Il ragazzo che abbiamo avuto la fortuna e il piacere di iniziare al sesso ha espresso il suo entusiasmo per come erano andate le cose e non vedeva l'ora di rivederci. Anche noi eravamo molto eccitati al pensiero e ci abbiamo fantasticato un po' sopra. Dato che lui aveva espresso una sua fantasia di essere vestito e truccato come una ragazza, mia moglie ha pensato che poteva aiutarlo in questo e lui ha acconsentito felice.  Lui è abbastanza minuto e non è stato difficile trovare qualcosa da indossare che gli si adattasse. Ci siamo accordati che lui sarebbe venuto a casa nostra nel tardo pomeriggio, in mia assenza, e poi mia moglie lo avrebbe aiutato nella trasformazione.


In realtà non avevo nulla da fare e andai a zonzo per un centro commerciale, aspettando di poter rientrare. Pregustavo la serata di sesso che ci attendeva e ogni tanto avevo un'erezione in mezzo alla gente che mi costringeva a sedermi per non darne evidenza. 


Nei colloqui successivi al primo incontro, ci aveva confessato di avere una ragazza, la quale era completamente all'oscuro del suo lato segreto e lui invidiava molto la nostra relazione così complice.  Si era trovato benissimo sia con mia moglie che con me e non vedeva l'ora di ripetere l'esperienza. 


A un certo punto scambiavo dei messaggi su whatsapp con mia moglie, per sapere se era venuto e come procedeva l'opera di femminilizzazione. Lei dapprima mi aveva rassicurato sul fatto che si fossero visti, poi mi aveva detto che sarebbe stata una sorpresa e di non chiedere null'altro.


Pensavo che fisicamente il ragazzo si prestasse alla cosa, poiché era magrolino con pochi peli e un viso dai tratti non duri. Ma non mi aspettavo che il risultato fosse così eclatante. Rimasi veramente sorpreso e lui/lei se ne accorse e ne fu orgoglioso.


Quando entrai in casa mia moglie mi fece accomodare in salotto e mi disse di aspettare. Mi sono versato un dito di Glenmorangie e il calore del whisky mi ha rilassato. 

"ti presento Sammy" ha detto mia moglie, esponendo la sua opera.


Mi trovai di fronte una ragazza alta, con un vestitino verde scuro a tubino, calze e tacco alto, capelli rossi a caschetto, trucco e rossetto, un paio di orecchini a cerchio completavano l'opera. Fantastica. A parte l'assoluta mancanza di seno, era una bellissima ragazza che sorrideva timida.  L'attenzione con cui si muoveva sui tacchi la rendeva, anziché goffa, un po' geisha, perché faceva piccoli passetti. 

Mi sfilò davanti e io la feci andare su e giù qualche volta, complimentandomi con lei.  Anche da vicino il trucco copriva ogni tratto maschile. Gli occhi forse per il rimmel o altre diavolerie da femmina, erano enormi e come sgranati, la bocca rossa e invitante. 


Mia moglie doveva averla istruita, perché dopo essersi fatta ammirare, e sicura del mio gradimento, si avvicinò e iniziò a spogliarmi, sbottonando la camicia. 


Non mi dispiaceva, ma avendola vicino iniziai a toccarla e a infilare le mani sotto il vestito, accarezzando le cosce e le natiche. Era liscia e morbida, con un leggero profumo che non riconoscevo fra quelli di mia moglie. La quale si era seduta su una poltrona a lato e guardava. 


Aveva delle calze autoreggenti velate e mutandine crema, si lasciava accarezzare il culo sporgendolo perso le mie mani e muovendosi languidamente. Pensai che l'abito fa il monaco, in effetti. La volta precedente era acerbo e insicuro, si era lasciato fare restando piuttosto statico. Questa volta si muoveva come un'esperta puttana.


Gli arrotolai il tubino in vita, lasciandola con il reggiseno sopra e le mutandine e le calze sotto. Era perfettamente depilata. Il pene era inizialmente nascosto fra le gambe, ma poi con l'erezione uscì fuori prepotente. Era bellissimo vederlo sporgere da quelle mutandine. 


Così seminuda i tratti maschili del corpo erano più visibile, ma non per questo era meno eccitante. Anzi. Il contrasto con il volto truccato e il rossetto che si era già sbafato mi dava una sensazione perversa facendo uscire i miei istinti dominanti.


Mi piaceva restare vestito mentre lei era sguaiatamente spogliata. La misi sul divano e presi il suo cazzo in mano. Chiuse gli occhi e si abbandonò. Non seppi resistere e volevo prenderglielo in bocca, ma si bagnava moltissimo e ogni volta che con la le dita a anello lo stringevo e salivo verso il glande, si affacciavano delle grosse gocce di liquido incolore che prendevo con la lingua. Riconoscevo l'odore e il sapore di quel cazzo.


Prendevo i coglioni alla base mettendoli in evidenza e li leccavo, poi salivo con la lingua fino alla punta, catturavo le gocce salate e quindi scendevo di nuovo ai coglioni.  La tenevo con le gambe sollevate mentre mi godevo il suo cazzo.  Nel frattempo mi spogliavo. 


Quindi gli spostai il bacino di fianco, in modo da poter arrivare al suo ano. Faceoc quello che volevo, passando con la lingua dal pene ai coglioni, per poi divaricare le natiche e affondare la lingua nel culo.


