Nulla di eccezionale avevo una modesta attrezzatura per le immersioni, mi dilettavo con scarsi risultati. In seguito un conoscente occasionale,proprio sulla spiaggia, mi ha indicato un posto, forse distante, ideale per la pesca. Bianca mia moglie mi seguiva, io mi immergevo mentre lei se ne stava al sole, aveva una carnagione scurissima, alcuni la scambiavano per africana. Un giorno libero dal lavoro, abbiamo deciso di visitare quel posto, difficile da raggiungere, stradine scoscese fra cespugli di rovo, quasi introvabile, dopo una piccola curva abbiamo scoperto il paradiso, confine tra boscaglia e mare, sabbia introvabile, non c'era anima viva. Mi sono preparato, pronto ad immergermi -Mi metto nuda che dici? non c'è nessuno-  -Va bene, guardati attorno ogni tanto- Quando la vedo nuda sono preso dalla voglia di scoparla, ormai avevo la muta. Mi sono immerso, ho ispezionato i fondali, c'erano delle scogliere sommerse, da una di queste sfila una grossa cernia, ho avuto paura, non mi aspettavo quella sorpresa, ogni tanto guardavo Bianca, non era distesa, camminava nuda tra la bassa vegetazione. Avevo caricato la fiocina, appena in tempo, un'altra cernia a due metri, un colpo da ragazzi, l'ho arpionata, bellissima, sono uscito per mostrarla a Bianca, anche lei soddisfattissima. Ho trovato una vecchia tanica semi aperta l'ho pulita ho messo dell'acqua di mare mettendoci la cernia. -Non mi lasciare da sola, la pesca l'hai fatta, voglio scopare- Quando implora cazzo con Bianca c'è poco da fare, ho tolto la muta, sono rimasto nudo anch'io, mi è saltata addosso, le braccia al collo. il cazzo nella figa, ha voluto che camminassi in quel modo- Oh che bello, mentrecammini il cazzo mi solletica- -Si ma io sborro-  -Dai sborra ooohhh -insomma una scopata in cammino, nuova esperienza. Non ci piaceva stare distesi, camminare ai limiti di quella boscaglia era favoloso. Intanto sentiamo il rumore di una macchina, ci siamo nascosti, dopo qualche minuto è apparso un uomo,anche lui nudo, Avrà avuto una cinquantina d'anni, ci ha raggiunti, ci siamo messi a parlare del posto, lui era un frequentatore abituale, amante della natura e della solitudine, non abitava lontano, aveva una casupola isolata a qualche chilometro. Un simpaticone spiritoso. Mentre parlavamo ero dietro a Bianca, avevo le braccia sul suo collo, lui era a mezzo metro, ho stretto un pochino di più Bianca a me, per farlo ho messe le mani sul bacino, le dita sono finite sulla figa, questo movimento ha provocato il cazzo di Ulisse che cresceva sempre di più, turgido quanto mai, si reggeva dritto, un diametro pazzesco, aveva ormai superato di qualche centimetro l'ombelico, non riuscivo a deglutire, mai vista una cosa del genere. Spontaneamente ho spinto Bianca verso quel ben di dio, Ulisse ha capito, con le braccia lunghissime ci ha abbracciato entrambi, mi sono staccato, Bianca ha messo le braccia al collo, sollevata come un fuscello. Ha urlato quelcazzo l'aveva trafitta, non so come ha fatto ad entrare in una figa così piccola un cazzo del genere, lei non toccava i piedi in terra, neanch'io forse a vederli scopare così. Meraviglioso. La sborrata è stata esemplare, una quantità rilevante spruzzava dalla figa avendo ancora il cazzo dentro. Non voleva scendere da quella posizione. Ulisse ha visto il recipiente con la cernia - Andiamo nella mia casupola, la cuciniamo se per voi va bene-Bianca ha approvato subito. Ci siamo rimessi in macchina, in meno di mezz'ora siamo arrivati, una piccola casetta circondata da alberi, eravamo rimasti nudi dal mare. -Penso a tutto io, è stato proprio così, cucinato benissimo ottimo sapore, subito dopo pranzo -Ragazzi andiamo a riposare sul mio letto- Non era possibile rinunciare, distesi sul letto, Bianca si è posizionata sul corpo di Ulisse, io al loro fianco, il cazzo non entrava, è stata lei a pregarmi di bagnarla con la saliva, prima la figa, subito dopo il cazzo, che meraviglia averlo in bocca, l'ho trattenuto tantissimo, con le mie mani l'ho infilato nella figa. Irresistibili, mi sono messo anch'io sopra a Bianca, ancora più strabiliante anche il mio cazzo è entrato nella figa. Resistere era impossibile, grande sborrata e riposo. Siamo ripartiti verso le diciassette. Quel posto è diventato il luogo della domenica, luogo di pesca in ogni senso, io avevo il compito di pescare, Bianca col pesce di Ulisse nella figa.


 


 


 


 


 

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