Alla fine erano finalmente li, lui con la macchina fotografica in mano pronto ad immortalare ogni suo dettaglio, lei era in piedi davanti a lui, indossava un leggero vestitino estivo, giallo e tempestato di allegri fiori, a lui pareva quasi che il suo profumo fosse quello dei fiori sul vestito, avrebbe voluto annusare entrambi a pieni polmoni. Il vestito aveva due sottili spalline che le accarezzavano le spalle e lui si immaginava l’effetto del suo dito scorrere tra loro e la sua pelle, liscia, bronzea e luccicante, la scollatura era ampia e si vedevano perfettamente le dolci forme del suo seno libero ed i capezzoli erano un allegro dettaglio che spingeva attraverso il tessuto. Il vestito terminava a metà delle sue cosce, erano lucide e belle, piene e piacevoli alla vista…..sicuramente anche al tatto….e chissà il gusto, lui sentì la saliva crearsi in bocca senza limite, la mando giù mente osservava i suoi dolci fianchi nascondersi dietro il bel vestito.


Lei inizio a muoversi con naturalezza mentre lui la fotografava, andò per gradi, man mano che lei si sentiva a suo agio osava sempre qualcosa in più, un lembo di gonna alzato, una allegra chiappetta che spunta fuori, le sue mani che scorrono tra la pelle ed il vestito. Più si sentiva a suo agio più il suo sguardo era divertito, giocoso, malizioso e provocante…..si era seduta sul divano ed il suo corpo lanciava messaggi a profusione, lui ovviamente percepì e si gustó tutto, cercó di rimanere professionale ma sentiva i suoi pantaloni tirare, come avrebbe potuto evitarlo!? Lei era una esplosione di sensazioni ed il suo uccello era di pietra! Lo sentiva intrappolato, lei ovviamente se ne accorse, un lieve sguardo di divertita sorpresa le sfuggì, inizió ad accarezzarsi con dolcezza per provocarlo, per vedere dove poteva spingerlo e perché tutto ciò la eccitava e divertiva. Si teneva i seni mentre sorrideva, mentre ne accarezzava uno con l’altra mano scese accarezzandosi le pancia e poi il pube, la sua mano inizió a massaggiare con energia l’interno della sua coscia mentre il suo divertimento diventava imbarazzo eccitato, si tiró su dallo schienale, una mano sollevó il vestito scoprendo le cosce mentre l’altra fece scendere una spallina mostrando un timido capezzolo che giocava con piacere con l’orlo del vestito mentre si inturgidiva, in tutto questo lei continuava a lanciare sguardi vogliosi al suo pacco portandosi le dita alla bocca e mordicchiandosi il labbro inferiore mentre sorrideva maliziosa ed eccitata.


Lui le allungó una mano, prese la sua, la fece alzare e con una giravolta la girò, le diede una lieve spinta e lei si ritrovò in ginocchio sul divano con le mani appoggiate allo schienale, lui inizio a scattare, lei sentiva l’obbiettivo puntare tra le sue gambe, sentiva quasi gli scatti vibrare su di lei, era vicinissimo e si sentiva quasi penetrata, si eccitò infinitamente, senti le mutandine bagnarsi all’improvviso, molto, nello stesso istante sentì la mano di lui accarezzarle il sedere per sollevare un poco il vestito, sentì altri scatti, sapeva che lui vedeva le sue mutandine bagnate, le sentì tirare un po’ su, sussultó! Ora lui la le teneva tirate le mutandine con una mano, poteva vedere la chiara forma dello spacco in due, era gonfia e bagnata, poi molló la presa, altri scatti, lei sentiva chiaramente un rigagnolo scendere lungo l’interno della sua coscia, non si scompose, scatti….eccitazione….scatti……poi all’improvviso sentì la bocca di lui su di lei, lo sentiva baciare e leccare i liquidi che scorrevano lungo di lei, la bocca che scorreva e la lingua che raccoglieva i suoi fluidi e più leccava più lei gliene donava altri, ancora e ancora, lui saliva sempre più sulle cosce, sentiva che stava per arrivare tra le sue gambe….ma all’improvviso si fermò, lei si rese conto che si stava dolcemente muovendo col bacino, lo muoveva eccitata come ad invitarlo dentro di lei. Si sentì afferrare e lui la girò, era seduta davanti a lui, le gambe erano aperte ed un lago ne fluiva fuori, le sue cosce come le sue mutandine erano zuppe, aveva un seno fuori, il suo sguardo era al limite, chiedeva soddisfazione e la sua bocca era per istinto aperta, la lingua un po’ fuori con un sottile filo di saliva che scendeva. Lui si portò una mano al pacco, inizia massaggiarselo con energia in tutta la sua lunghezza, posó la macchina, con interminabile calma si slacciò il bottone, scorse con la zip, lei vide il suo uccello spingere dietro i boxer, lo vide duro, era gonfio e le sembrava la canna di un fucile, mentre lei ci pensava eccitata lui spostò i boxer e saltò fuori! Lei spalancò gli occhi e poi li ristrinse in preda all’eccitazione, la sua cappella era lucida e gonfia e lei come per istinto con la punta della lingua inizó ad accarezzarla e leccarla sotto, lo sentiva sussultare, vedeva le vene gonfiarsi ad ogni sua leccata. Lei era lì seduta con le mani ferme sulle gambe che leccava il suo uccello fuori dalla zip poi lui si slacciò i pantaloni e piano se li caló a metà coscia, ora lei lo vedeva bene, era turgido e duro come un tronco, la sua cappella era gonfia, una gocciolina la bagnava e le sue grosse palle erano gonfie di piacere lì davanti a lei che dondolavano, lei in preda alla lussuria le afferrò con dolcezza, le sentì riempirgli la mano mentre ci giocava ed intanto poteva vedere il suo uccello sussultare, lui le afferró i capelli mentre lei teneva le sue palle, le sentì gonfiarsi nella sua mano, la cappella sembrava esplodere, il suo uccello era davanti al suo viso che vibrava ed aveva gli spasmi, lei aprì la bocca e tirò fuori la lingua invitandolo con un sorriso più che malizioso, tirava le sue palle per averlo ben dritto davanti a lei, sentì le palle comprimersi ed il suo cazzo inizió a vibrare su e giù….poi un caldo e cremoso fiotto di sborra schizzó fuori sulla sua lingua, poi un altro ancora, ed un altro e molti altri…..il suo cazzo si muoveva ed ogni schizzo sparava su una parte diversa del suo corpo, mentre gustava quello che aveva in bocca ne sentì sul naso, colare sulla sua guance, le sue caldi ed arrapate tette ne erano piene, colava dalla spalla e dal collo ne era piena ma lui orami finito di schizzare se lo prese in mano, iniziò ad usarlo per raccogliere lo sperma su di lei e portarlo alla sua bocca mente lui afferrandole la testa lo muoveva avanti e indietro sulla sua lingua, lo sfilò piano fuori, poi si abbassò, la baciò con dolcezza e passione mentre sentì la sua mano afferrarle l’interno della coscia bagnato, la strinse e giocava, le loro lingua vorticavano dentro e fuori e lei sentì le dita di lui farsi strada dentro di lei in un lago di rumoroso piacere……ma questa è un’altra storia ????

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