Un uomo vecchio, sudato e senza fiato si sforza di arrampicarsi su per un ripido pendio sabbioso. I suoi piedi affondano nella sabbia calda e la fatica gli appesantisce ogni passo. Il sole cocente brucia la sua pelle, mentre le gocce di sudore gli scivolano dal viso. Con determinazione, continua a salire, desideroso di raggiungere una posizione più elevata che gli offra una vista migliore sulla spiaggia.


Le sue gambe si fanno sempre più pesanti, ma l'uomo ignora la stanchezza. Con sforzi sovrumani, afferra ciuffi d'erba e rami sparsi lungo il pendio per cercare una presa sicura. Ogni movimento richiede un impegno significativo, ma la promessa di quello che sta cercando lo spinge ad andare avanti.


Finalmente, dopo un'eternità di fatica, raggiunge la cima. Si ferma per riprendere il respiro, lasciando che il vento marino gli rinfreschi il viso. Il panorama che si apre davanti ai suoi occhi è mozzafiato. La spiaggia si stende sotto di lui come un tappeto dorato, con le onde che s’infrangono sulla riva e i raggi del sole che scintillano sull'acqua.


L'uomo si lascia cadere sul bordo del pendio, prendendosi un momento per riprendersi dallo sforzo. Era proprio quello il suo obiettivo sin dall'inizio: raggiungere quel luogo elevato da cui poter osservare la spiaggia sottostante con chiarezza.


La spiaggia quasi deserta si stende davanti a lui, illuminata dal sole estivo. Ci sono al massimo una dozzina di ragazze, intente a divertirsi e godersi il loro tempo libero. Sono una visione affascinante, e l'uomo le osserva con curiosità e desiderio.


Quella spiaggia appartiene a una scuola femminile situata poco distante, ed è lì che le ragazze si concedono momenti di svago nel loro tempo libero. 


L'uomo lo sapeva fin dall'inizio, era consapevole che quella spiaggia privata sarebbe stata il luogo perfetto per spiare le ragazze delle quali si mormorava prendessero il sole al naturale.


Ora finalmente riesce a coronare il suo sogno e con estrema gioia si accorge che le leggende dicevano il vero! Quasi tutte le ragazze sono nude; giusto un paio prendono il sole in topless; ma in fondo chi se ne importa. Riesce a scorgere seni abbondanti che sobbalzano correndo, ciuffetti pelosi tra le gambe, culi sodi che rispendono alla luce del sole. Quello è un paradiso in terra!


L’uomo senza rendersene conto si abbassa i pantaloni e inizia a menarsi il membro che ormai si è già inturgidito. I suoi ansimi si perdono nel vasto del cielo, mentre le ragazze più in basso sono ignare della sua presenza.


L'uomo è intento a osservare le ragazze che si divertono, completamente assorto nella scena, quando a un certo punto una voce improvvisa alle sue spalle lo interrompe bruscamente, facendogli fare un balzo di sorpresa.


L'uomo, colto di sorpresa dall'improvvisa voce, si volta bruscamente nella direzione da cui proviene. Un brivido di paura gli percorre la schiena mentre si accorge che a pochi passi da lui c'è una ragazzina che lo guarda con un'espressione divertita. Il suo sorriso compiaciuto e gli occhi brillanti accentuano la sensazione di disagio che prova in quel momento. 


La ragazzina, che ha colto di sorpresa l’uomo, indossa un costume intero, che risalta sulle sue giovani forme. Non è molto alta, ma la sua presenza è indiscutibile. La sua carnagione è baciata dal sole, con un’abbronzatura intensa che conferisce alla sua pelle un delicato tono dorato. I suoi lunghi capelli corvini scendono fluenti lungo la schiena, riflettendo la luce del sole in un'elegante cascata scura.


I suoi occhi sono grandi e profondi, circondati da ciglia lunghe e scure che accentuano lo sguardo magnetico che rivolge al protagonista. Catturano l'attenzione con una sfumatura misteriosa, lasciando intravedere una combinazione di curiosità e divertimento. Sotto le sopracciglia ben definite, gli occhioni scuri sembrano scrutare l'uomo con un mix di gioia e malizia.


Le sue labbra sensuali, dalle sfumature naturali, s’incurvano leggermente in un sorriso giocoso. Sono un richiamo irresistibile, invitanti e affascinanti. La ragazzina incarna una bellezza dallo stile naturale, senza sforzi evidenti, che la rende ancor più affascinante.
Nonostante la giovane età, la sua figura si presenta in modo delicato e sinuoso. Il suo seno, quasi assente, le conferisce un'aria di grazia e sottigliezza alla sua figura esile. 


