Sono al primo racconto, mi presento: sono Claudio 30 anni, 180cm per 70kg capelli e occhi nocciola fisico sportivo ma non palestrato. Vivo in un paese in una valle e da sempre lavoro nel turismo, bar - hotel - animazione - maestro sci negli ultimi due anni.


Quelle che scrivo qua sono tutte esperienze realmente accadute e che riporterò pari al vero senza licenze poetiche.
Vi racconto di un episodio successo 5 anni fa in autunno. Rientro in casa dopo un aperitivo lungo con gli amici verso le 23.00. Durante la serata uno di loro, (15 anni più grande di me) mi ha parlato di Carla una sua ex ricordando il suo bel fighino e la bocca accogliente. Carla è una ragazza che abita a 30km da me e che ha 13 anni in piú, negli ultimi tempi ha messo mi piace a parecchie foto e post pubblicati sui miei social ma non ci ho mai parlato.
Mentre aspetto di prendere sonno scorro su Messenger la lista dei profili attivi e trovo proprio lei, così complici gli spriz e i racconti decido di provare a scriverle un semplice quanto banale: "Ciao, come va?".
Passano pochi secondi e lei risponde, iniziamo cosí a chattare partendo dalle presentazioni per poi parlare del più e del meno iniziando a fare anche delle allusioni erotiche alle quali trovo risposte elusive ma non scocciate.
Ecco che quindi le propongo di proseguire quella conversazione a 4 occhi davanti ad un bicchierino di liquore preparato da me qualche giorno prima, sono ormai le 01.00, lei mi risponde che sono matto e che non crede non abbia il coraggio di presentarmi a casa sua a quell' ora... Salto in macchina e le chiedo l indirizzo al quale recarmi visto che in circa mezz'ora sarò da lei.
La casa si trova nel centro storico al piano terra con accesso indipendente, le luci sono tutte spente... Parcheggio e le scrivo di aprirmi, sperando non si tiri indietro all' ultimo lasciandomi con una gran voglia e basta.
Invece dopo pochi attimi si apre la porta, scendo dalla macchina, bottiglia in mano e mi avvio verso l ingresso, lei è tanta roba, 1.75 bionda capelli lunghi, una bella seconda piena di seno, sedere sodo un po abbondante, labbra sottili ed occhi verdi. Arrivato sulla soglia di fronte a lei, vestita con un pantaloncino corto fino a metà coscia e una camicia larga ma sottile, la guardo negli occhi e le infilo la lingua in bocca iniziando a toccarla con la mano libera fino ad infilarmi la sua mano nelle mutande per farle sentire tutta la mia voglia.
Ci stacchiamo e io abbasso i pantaloni della tuta e mettendole una mano al collo le sussurro all' orecchio: "perché non me lo succhi un po'?". Ed ecco che da brava pompinara si inginocchia di fronte a me ed inizia a leccare l asta (ho un uccello nella norma, 17 centimetri ed una circonferenza normale) per poi passare alle palle e infilarselo in bocca mostrando tutta la sua esperienza in questa pratica. Dopo 5 minuti che me lo succhia si stacca e mi chiede se potevamo entrare e chiudere la porta per andare avanti con la nostra presentazione.
Ci dirigiamo verso il divano, dopo averla sbattuta su di esso le tolgo i pantaloncini e la camicia scoprendo vhe non aveva indossato alcun intimo, la guardo e le dico: "quindi speravi che venissi per sbatterti eh? La risposta è stata: "avendo sentito qualche voce su di te da un'amica, sapevo non mi sarebbero rimasti addosso a lungo. Ora fammi vedere se sei davvero cosi bravo a leccarla come si dice..."
Ho una grande passione per leccare la patsta, mi piace sentirla divantare sempre più bagnata ed ascoltare la donna raggiungere l orgasm. Ecco quindi che la porto verso il tavolo da pranzo dove la sdraio di schiena per inginocchiarmi sul pavimento ed iniziare a baciare e leccare prima l interno coscia e poi raggiungere l' ostrica che è gia bella bagnata. Mi dedico al clitoride con la lingua e nel frattempo con le dita inizio a penetrare la sua vagina e a massaggiare il buco dietro. Il suo respiro si fa sempre più affannoso, gioco con il suo livello di piacere, quando la sento avvicinare all' apice rallento e alterno schiaffi e pizzicotti prima di ripartire nuovamente con ritmi più sostenuti.
Ecco che dopo 15 minuti mi supplica di farla venire e sono pronto ad accontentarla, mentre le stimolo un capezzolo con la mano sinistra due dita della destra entrano ad uncino nella vagina e con la bocca aspiro il clitoride mentre lo tocco con la punta della lingua. Mentre ancora sta tremando per il piacere mi alzo e la penetro violentemente, facendo entrare il pisello fino in fondo per poi estrarlo lentamente e affondarlo di nuovo mentre le mie mani bloccano le sue al tavolo. Dopo una ventina di colpi metto le sue gambe sulle mie spalle, la bacio appassionatamente ed inizio poi a stantuffarla con un ritmo regolare mentre lei geme completamente in preda al piacere. Più la sento urlare e bagnarsi e piu mi avvicino all' orgasmo anch'io ed è cosi che poco dopo averla sentita venire per la seconda volta tolgo il mio uccello e mi avvicino al suo viso per finire nella sua bocca. Appena mi ha visto avvicinare ha spalancato la bocca e si è lasciata scopare anche quella fino a che non sono esploso dentro di lei.
Tempo di riprendere fiato, mi sono vestito e me ne sono andato via salutando con un: "è stato un piacere conoscerti...alla prossima!".


Se il racconto ti è piaciuto o se vuoi darmi dei consigli lascia un commento!