Questo racconto è una storia realmente accaduta ma in parte di fantasia come nomi e riferimenti a città o luoghi.


Mi chiamo Francesco sono un uomo di 45 anni e fin da ero alla ricerca della mia identità sessuale, e dopo svariate esperienze avute più o meno all’età di 18/23 anni ed una volta arrivato alla soglia dei 30 le mie curiosità sessuali verso il genere maschile fossero sparite, anche perché ero fidanzato con una ragazza molto carina e molto attiva sessualmente a cui piaceva molto “giocare”, fin quando una sera d’estate….


Classica cena estiva a base di pesce con i genitori amici e parenti a casa al mare di Roberto un vecchio amico di famiglia, oramai sessantenne ma con un fisico ancora di tutto rispetto per un uomo della sua età, che conoscevo sin da quando ero piccolo che reputavo come uno zio. Era sempre stata una figura vicina alla mia famiglia soprattutto d’estate perché andavamo al mare nello stesso posto e lui mi insegnava a pescare a raccogliere le patelle a prendere i granchi e i polpi, ma ad un certo punto della mia pubertà il mio sguardo ricadeva sovente sul rigonfiamento abbastanza pronunciato del costume slip che indossava che per nulla assomigliava a quello di altri adulti che erano li al mare, il suo era bello pieno come se al suo interno riponesse qualcosa di grosso e segreto. Comunque la serata trascorre tranquilla, in questa bella villetta sita in una località di mare, con una bella tavolata imbandita  ed una leggera brezza marina che rendeva piacevole la convivialità e tutti indaffarati a preparare tra gli antipasti con tartine e bruschette di pesce e calici di vino. Finalmente dopo aver grigliato tutto quello che c’era da cucinare ci sedemmo a mangiare e a bere in allegria. Il buon vino scorreva a fiumi ed accompagnava esaltandone il sapore delle pietanze prelibate.


La serata volgeva ormai al termine, il brio iniziale ormai era sceso e lasciava il posto a sbadigli assonnati, probabilmente colpa di tutto quel vino e dell’ ora tarda. La mia ragazza è la prima ad andare via con la scusa che avrebbe dovuto svegliarsi presto per studiare. Quindi per non farci mancare nulla decidemmo di farci un un ultimo giro di limoncello prima di andare via. Dopo il limoncello iniziarono tutti a salutare ed ad andare via, ma non so perché decisi di restare per dare una mano a sistemare tutto, mi sembrava scortese lasciare tutto quel pandemonio e andare via.  Tutti lasciarono la villetta ed io e Roberto restammo da soli e iniziando a sparecchiare mi accorsi che in qualche bottiglia era rimasto ancora del buon vino allora dissi a Roberto:


“Facciamoci altro calice non sprechiamo questo nettare di”vino””


Scoppiammo in una risata e tracannammo tutto il vino rimasto e tra una risata ed un’altra Roberto iniziò a fare battute sempre più sconce e di apprezzamento per il mio bel fisico sportivo che avevo, fino a quando mi disse: 


“Poi tutto quello sport che fai ti ha fatto venir su proprio un bel culo da fichetta che quasi me lo scoperei ahahah”


A quella battuta restai alquanto perplesso, ma lo giustificai per il quantitativo d’alcol che avevamo tracannato quella sera comunque risi tutte le sue battute anche quelle più esplicitamente sessuali. A quel punto della serata mi accorsi che ad ogni sua battuta mi guardava in maniera strana come se volesse percepire le mie reazioni alle sue battute. Anche lui si accorse che qualcosa era cambiata e anche io iniziavo a guardarlo con un altro occhio. Allora, appena ne ebbe l’occasione, si avvicinò dandomi una pacca sonante sul sedere. Al quel punto mi girai di scatto cercando il suo sguardo e dirgli: 


“Che cazzo fai!”


e lui non aspettava altro di vedere la reazione suo mio….e in quel momento tutto mi apparve più chiaro. Allora stando al gioco esclamai:


“Se me la dai più forte mi lascerai il segno e la mia ragazza crederà che abbia un’ amante!”


Ma lui volle precisare:


“Una amante o un amante?”


Mi girai a lavare i piatti senza rispondere, e lui con la scusa di posare i bicchieri nello stipetto sopra il lavapiatti si appoggiò deliberatamente e facendomi sentire tutta la sua virilità appoggiarsi sulle mie chiappe. A quel punto un po forse infastidito dal suo atteggiamento ambiguamente provocatorio, mi voltai di scatto pensando che si scansasse di conseguenza, ma cosi non fu, anzi prese posizione bloccandomi e guardandomi negli occhi si lanciò in un bacio appassionato buttando dentro la sua lingua. Restai immobile impietrito non sapendo cosa fare. Lui si accorse di aver un’imprudenza e subito si scusò dell’accaduto e che non era sua intenzione mettermi in imbarazzo che era abbastanza ubriaco. A qual punto mi confesso che aveva capito male perché io era tutta la serata che gli fissavo il pacco e ed era attratto dal mio corpo giovale e ben fatto. Praticamente mi aveva confessato di essere omosessuale ed essere attratto da me nella stessa serata. Non sapevo che dire mi sentivo mortificato per averlo fatto sentire rifiutato, ma nel mio profondo lo sapevo, e lo avevo sempre saputo, che sin da adolescente ero attratto dal suo pacco enorme nascosto sempre dal quel costume slip. Cosi presi da quella serata di confessioni gli confidai tutto, confermando quello che sospettava. Quindi gli dissi che ero ancora curioso di vedere cosa teneva nascosto per anni sotto quel costume, lui mi chiese se fossi sicuro di quello che gli stessi chiedendo, perché da quel momento in poi tutto sarebbe cambiato senza la possibilità di tornare indietro, dissi di si, lui si alzo dalla sedia in cui era seduto tolse rapidamente la camicia restando a torso nudo, virile ed abbronzato, slacciò il legaccio del bermuda di lino che indossava facendoli scivolare per terra restando soltanto con gli slip:


“Lascio a te il piacere…” Facendo segno verso il basso.


