dopo la gran chiavata con Roberto cambiarono letteralmente le mie idee e ovviamente cominciai a guardare gli uomini maturi con un occhio molto molto diverso e questo faceva impazzire anche il mio fidanzato che si massacrava di seghe a distanza sapendo di essere stata montata da un porco maturo .
il sabato era in programma la festa di compleanno di un mio cugino in un casolare di campagna.
ovviamente per me non era certamente una festa da divertirsi tanto che dovevo portarci anche la nonna, ne tantomeno potevo divertirmi un po' con loutfit per giocare un po'.
indossai un vestito estivo lungo fino ai polpacci ne largo ne stretto, una zeppa aperta non molto alta con fasce bianche a contrasto con la carnagione scura.
arrivammo nel mega cortile allestito con tavoli panche.
facemmo il giro dei saluti e ci sedemmo.
quattro chiacchiere, soliti discorsi, noia totale.
dopo un oretta spuntarono dal cancello due signori, sui 45 50 eleganti, ben vestiti, andarono a salutare e si sedettero davanti a noi, tavolo di fronte.
dopo poco arrivò anche Ugo, un signore del paese, sui 60 capelli lunghi unticci, bianchi, bassino, si sedettero insieme davanti a noi .
notai subito che i tre mi guardavano in continuazione, guardavano, parlavano, ridevano, la sera almeno si faceva piu interessante.
mi alzai per prendere da bere , sentivo i loro occhi addosso, passai li vicino "Valeria ciao "
senti Ugo che vedendomi passare vicino mi fece fermare " ciao" risposi sorridendo " eh ragazzi vi presento la ragazza più bella e brava del paese" con un sorriso imbarazzato annui, mi presentò ai due amici, stare in mezzo a quei tre mi agitava, imbarazzava, gli occhi erano impegnati a guardare scollatura, piedi, bocca, nonostante fossi casta mi stavano sbranando con gli occhi.
tornai al tavolo da mia nonna e le portai da bere, era impegnata nelle chiscchiere, c'era un bel po' di gente.
decisi di divertirmi un po'... mi sedetti sulla panca, accorciai il vestito, scosciando un po', facendo finta di nulla, ma vidi che i tre si stavano godendo lo spettacolo .
cominciarono i balli musica, un bel casino che mi faceva sentire più libera.
facevo finta di smanettare al telefono intanto giocavo con le gambe, accavallando aprendole un po', 
mi alzai di nuovo , volevo stuzzicarli, volevo diventassero duri quei tre porci.
decisa a dare spettacolo avendo la borsa in terra mi alzai e mi chinai sulle gambe tirando su il vestito e aprendole un po', rovistavo nella borsa forse in quella posizione da sotto si vedevano le cosce abbronzate, e le mutandine tenendo le gambe leggermente divaricate, ero fradicia all'idea di dare spettacolo.
Presi lo spray per le zanzare, mi sedetti e lo spruzzai sulle gambe, mi stavano guardando arrapati, mi toccavo le  gambe che divennero poco a poco  lucide.
li stavo facendo impazzire, e mi eccitava da morire farlo.
mi chiamò mia nonna mi avvicinai e mi disse che aveva fresco e voleva la maglia in macchina.
così mi avviai verso la macchina, nel pezzo di terra adibito a parcheggio, scuro e dall'altra parte della strada.
aprii la macchina, presi la maglia e appena mi girai mi trovai i tre ...
" adesso finisci lo spettacolo" mi spinsero contro la macchina, senti le loro mani frugare su di me, non dissi nulla, senti il vestitino alzarsi, e le loro mani stringere le mie cosce,
cominciarono a slinguare , vogliosi, senti una mano afferrare la mia e portarla ad afferrare un cazzo, durissimo voglioso , un altro comincio a leccarmi dai polpacci cose interno cosce..
l'altro lo segavo si sentiva il rumore del mio braccialetto muoversi , mi tirarono fuori le tette dalla scollatura e a turni si accanivano sui miei capezzoli duri ed eccitati, pizzicati e slinguati, succhiati da quei porci .
mi fecero mettere un piede sulla ruota così da sollevare la gamba  , sentivo che qualcuno mi stava leccando dai piedi, i polpacci, e uno da dietro leccare le mie chiappe , baciarle , mentre il terzo al mio lato strusciva e si segava sulla mia coscia alzata .
uno mi prese a se e cominciammo a slinguare gli altri mi alzarono completamente il vestitino da dietro ravanando e stringendo il mio culo allargavno le chiappe e massaggiavano culo e figa, fradicia ,   sentivo le loro cappelle dure e umide strusciare sulla mia pelle, uno da dietro lo infilò tra le gambe sotto la figa, rimettendo ke gambe strette vicine, il suo cazzo in mezzo, strinsi le cosce e comincio a scoparle , non duro molto, esplose tra le cosce facendo colare sul mio interno coscia, poco dopo l'altro che continuava a sbattete la cappella al lato esplose anche lui, mi rimaneva il mattarello di Ugo in mano , lo segai, era il più resistente, il porco viscido godeva, anche lui al contatto con la pelle delle mie cosce esplose in un paio di fiotti abbondanti e caldi, avevo le cosce inondate di sperma che colava giu fino ai polpacci.