L'odore del buchino, per quanto lavato, è inconfondibile e ha un effetto afrodisiaco su di me. Il mio cazzo era duro da farmi male.  L'ho fatta mettere in ginocchio e da dietro penetravo il buchino con la lingua, per poi scendere ai coglioni, mentre mungevo il pene e lei emetteva dei gridolini che mi facevano venire sempre di più la voglia di infilare con violenza il mio cazzo nel suo culo.


Nel frattempo vedevo mia moglie, seduta in poltrona, le gambe aperte e la gonna sollevata, che si sditalinava guardandoci.


Mi sono goduto quella leccata finché mi è venuta voglia di un pompino. Per cui mi sono accomodato e l'ho fatta mettere in ginocchio fra le mie gambe e le ho fatto fare un vero pompino. Se la volta precedente ero stato dolce e attento, questa volta l'ho presa per la nuca, con la parrucca a caschetto mezza storta, tanto che poi l'ho tolta e buttata via, e l'ho scopata in gola, facendola tossire e lacrimare. Mi piaceva il trucco che si scioglieva per le lacrime, quando aveva dei conati perché la tenevo giù fino ai coglioni. 


Stavo dando alla puttanella quello che voleva: essere trattata come tale.


E come pompava di gusto, quando le lasciavo l'iniziativa, e aspettava che la riscopassi di nuovo in gola. 


Quando ne ho avuto voglia l'ho girata a pecora in ginocchio e gliel'ho messo nel culo senza troppi complimenti. Era quasi vergine, dopotutto, ma l'avevo ben lubrificato prima. Tuttavia fece qualche gridolino cercando di sottrarsi. Non glielo permisi, tenendola forte ai fianchi. Il cazzo durissimo e bagnato una volta che riuscii a puntarlo nel modo giusto si fece strada molto facilmente. 


Mi piaceva che cercasse di scappare. La tenevo forte e spingevo, quasi subito ero tutto dentro e senza aspettare che si abituasse uscii quasi completamente e riaffondai fino alla pancia. Così tre o quattro volte, e ogni volta emetteva dei gridolini eccitantissimi. 
Adesso ti spacco il culo, puttanella, le ho detto e ho preso a sbatterla forte.

Nel frattempo ho detto a mia moglie di spogliarsi e di unirsi. Lei non aspettava altro. Accarezzava la sua schiena e le teneva le natiche aperte mentre io uscivo e poi rientravo fino in fondo con un colpo solo. E così per un po'.


Quando il culo era ormai bello aperto e la puttanella assecondava i miei colpi spingendo il culo verso di me, era il momento di cambiare.


Lo feci mettere seduto e insieme a mia moglie ci siamo divisi il suo cazzo, leccandolo insieme. O spompinandolo a turno.
Poi lo hanno fatto a me. Poi me la sono messa seduta sopra, penetrandola in quel modo, mentre mia moglie gli succhiava il cazzo. 


Tutte le varianti possibili di bocca, culo e cazzo  a tre che mi venivano in mente. Mia moglie era arrapatissima, mentre me lo facevo ballare sul cazzo su e giù sentivo la sua lingua sui coglioni, o che prendeva il suo cazzo in bocca, o che me lo tirava fuori, mi dava qualche succhiata potente e poi lo rimetteva dentro quel culetto stretto che era rimasto in attesa. 

Non volevo venire e non volevo che nemmeno Sammy venisse. Noi maschi abbiamo quel periodo refrattario che le donne non hanno e avrebbe smorzato il momento fantastico che stavamo vivendo. Per cui mi fermavo spesso, cambiando posizione e stimolazione.


Feci indossare lo strapon alla moglie e le feci inculare Sammy, che non si fece problemi a prenderlo anche da lei mentre mi faceva un pompino. 


Poi cambiammo: ero io a prenderlo in bocca a Sammy mentre mia moglie mi sfondava senza complimenti. 
Poi mia moglie si tolse e fece un segno a Sammy di scambiarsi: lei me la mise in bocca e lui nel culo.  Eravamo un intreccio di corpi sudati, di sapore e odore di sesso. 


Mi staccai a malincuore da quella cavalcata e volli che Sammy scopasse mia moglie.  Lei era sdraiata sul tappeto in terra, le gambe sollevate e lui in mezzo che le dava grandi colpi, mi sistemai dietro di lui e lo penetrai facilmente. I colpi che davo si trasmettevano a mia moglie, era come se scopassi lei, attraverso lui/lei. 


Era un buon modo di venire. Loro si baciavano mentre li scopavo con forza. 


Dissi: voglio venire così, dai insieme. Quando Sammy disse "non resisto sto per venire..." sentivo le contrazioni del suo ano e M che diceva "si lo sento... caldo... mi sta schizzando dentro... mi sta riempiendo... si dai... sborra sborra sborrami ...riempimi..." mi fece perdere il controllo e iniziai a sborrare come un fiume anche io. Un orgasmo fortissimo che quasi mi fece perdere i sensi.


Ci accasciammo sul divano, sudati, bagnati e l'odore di sesso era pesante come una cappa. Dalla fica aperta e gonfia di M scendeva una colatura di sborra. Lei continuava a accarezzarsela piano, bagnando il dito e poi leccandolo. 


Mentre Sammy andava in bagno c'era la fica di M aperta davanti a me. Superai quel periodo in cui non hai voglia e mi avvicinai con la bocca. Lei si aprì ancora di più, una perla di sborra che si affacciava. Sfiorai i clitoride con la punta della lingua, quindi, decisamente, la infilai più in basso, raccolsi lo sperma e poi strisciai sul suo corpo fino alla bocca, baciandoci con quel sapore in bocca. 


La serata non era ancora finita.