono le vacanze, e ci salutammo nella speranza di trovarci l'anno successivo.
Quando fui a casa dopo una settimana i miei genitori pensarono di mettermi in un casale piu grande e vicino a casa nostra cosi da tenermi occupato per non vedermi tutto il giorno a fare niente. Li facevo diverse faccende, come il portare da bere ai lavoranti, oppure aiutare sia in casa che nelle tettoie. E cera un lavoratore stagionale che si fermava fino in autunno. Si chiamava Giusep e arrivava dalla Francia, I padroni Gli Avevano dato un paio di camere in una casetta distaccata dal casale di circa 1 km. Un pomeriggio mi dissero che dovevo aiutare Giusep a portare qualcosa con la carriola, e dopo potevo andare a casa.
Strada facendo Lui non perse tempo e comincio a chiedermi diverse cose che mi facevano arrossire, (se avevo gia tanti peli, se sapevo come masturbarmi, se lo avevo fatto con qualcuno, se avevo gia visto una donna nuda, ecct) io ero imbarazzato, e quando arrivammo mi chiese se volevo vedere delle foto di donne nude, IL sole era alto e l'aria era calda, cosi accettai ed entrai in casa anche per trovare un po di ombra.
Lui mi offri una bibita e una sigaretta, poi tiro fuori da un cassetto una busta con decine di foto tutte donne nude, (io rimasi scioccato nel vedere che anche loro avevano i peli in mezzo alle gambe) avevo visto solo e sempre i peli delle ascelle. Cerano anche donne che avevano un bel cazzo in bocca. La cosa mi eccitava molto e si vedeva il rigonfiamento nel pantaloncini, e fu li che lui mi prese sulle ginocchia, mettendomi la mano dentro, e anche lui si era eccitato, in un attimo fu tutto nudo con l'uccello che sventolava bello duro, ricordo che aveva una cappella enorme.
Mi abbraccio e mi bacio mettendomi la lingua in bocca (io non capivo e provavo solo schifo) non sapevo che ci si baciava cosi, tra amanti.
Poi mi prese la testa e mi porto all'altezza del suo uccello dicendomi di prenderlo in bocca, Non sapevo cosa fare volevo andarmene ma lui mi teneva e mi incitava ad aprire la bocca, e cosi feci Aveva un sapore salino anche perche era sudato Sentivo che si induriva sempre di piu e la cappella era gonfia, Lui accompagnava il movimento, fino a quando non venne in una mostruosa sborrata riempendomi la bocca, che quasi mi fece vomitare. Sputai tutto a piu riprese, ma sempre col sapore di sperma in bocca, mi fece girare e comincio a leccarmi il buchetto entrando dentro con la lingua. Poi rigirandomi nuovamente fu lui che me lo prese in bocca e con maestria comincio ad insalivarmi l'uccello, mentre col dito medio si intrufolava nel buchetto aprendolo un poco e spingendolo dentro, di li a poco anche io sborrai e lui avido bevve tutto e ripuli per bene.
Dopo un po ci salutammo ci saremmo rivisti il giorno dopo.
CONTINUA

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Categorie: Gay e Bisex
Tag: Gay