Tratto da:
Ciondolo d'oro: storie di un rent boy | qualunque cosa per il tuo piacere
di Bacchio Pilone
urly.it/3tk5t


Il lavoro al sexy shop continuava tranquillamente. Dovevo avere un atteggiamento professionale poiché i clienti erano della zona e, se non fossi stato riservato, non avrei potuto fare quel tipo di professione. Comunque per me non era difficile mantenere il riserbo sulle cose di cui venivo a conoscenza e mi ero fatto un’ottima reputazione tra i frequentatori dell’ambiente. 


Un giorno il titolare del negozio mi prende da parte e mi chiede se fossi disponibile a soddisfare i desideri sessuali di una signora sposata, dietro compenso. Accettai e questo fu l’inizio della mia professione di rent boy, ragazzo in affitto. 


La signora mi contattò in negozio e decidemmo di vederci in un bar del vicino centro commerciale. Una bella signora sui cinquant’anni, curata e ben vestita. Prendemmo il caffè e mi propose, senza mezzi termini, di fare sesso a pagamento. La sua situazione sentimentale era in crisi, con un marito lontano per lavoro e i figli sempre fuori casa. La classica storia che avevo già sentito in vita mia e che consideravo normale. 


L’appuntamento era a casa sua alle tre del pomeriggio. Mi presentai ben vestito, con abito di lino blu e camicia bianca. Mi venne ad aprire in vestaglia di seta e due labbra rosso fuoco. Sistemammo subito la parte economica e ci sedemmo sul divano a parlare. In modo molto sfrontato mi disse che per due ore sarei stato il suo servo e, pertanto, mi elencò le cose che voleva da me. “Mi piace molto leccare la cappella e ciucciare il cazzo e farmi leccare fica e culo. Amo fare delle lunghe chiavate in tutti e due i fori e voglio che tu mi venga dentro alla fica, tanto sono già in menopausa. Ora spogliati.” Mi spogliai come ordinato dalla signora e lei prese in bocca l’uccello prima che finissi di togliermi le mutande. Mentre leccava e ciucciava mi massaggiava le palle e mi toccava l’ano con il dito medio. Poi si mise a gambe larghe sulla poltrona, mi prese la testa con le mani e me la spinse contro la sua passera depilata. Leccai sia fica che culo, come richiesto. Poi mi chiese di penetrarla davanti e dietro, non prima di averle massaggiato entrambi i fori con il profumato olio da massaggio sensuale. Il pisello entrò dentro agevolmente, in quella vagina allargata, mentre il buco del culo risultò più stretto, ma comunque molto capiente. Non riuscivo a venire, poiché era la prima volta che mi trovavo in una situazione del genere. Si mise a pecora e continuai a penetrarla con violenza, pensando a qualche modella vista sui giornali. Finalmente riuscii a sborrare e le inondai la fica. La signora si ripulì e se ne andò in bagno, mentre io rimasi seduto sul divano senza sapere cosa fare. “Ti puoi rivestire Bacchio, grazie per il tuo servizio.” Andai anch’io in bagno e poi, velocemente, mi rivestii. 


Tornai in salotto e bevvi volentieri il caffè che la signora mi aveva preparato. Mi accinsi ad andarmene e lei mi apri il portone di casa con circospezione, mi dette una pacca sul sedere a mi salutò. Usci all’aria fresca e pensai che quella era stata la più brutta scopata fatta in vita mia. Poi mi incamminai verso casa e, toccando le molte banconote dentro la tasca dei pantaloni, mi rilassai e sorrisi fra me e me.

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Categorie: Etero Tradimenti