Al bagno non faccio altro che pensare al mio fottuto esame di matematica tra dieci minuti esatti e alla faccia di piacere di Ide, così sexy. Tiro giù la zip, riprendo in mano il mio cazzo ancora durissimo e faccio scivolare le dita chiuse a pugno avanti e indietro con nervosismo mentre mi stuzzico un capezzolo con le altre e apro la bocca orgasmando il più silenziosamente possibile. Vengo dentro il cesso e finalmente mi sento svuotato... Ide, quanto mi ecciti. 


Pago il caffè, torno in classe a passo spedito e fortunatamente non lo incontro nè per strada, nè tra i corridoi. Appena apro la porta i miei compagni mi chiedono dove cazzo sia stato e tutti sono d'accordo nel pensare che mi veda con qualcuna a loro insaputa, continunando a chiedermi quanto sia figa o quanto abbia grandi le tette. "Oh si ragazzi, ve la farò conoscere un giorno, è bellissima e si chiama Ida..."...Ida?! ma come mi è venuto in mente, dai. Inizio la verifica di algebra completamente perso in quel pene stupendo, mentre mi viene duro di nuovo ed entro nel panico.


Come dicevo, era da tempo che non mi veniva duro così rapidamente (e soprattutto a scuola). Ho risolto la cosa chiedendo di andare in bagno, facendomi un'altra sega e avendo solo venti minuti scarsi per finire il compito. Questa mattina mi sono risvegliato con lo stesso problema. 


Non abito proprio vicino all'istituto, per cui devo farmi mezz'ora di autobus ogni mattina. Arrivando piuttosto in anticipo vedo arrivare praticamente tutti i giovani che frequentano l'università, professori compresi... e non ho mai visto quel ragazzo con cui pomiciava appassionatamente Ide l'altro giorno. Da come era vestito, era sicuramente un adolescente come noi, ma cento volte più attraente e sexy. Aspetterò Ide questa mattina e gli chiederò d'uscire dopo scuola a mangiare una cosa, poi lo porterò nello stesso parco e vedremo la sua reazione. 


Eccolo che arriva. Ma perchè ha sempre queste felpe strette del cazzo? Maledizione mi verrà duro di nuovo...