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n un noto club privé Milanese si sarebbe svolta la settimana successiva la scelta della mia nuova schiava tra le compagne degli ultimi cinque classificati del concorso musicale Heavy Metal.


Tra il pubblico erano presenti tutti partecipanti al concorso con le loro compagne, si vedeva che coloro che erano sfuggite alla scelta erano visibilmente sollevate, compresi i loro compagni ben consci di cosa avevano chiesto alle loro compagne per sostenerli nella scalata verso il successo come stelle dell’Heavy Metal.


Nella presentazione della serata tra le amenità di rito che proferii feci presente che questa idea di scegliere una schiava tra le ultime cinque classificate era stata un’ottima idea, in quanto aveva messo parecchio pepe tra i partecipanti, ognuno dei quali aveva fatto il possibile e a volte l’impossibile per mostrare il meglio delle loro doti e capacità con una determinazione molto forte pur di non dare la loro compagna in schiavitù.


Per quanto riguardava invece le compagne dei cinque ultimi classificati, implorai tutti di fare un applauso ancora maggiore, in quanto l’amore verso i loro compagni le aveva portate ad accettare di poter finire in schiavitù pur di agevolare la carriera dei loro compagni, il che considerando le nullità totali che erano questi soggetti dal punto di vista musicale era una cosa degna di nota.


Per spiegarlo meglio chiamai sul palco il presidente della giuria che spiegò a tutti nei dettagli le imbarazzanti performance dei compagni di queste sventurate che si trovavano sul palco. Le facce di costoro e dei loro compagni erano emblematiche oltre alla possibilità di finire in schiavitù, c’era stata anche l’umiliazione pubblica davanti a tutti.


La sorpresa maggiore doveva ancora arrivare, infatti avevo deciso di far fare la scelta a una mia amica lesbica che nel farlo avrebbe potuto approfittarsi di queste ragazze davanti a tutti di queste gente, giustificando il tutto come metodo per giudicarle meglio.


Feci entrare Elena presentandola a tutti e feci entrare le cinque ragazze: Maria, Francesca, Marika, Ludovica e Monica facendole sedere sulle poltrone sopra il palco.


Avevo deciso di coinvolgere Elena perché era una mia amica mistress molto sadica che sapevo che non si sarebbe fatta impietosire da queste ragazze. Aveva circa cinquant’anni, ma portati molto bene.


Elena per prima cosa e per mettere a proprio agio le ragazze fece fare ad ognuna di loro una breve presentazione su chi erano, cosa facevano nella vita e su che cosa le avesse spinte ad accettare.


La cosa fu molto interessante, ma soprattutto si vedeva l’imbarazzo di essere esposte e umiliate così pubblicamente.


La prima a essere chiamata Fu Maria che era vestita con un vestito rosso corto e portava dei capelli molto lunghi. Questa si avvicinò ad Elena che prima la accarezzò tutta, poi iniziò a baciarla sulle labbra. Per un breve momento Maria si tirò indietro, ma lo sguardo autoritario di Elena la fece subito cambiare idea e le due si baciarono sulla lingua in modo appassionato e prolungato, anche se dalla goffaggine si capiva benissimo che Maria non aveva mai baciato una donna.


Elena alzò poi il vestito di Maria che portava degli slip neri, incominciando a palparle il sederino piccolo e segnato da un’intensa attività sportiva.


Gli sguardi delle altre ragazze erano emblematici: si stavano chiedendo in quale guaio si stavano cacciando.


Elena chiamò quindi Francesca che indossava una gonna lunga a pois e una maglietta nera. Elena si avvicinò dandole un bacio pudico sulle labbra, per poi baciare Francesca in modo sempre più intenso e passionale. Francesca era molto più scafata di Elena e le toccò le tette, facendosi riprendere in modo molto pesante da questa in quanto non aveva diritto a gestire le danze. Elena, quindi, palpò in modo molto pesante le tette di Francesca da sopra il vestito, baciandola in modo molto intenso sulla lingua. La spregiudicatezza iniziale di Francesca spinse Elena a metterle una mano sotto la maglietta per palparle le tette prima di lasciarla andare e chiamare Marika.


Marika aveva un vestito blu, molto corto e pur vedendo essendo sensibilmente imbarazzata cercò di mostrarsi più intraprendente possibile pensando che facendo così, si sarebbe mostrata poco sottomessa e non sarebbe stata scelta da Elena come la mia prossima schiava. Elena allora le mise una mano sotto la gonna, spostando il perizoma e pizzicandole il clitoride con le unghie, cosa che la fece urlare sia di dolore che di piacere si vedeva che non era abituata a farsi toccare così da una donna.


Elena chiamò quindi Ludovica vestita con una maglietta grigia e una gonna molto corta di Jeans. Elena la baciò molto intensamente sulle labbra e sulla lingua. Stava cercando di essere molto spigliata, ma fu molto imbarazzata all’ordine di Elena di toccarle le tette attraverso il vestito si vedeva chiaramente che era la prima volta che toccava una donna dall’imbarazzo del suo viso. Elena allora si scoprì il vestito ordinandole di toccarle le tette: dopo primo imbarazzo Ludovica obbedì e palpò le tette di Elena che decise che per ora poteva bastare e chiamò Monica.


Monica era l’unica vera tettona del gruppo. Indossava una maglietta blu e dei leggings neri. Elena baciò Monica sulle labbra prima in modo leggero e poi in modo sempre più pesante, toccandole in modo molto volgare le tette da sopra la maglietta blu, fino a strusciare le sue tette su quelle della ragazza. Decise quindi che per il momento anche per Monica poteva bastare.


Elena ordinò quindi a tutte le ragazze di spogliarsi completamente, cosa che fecero prontamente chiedendo poi a loro di toccarsi le tette fino a far diventare i capezzoli belli duri.


Elena chiamò quindi Maria, mentre ordinò alle altre ragazze di baciarsi tra loro. Il comportamento delle ragazze però non era di soddisfazione di Elena in quanto i baci erano troppo pudici e non si toccavano le tette.


Dopo essere state riprese le ragazze si baciarono in modo molto più appassionato e cominciarono a toccarsi le tette in modo sensuale.


Intanto Elena aveva ordinato a Maria di spogliarla. Maria aveva delle tette non grandissime, ma molto ben fatte che Elena cominciò a succhiare e baciare, fino a scendere lentamente lungo il pancino e quindi a leccarle la figa, le sensazioni per Maria erano molto forti era la prima volta che veniva leccata sulla figa da una donna scafata ed esperta. Elena poi la fece girare palpandole il bel culetto.


Una alla volta le ragazze subirono tutte questo trattamento, i loro visi erano emblematici sotto le linguate sapienti ed esperte di Elena godevano come delle pazze provando delle sensazioni che non avevano mai provato prima, cosa di cui si accorsero anche i loro compagni che stavano osservando tra il pubblico.


Per loro nulla sarebbe stato come prima, così come le loro sensazioni la giornata di oggi avrebbe rappresentato uno spartiacque, dopo di che Elena diede il suo annuncio.


La donna disse che erano state tutte brave, che si erano comportate tutte bene, ma che la prescelta era Monica avendo il padrone una preferenza per le tettone.


 


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