- Che cosa fa mister? - Domanda ingenuamente la ragazza. 
- Nulla, nulla. - Risponde prontamente l’uomo colto alla sprovvista mentre cerca di nascondere la sua erezione e il motivo del suo sguardo verso la spiaggia sottostante.
- Davvero? - Esclama candidamente la ragazza, con un briciolo di sorpresa nella voce. Le sue parole riflettono un'innocenza stranamente fuori luogo.
L'uomo resta momentaneamente senza parole, colpito dall'empatia genuina della ragazza che sta dimostrando nei suoi confronti.
- E io pensavo che fossi venuto a spiare le mie compagne. Lo faccio sempre anch’io. - Confessa la ragazza, svelando il suo strano hobby.


- Ma stai scherzando vero? - Domanda l'uomo, ancora incredulo di fronte alla sincerità delle parole della ragazza.
- No, assolutamente. - Risponde la ragazza con fermezza, avvicinandosi all'uomo e distendendosi accanto a lui sul ciglio del precipizio. 
Con uno sguardo curioso e affascinato, si unisce a lui nell'ammirare le ragazze che giocano nude e si divertono in riva al mare.


L'uomo è sbalordito, osserva incredulo la ragazza sdraiata al suo fianco. I suoi occhi si fissano sui lunghi capelli che si sono sparpagliati un po' ovunque, sfiorando la sabbia dorata. Il sole accende riflessi dorati nelle sue ciocche corvine, facendole brillare con una bellezza selvaggia e seducente.


La pelle della ragazza, brunita dalla luce del sole, luccica radiosa. I raggi solari abbracciano il suo corpo, evidenziando la morbidezza delle sue curve e regalando una sensazione di calore e vitalità. È come se il sole stesso si fosse innamorato della sua pelle, regalandole un bagliore luminoso e invitante. Il suo culo è sodo, messo ben in risalto dal bordo del suo costume che lo abbraccia.


L'uomo è ancora preso nei suoi pensieri quando la voce candida della ragazza lo scuote, riportandolo all'attimo presente.
- Ti stavi masturbando vero? - Chiede la ragazza, senza nemmeno voltarsi verso di lui, continuando a fissare le sue compagne che giocano animatamente sulla spiaggia.
L'uomo si sente colto di sorpresa dalla domanda diretta. Cerca di giustificarsi, cercando di nascondere la verità. 
- Guarda, ti sbagli. - Risponde cercando di sfuggire alla sua domanda, ma nella sua voce traspare un filo di imbarazzo.
In quel momento, l'uomo si sente vulnerabile, ma allo stesso tempo affascinato dalla perspicacia e spontaneità della ragazza.
Con un sospiro lieve, l'uomo abbassa la sua guardia e si lascia andare alla verità. 
- Sì, mi stavo masturbando. - Ammette finalmente.


- Forte... - aggiunge la ragazza per nulla impressionata da quella risposta.
- Ti secca se mi masturbo anch’io? - continua, mettendo l'accento sulla parola “anche”. 
Il vecchio, ormai non più stupito di nulla, accoglie la richiesta senza esitazione. 
- Fai pure, - risponde con un sorriso.


La ragazza si porta una mano sotto il corpo. L’uomo non riesce a vedere benissimo cosa stia facendo; ma nota che divarica leggermente le gambe mentre si scosta il cavallo del costume rivelando in parte il suo sesso che inizia a titillarsi.


Improvvisamente l’erezione dell’uomo torna a farsi più viva, se per un attimo sembrava si fosse smontata di fronte a quell’imprevisto, ora sta tornando a inturgidirsi. Rigida come un pezzo di legno.
Chi se ne frega se di sotto ci sono delle ragazze nude; qui c’è n’è una che si sta masturbando di fronte a lui!


- Fai sempre cose del genere? - La domanda esce spontanea dalle labbra dell'uomo, rivelando un misto di sorpresa e curiosità.
- Che cosa? - Risponde la ragazza, genuinamente confusa dalla domanda dell'uomo.
- Queste! - Esclama l'uomo, indicando con un gesto ampio tutta la situazione che si è creata sulla spiaggia.
- Si, perché? - Risponde la ragazza con un sorriso imperturbabile, mostrando una totale naturalezza nel suo comportamento.
- Ma sono le tue compagne di classe! - Continua a protestare l’uomo.
- E non è peggio nel tuo caso, vecchio? - Ribatte la ragazza, la sua voce trasmette un tono di stizza, quasi indignazione.


L'uomo cerca di trovare le parole per spiegarsi, cercando di contro-argomentare, ma viene interrotto dalla ragazza che prosegue il suo discorso con fermezza.
- Senti, io sono lesbica e le mie amiche non mi vogliono tra i piedi quando vengono a prendere il sole nude. - dichiara la ragazza.


