Prima di infilarci a letto fu ovviamente necessario fare la doccia, con la mia bella zia eravamo stati nudi nel bosco ma soprattutto quel porco di Montone ci aveva preso, frustato, torturato, baciato e leccato in tutto il corpo


Toccato con le sue mani lerce, infilato le sue grosse dita sudicie nei nostri buchi, la figa di Axxxxxa ed i nostri culi, sghignazzando divertito dal fatto che, pur non volendo, pur provando anche schifo e vergogna ci aveva dato brividi di piacere, penetrandoci, prima che riuscissimo a fuggire, facendolo cadere nel fossato.


Le lavai la schiena, passandole le mani sulle tette, ebbi l'erezione , accorgendosene mi invitò subito " Dai inculami " non me lo feci ripetere, anche se venni quasi subito, lei si girò , mi baciò e disse "Ora tocca a me, girati "


Cominciò ad insaponarmi e lavarmi, poi uscì un secondo dal box -doccia ,  prese quello che chiamava ...uno dei miei giochini...e tornò, l'aveva allacciato ai fianchi e con quello mi inculò sussurrrandomi " Dai lo so che ti piace, è quello sottile, non ti farà male poi...poi con i cazzi che abbiamo preso ! "


Mi inculò mentre con le mani mi toccava i capezzoli, poi più giù trovò il mio cazzo nuovamente dritto e mi masturbò, continuando a penetrarmi, leccarmi e baciarmi sul collo e sulla schiena


Infine stanchi, sfiniti ci gettammo sul letto, sentii il suo respiro regolare, ammirai  le tette che si alzavano regolarmente, mi addormentai anch'io .


Mi svegliarono bruscamente le sue grida  " Chi è lei ?  cosa fa, com'è entrato ? " vidi davanti a noi, tra il letto e la finestra, una figura scura, imponente, alta, completamente  avvolta in un velo nero, il volto celato da una veletta


Il velo che l'avvolgeva era leggerissimo, la poca luce lunare che filtrava dalla finestra permetteva di intravedere un corpo nudo di donna, un bel corpo, tette prosperose, fianchi stretti, gambe slanciate .


Spaventose erano le braccia nude all'esterno dell'ampio velo, terminavano con mani affusolate , con le dita dotate di lunghe unghie , forse un 8...10 centimetri, veri spaventosi artigli


Axxxxxa chiese ancora con voce incrinata dalla paura " Dio Mio chi è ? cosa vuole ? "   dalla figura non giunsero parole o suoni, ma nell'interno delle nostre  menti risuonarono frasi inquietanti 


" Io discendente dei Principi di Txxxxxxa , da millenni signori e padroni di queste terre, quindi anche di voi due,  vi ho preso come schiave per il godimento della  carne della mia carne, il sangue del mio sangue , il mio erede"


Pensai...una matta, afferrai un tubo di gomma rigida, di circa un metro, con anima di alluminio che tenevo, anche se la mia giovane e bella zia non era d'accordo, per difenderci  visto che tanti ci ripetevano, a volte sghignazzando ..." un posto così isolato...se vi aggrediscono...vi violentano ! "


Lo impugnai, ma quell'essere     con un gesto rapidissimo con quegli...artigli, lo taglio in diversi pezzi, come fosse fatto di cartone, Axxxxxa urlò subito, alzando in alto le braccia 


" No ! no mia Signora ci arrendiamo, non ci faccia del male, cosa ci vuol fare ? "


La voce nuovamente esclamò dentro di noi alcune frasi 


"Il principe comprò, com'era suo diritto, piaceri sessuali  da una serva e da un servo, che però lo ingannarono,  fuggirono con i denari, deridendolo tra le genti del contado per il suo aspetto, lui non resse alla vergogna e si tolse la vita.


Io dopo pochi giorni lo seguii, ma prima ricorsi a forze occulte ed ottenni che ogni 12 anni potesse tornare in vita per avere i godimenti ed i piaceri che gli furono sottratti, negati 


Mia missione fu trovarglieli e così sarà, ho preso voi, rimasto soddisfatto vi rivuole, tra poco sorgerà il Sole, quando sarà al tramonto , tornerete nella villa e sarete nuovamente suoi .


