Un amico, che ama cavalcare (non solo le donne), è proprietario di un cavallo. Abbiamo rapporti così intimi, che mi sono permessa di chiedergli se potevo fare del sesso con il suo cavallo (è maschio). All’inizio non voleva, dicendomi che se lo avessi masturbato, l’animale si sarebbe indebolito. Ho capito subito che era una scusa; lui adora i cavalli e non vuole che nessuno li usi per scopi sessuali. Non ho insistito, anzi gli ho solo chiesto di farmi vedere il suo cavallo. Quando ho visto che lui gli accarezzava il muso e gli parlava, ho fatto come lui per farmi conoscere dall’animale. In quel periodo mi ospitava spesso a casa sua per scoparmi, di conseguenza il giorno dopo andavamo insieme nella scuderia e io accarezzavo il muso del cavallo e gli parlavo proprio come faceva il padrone. Per un po’ di tempo mi sono comportata così, ma, appena il mio amico era distratto da altro, io ne approfittavo per accarezzare la pancia dell’animale fino a toccargli il pene, finché, un giorno, lo stallone era un po’ in calore ed ha iniziato a strofinarsi contro di me. Allora gli ho preso in mano il cazzo che si allungava a vista d’occhio, mentre il suo padrone mi chiedeva di lasciarlo stare, ma, dalla voce, capivo che era eccitato pure lui. Io continuavo, imperterrita a far scivolare la mano su quell’enorme palo sempre più lungo e grosso, mentre il mio amico se ne stava zitto a guardare. Allora mi solo abbassata per leccare il glande del cavallo cercando di prenderlo in bocca a fatica poiché era troppo grosso, mentre con la mano gli facevo una sega.


 


Nel frattempo il mio amico si è avvicinato a me con il cazzo in erezione fuori dai pantaloni per farselo prendere in bocca. Ho staccato la bocca dal grosso glande per prendere in bocca il cazzo dell’amico, poi ho ripreso a succhiare quello del cavallo. L’amico era ormai pazzo di lussuria e mi diceva di far sborrare il suo cavallo per poi fare un pompino a lui. Ce l’avevo fatta: l’animale mi ha sborrato in bocca, ma sono riuscita a ingoiare una minima parte, il resto usciva dalla mia bocca…il getto del suo sperma era come quello di una pompa e rischiavo di soffocare. Lo sperma colava dal mio mento al mio miniabito, ma quel poco che ho ingoiato mi ha provocato un orgasmo eccezionale…ma non potevo fermarmi, dovevo fare un pompino all’amico. Appena ho preso in bocca il suo cazzo eretto, mi ha sborrato in gola e l’ho ingoiato tutto; era tanto ma non un getto come quello del cavallo. Ma non gli è bastato! Ha continuato a tenere il cazzo nella mia bocca per farsi fare un secondo pompino. Ho succhiato e leccato tanto finché, dopo qualche minuto, mi ha sborrato di nuovo in gola. Avevo lo stomaco pieno di sperma umano ed equino, ma ero soddisfatta poiché ero venuta anch’io 


 


varie volte, con orgasmi continui e squirting…


 


Alla fine, l’amico mi ha detto, ridendo: ”Sandra, sei una gran troia! Sei riuscita a far godere anche il mio cavallo, nonostante io non volessi, però sei stata bravissima. Ora anche “lui” è un tuo ammiratore”.


 


La situazione era ormai sbloccata, sapevo che, eccitando prima il padrone del cavallo, poi avrei potuto fare tutto con l’animale.


 


La volta successiva ho proposto all’amico di fare sesso nella scuderia, vicino al cavallo. Ci siamo spogliati e io ho dato il meglio di me stessa nel farlo andare in estasi sessuale, poi mentre lui era ancora sdraiato per riprendersi dalle sborrate che mi avevano riempito figa, culo e gola, mi sono alzata e, nuda, sono andata ad accarezzare il cavallo, che ormai mi conosceva e mi leccava il viso mentre aprivo la bocca per farmi leccare la lingua. Continuavo ad accarezzargli il dorso mentre mi appoggiavo nuda al suo fianco, finché facevo scivolare la mano sotta la sua pancia per arrivare al pene. L’ho ripreso in mano come la prima volta, ma strofinandolo sul mio viso, poi sulle tette prima di leccare il glande, poi di nuovo, lo strofinavo sul mio corpo, e infine sono riuscita a prenderlo in bocca. Quando ho capito che stava per sborrare, ho allontanato un poco il glande dalla bocca, in modo da ingoiarne una parte mentre il resto scendeva a ricoprirmi il le tette e finiva sul pavimento. Nel frattempo ero in preda ad orgasmi multipli e la mia figa schizzava i suoi succhi come una fontana…


 


Il mio amico si era ripreso e stava a guardare. Allora sono andata da lui, mi sono sdraiata su di lui, con i nostri corpi nudi incollati dal quella parte di sperma del cavallo colato sulle mie tette, ho aperto la bocca, ancora piena dei sborra, per farla esplorare dalla sua lingua e scambiarci lo sperma equino tra le nostre due bocche mentre il suo uccello mi penetrava la figa bollente e sborrava dentro. “E’ come se avessimo fatto sesso insieme al tuo cavallo, tesoro; infatti il mio corpo è pieno del tuo e del suo sperma” - gli ho detto per convincerlo meglio che d’ora in poi avrei fatto sesso anche con il suo animale.


 


Dopo alcuni giorni, mi ha invitato a trascorrere il week-end da lui. Era l’occasione che attendevo per spingere oltre il gioco!  Come la volta precedente, abbiamo fatto sesso nudi, nella scuderia, vicino al cavallo. Poi mi sono avvicinata all’animale, coccolandolo come al solito fino a prendergli in mano il cazzo e il glande in bocca per eccitarlo. Poi, mentre con la mano gli tenevo l’uccello, mi sono voltata inclinandomi fino a poterlo guidare, con la mano, dentro il mio ano già abbastanza dilatato dal cazzo del suo padrone che, poco prima, mi aveva sodomizzata due volte. Ho dovuto forzare il grosso cazzo per far entrare lentamente il glande, mentre gridavo per il dolore, poi appena entrato, il dolore è diminuito ed è subentrata un’eccitazione profonda mentre mi penetrava ancora e ancora. Ho iniziato a muovermi per farlo eiaculare, finché ha iniziato a sborrare riempiendomi l’ano e l’intestino retto con un getto potente e doloroso. Sentivo l’intestino scoppiare, allora ho fatto uscire rapidamente il cazzo che continuava a pompare sperma sulle mie natiche e sulle cosce, mentre dal mio ano usciva una cascata di sperma…