Incontro Casuale
Le Tedesche


 


Per lavoro accompagnavo con l’auto di servizio il dirigente, in contatto con la Centrale Operativa, in supporto ad altre unità sul territorio, il nostro percorso era semplice:


Lunedì: Lecce, Torre Chianca, San Cataldo, Otranto, Castro, Santa Maria di Leuca, Statale 275 per rientrare a Lecce


Martedì: Lecce, Campi Salentina, Torre lapillo, Porto cesareo, Gallipoli, Santa Maria di Leuca, Statale 274 per rientrare a Lecce


Mercoledì: Lecce, Maglie e zona di Otranto


Giovedì: Lecce, Santa Cesarea e zone Discoteche


Venerdì: Lecce e Zone limitrofe


Sabato: Lecce, Gallipoli e Zona Discoteche


Domenica: Lecce, Santa Maria di Leuca via 275 e rientro a Lecce da 274


Fu un sabato che durante una fermata al bar sul lungomare di Gallipoli che fummo avvicinati da due turiste, ci scambiarono forse per la Polizia Locale e cercavano di avere informazione di come arrivare a Santa Maria di leuca.


Parlavano un italiano elementare ma sapevano farsi capire, dando a loro le indicazioni si informarono di come poterci arrivare, se ci fosse un treno o un pullman, le informammo che data d’orario prima del giorno dopo non si sarebbero potute spostare, ci chiesero se le potevamo accompagnare, naturalmente essendo in servizio non potevamo spostarci.


Fu il dirigente che ebbe una brillante idea, le avremmo potute accompagnare finito il turno, il tempo di lasciare l’auto di servizio e saremmo potuti passare a prenderle, guardandomi mi fece l’occhiolino, e sembrava che l’idea piacesse anche a loro.


Concordammo il posto dove aspettarci e dopo un’ora saremmo ripassati, tornammo a Lecce ci cambiammo e presa la mia auto tornammo a Gallipoli.


Loro erano su una panchina nel luogo dell’incontro, avevano zaini e borse che infilammo nel bagagliaio e ci avviammo verso Santa Maria di Leuca.


Entrati in macchina loro sedettero dietro, incominciando a parlare chiedendo a loro i nomi e insegnando loro a pronunciare i nostri, erano veramente delle stangone, entrambe bionde, vestite in modo del tutto spartano ma che lasciava vedere comunque le forme del loro corpo, statuario, sembravano uscite da un quadro di un pittore.


Per strada ci informavano che andavano a trovare degli amici in un campeggio, ma visto l’orario le abbiamo chiesto dove avessero dormito questa notte, la loro risposta fu da spunto a quanto stava per propinarsi, infatti non sapendo come sistemarsi per la notte al Dirigente scattò la molla


“Se volete potete fermarvi a dormire nella mia casa al mare a Torre Vado e domani mattina vi accompagno a Leuca?”


Dopo aver confabulato nella loro madre lingua una delle ragazze rispose “Volentieri, tu Antonio dormi con noi?”. Guardai il dirigente che con un segno di assenso mi fece rispondere “Si, certamente, molto volentieri”.


Giunti nella casa le ragazze chiesero di fare una doccia, prese le indicazioni si spogliarono completamente e si infilarono insieme sotto la doccia lasciando la porta aperta, eravamo nel salotto e sentivamo le due ragazze ridere sotto l’acqua, il dirigente si affacciò alla porta per chiedere se servisse qualcosa, lo vidi sparire nel bagno per non fare più ritorno.


Dopo qualche minuto sentii una delle ragazze chiamarmi, mi alzai e raggiunsi il bagno, affacciatomi alla porta non potevo credere a quello che stavo vedendo.


Il Dirigente si era spogliato ed era entrato con loro nella doccia, lui era in piedi sotto l’acqua e loro erano inginocchiate difronte a lui e le stavano praticando un pompino in doppia, il Dirigente mi fece cenno di entrare facendomi l’occhiolino.


Mi spogliai ed entrai in doccia con loro, le ragazze si alzarono e si misero ad insaponarmi dappertutto, ma proprio dappertutto, con le mani insaponate una incominciò a lavarmi la schiena mentre l’altra mi insaponava il petto, entrambe scesero a lavarmi il cazzo che ormai era diventato duro mentre l’altra scese con le mani e si mise a strofinarmi le chiappe sino a passarmi le dita anche sul buco del mio culo inserendo un dito dentro di me.