Se rifiutate, se non lo soddisferete, guai a voi schiave, io potrò far avvenire ed accadere  i vostri peggiori incubi " 


Fece un largo gesto con il braccio destro e nelle nostre menti apparirono immagini spaventose, fuggivamo in mezzo ad una foresta paludosa infestata da serpenti , rettili di ogni genere e ragni di grosse dimensioni


Per fuggirne preferimmo cadere nelle mani di una tribù di africani, guerrieri che ci spogliarono stuprandoci in tutti i modi, prendemmo in bocca il cazzo di alcuni di loro, mentre altri ci fecero il culo, con le mani accarezzavamo le forti cosce di quei neri ed i loro cazzi .    Schiavi...schiave bianche ...puttane bianche


Parole che risuonavano dentro di noi, Axxxxxa disse sommessamente " Mia Signora, no quello no la prego, verremo, ci arrendiamo, ubbideremo....ma perchè...perchè ha voluto prendere noi ? "


La voce rispose dentro di noi  


"Perchè siete delle puttane, delle schiave vi piacciono i cazzi , delle prostitute, schiave, contente di esserlo, avrei forse dovuto violare, donne e uomini dabbene, timorati di Dio  ?   " " com'ero io prima..prima della tragedia " aggiunse la voce in tono più sommesso poi terminò " No meglio, più giusto prendere voi, ho fatto bene ed al tramonto  tornerete, altrimenti...."  Non terminò la frase, zia  disse subito  " Si mia Signora, ci arrendiamo, saremo le sue puttane e schiave ...non ci faccia del male" 


Subito dopo , l'essere continuava a fissarci, Axxxxxa lasciò scivolare il lenzuolo , con cui fino a quel momento avevamo cercato di coprirci, sorrise e mostrandoci nudi  propose  " Mia Signora se vuole...se vuole favorire " 


Non posso dire che la Signora salì sul letto perché fu un movimento rapidissimo, ce la trovammo tra noi, nuda, con solo il volto celato dalla veletta, zia iniziò ad accarezzare, baciare e leccare quello stupendo, divino corpo, ed io l'imitai subito


La leccammo indugiando sulle tette ed esplorando con le nostre lingue la vagina della...nobile...della nostra Padrona, rimanemmo tra le sue braccia .


Al primo sorgere del sole ci accorgemmo di essere soli, nudi sul letto, la speranza di aver solo vissuto un incubo, in ogni caso stranamente tutte e due, cadde subito scorgendo i pezzi del tubo, sezionati da quegli artigli, sul letto e sul pavimento


" Mio Dio se li avesse usati sui nostri corpi ..."  disse  Axxxxxa.


Era tardi, aprimmo il bar accogliendo i primi clienti, cercando di concentrarci sul lavoro e non pensare a quello che ci sarebbe accaduto, nuovamente accaduto...al tramonto .


Chiaramente eravamo tesi, distratti , non facemmo caso , rispondendo solo con qualche sorriso o espressione assente ad alcune propostine , toccatine alle braccia e spalle nude, lisciatine al culo che qualcuno di quei signori aveva cominciato a fare .


Forse qualche cosa del nostro recente passato nell'altro locale ad oltre 400 Km, stava trapelando, ? qualcuno ci aveva riconosciuto ? noi ci spogliavamo ..invece  molti facoltosi clienti particolari, avevano il volto mascherato, travisato 


Un giovane, poco più di un ragazzo, grassotello, con grossi occhiali da vista ci mostrò un cartoncino rosso raffigurante immagini di una donna ed un uomo nudi , era quello che il nostro protettore e ...padrone di allora, un ricco avvocato del luogo, distribuiva per i clienti, particolari, molto particolari 


Quelli che potevano, farsi fare dei pompini o farci il culo, averci come schiave , invitammo il giovane sul retro , gli chiedemmo " Come l'hai avuto ?  poi Axxxxxa precisò " Caro, noi non facciamo più queste cose, ora lavoriamo solo, non sia più delle puttane !  


