Leggendo un racconto scritto da un bravissimo e conosciutissimo utente di questo sito, in cuoi raccontava una storia che aveva come tema i "tributi", mi ha fatto tornare alla mente i giorni delle prime seghe.
Erano i giorni dell'innocenza, della fanciullezza, giorni spensierati. Erano anche i giorni del cambiamento, la comparsa dei primi peli; seguita da un accrescimento lieve e costante dei testicoli; finalmente cominciava anche ad aumentare di grandeza il pene.
Avevo perso l'interesse per tutte le cose che mi piacevano fino a qualche mese antecedente, quelle cose che vanno bene quando si è bambini.
Avevo interesse solo verso i miei genitali. Passavo ore ed ore a guardarli. Misuravo il pene anche più volte durante il giorno. Ero ossessionato dal mio pene.
Anche ai miei amici stava succedendo lo stesso. Ed ecco arrivare i primi materiali porno reperiti tutti allo stesso modo: da padri, zii, fratelli o cuggini più grandi. Pagine sbiadite di donne nude strappate da qualche rivista. Vecchie e logore riviste con le pagine appiccicate. E qualche vecchia vhs in cui erano più le scene che saltavano che quelle che si vedevano.

Ricordo quella volta quando insieme a Massimo il mio amico d'infanzia e fedele compagno di seghe con cui a distanza di pochissimi anni avrebbe condiviso con me quella grande fortuna d'avere una cugina sporcacciona, che ci diete donò delle belle ed indimenticabili gioie.

Non dimenticherò la mia prima sega. Facevo la quarta elementare e una mattina insieme a Massimo invece di andare a scuola decidiamo di fare sega. Andammo a stare in un grande parco vicino scuola. Ci sediamo all'ombra di un pino e Massimo propone di farci le seghe. Non sapevo cosa fossero. E lui mi spiego che suo fratello di qualche anno più grande, tutte le sere si faceva queste seghe, ed insegnò a Massimo come si facevano.
Massimo si tolse i pantaloni, mi saltò immediatamente all'occhio il suo cazzo molto, ma molto, più grande del mio, già ben sviluppato. Io ero più piccolo di 10 mesi e lui aveva iniziato lo sviluppo precocemente, motivo per cui da adulti io sono arrivato quasi al metro e ottanta mentre lui si è fermato al metro e mezzo.

Quella mattina mi insegnò come ci si masturba, e passammo tutto il tempo a menarsi di brutto. Tornai a casa che mi faceva male il pisello. Da quel giorno, per i successivi anni , la masturbazione divenne una pratica assidua. Lo facevo tutte le volte che ne avevo occasione. Restavo ore e ore in camera mia ammirando le immagini di famose porno star. La porca Cicciolina, la defunta ma sexy Moana, la tettona Jessica Rizzo ( mio Dio quanto veneravo le sue bombe), ma la mia preferita era Milly D'Abbraccio.
Adoravo Milly. La veneravo. Mi eccitava da matti. Non saprei stimare quanti tributi le ho dedicato. Era stupenda mi piaceva tutto di lei dal sorriso solare e sessuale al corpo formoso. Con quelle labbra carnose che per anni sognavo che mi spompinassero.
Ancora adesso mi capita di rievocare quei giorni felici masturbandomi davanti ai suoi video. E chissà magari uno di questi giorni le dedicherò un "tributo" per ringraziarla di tutti quei momenti magici che mi fece vivere.
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