Torno a casa che sono ormai le 19:00, apro la porta e sento un buonissimo profumo, come spesso accade mi hai sorpreso con qualche buon piatto, con la coda dell’occhio scorgo il tavolo, apparecchiato con cura, addirittura decorato da un centrotavola con fiori e candela. Sulla porta della cucina appari tu con in mano una teglia appena sfornata, mi accogli venendomi in contro, le tue tette ballonzolano sotto il grembiule che copre appena un bustino e la culotte di pizzo. Non capisco cosa succede, un abbigliamento tanto insolito e un’accoglienza così calorosa… quando mi stampi un bacio sulle labbra augurandomi buon San Valentino vengo colto da un brivido, cazzo me ne ero completamente dimenticato! faccio finta di niente e ti chiedo sorridendo di questa mise, tu rispondi che è per non sporcare il vestito che indosserai per la serata, quindi ci sarà una serata, penso. 


Mi inviti a mettermi comodo intanto che finisci do preparare per la cenetta, quando torno mi inviti a sedermi sul divano per un aperitivo, mi porgi un bicchiere del tuo cocktail preferito, brindiamo “alla realizzazione dei nostri sogni!” esclami e mandi giù un bel sorso. Vederti mezza nuda mi eccita e tento di allungare le mani ma tu mi raggeli con un “non ancora!” poi prendi un pacchetto e me lo porgi: “ecco la prima parte del tuo regali, questa volta festeggerai due volte!” sono ufficialmente eccitato ed impaziente, apro il pacchetto e dentro qualcosa di inaspettato.


“ti piace?” mi chiedi sorridendo, “dovrebbe essere della tua misura!” mentre lo dici estrai dal pacchetto una gabbietta per il pene con una serratura in cima, “l’ho scelta di questo bel rosa fluo, mi sebra adeguata, dai provala subito!”


Mi inviti ad alzarmi e mentre mi abbassi il pantalone della tuta e i boxer ti guardo incredulo ed emozionato, non ti riconosco mentre maneggi il mio pisello e le palle per inserirli in quello strumento assurdo. 


Click, clack, chiudi la serratura e sorridendo mi mostri la chiave “adesso sono io l’unica padrona del tuo piacere! non era quello che volevi?”


La gabbietta è in silicone, morbida ma assolutamente costrittiva, ogni tentativo di erezione provoca un certo dolore che lo fa subito abortire, nonostante ciò il mio cervello va a mille, non posso credere ad una tua mutazione così repentina e decisa, i tuoi modi, la tua sicurezza sono da vera mistress navigata, mi eccito al pensiero di quanto potrà succedere quando, ancora mezzi nudi, suona il campanello, tu corri alla porta portando con te la mia tuta e i boxer, apri e salti al collo dell’ospite. 


“lui è Luca” dici portando con te quel ragazzone sui 23 o 24 anni, alto, abbastanza palestrato che mi tende la mano per presentarsi mentre osserva la mia condizione. Io balbetto qualcosa, lui mi tende un pacchetto dicendomi “questo è per la padrona di casa”, ci fai accomodare al tavolo apparecchiato per tre, lui al tuo fianco, io di fronte che osservo incredulo mia moglie mezza nuda che serve il vino a quel ragazzo. 


Mentre servi le pietanze chiacchieri come se nulla fosse, mentre lui ti accarezza una coscia tu allunghi un piede tra le mie gambe e sfiori il mio pisello chiuso e sofferente, “hai le palle belle gonfie! lo so che la situazione ti eccita!” il quel momento Luca ti passa la mano sulla patata ed esclama “a quanto pare non eccita solo lui! sei un lago!!” tu sorridi mentre allarghi le cosce per rendere l’esplorazione di Luca più agevole.


Tra strusciamenti vari la cena è finita, quando torni con i caffè Luca ti invita ad aprire il suo regalo, è una strana collana, o qualcosa del genere, “vieni, ti faccio vedere come si indossa” ti dice tirandoti per un polso davanti a lui, mentre ti slaccia il grembiule che cade le tue tette sono proprio davanti al suo viso, prende la strana collana e aggancia gli anelli a molla presenti alle estremità ai tuoi capezzoloni, “è una catenella per i capezzoli, è regolabile per adattarsi ad ogni occasione” una goccia di piacere cola lungo la tua gamba mentre lo ringrazi con un bacio appassionato.


Mentre ti allontani mi chiedi di sparecchiare, torni dopo qualche minuto in un abito blu scollato che lascia intravedere la tua “collana”a cui hai appeso la chiave del mio piacere, ti avvicini a me che sto ancora sparecchiando, mi baci appassionatamente, con una mano accarezzi la gabbietta mentre mi auguri una buona notte e un buon san valentino.


“noi andiamo a festeggiare! non aspettarmi sveglio!”


Io sono eccitatissimo, incredulo, terrorizzato, resto pietrificato mentre lui ti accompagna fuori palpandoti il culo.


Sono le 01:30, sono sul divano, pazzo di eccitazione, ancora più pazzo per non potermi segare furiosamente come vorrei quando suona il telefono, mi appare il tuo numero, è una videochiamata, accetto e quello che vedo è uno spettacolo che mai avrei immaginato di vedere per davvero, tu sdraiata su un letto, nuda mentre lui affonda il suo enorme cazzo dentro la tua patata fradicia, mentre stringi le lenzuola i suoi colpi fanno ballare le tette stimolando così i tuoi capezzoli ancora uniti dal suo recente regalo, ansimando riesci a dirmi “buon 15 febbraio amore mio, adesso che sei cornuto puoi festeggiare due volte!” a queste parole scoppi un un orgasmo violentissimo, contemporaneamente termina la chiamata.


CONTINUA...

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