Lui sorrise e rispose " E se vi volessi, se con amici vi volessimo , non sarete diventati dei santi , cazzo, mi piacerebbe provare l'esperienza di inculare una donna ed un uomo !  " Io stavo per replicare bruscamente ma la mia bella zia usò un tono sottomesso e gentile 


" No  non siamo ...santi...ma il culo e la bocca le diamo  solo a chi ci pare  e senza farci pagare ......"  Il giovane l'interruppe ed insistette " Si , ma dai e se vi vogliamo...avere " 


Lei  rispose sempre con una certa dolcezza " Beh caro, potreste rapirci e violentarci, ma non sarebbe la stessa cosa no ?  dai siete giovani, noi ormai siamo verso la quarantina, troverete ragazze più belle e disponibili , dai lasciaci stare "


Poi lo baciò sulla guancia, invitandomi a fare altrettanto, non lo gradivo molto ma come sempre assecondai la mia bella ed ancora giovane zietta 


La giornata trascorse lentamente, verso la metà del pomeriggio le chiesi " Allora...Axxxxxa...ci andiamo, torniamo là ? " lei sospirò, mi baciò e rispose " Caro, che altro possiamo fare ! dobbiamo tornare a fare le schiave e le puttane , speriamo sia l'ultima volta...che non ci facciano prigioniere, riducendoci in schiavtù"


Mentre ci lavavamo accuratamente le chiesi " Se ne parlassimo con qualcuno ? " " E con chi potremmo ? l'unica che forse  ci avrebbe ascoltato sarebbe stata quella scrittrice  , lesbica, bi sessuale , una delle nostre migliori clienti, particolari, ecco lei forse avrebbe avuto, l'attenzione e l'apertura mentale per ascoltarci.


Ma chissà dov'è ora, ci scopava bene la tipa, un tantino sadica , ma oltre a pagare bene ci faceva godere molto , cazzo , no dai su dobbiamo andare, il Sole sta ormai tramontando sul mare, un bel tramonto ! guai se tardiamo , chissà cosa ci farebbe la Signora...la ..nostra Padrona 2


Notai che indossò una maglietta a mono spallina, leggins attilantissimi, prima di salire sulle biciclette proposi " Ci muniamo di spray difensivo ed un paio di bastoni...se non volessimo...cedere " 


Lei alzò le spalle e rispose " Se vuoi, non credo serviranno...credo che dovremo arrenderci , comunque prendili , se facciamo brutti incontri sulla strada con quei...nigeriani in giro ...i loro cazzi no ! "


Partimmo , dopo qualche chilometro tornammo davanti a quel cancello, anche questa volta si aprì, prercorremmo il viale del giardino, questa volta più curato, le erbacce erano state tagliate.


Arrivammo al portone della villa, isolata, avvolta nel silenzio di quel caldo tramonto estivo  , anche quello si aprì, entrammo la sala era in una semi oscurità, piacevolmente fresca rispetto all'afa esterna


Ma questa volta non era deserta, scorgemmo la Signora sempre avvolta nella sua veste scura, mentre guardava un quadro raffigurante un giovane, robusto, anzi sovrappeso, vestito da cacciatore .


Si girò verso di noi, avanzò sollevando le braccia e le mani con quei temibili artigli, cogliendo lo sguardo di zia, gettammo a terra i bastoni ed il marsupio con lo spray, la Signora apparve meno minacciosa , nelle nostri menti scattò un comando  " Spogliatevi ! " ubbidimmo, rimanendo nuda e nudo e tenendoci per mano


Con un gesto ci indicò una scala che ben conoscevamo, cominciammo a salirla mentre, dietro di noi, ci passava delicatamente, sulle schiene ed i culi le punte dei suoi temibili artigli, senza però ferirci o graffiarci, ma solo terrorizzandoci


Arrivammo nel corridoio, ci condusse davanti alla stessa  stanza, la porta si aprì ed entrammo, trovandola  non certo migliorata come polvere, ragnatele e desolazione


La porta si chiuse dietro a noi, ignorando un'occhiataccia di Axxxxxa provai ad aprila , non ci riuscii " E' chiusa ! " dissi  " Certo, siamo prigionieri anzi...prigioniere visto quello che ci faranno ", mi rispose , la Signora non era entrata, eravamo  soli,...nude , in un'attesa trepidante, ci tenevamo per mano


Il letto era sempre avvolto da tende e lini riccamente ricamati, ad un tratto pur essendo le porte e la finestra chiuse, si levò uno strano vento, leggero ma persistente, io mi volsi verso la finestra ma Axxxxxa  urlò :


" Dio mio...il letto, c'è qualcuno, ora...prima no ...ora guarda mio Dio ! " 


Guardai i tendaggi erano sollevati, sul letto c'era un giovane uomo,  era nudo, aveva un grosso faccione con pochi capelli , corpulento, anzi molto grasso , uno strano sorriso


" Guarda il cazzo, Dio mio è grosso , turgido " esclamò mia   zia, poi dolcmente mi prese per mano e disse " Dai su stendiamoci sul letto, lo facemmo e cominciammo a baciare prima sulla bocca poi in tutto il corpo quel ...quell'essere ...che era apparso,  che si era risvegliato forse da un sonno di  decenni .