Finito il lavaggio si misero nuovamente in ginocchio ed ognuna prese in bocca un cazzo. Eravamo molto eccitati e dopo circa 10 minuti di quel trattamento le venimmo in bocca, chiusa l’acqua una delle ragazze disse “Ora tutti sul letto, come dite voi italiani, andiamo a scopare?


Guardavo incredulo il Dirigente, mi guardò e disse “E tu non hai visto quello che ho visto io” poi aggiunse “le ho trovate che si baciavano”.


Entrammo tutti nella camera, le ragazze si stesero sul letto, stanche ma “affamate”, la cosa strana e che si sdraiarono una con la testa appoggiata al cuscino mentre l’altra aveva appoggiato i piedi al cuscino, una affianco all’altra, le guardammo e forse per timore di fare una gaffe chiesi “E adesso?” la ragazza mi guardò e disse “Non importante, tanto poi girare”.


Ci posizionammo affianco a loro, nella stessa posizione, le ragazze si misero a cavalcioni su di noi mettendoci la loro figa sulla bocca. Comincia a leccare la figa e ad accarezzare il culo della ragazza che prese a spompinarmi rendendo il mio cazzo più grosso perché lo teneva stretto con le dita alla base, anche l’altra stava facendo lo stesso trattamento al Dirigente.


Ad un certo punto una chiamò l’altra si guardarono e avvicinandosi si baciarono scambiandosi con la saliva i nostri sapori. Continuavamo a leccarle con avidità e dopo 15 minuti la prima ebbe un orgasmo venendo in bocca Al dirigente, la ragazza che era su di me si sollevò e raggiunse il Dirigente baciandolo sulla bocca, (voleva ringraziarlo di aver fatto godere la sua amica o raccogliere dalla sua bocca il nettare della sua amica).


La ragazza torno su di me per farsi leccare e dopo un po’ che stavo giocando sul clitoride venne anche lei, si sollevò e venni raggiunto dalla sua amica che mi baciò inserendo la lingua raccogliendo il nettare dell’amica, avevo capito, non volevano ringraziare, erano solo golose del nettare dell’altra.


Infilammo dei profilattici e ci avvicinammo alle ragazze, una di loro disse “No uno, due per me e poi due per mia amica”


Il dirigente si stese sul letto e la ragazza si mise a cavalcioni facendo entrare il suo cazzo nella figa, la sua amica si avvicino dietro di lei ed incomincio a leccarle la figa ed il culo, quando fu ben lubrificata mi prese il cazzo in mano e mi diresse verso il culo dell’amica, lo puntò e posizionandomi la mano dietro mi spinse sino a farmi entrare tutto dentro il culo dell’amica.


Era una cosa fantastica, mentre eravamo dentro di lei presero a baciarsi sino a che la prima ebbe un orgasmo intenso, strinse entrambi i suoi buchi, e dopo poco venimmo entrambi dentro di lei.


Avevamo capito che anche l’altra si aspettava lo stesso trattamento, ma capivano che era necessario attendere per avere nuovamente un’altra erezione, quindi per passare il tempo incominciarono a baciarsi e a masturbarsi a vicenda, si inserivano ora due ora tre dita nella figa, si passavano poi le dita una nella bocca dell’altra e continuavano a baciarsi.


Sia io che il Dirigente tornammo in armi, mi stesi sul letto e la ragazza in attesa del trattamento si portò con la testa sul mio cazzo prendendolo in bocca, anche l’amica aveva preso in bocca il cazzo del Dirigente e le stava facendo un pompino, quando venni duro la ragazza si mise a cavalcioni su di me e si infilo il cazzo nella figa, l’amica ricambiò il trattamento, allargandole le chiappe inseriva la lingua nel suo culo e scendeva sino a leccare anche il mio cazzo.


Lubrificato per bene si girò prese il cazzo del Dirigente in mano, lo accompagnò e lo spinse ad entrare nel culo all’amica accompagnandolo e dandole il ritmo. Andammo avanti così ancora un’ora, poi sfiniti ci addormentammo.


La mattina, o meglio qualche ora più tardi riaccompagnammo le ragazze al campeggio e le salutammo, non le abbiamo più riviste 


Sono Graditi commenti a raccontiprivati@hotmail.com

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