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Era arrivato il momento di consegnare Federica al vincitore. Lei era molto contrariata di quanto doveva fare e cercò di resistere in ogni modo, ma sapeva benissimo che avrei potuto chiederle in ogni momento la restituzione del debito che aveva con me se non avesse obbedito anche se era terrorizzata da quello che le stava per succedere.


La accompagnai a casa del vincitore vestita con un abito sexy trasparente elasticizzato. Era chiaramente imbarazzata non era abituata a vestire elegantemente e neanche in modo troppo sexy, era cresciuta all’oratorio e tutto ciò per lei rappresentava peccato.


Una volta arrivati a casa del vincitore del concorso heavy metal, questi mi chiese se potevo restare ad assistere, così la cagna sarebbe stata ancora più obbediente.


Decisi di accettare vedere Federica che scendeva sempre più in basso mi eccitava terribilmente.


Il vincitore del concorso si chiamava Marco: un ragazzo sulla trentina, pieno di tatuaggi, forse aveva più tatuaggi di pelle, indossava una maglietta degli Iron Maiden e un paio di pantaloni neri.


Per prima cosa fece mettere a Federica una maglietta di Marylin Manson, dei pantaloni neri e un trucco nero molto marcato e le fece una foto ricordo. Vedere quella che fino a qualche tempo era una brava ragazza, che ascoltava cantanti come 883 e Laura Pausini con quel trucco pesante e con la maglietta di uno dei cantanti più discutibili che siano mai esistiti era sintomatico del fatto di quanto ormai fosse scesa in basso.


Marco la portò quindi in bagno: le mise il cazzo in bocca iniziando a pisciare, avrebbe dovuto tenere la bocca fino a deglutire tutto. Per Federica fu una prova molto duro finora al massimo aveva al massimo pulito con la sua lingua il cazzo sporco di piscio.


Proprio per questo Federica non riuscì ad ingoiare tutta la pipì di Marco, cosa che lo fece adirare molto facendole capire che non sarebbe finita li, ma soprattutto che per lei sarebbe stato un giorno complicato.


Marco la punì: la fece spogliare e con una frusta bull whip iniziò a colpirla in modo molto pesante il culo fino a che il sedere diventò tutto rosso. Era solo all’inizio della sessione e faceva già fatica sedersi dal dolore provocato dei colpi, la prova a cui era soggetta si stava rivelando ogni secondo che passava sempre più dura.


Marco mise poi due mollette sui capezzoli di Federica: le faceva male, ma si vedeva che era abituata a farlo, infatti sopportava il dolore abbastanza bene. Marco quindi aumentò le mollette mettendo circa una decina di mollette su tutte le sue tette.


L’uomo prese poi un frustino di quelli a manina e cominciò a colpire con violenza ognuna delle mollette: il dolore per Federica era sempre più lancinante ogni volta che colpiva una delle mollette sembrava quasi che qualcuno cercasse di toglierle le tette dal corpo.


Una volta tolte le mollette prese un attaccapanni di quelli che si usano per attaccare le gonne e lo pinzò sulle tette, anche questa volta il dolore era forte, ma superabile. Federica si rendeva benissimo conto che non sarebbe finita così; infatti, Marco mise dei pesi sempre maggiori sull’attaccapanni e Federica faceva sempre più fatica a far restare l’attaccapanni sulle tette che si stava infatti togliendo da solo.


Allora Marco le disse “sulle tette abbiamo quasi finito, c’è solo un ultima cosa…”


Pinzò delle mollette di quelle che si usano per attaccare le tende che si caratterizzano per il fatto di stringere molto. Appena Marco le pinzò sulle tette di Federica questa emise un urlo che si sentì probabilmente a chilometri distanza. Ero quasi tentato di intervenire per fermarlo, ma le tolse quasi subito, cosa che mi dette modo di vedere che al di là dell’abbigliamento il ragazzo sapeva cosa faceva e fin dove poteva spingersi.


Allora Marco prese due vassoi e disse” devi tenerli in mano e sarai punita se cadrà il vassoio.


Marco allora cominciò a mettere degli oggetti sempre più pesanti che Federica faceva sempre più fatica a tenere in mano, cosa che entro pochi minuti successe.


Marco allora legò Federica sul ponte del letto e cominciò a frustarle la figa in modo sempre più pesante. Dentro di lei iniziò a pregare in modo sempre più visibile che questo supplizio finisca.


Marco la slegò e le mise il cazzo culo e notò che il buchetto era veramente stretto e mi chiese “ma ha il culo vergine questa cagna?”


“No, ma lo ha preso in culo solo una volta “dissi


Allora so io come farla divertire esclamò Marco. Prese uno strapon di circa 40 cm e lo mise in culo a Federica dal cui viso si vedeva chiaramente non sapesse cosa fare per salvarsi dal dolore.


Per fortuna dopo un po’ Marco smise e mise il cazzo sulle tette di Federica fino a innaffiare le tette col suo seme.


 


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