Ero incredulo di quello che stava succedendo non sapevo se fosse un sogno o realtà dopo anni e anni potevo finalmente scoprire cosa si nascondesse dentro quegli slip. Mi avvicinai lentamente magnetizzato da quella visione poggiai le dita al tessuto elastico mettendole ad uncino in modo da tirare giù, ma lentamente! Era tutto come fosse tutto rallentato ed io facessi parte di un flusso di energia che si trasmetteva dall’universo al suo corpo ed attraverso il contatto della sua pelle quel flusso di energia avesse inondato anche il mio, fino a quando non mi resi conto che avevo abbassato del tutto i suoi slip, facendo rotolare fuori quella proboscide segreta, adesso guardavo la sua nudità nella sua interezza e mi sentivo a disagio, mi sentivo a disagio io che ero vestito. In quel momento sentii il bisogno di spogliarmi, e mettermi anche io a nudo, ma lui mi anticipò prendendomi e sfilandomi la t-shirt, quindi mi alzai sbottonai i miei bermuda e li lasciai cadere e sfilai velocemente gli slip. A differenza sua io avevo già un’erezione evidente, lui la vide a mi invitò a seguirlo in camera da letto. Ero molto eccitato da quella strana situazione arrivati li continuavo a guardare quella proboscide che iniziava a gonfiarsi, lui mi invitò a guardarla più da vicino, mi inginocchiai e mi avvicinai talmente tanto da sentirle l’odore inebriante di mascolinità, e non seppi resistere lo presi in mano e iniziai a segarlo sentendolo crescere tra le mie mani, fino a sentirlo diventare duro come il marmo e vedere ingrossare e pulsare tutte le vene. Aveva una bella cappella grossa e lucente ma il fusto lo era tanto quanto, il suo odore era tanto inebriante da invitarmi a avvicinarlo alla bocca per poi assaggiarlo, dapprima appoggiai la punta della lingua alla cappella come per assaggiarlo ma poi avvicinai anche le mie labbra per poterlo avvolgere e succhiarlo, ma con mio stupore facevo fatica a farlo entrare tutto in bocca tanto era grosso. Ma sentivo già che lui appezzava dopo un po che cercavo di spompinarlo mi face sdraiare prono, iniziò a segarmi ma già dopo pochi secondi lo fermai dicendo che rischiavo di venire, lui si fermò si avvicinò con la sua bocca al mio cazzo e temevo che lo avesse preso in bocca, i miei timori erano confermati sentendo il calore e la morbidezza delle sue labbra un paio di pompate e lo bloccai nuovamente dicendogli che sarei venuto, allora mi alzò le gambe e si dedico a leccare il mio buco, sentivo la sua lingua bagnata inondare il mio buchino provocandomi brividi di piacere, finche non sentii entrare un dito molto facilmente, poi anche il secondo con un po più di fatica e dopo un po che mi trasturlava entrò anche il terzo. Io ero confuso sentivo un po di bruciore pensai fosse normale! Dopo un po prese il suo grosso cazzo in mano gli sputò sopra lubrificando la grossa cappella e alzandomi ancora di più le gambe metteva il mio buchino in bella mostra e tenendo larghe le chiappe con le mie mani, sputò anche sul mio buchino adesso bello lubrificato. Ormai sapevo come sarebbe andata a finire, chiedendogli se mi avrebbe fatto male, ma lui mi rispose che avrebbe fatto piano, appoggiandomi la cappella sentivo già spingere sempre di più fino a quando iniziava ad entrare la grossa cappella, ma ad un certo punto anche se sentivo spingere si blocca e non entra più cominciando a sentire dolore, allora torna un po indietro e inizia a fare avanti e indietro a colpetti ma il dolore è troppo e lo blocco tutte le volte che cerca di spingere più in fondo. Tante che lui si ferma e mi chiede se fa male ma io dico di no e gli chiedo di non fermarsi la prossima volta lui mi fa un cenno con la testa e ricomincia a spingere il dolore e troppo ma non riesco a farlo fermare questa volta e sento il mio buco allargarsi all’inverosimile per fare largo a quel mostruoso cazzo, sentendolo scorrere dentro di me in quel momento esclamai:


“Oddiiiioooo”


E lui mi disse:


“Si adesso è dentro è tutto dentro”


Con molta soddisfazione!!! Inizio a scoparmi e a leccarmi i piedi fino a quando non arrivai ad un orgasmo spontaneo lui vedendo la mia eccitazione tirò sfuri il suo cazzo e venne copiosamente sulla mia pancia……

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Categorie: Gay e Bisex