L’uomo non sa come controbattere una risposta simile; ma il suo uccello ormai in piena erezione lo distoglie da quei pensieri inutili facendolo tornare alla realtà.
Lentamente l’uomo riprende a menarsi l’uccello, spiando le ragazze di sotto e lanciando occhiatine furtive alla ragazza al suo fianco, non riuscendo più a capire cosa lo stia eccitando di più, anche se protende più per la ragazza lì vicino.


Dopo pochi minuti i due ormai si sono messi a loro agio lì in cima su quella rupe. Il vento porta via lontano le loro chiacchiere e i loro ansimi celando la loro presenza alle orecchie delle ragazze che giocano ignare di quanto stia accadendo.


La ragazza si è abbassata la meta superiore del costume rivelando i suoi seni bianchi senza alcun segno di abbronzatura e si sgrilletta senza sosta la figa. Mentre sbircia le sue compagne, si lascia andare a commenti piuttosto indecorosi sulle sue amiche.


L’uomo si è tolto pantaloni e mutante e si sta segando con entrambe le mani fregandosi delle ragazze e dedicando tutta quanta la sua attenzione alla ragazza appena conosciuta che si sta masturbando di fronte a lui.


Alla fine, sentendo gemere la ragazza di fronte a lui, nel vecchio scatta qualcosa, ormai incapace di trattenersi, l’uomo sale sopra la ragazza e la penetra in profondità. 
Il contatto di quel buco che si apre di fronte a lui, così caldo e stretto infonde nuova vigoria nell’uomo e continua a scoparla senza tante remore.


La ragazza non riesce a evitare l’assalto improvviso dell’uomo. Un gemito le scappa forte, mentre il glande dell’uomo si percorre strada tra le sue labbra e, un altro ancora più sonoro mentre quel pene sprofonda dentro di lei.


Meccanicamente la ragazza si porta una mano alla bocca per evitare che i suoi urli giungano alle compagne non molto distanti, mentre il vecchio continua a scoparla. E’ appena venuta pochi secondi fa; ma ora sente di essere ormai prossima a un altro orgasmo ravvicinato, grazie a quel pezzo di carne caldo che si muove con prepotenza dentro di lei.


Così nel giro di pochi secondi la ragazza viene di nuovo mentre si dimena sotto le implacabili spinte dell’uomo che riversa dentro di lei ogni suo desiderio e frustrazione.


La ragazza vorrebbe ribellarsi; ma quell’ultimo orgasmo le ha come annebbiato il cervello. Lentamente si lascia andare mentre il suo corpo si distende sempre di più per facilitare l’amplesso. D’improvviso si sente desiderosa di un ulteriore orgasmo che sembra solo quell’uomo le possa regalare.


L’uomo dal canto suo, avvertendo un cambio d’atteggiamento nella ragazza, torna a scoparla con maggiore lena ed ardore. Mentre esala ogni respiro ci mette tutto il suo impegno nel tenere fermo il corpo di quella ragazza mentre la sbatte via via sempre più forte, mentre il suono dei loro corpi che si scontrano si perde nell’aria.


La ragazza, ormai, non si trattiene più. Non abituata a quel genere di goduria, si lascia andare abbandonandosi al piacere di scoprire come il suo corpo reagisce alla penetrazione da parte di un uomo.


I due si stanno accoppiando come animali in calore da ormai chissà quanto tempo. La voce della ragazza ormai si è spezzata dal volume dei suoi gemiti che scaturiscono da un orgasmo dopo l’altro; ma nulla è forte come il suo urlo finale quando viene accorgendosi che il vecchio le è venuto dentro e ha continuato a darci dentro fino a quando non si è accasciato per la stanchezza.


La ragazza esausta; ma che ancora si crogiola nel suo appagamento sbotta:
- Non ti avevo detto che potevi scoparmi animale! -
- Scusa non ho resistito. - Replica il vecchio.
- Sei uno stronzo. - Commenta acida la ragazza.
- No, vuoi che me ne vada? -


La ragazza avverte il pene dell’uomo che torna a inturgidirsi tra le sue gambe. Il suo calore quasi la scotta, così come il sole le sta riscaldando la pelle.
- No cazzo. - Risponde la ragazza ingoiando l’orgoglio.
L’uomo sorride mentre torna a penetrarla nuovamente.


Qualche ora d’incredibili follie più tardi la ragazza si solleva a fatica in piedi. Il vecchio invece continua a giacere distrutto sul terreno più morto che vivo. Probabilmente s’è addormentato per lo sfinimento. Farebbe meglio a svegliarlo o si prenderà un raffreddore; ma probabilmente a quest’ora non lo sveglierebbero neppure le cannonate.


La ragazza lo fissa; o meglio gli fissa il pacco, il pene violaceo sgonfio, le palle svuotate, il pelo scompigliato. Lo fissa con rammarico; peccato che sia finita li. Il piacere che quel pezzettino di carne gli ha regalato è stato epico. In cuor suo la ragazza spera che quel tipo torni a spiare le sue compagne anche domani.