Leccammo in tutto il corpo, arrivati al cazzo a turno, come sapevamo fare da esperte puttane gli facemmo dei pompini , lui si scosse, violentemente ci afferrò per le braccia, Axxxxxa lo pregò " Mio Signore pietà faccia piano, siamo le sue schiave  "


Forse non sentii nemmeno, ci fece sdraiare con la pancia di sotto e ci inculò selvaggiamente, prima mia zia , facendola urlare, piangere, implorare  , poi gemere di piacere   " Ancora , ancora...mio Signore " esclamava 


Poi toccò a me, anch'io uralai, pregai alla fine provai piacere , la villa era isolata, lontana sulle colline, tra boschi, ma sono convinto che da qualche parte dovevano aver sentito le nostra urla


Sfiniti giacemmo tra le sue forti braccia, tenendo le nostre manine, al confronto con le sue, sul suo grosso cazzo, .


Ci svegliarono i primi raggi del Sole, eravamo nuovamente soli, anche se questa volta ben consapevoli di cosa ci era successo,  scendemmo dal letto, Axxxxxa disse subito " Dai scappiamo prima di prendere altri cazzi ! "


Aprimmo senza problemi la porta e scendemmo le scale , sperando di non incontrare nessuno, di sotto recuperammo i vestiti, magliette, pantaloncini ce li infilammo correndo verso  l'uscita 


Aprimmo il portone e raggiungemmo le biciclette, da dietro gli alti cespugli sbucarono fuori tre uomini , di colore, probabilmente pachistani o indiani, avevano falci, un padile, sicuramente erano i giardinieri  


" Dove andare...usciti da villa di Padroni...ladri ? " Ci interrogò uno mentre gli altri due ci fermarono, toccandoci, palpeggiandoci le braccia e gambe nude, le tette di Axxxxxa, il culo , trattenendoci 


Lei implorò subito " Non abbiamo rubato niente , se volete potete perquisirci...anche..spogliarci , vi prego lasciateci andare, noi siamo solo delle puttane, schiave per i piaceri dei Signori...del signorino " 


Visto che non ci lasciavano andare pregò ancora " Se volete andiamo dietro a quei cespugli, vi facciamo un bocchino ma poi lasciateci andare "


I tre continuavano a sghignazzare, ad un tratto si levò un forte vento, alzammo tutti lo sguardo e da uno dei balconi della villa apparve la Signora, i raggi del Sole si riflettevano sulle sue lunghissime unghie


I tre tremarono, si inginocchiarono, noi subito fuggimo, pedalando, il culo bruciava , quel ...Essere ci aveva veramente sfondato, riempindoci con i suoi liquidi che ora ci colavano tra le gambe


Tornammo al nostro locale , gettandoci sotto la doccia, lavandoci a vicenda e cercando di lenire i dolori al buco del culo, ce l'aveva veramente rotto, sfondato 


Non mancava molto all'apertura ma zia disse categoricamente  " Non apriamo, anzi staremo chiusi un bel po', soldi ne abbiamo, scappiamo al mare a qualche centinaio di chilometri da qua.


Dobbiamo allontanarci , quei Signori potrebbero volerci ancora, come schiave e puttane, poi ci sono quei nigeriani in giro, e potrebbe tornare nuovamente quel porco, il Montone e di cazzo ne abbiamo preso abbastanza "


Ero assolutamente daccordo, restammo nascosti tutto il giorno , a letto, ignorando suonate al campanello, e telefonate, baciandoci ...avevamo bisogno di un po' di dolcezza


Appena buio fuggimmo nella notte 


FINE  


(Prima o poi dovremo narrare cosa avevamo fatto in passato, cosa ci era capitato  e cosa ci successe ancora, ma queste sono alte storie )


 


  


   


 

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