Di Anna una delle mie padrone ho già parlato in uno dei miei piccoli racconti, ma vi faccio un riassunto: alta 1,70, quinta di seno, fisicamente per i suoi 60 anni tenuta in forma, grande puttana, sposata, il marito gli piaceva vederla scopare e godere con altri uomini. È lei che mi ha "sverginato" al sesso e insegnato a far godere le donne. Mia zia la seconda padrona. Mio zio la portò a conoscere ai miei quando io avevo 7 anni, 1,65, quarta di seno, un bel culo, molto spigliata nei modi di fare, i miei non erano contenti, ancora di più quando seppero che faceva l'infermiere nel più grande ospedale della mia città. Vestiva sempre in modo leggero, camicetta aperte fino all'altezza dei seni, il più delle volte senza reggiseno, mini gonna dove molte volte sbirciai per vedere le mutandine, insomma una che viveva molto la libertà del corpo. Si sposarono e dapprima abitarono lontano da noi poi con la nascita del mio primo cugino trovarono un alloggio più grande nel mio condominio. Io ormai avevo 13 anni e le prime fantasie sessualità che ovviamente portavano alle prime seghe. Vi ricordate le divise delle infermiere una volta, camicia e gonna bianca, le gonne erano lunghe fino sotto al ginocchio o corte fino alla coscia. Ovviamente mia zia usava sempre quelle corte con l'aggiunta in inverno di collant bianchi oppure autoreggenti, scoprii che quando saliva o scendeva dalla macchina si vedevano le mutande che portava, voi capirete a 15 anni cosa facevo io una volta visto il panorama. Mia zia dopo un po' di volte se ne accorse e mi chiamò a casa sua per farmi una specie di ramanzina sul fatto che non dovevo comportarmi così, mentre mi parlava il mio sguardo cadeva sulla scollatura e intravedevo i suoi capezzoli, ebbi un erezione, mi vergognavo da una parte mentre dall'altra mi eccitavo. Alle ferie andarono in ferie e lasciarono le chiavi dell'alloggio ai miei per bagnare le piante, un giorno i miei dovettero assentarsi e lasciarono il compito a me. Entrai in casa e tirate su le serrande svolsi il mio compito, poi mi venne in mente un idea, andai in camera da letto ed andai a rovistare nei cassetti del comodino di mia zia. Mi tremavano le mani mentre aperto il primo cassetto c'erano tutti i collant, le autoreggenti e le reggicalze di diverso tipo e tessuto. Poi il secondo reggiseni è lì il cazzo prese vita, il terzo le mutande, di ogni tipo e colore ed in mezzo a tutto dei cazzi finti di diverse lunghezze e proporzioni, ormai ero in estasi andai in bagno per farmi una sega e vidi la cesta della biancheria sporca, pensai di cercare delle mutande di mia zia e trovate le annusa, sentivo per la prima volta l'odore di urrina misto a quello della figa, grande sega con schizzo fortissimo. Da quel giorno quando vedevo mia zia abbassavo gli occhi per paura che capisse cosa stavo pensando. Parecchio tempo dopo mio padre si accorse che aveva finito il vino e mi diede il compito di andare in cantina da solo a prenderlo, voi capirete per me era un compito importante. Scesi e trovai la porta della cantina aperta e la luce spenta, mosso dalla curiosità e dalla paura scesi le scale, nel frattempo i miei occhi si abituarono alla semi oscurità, arrivato nel corridoio centrale sentii delle voci e vidi la luce accesa di una cantina, preso dalla curiosità ma anche dalla paura cominciai ad avvicinarmi, più mi avvicinavo più le voci si sentivano nitide, erano di un uomo ed una donna. Arrivai vicino alla porta e mi accorsi che era la cantina di mio zio, trovai tra le assi della porta una feritoia e vidi mia zia con un uomo più anziano, lei si stava spogliando e si scusava di essere dovuti scendere sotto perchè suo marito era a casa; l'uomo la tranquillizzava e la guardava quando ormai era in mutandine e reggiseno. Rimasi di stucco era la prima volta che vedevo mia zia in intimo, che figa, rimasi a guardare e scoprii cosa succede tra un uomo ed una donna. Lui le disse di inginocchiarsi mentre si apriva la camicia, lei una volta in ginocchio comincio a sbottonare i pantaloni e tirata giù laa zip caddero per terra, quindi lei tirò giù anche le mutande, vidi per la prima volta il cazzo di un uomo, finora avevo visto il mio e quello dei miei amici per prenderci in giro. Era grosso e molle, mia zia cominciò a massaggiato, mentre lui le accarezzava la testa, stavo diventando grosso e duro, a questo punto vidi mia mia avvicinare la bocca e cominciare a baciarlo, poi scese giù e fece altrettanto con le palle, tornò su e se lo infilò in bocca, cominciando a leccarlo, il suo impegno le fece diventare ancora più duro, mentre lui mugolava dal piacere poi disse "brava succhialo tutto per bene troia che non sei altro" ormai era duro e lui la tirò su le tolse il reggiseno, lì strabuzzai gli occhi e pensai "cazzo che tette" capezzoli duri e rigidi, la girò la fece appoggiare su un piano che c'era e le sfilò le mutande, mia zia d'istinto allargò le gambe mettendosi a 90 gradi, lui si avvicino e mise una mano sulla schiena e con l'altra si teneva il cazzo, chiese se era pronta e alla risposta affermativa di mia zia fece per infilarlo, vidi mia zia tirarsi avanti e dire "no nel culo no" e lui rispondere "voglio quello e me lo darai tutte le volte che ne avrò voglia se no niente promozione" lei si rassegnò, si avvicinò e cominciò a spingere, mia zia mugolò dal dolore, poi entrò e piano piano lo vidi infilarlo tutto. La scena mi eccitava mia zia inculata per una promozione, ma non mi immaginavo come sarebbe finita, una volta dentro cominciò a scoparle il culo e con tutte e due le mani le teneva i fianchi, mia zia che prima mugolava stava gemendo di goduria, mentre lui la insultava, se la scopò per bene poi sfilò l'uccello e disse "troia girati e finisci il lavoro che devo godere" lei si mise nuovamente in ginocchio e riprese il pompino finché non vidi lui irrigidirsi e tenerle la testa ferma, stava godendo e lei ingoia a lui disse "ricordati da adesso quando avrò voglia mi darai il culo o mi farai una pompa" lei ingoiava tutto, io a quel punto scappai e mi nascosi ed attesi che uscissero, una volta andati via scesi e portai a termine il mio compito e fui anche sgridato per tutto il tempo che ero stato via la prossima vi racconto come scoperte cosa facevo a casa di Anna e il suo ricatto. 

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